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Autore: BigBrunetteHead    21/08/2014    0 recensioni
Un luogo in comune. Due ragazzi. Due mondi completamente diversi. Entrambi sono alla ricerca di qualcosa che hanno sempre cercato: l’amore Ma riuscirà il loro amore a superare tutti gli ostacoli?
TRATTO DALLA STORIA:
Massie è diversa dalle altre ragazze. Con le sue fissazioni, occhi che non mentono, sicura. E soprattutto apparentemente per niente più interessata a me, ma io riesco a vedere dietro il suo sorriso, la sua aria innocente quello che nessuno sembra notare. Ho già avuto modo di conoscerla. Massie pensa che siamo davvero diversi, che io sia il ragazzo sbagliato ma io darò casa,di nuovo, ai sentimenti.
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1.

Say yes to the right job

Piogge che tintinnano, serate lunghe e notti sveglie, questa è la mia Londra, il posto dove il tempo non è mai dalla parte di nessuno ma perfetto per restare a lungo a riflettere.
Ho sempre pensato che le lunghe piogge in città sembrassero in perfetta armonia con la gente del posto, acqua scrosciante che scurisce il cielo per persone stanche e svogliate del clima freddo e poi caldo della primavera, ormai in attesa dell’ estate. Beh io odiavo sentirmi così, detestavo che dall’atmosfera intorno a me dipendesse il mio umore ma devo ammettere che a volte adoro chiudermi in stanza a meditare, cercare risposte a tutte le domande che mi si pongono di giorno in giorno tanto che ormai mi sono abituata ad appollaiarmi sull’ enorme letto della camera, rannicchiarmi piccola e osservare ciò che succede fuori dell’enorme porta finestra che si affaccia sulla città; era diventato ormai il mio passatempo.
Il mio nome è Massie Block un’ adolescente stanca di esserlo e che vuole crescere tutto d’un fiato, la classica ragazza che ha un mondo tutto suo quando si ritrova sola ma che non vede l’ora di raggiungere i diciotto anni per scappare. Sebbene ne ho solo due in meno odio il fatto che gli altri mi credano troppo piccola per fare una vita lontana da tutto quello che è familiare.
Sono sempre stata una ragazza con le sue idee e l’ultima a scoraggiarsi per questo, forse un pregio e soprattutto vivo la giornata al massimo ma non sopporto le coinquiline depresse del college perché il ragazzo le ha piantate. Ho imparato anche a non ascoltarle.
 Non ho mai detto di essere brutta ma neanche una bellezza da televisione, i capelli castani e lunghi lisci e due occhi marroni che danno l’aria dell’ennesima ragazza mediterranea sono la mia caratteristica. Non sono uno sputo di ragazza, insomma vado fiera del mio metro e sessanta ma non altrettanto del mio peso. Ecco, è sempre stato il mio punto debole. Per anni sono stata a pane e acqua, è più forte di me. Chiudo gli occhi e mi appaiono pance piatte, vestiti microscopici, digiuni forzati, abbuffate, tisane depurative, diete a base di carboidrati e poi senza carboidrati, con proteine e senza proteine, beveroni miracolosi, pane e acqua, bilance giganti... insomma si può dire che faccio di tutto per assomigliare a quelle modelle stramagre, oppure alla mia amica Alicia, nonché personal trainer della palestra più frequentata della bella Londra. Ha un fisico perfetto ed è di due anni più grande ma quando siamo insieme è peggio di una bambina tra i suoi capricci e le strane idee. Con lei, nelle solite serate dopo le feste per smaltire la sbronza parliamo del fatto che mi servirebbe un lavoro nel caso dovessi partire per andare via.
“Potrei trovare un lavoretto facile, tipo commessa al mercato delle pulci, Leesh.” dissi con tono mentre correvo in cucina a bere un’ altro bicchiere d’acqua per prevenire la cellulite.
E’ il sesto bicchiere che bevi, avanti sediamoci sugli sgabelli.. Proporrò il tuo curriculum a Brad, te lo ricordi?”
“Si, il tuo ex, il barista schizzato”
“Intanto ci offriva birra gratis, allora lo vuoi il posto da cameriera al suo bar?” continuò lei mettendosi in pigiama pronta per cadere in un sonno profondo.
“No, voglio qualcosa di più..” neanche il tempo di finire la frase che Alicia scattò in piedi, quasi avesse visto la Madonna dalla sua faccia illuminata; “Ci sono! Oggi Travor, il mio capo ha detto che cerca una segretaria paziente che metta a posto le carte della palestra, si occupi delle iscrizioni e che sia carina”.
“E che sia carina?” risposi con aria stupefatta.
“Non fare domande e prendi le chiavi della macchina, ti porto a casa sua ad accettare il posto!”
“ E’ tardi..” ma era come se avessi parlato a un muro; Con lei era impossibile discutere, ma mi incupii subito quando realizzai che avrei lavorato con persone in forma, muscolose, magre, ma soprattutto con un fisico perfetto e la cosa non mi piaceva. Quando riaprii gli occhi vidi lo sguardo di Alicia che non aspettava altro che il mio sì. Feci finta di essere contentissima della proposta sfoderando uno dei miei migliori sorrisi mentre pensavo: “Tutte a me, eh?”
  
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