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Autore: Amelia Rose    22/08/2014    1 recensioni
Tra le mura di Hogwarts i figli dei nostri eroi si ritroveranno ad affrontare l'avventura più incredibile e difficile di tutte. Tra passioni, orgogli e legami di sangue, i ragazzi dovranno stringere i denti e cercare di sopravvivere alla scuola e sopratutto alla famiglia.
"Odio i tuoi silenzi. Mi chiudono fuori, poi tu ti arrabbi e io frustrato ti urlo conto. Litighiamo e passiamo una settimana a fissarci da un capo all'altro del tavolo, non posso sopportarlo, non voglio. Mi mancheresti troppo, tu, il tuo brutto carattere e i tuoi capelli rossi." -Scorpius M.
Genere: Avventura, Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Nuova generazione
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<< Molly...quando avevi intenzione di dire a Lucy della cosa di Roxanne? >> Lily chiese, a bassa voce, guardando un punto distante di fronte a lei, era un argomento di cui la famiglia non amava parlare, ma alcuni di loro ancora non lo sapevano, come Lucy, che era sempre stata molto amica di Roxy, Lily si era ripresa non da molto tempo, tutti gli altri invece non ne parlavano, i fratelli Scamander erano quelli che erano stati peggio in assoluto. Dominique si sedette accanto a Lily, nel tavolo della biblioteca, tenendo tra le mani un libro di pozioni, doveva assolutamente ripassare, non voleva rischiare di perdere un anno, se lo faceva Teddy era romantico, se lo faceva lei da sfigati. 
<< Ragazze..non credo sia il caso parlarne. >> Doms constatò in un sussurro, le cugine non l'avevano vista tutto il giorno, ma apparsa all'improvviso aveva subito commentato quello che aveva captato con il suo udito da volpe, Lily parve infastidita invece.
<< Dominique, Lucy ha il diritto di sapere che una delle sue migliori amiche si è suicidata. >> 
Il silenzio nel gruppetto calò, Lily e Rose si erano sentite davvero in colpe per l'accaduto, loro sapevano di quello che Rox stava passando, ma non avevano mai detto a nessuno di come si sentivano, non erano mai state il tipo di persona che si vittimizza e cerca attenzioni, quando le attenzioni sarebbero dovute andare tutte
all'interessare, in quel caso Roxanne, a cui però ormai le attenzioni non sarebbero servite più di tanto.

"Tutti ti amano quando non ci sei più" era la stessa cosa che pensava Rose in quel momento, chiusa nel bagno della sua camera, sapeva che Dominique doveva studiare pozioni, quindi nessuno la avrebbe disturbata, seduta a terra , delle piccole linee trasparenti iniziarono a riepirsi di puntini rossi, che poi diventavano goccie vere e proprie, cinque  linee su quel polso candido, la pelle diafana ferita per la prima volta, per via delle disperazione del momento, doveva essere la prima della classe, ma comunque non snob, una vera Weasley, ma non era nel suo carattere, doveva essere l'amica che tutti volevano avere per i suoi cugini, lei ci provava, ci provava con tutta se stessa, aveva messo su qualche chilo, e non vedeva che aveva si e no una 38, non vedeva che era comunque perfetta, si vedeva fin troppo grossa,  non abbastanza, non era mai abbastanza. Oltre alle lentiggini ed a quella vita apparentemente perfetta, si nascondeva un dolore profondo, causato dall morte della cugina, dalle prese in giro di Scorpius, e dal fatto che fosse l'unica a non avere mai avuto un ragazzo. Non le importava ed era vero, non aveva mai voluto innamorarsi, ma solo per la paura di essere ferita. Sapeva bene di essere troppo fragile.
<< Rose, ci sei? >> Dominique chiamò con un tono di voce più basso del normale, stranita la piccola rossa si asciugò le lacrime ed infilò un maglione, quando passò davanti alllo specchio non volle nemmeno guardare. Non voleva vedere cosa stava diventando, infondo infondo era terrorizzata all'idea che le capitasse la stessa cosa che era capitata a sua cugina. Anche lei aveva iniziato così.
<< Nique...tutto bene? >> Chiese con cautela uscendo dal bagno, osservando poi la ragazza che frugava con fare frenetico nel suo baule, ne tirò fuori un grosso vecchio libro e qualche erbetta, annuì velocemente, mentre si dirigeva nuovamente alla porta.
<< Vado in aula pozioni, avevo scordato..queste. >> E con quello la porta si chiuse e lei sparì, con la stessa velocità con cui era arrivata.
   
 
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