Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: ZAITU    18/09/2008    3 recensioni
Hogwarts, scontri e odi tra case, intrighi amorosi, segreti un po' scomodi, famiglie allargate e famiglie divise... come da copione. Gli anni passano e i "19 anni dopo" diventano " 25 anni dopo"...eppure certe cose non cambiano mai!
Genere: Avventura, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Famiglia Weasley, James Sirius Potter, Lily Luna Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
II- RAVE UP

II- CAN WE RAVE?

 

 

“Divertirsi non è un diritto, è un DOVERE!”

 

-Jovanotti, Festa per il Congedo-

 

 

Rose Weasley era molto simile a sua madre. Stessi capelli, stesso temperamento, stessa intelligenza…ma molta meno voglia di fare la buona samaritana con ogni pecorella sperduta che si rivolgeva a lei supplichevole.

-Rose… se hai un po’ di tempo faresti il mio compito di trasfigurazione al posto mio?-

A quella richiesta inaccettabile, i suoi occhi azzurri ereditati da papà Ronald, sinceramente spalancati dalla sorpresa, si fissarono in quelli nocciola di Lily Potter, maliziosi e truccati di nero alla perfezione.

- Tesoro, vedi di non esagerare, io ho già da fare abbastanza per conto mio, ho solo altri sette mesi per prepararmi decentemente ai M.A.G.O. e tu non dovresti neanche essere qui, ma ad una lezione di….divinazione, giusto?- rispose una Rose Waesley piuttosto infastidita.

La rossa, bella spaparanzata sul letto della grifoncina, sbuffò poi tirò scherzosamente un cuscino alla cugina intenta a ricopiare su un quaderno rilegato in pelle di drago degli appunti già perfetti.

- Lily!- trillò Rose scandalizzata da tanta insolenza.

-Caposcuola Weasley- fece Lily dandosi in certo tono – sei così egoista da non voler condividere la tua enorme saggezza e la tua bellissima stanza singola da Caposcuola con tua cugina preferita? Il povero Godric si rivolterebbe nella tomba vedendoti!-

La Weasley la ignorò bellamente tutta di nuovo concentrata sui suoi appunti. Poi, come ripensandoci, sospirò teatralmente, con tono rassegnato.

- Ah e va bene Rose, non è colpa mia se quel fastidioso di Nott mi da il tormento, e non perde occasione di predire un nostro matrimonio futuro…ho bisogno di un rifugio sicuro!- confessò la più piccola dei Potter.

La riccia fermò il suo scrivere frenetico e si passò la nera piuma sul mento.

- Nott è carino Lily, potresti dargli una possibilità- le disse con il tono di chi la sapeva lunga.

La rossa alzò gli occhi al cielo.

- Il fatto che tu sia in piena tempesta amorosa con Daniel e che i tuoi allegri ormoni ballino il tip tap, non significa che tu debba fare da cupido a chiunque ti capiti a tiro- le fece eco Lily.

Rose accantonò con aria rassegnata i suoi preziosi appunti e si girò sulla sedia per scoccare alla sua cugina preferita un’occhiata caustica.

- Non voglio costringerti a far un bel niente, Lily, è solo che mi dispiace vederti fare la suora! Diamine ormai hai sedici  anni non più dodici…-

Lily si mosse a disagio sul letto, mettendosi poi in ginocchio.

Suora. C’era da sbellicarsi dalle risate.

Era davvero diventata un’eccellente attrice.

La rossa tuttavia rimase in silenzio lasciando cadere l’insinuazione della cugina sulla sua presunta ingenuità amorosa e sessuale.

I suoi occhi, sempre in movimento, sempre in cerca di qualcosa, vagarono senza metà per la stanza di Rose, mentre questa, resasi ormai conto che la crociata sentimentale con Lily sembrava non funzionare, tornava ai suoi appunti.

Le pareti di pietra scura erano appena visibili sotto i poster di gruppi magici e babbani che tempestavano la stanza.

L’attenzione di Lily, come ogni volta, cadde su uno in particolare, in cui un bel ragazzo dai lunghi capelli neri e gli occhi di ghiaccio, cantava appassionato.

Un sorriso bieco le si allargò sulle labbra appena illuminate dal lucidalabbra alla ciliegia.

Tale Jared Leto somigliava spaventosamente a Scorpius.

Lily si alzò e raggiunse il babbanissimo impianto stereo che occupava tutto un angolo della stanza.

Grazie a Merlino e Morgana per il suo compleanno due anni prima James gliene aveva regalato uno uguale e in breve tempo aveva imparato ad usarlo senza rompere nulla. La sua proverbiale inimicizia per tutto ciò che era babbano aveva dovuto arrendersi di fronte ad un apparecchiatura tanto allettante.

Gli occhi nocciola le si incupirono tuttavia per qualche istante nel ripensare a quel gesto affettuoso di suo fratello, che aveva dato fondo ai suoi risparmi per lei…le cose erano cambiate decisamente troppo velocemente.

Scrollando la testa come per scacciare via un insetto fastidioso, sfilò senza pensarci un cd qualsiasi dalla custodia che recitava A Beautiful Lie. Lo infilò e spinse play. Subito, sin dalle prime note di una canzone dal tono vagamente malinconico, Rose cominciò a cantare sommessa “Was it a dream?…”

Mentre rimetteva a posto la custodia in cima alla mastodontica pila di cd, un baluginio metallico ai suoi piedi attrasse la sua attenzione.

Si chinò per ritrovarsi tra le dita un grazioso anello d’argento: quattro boccioli di rosa sbucavano da una fascetta decorata a mo’ di ramo spinoso.

- Da quando hai un così buon gusto, cara la mia Rose?- esclamò Lily affascinata.

La riccia si voltò appena ed interruppe il suo canticchio sommesso quando vide l’oggetto tra le mani di Lily.

- Non ce l’ho infatti…- ridacchiò -Ti piace? Te lo regalo- sentenziò poi Rose con tono secco.

Lily, per un attimo sconcertata dal tono della cugina, scrollò le spalle e si infilò l’anello al medio.

-Grazie Rosie, ci vediamo a cena- trillò Lily filando fuori dalla stanza, paga della sua nuova conquista.

La pesante porta di ciliegio  si chiuse appena in tempo per coprire il tonfo del libro che Rose aveva violentemente chiuso davanti a sé.

 

12345

 

La sala comune dei grifoni sprizzava colore ed allegria da tutti gli angoli, anche da quelli che non venivano mai illuminati dalla luce del grande camino.

Decisamente c’erano troppo colore ed allegria, per i suoi gusti.

Quando Lily Potter sfilò ancheggiando in modo tanto sensuale quanto naturale verso il ritratto della signora grassa, nessuno si meravigliò di vedere una serpe nel loro covo sicuro e caldo. Qualcuno però, senza farsi vedere, si concesse una smorfia di disapprovazione.

La tolleranza ed il perbenismo disinteressato governavano ufficialmente ad Hogwarts da un bel po’ di anni.

Ufficiosamente però era tutta un’altra storia.

La vecchia preside McGranitt non tollerava l’odio tra le case, ma non poteva in alcun modo spezzare quella ragnatela sottile e appiccicosa di malignità e sotterfugi che continuava a tendersi fra gli studenti di Hogwarts.

Lily non vi badava più di tanto. Non era nel suo stile, senza contare che praticamente tutti i suoi parenti più stretti  vestivano o avevano vestito la divisa rosso oro…non poteva cominciare ad odiare tutta la sua famiglia per una questione di…colori.

- Ciao pecorella nera che ci fai qui?-

Si parlava di colori?

Lily avrebbe dovuto arrabbiarsi per quell’appellativo, ma quando si voltò un sorriso le si aprì inevitabilmente sul volto spruzzato di minuscole efelidi.

- Ciao Al…anche io sto bene e tu?- fece Lily con aria angelica.

Dall’alto del suo metro e ottanta Albus Potter le scompigliò i capelli ridendo, gli occhi verdi che lampeggiavano divertiti.

- Ok scusa sorellina…ti va di fare due tiri al campo di Quidditch?-

Solo allora Lily si accorse della Nimbus 2008 che suo fratello teneva orgogliosamente in bilico sulla spalla.

Le sue sopracciglia rosse si arcuarono diffidenti a quella richiesta.

-Il cercatore di Serpeverde ad allenarsi con il cercatore di Grifondoro una settimana prima della fatidica partita? Non credo proprio fratellone, ci tengo ad arrivare intera a quel giorno per farti fare la peggiore figuraccia della tua carriera sportiva!- ammiccò lei chiaramente divertita.

La genetica non aveva sbagliato neanche quella volta. Il gene del Quidditch non aveva risparmiato neanche la principessa di casa Potter.

Il ragazzo fece spallucce per poi sistemarsi un ciuffo di capelli neri e scompigliati sulla fronte, l’aria fintamente innocente che faceva a cazzotti con i suoi occhi vispi. Accennò un saluto alla sorella prima che il suo compagno di stanza, Leonard Loyd, un tipo cupo e silenzioso comparso come sempre quasi dal nulla, se lo trascinasse via verso il buco del ritratto.

Entrambi però si bloccarono a metà strada quando l’intera sala grande si riempì di grosse e grasse risate. I fratelli Potter si scambiarono un’occhiata sconfortata dai due capi della sala.

Su uno sgabello vicino al camino un bambinetto di non più di tredici anni, la pelle scura e gli occhi straordinariamente neri come la pece, si divertiva ad intrattenere i suoi compagni…

I capelli neri del ragazzino sparati in aria col gel divennero di colpo di un brillante turchese, il naso si allungò in un becco dai colori sgargianti.

Gli studenti più piccoli risero a ruota libera, seguiti con più compostezza da quelli più grandi, quando dal becco fuoriuscì un gracchiare stridente.

Lily fece per intervenire, piuttosto infastidita dalla situazione, ma una furia scura le passò davanti fermandola.

- Fred!- vociò quella, sgomitando per farsi largo nel nugolo di ragazzini.

Bella come una venere nera e selvaggia come una pantera, la nuova arrivata superò la folla che si era creata vicino al camino e strattonò il ragazzino giù dallo sgabello.

- Smettila di fare il pagliaccio, metamorfomago della malora!- urlò quella.

La piccola folla si disperse velocemente non senza sussurri e occhiate più o meno di biasimo rivolte alla disturbatrice del loro divertimento pomeridiano.

Fred Wealsey si lasciò trascinare in un angolo vicino a Lily e James, che aveva abbandonato l’amico con lo strano presentimento che sarebbe servito il suo aiuto.

- Ma…io…Roxanne!- balbettò il bambino, quando la ragazza gli mollò uno scappellotto in testa.

Gli occhi di Fred si fecero lucidi per la frustrazione e l’umiliazione, e si abbassarono per non dovere incontrare quelli spaventosamente chiari della sorella maggiore. La natura era stata molto generosa con lei...peccato che per contrappeso pare che le avesse anche rifilato, a detta di molti, un pessimo carattere.

Nel frattempo, ovviamente, alcuni Grifondoro ficcanaso non si stavano perdendo neanche un gesto di quella scenata.

- Dai Roxanne, non ha fatto nulla di male- si intromise Albus poggiandole una mano sulla spalla per calmarla.

- Dici bene te, ma Fred è ancora inesperto, l’ultima volta è andato in giro per tre giorni con una proboscide da elefante perché non riusciva a tornare normale!- sibilò lei con le mani puntate sui fianchi, in una versione affascinante e tremenda di nonna Molly.

- Ma Roxy, se non mi esercito non imparerò mai!- tentò di difendersi Fred, gli occhioni neri spalancati. Ma quello che voleva essere un pretesto per farle sbollire la rabbia la fece solo infuriare di più.

- Non prenderti gioco di me! Lo sai benissimo che non è questione di pratica, il tuo è un dono innato. Ma finché sarai uno stupido adolescente in crescita i tuoi poteri saranno instabili…quante volte te lo devo dire?-

Il ragazzino si fece piccolo piccolo. Aveva evidentemente finito la sua scorta di scuse e giustificazioni.

Lily si frappose di colpo fra i due scoccando alla cugina un’occhiata eloquente.

La mora, conscia che il suo rimprovero aveva sortito gli effetti giusti , vista la corsa che il fratello  stava facendo su per le scale del dormitorio maschile, si concentrò su Lily ignorando bellamente Albus che qualche secondo dopo, sentendosi trascurato, se ne andò via con la coda tra le gambe e la sua fedele Nimbus sulla spalla.

- Allora, per Sabato?- sibilò Roxanne a pochi centimetri dall’orecchio di Lily mentre faceva finta di sistemarle in modo frivolo una molletta tra i capelli.

- Era proprio di questo che volevo parlarti- Lily fece una pausa per guardarsi intorno e poi continuò – quel vecchio ubriacone di Lumacorno ha piazzato la prima della lunga serie delle sue pacchianissime feste esclusive proprio Sabato-

- Uh immagino che quella vipera di Lucy starà già gongolando per essere riuscita a rovinarci i piani…scommetto che glielo ha suggerito lei-

La rossa si mosse a disagio verso il ritratto della Signora Grassa facendo segno a Roxanne di seguirla.

Fuori dalla Sala Comune tornarono a parlare normalmente.

- E’ un bel guaio-

- Già…non capisco perché i Wealsey non abbiano mai adottato una politica di regolamento delle nascite…siamo decisamente in troppi dentro questa scuola-

- Dici che Lucy ci ha scoperte?- chiese la rossa pur conoscendo già l’ovvia risposta.

- Zuccherino mio, un conto è tenerne all’oscuro i prof…un altro paio di maniche è nascondere alla scolaresca l’organizzazione di un rave party nei sotterranei di Slytherin-

 

 

Non andavano più di moda da un bel po’ le classiche e tranquille festicciole che per lo più comprendevano le sale comuni delle diverse case e consistevano al massimo in una cassetta di burrobirra contrabbandata dalla Testa di Porco, un po’ di rock, e qualche sigaretta allo zenzero.

A dimostrazione del fatto che infondo lo spirito cosmopolita ad Hogwarts c’era eccome, Slytherin, in un miracoloso gesto di solidarietà, aveva concesso già da due anni di utilizzare i suoi sconfinati sotterranei per dei rave party in piena regola.

Ventiquattro ore non stop, a partire dal sabato pomeriggio dopo la fine delle lezioni fino alla domenica successiva, in cui tutto poteva succedere.

E per tutto, si intende proprio tutto.

Sesso, droga, draghi e metal, grunge, punk, reggea e rock, con roll o senza, a gogò.

In una sola notte studenti rispettabili avevano perso la faccia, la verginità e l’eredità. E in alcuni casi più di una di queste disgrazie era toccata alla stessa persona.

Peccato che le anime pie di Hogwarts, la Congrega delle allegre sorelle del “resteremo vergini fino al matrimonio, siamo astemie e andiamo a  dormire sempre prima delle dieci di sera”, che comprendeva le piccolette dei primi anni, Amanda Rudford, Melania “la lagna” Appelby, Sherly Tumble ed era capeggiata onorificamente da niente poco di meno che da quella piattola di Lucy Weasley, non vedeva l’ora di guastare le feste ai cattivi ragazzi della scuola.

L’anno precedente non c’erano riuscite per poco. Cindy Lauper, timida Ravenclow che era uscita dai sotterranei per riprendersi dal mix micidiale di tre fire whisky e quattro schotch assassini (senza contare i fiori di mandragola che si era fumata) le aveva viste filmare con una telecamera babbana l’interno dei sotterranei da un buco nella parete. Fortunatamente aveva dato l’allarme prima che il gruppetto se la svignasse con le prove schiacciati. Poi la povera Cindy aveva vomitato anche l’anima dentro una delle armature che sostavano agli angoli dei corridoi.

Per Roxanne Weasley e Lily Potter era una vera vergogna ritrovarsi il capo dei nemici in famiglia. Quell’anno, visto che dormire è notoriamente meglio che curare, Roxanne, genio delle pozioni, che non fossero però quelle che insegnava Lumacorno a lezione, aveva pensato di propinare a tutte una dose di sonnifero che avrebbe steso una mandria di tori.

Evidentemente però qualcuno, o meglio, qualcosa,cospirava contro di loro.

Il Lumaclub.

Lily si tiro i capelli indietro con entrambe le mani. Sospirò.

- Allora?-

Roxanne le fissò le unghie nere con un po’ di biasimo.

 - Sto pensando-

- A cosa?- 

- Se quelle oche sono alla festa, non posso avvelenarle. E se sono alla festa saranno autorizzate a sgattaiolare in giro per la scuola sabato notte. Penso che Lucy non avrebbe potuto avere occasione migliore-

- Rimandiamo la festa?-

- Non se ne parla!- ruggì Roxanne scattando su come una molla– nelle cucine ho già nascosto dieci casse di fire whisky, otto di schoth assassino, quindici di ponch maledetto e ho già ingaggiato le Wierd Sisters…hanno preteso una cifra da capogiro per poter passare inosservate-

- Allora non ci resta che rischiare-

La mora si fece pensierosa.

- Ci vorrebbe qualcuno che le controllasse…qualcuno che le segua passo passo e venga ad avvertirci subito se si avvicinano troppo a Slytherin-

- Non credo che nessun membro del Lumaclub ci farebbe un tale favore- puntualizzò Lily, affranta quanto lei.

- Rose certo che si- se ne uscì tranquillamente Roxanne.

La rossa sgrano gli occhi…poi storse il naso. Sua cugina era pur sempre una delle migliori studentesse della scuola che ovviamente quel viscido di Lumacorno invitava sempre ma…

- Nostra cugina non ne sarà entusiasta, le piacciono le feste che organizziamo…poi credo che le dispiacerebbe non passare la serata con Daniel -

- Scommetti che riesco a convincerla se le sventolo davanti due biglietti di un certo concerto sold out da due mesi che si terrà a New York durante le vacanze di Natale?-

 

12345

 

Non indugio troppo sulle frasi di circostanza che si è soliti usare per scusarsi del peccaminoso ritardo nell’aggiornamento. Potrei promettervi che la prossima volta sarò più diligente, ma mi conosco quindi evito le promesse da marinaio e passo a ringraziare tutti coloro che hanno aggiunto la fic ai preferiti, chi ha avuto il coraggio di leggere e chi mi ha fatto il vero piacere di lasciarmi un commentino:

 

Uzira: un persona che implora fa sempre il suo effetto, ma sappi che non ce n’è bisogno^^ Se avrai la pazienza di aspettare, ogni tanto troverai sicuramente un capitolo ad attenderti. Grazie^^

 

Matrice: un analisi sintetica ma accurata. Ovviamente svilupperò tutti i punti che hai messo in evidenza te, ma anche altri. Come ho già detto la trama è ancora tutta in evoluzione e qui siamo solo all’inizio. Si inizia in modo leggero, una classica festa illegale, per poi andare sul serio. Spero continuerai a leggere e a farmi sapere che ne pensi.

 

SlytherinPrincess: Ciao, sono contenta che il primo capitolo ti sia piaciuto!…Sappi che sono parecchio di parte pure io! XD Per quanto riguarda le tue puntualizzazioni posso solo dirti che c’è una spiegazione per ogni cosa…e che le vie della magia sono infinite!^^ No, scherzi a parte, vorrei risponderti seriamente ma dovrei rivelare alcuni particolari della trama quindi mi sa che ti toccherà continuare  a leggere! Bye

 

Lady_Cherline: questa si che è adulazione! Ne deduco che la fic sia di tuo gradimento…e non può che farmi piacere. Madama, attendo altri suoi pareri^^

 

BambolinaRossa: Innanzitutto grazie mille. Credo che siamo in parecchi ad esserci immaginanti un futuro per la nuova generazione, la mia è solo una tra tante fic, ma sono felice che ti piaccia. Le tue domande troveranno ovviamente una risposta se continuerai a leggere. A presto, spero!

 

 

Daia: te$$$oro mio, vedi che con un po’ di buona volontà sono riuscita a tirare fuori qualcosa da questo cervello bakato?? Anche con te sono costretta a fare l’evasiva. Tutte le tue domande troveranno risposta nel corso della fic…basta solo aspettare e avere taaanta pazienza. Mi preparo al lancio di pomodori e intanto ti mando un bacione! Se vuoi, non può che farmi piacere sapere che ne pensi^^

 

CHOCOGIRL: promessa mantenuta, aggiornamento come previsto. Mi sento un genio XDXDXD Muhahahaha…

 

Suppongo che non tutti sappiano i nomi e i gradi di parentela della nuova generazione, perciò ciccando su questo link http://img88.imageshack.us/my.php?image=weasleyfamilytreewebsitod9.jpg troverete l’albero genealogico scritto di suo pugno dalla Rowling, se avete qualche dubbio chiedete!

 

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: ZAITU