II- CAN WE RAVE?
“Divertirsi non è un
diritto, è un DOVERE!”
-Jovanotti, Festa per il Congedo-
Rose Weasley era molto simile a sua madre. Stessi capelli, stesso temperamento, stessa intelligenza…ma molta meno voglia di fare la buona samaritana con ogni pecorella sperduta che si rivolgeva a lei supplichevole.
-Rose… se hai un po’ di tempo faresti il mio compito di trasfigurazione al posto mio?-
A quella richiesta inaccettabile, i
suoi occhi azzurri ereditati da papà Ronald, sinceramente spalancati dalla
sorpresa, si fissarono in quelli nocciola di Lily Potter, maliziosi e truccati
di nero alla perfezione.
- Tesoro, vedi di non esagerare, io ho già da fare abbastanza per conto mio, ho solo altri sette mesi per prepararmi decentemente ai M.A.G.O. e tu non dovresti neanche essere qui, ma ad una lezione di….divinazione, giusto?- rispose una Rose Waesley piuttosto infastidita.
La rossa, bella spaparanzata sul letto della grifoncina, sbuffò poi tirò scherzosamente un cuscino alla cugina intenta a ricopiare su un quaderno rilegato in pelle di drago degli appunti già perfetti.
- Lily!- trillò Rose scandalizzata da
tanta insolenza.
-Caposcuola Weasley- fece Lily dandosi in
certo tono – sei così egoista da non voler condividere la tua enorme
saggezza e la tua bellissima stanza singola da Caposcuola con tua
cugina preferita? Il povero Godric si rivolterebbe nella tomba
vedendoti!-
La Weasley la ignorò bellamente tutta di nuovo concentrata sui suoi appunti. Poi, come ripensandoci, sospirò teatralmente, con tono rassegnato.
- Ah e va bene Rose, non è colpa mia se quel fastidioso di Nott mi da il tormento, e non perde occasione di predire un nostro matrimonio futuro…ho bisogno di un rifugio sicuro!- confessò la più piccola dei Potter.
La riccia fermò il suo scrivere frenetico e si
passò la nera piuma sul mento.
- Nott è carino Lily, potresti dargli una possibilità- le disse con il tono di chi la sapeva lunga.
La rossa alzò gli occhi al cielo.
- Il fatto che tu sia in piena tempesta
amorosa con Daniel e che i tuoi allegri ormoni ballino il tip tap, non
significa che tu debba fare da cupido a chiunque ti capiti a tiro- le fece eco
Lily.
Rose accantonò con aria rassegnata i suoi
preziosi appunti e si girò sulla sedia per scoccare alla sua cugina
preferita un’occhiata caustica.
- Non voglio costringerti a far un bel niente,
Lily, è solo che mi dispiace vederti fare la suora! Diamine ormai hai
sedici anni non più dodici…-
Lily si mosse a disagio sul letto, mettendosi poi in ginocchio.
Suora. C’era da
sbellicarsi dalle risate.
Era davvero diventata un’eccellente attrice.
La rossa tuttavia rimase in silenzio lasciando cadere l’insinuazione della cugina sulla sua presunta ingenuità amorosa e sessuale.
I suoi occhi, sempre in movimento, sempre in cerca di qualcosa, vagarono senza metà per la stanza di Rose, mentre questa, resasi ormai conto che la crociata sentimentale con Lily sembrava non funzionare, tornava ai suoi appunti.
Le pareti di pietra scura erano appena
visibili sotto i poster di gruppi magici e babbani che tempestavano la stanza.
L’attenzione di Lily, come ogni volta, cadde su
uno in particolare, in cui un bel ragazzo dai lunghi capelli neri e gli occhi
di ghiaccio, cantava appassionato.
Un sorriso bieco le si allargò sulle labbra
appena illuminate dal lucidalabbra alla ciliegia.
Tale Jared Leto somigliava
spaventosamente a Scorpius.
Lily si alzò e raggiunse il babbanissimo
impianto stereo che occupava tutto un angolo della stanza.
Grazie a Merlino e Morgana per il suo compleanno due anni prima James gliene aveva regalato uno uguale e in breve tempo aveva imparato ad usarlo senza rompere nulla. La sua proverbiale inimicizia per tutto ciò che era babbano aveva dovuto arrendersi di fronte ad un apparecchiatura tanto allettante.
Gli occhi nocciola le si incupirono tuttavia per qualche istante nel ripensare a quel gesto affettuoso di suo fratello, che aveva dato fondo ai suoi risparmi per lei…le cose erano cambiate decisamente troppo velocemente.
Scrollando la testa come per scacciare via un
insetto fastidioso, sfilò senza pensarci un cd qualsiasi dalla custodia che
recitava A Beautiful Lie. Lo infilò e spinse play. Subito, sin dalle
prime note di una canzone dal tono vagamente malinconico, Rose cominciò a
cantare sommessa “Was it a dream?…”
Mentre rimetteva a posto la custodia in cima
alla mastodontica pila di cd, un baluginio metallico ai suoi piedi attrasse la
sua attenzione.
Si chinò per ritrovarsi tra le dita un
grazioso anello d’argento: quattro boccioli di rosa sbucavano da una fascetta
decorata a mo’ di ramo spinoso.
- Da quando hai un così buon gusto, cara la
mia Rose?- esclamò Lily affascinata.
La riccia si voltò appena ed interruppe il suo
canticchio sommesso quando vide l’oggetto tra le mani di Lily.
- Non ce l’ho infatti…- ridacchiò -Ti piace?
Te lo regalo- sentenziò poi Rose con tono secco.
Lily, per un attimo sconcertata dal tono della
cugina, scrollò le spalle e si infilò l’anello al medio.
-Grazie Rosie, ci vediamo a cena- trillò Lily
filando fuori dalla stanza, paga della sua nuova conquista.
La pesante porta di ciliegio si chiuse appena in tempo per coprire il
tonfo del libro che Rose aveva violentemente chiuso davanti a sé.
12345
La sala comune dei grifoni sprizzava colore ed
allegria da tutti gli angoli, anche da quelli che non venivano mai illuminati
dalla luce del grande camino.
Decisamente c’erano troppo colore ed allegria, per i suoi gusti.
Quando Lily Potter sfilò ancheggiando in modo
tanto sensuale quanto naturale verso il ritratto della signora grassa, nessuno
si meravigliò di vedere una serpe nel loro covo sicuro e caldo. Qualcuno però,
senza farsi vedere, si concesse una smorfia di disapprovazione.
La tolleranza ed il perbenismo disinteressato
governavano ufficialmente ad Hogwarts da un bel po’ di anni.
Ufficiosamente però era tutta un’altra storia.
La vecchia preside McGranitt non tollerava l’odio tra le case, ma non poteva in alcun modo spezzare quella ragnatela sottile e appiccicosa di malignità e sotterfugi che continuava a tendersi fra gli studenti di Hogwarts.
Lily non vi badava più di tanto. Non era nel
suo stile, senza contare che praticamente tutti i suoi parenti più stretti vestivano o avevano vestito la divisa rosso
oro…non poteva cominciare ad odiare tutta la sua famiglia per una
questione di…colori.
- Ciao pecorella nera che ci fai qui?-
Si parlava di colori?
Lily avrebbe dovuto arrabbiarsi per
quell’appellativo, ma quando si voltò un sorriso le si aprì inevitabilmente sul
volto spruzzato di minuscole efelidi.
- Ciao Al…anche io sto bene e tu?- fece Lily
con aria angelica.
Dall’alto del suo metro e ottanta Albus Potter
le scompigliò i capelli ridendo, gli occhi verdi che lampeggiavano divertiti.
- Ok scusa sorellina…ti va di fare due tiri al
campo di Quidditch?-
Solo allora Lily si accorse della Nimbus 2008
che suo fratello teneva orgogliosamente in bilico sulla spalla.
Le sue sopracciglia rosse si arcuarono
diffidenti a quella richiesta.
-Il cercatore di Serpeverde ad
allenarsi con il cercatore di Grifondoro una settimana prima della
fatidica partita? Non credo proprio fratellone, ci tengo ad arrivare
intera a quel giorno per farti fare la peggiore figuraccia della tua carriera
sportiva!- ammiccò lei chiaramente divertita.
La genetica non aveva sbagliato neanche quella
volta. Il gene del Quidditch non aveva risparmiato neanche la principessa di
casa Potter.
Il ragazzo fece spallucce per poi sistemarsi
un ciuffo di capelli neri e scompigliati sulla fronte, l’aria fintamente
innocente che faceva a cazzotti con i suoi occhi vispi. Accennò un saluto alla
sorella prima che il suo compagno di stanza, Leonard Loyd, un tipo cupo e
silenzioso comparso come sempre quasi dal nulla, se lo trascinasse via verso il
buco del ritratto.
Entrambi però si bloccarono a metà strada
quando l’intera sala grande si riempì di grosse e grasse risate. I fratelli
Potter si scambiarono un’occhiata sconfortata dai due capi della sala.
Su uno sgabello vicino al camino un bambinetto di non più di tredici anni, la pelle scura e gli occhi straordinariamente neri come la pece, si divertiva ad intrattenere i suoi compagni…
I capelli neri del ragazzino sparati in aria
col gel divennero di colpo di un brillante turchese, il naso si allungò in un
becco dai colori sgargianti.
Gli studenti più piccoli risero a ruota libera, seguiti con più compostezza da quelli più grandi, quando dal becco fuoriuscì un gracchiare stridente.
Lily fece per intervenire, piuttosto
infastidita dalla situazione, ma una furia scura le passò davanti fermandola.
- Fred!- vociò quella, sgomitando per
farsi largo nel nugolo di ragazzini.
Bella come una venere nera e selvaggia come
una pantera, la nuova arrivata superò la folla che si era creata vicino al
camino e strattonò il ragazzino giù dallo sgabello.
- Smettila di fare il pagliaccio, metamorfomago
della malora!- urlò quella.
La piccola folla si disperse velocemente non
senza sussurri e occhiate più o meno di biasimo rivolte alla disturbatrice del
loro divertimento pomeridiano.
Fred Wealsey si lasciò trascinare in un angolo
vicino a Lily e James, che aveva abbandonato l’amico con lo strano
presentimento che sarebbe servito il suo aiuto.
- Ma…io…Roxanne!- balbettò il bambino,
quando la ragazza gli mollò uno scappellotto in testa.
Gli occhi di Fred si fecero lucidi per la frustrazione e l’umiliazione, e si abbassarono per non dovere incontrare quelli spaventosamente chiari della sorella maggiore. La natura era stata molto generosa con lei...peccato che per contrappeso pare che le avesse anche rifilato, a detta di molti, un pessimo carattere.
Nel frattempo, ovviamente, alcuni
Grifondoro ficcanaso non si stavano perdendo neanche un gesto di quella
scenata.
- Dai Roxanne, non ha fatto nulla di male- si
intromise Albus poggiandole una mano sulla spalla per calmarla.
- Dici bene te, ma Fred è ancora inesperto,
l’ultima volta è andato in giro per tre giorni con una proboscide da
elefante perché non riusciva a tornare normale!- sibilò lei con le mani puntate
sui fianchi, in una versione affascinante e tremenda di nonna Molly.
- Ma Roxy, se non mi esercito non imparerò
mai!- tentò di difendersi Fred, gli occhioni neri spalancati. Ma quello che
voleva essere un pretesto per farle sbollire la rabbia la fece solo infuriare
di più.
- Non prenderti gioco di me! Lo sai benissimo
che non è questione di pratica, il tuo è un dono innato. Ma finché sarai uno
stupido adolescente in crescita i tuoi poteri saranno instabili…quante volte te
lo devo dire?-
Il ragazzino si fece piccolo piccolo. Aveva
evidentemente finito la sua scorta di scuse e giustificazioni.
Lily si frappose di colpo fra i due scoccando
alla cugina un’occhiata eloquente.
La mora, conscia che il suo rimprovero aveva
sortito gli effetti giusti , vista la corsa che il fratello stava facendo su per le scale del dormitorio
maschile, si concentrò su Lily ignorando bellamente Albus che qualche secondo
dopo, sentendosi trascurato, se ne andò via con la coda tra le gambe e la sua
fedele Nimbus sulla spalla.
- Allora, per Sabato?- sibilò Roxanne a pochi
centimetri dall’orecchio di Lily mentre faceva finta di sistemarle in modo
frivolo una molletta tra i capelli.
- Era proprio di questo che volevo parlarti-
Lily fece una pausa per guardarsi intorno e poi continuò – quel vecchio
ubriacone di Lumacorno ha piazzato la prima della lunga serie delle sue
pacchianissime feste esclusive proprio Sabato-
- Uh immagino che quella vipera di Lucy starà
già gongolando per essere riuscita a rovinarci i piani…scommetto che glielo ha
suggerito lei-
La rossa si mosse a disagio verso il ritratto
della Signora Grassa facendo segno a Roxanne di seguirla.
Fuori dalla Sala Comune tornarono a parlare
normalmente.
- E’ un bel guaio-
- Già…non capisco perché i Wealsey non abbiano
mai adottato una politica di regolamento delle nascite…siamo decisamente in
troppi dentro questa scuola-
- Dici che Lucy ci ha scoperte?- chiese la rossa pur conoscendo già l’ovvia risposta.
- Zuccherino mio, un conto è tenerne
all’oscuro i prof…un altro paio di maniche è nascondere alla scolaresca
l’organizzazione di un rave party nei sotterranei di Slytherin-
Non andavano più di moda da un bel po’ le classiche e tranquille festicciole che per lo più comprendevano le sale comuni delle diverse case e consistevano al massimo in una cassetta di burrobirra contrabbandata dalla Testa di Porco, un po’ di rock, e qualche sigaretta allo zenzero.
A dimostrazione del fatto che infondo lo
spirito cosmopolita ad Hogwarts c’era eccome, Slytherin, in un miracoloso gesto
di solidarietà, aveva concesso già da due anni di utilizzare i suoi sconfinati
sotterranei per dei rave party in piena regola.
Ventiquattro ore non stop, a partire dal
sabato pomeriggio dopo la fine delle lezioni fino alla domenica successiva, in
cui tutto poteva succedere.
E per tutto, si intende proprio tutto.
Sesso, droga, draghi e metal, grunge,
punk, reggea e rock, con roll o senza, a gogò.
In una sola notte studenti rispettabili
avevano perso la faccia, la verginità e l’eredità. E in alcuni casi più di una
di queste disgrazie era toccata alla stessa persona.
Peccato che le anime pie di Hogwarts, la
Congrega delle allegre sorelle del “resteremo vergini fino al matrimonio,
siamo astemie e andiamo a dormire
sempre prima delle dieci di sera”, che comprendeva le piccolette dei primi
anni, Amanda Rudford, Melania “la lagna” Appelby, Sherly Tumble ed era
capeggiata onorificamente da niente poco di meno che da quella piattola di Lucy
Weasley, non vedeva l’ora di guastare le feste ai cattivi ragazzi della scuola.
L’anno precedente non c’erano riuscite per
poco. Cindy Lauper, timida Ravenclow che era uscita dai sotterranei per
riprendersi dal mix micidiale di tre fire whisky e quattro schotch assassini
(senza contare i fiori di mandragola che si era fumata) le aveva viste filmare
con una telecamera babbana l’interno dei sotterranei da un buco nella parete.
Fortunatamente aveva dato l’allarme prima che il gruppetto se la svignasse con
le prove schiacciati. Poi la povera Cindy aveva vomitato anche l’anima dentro
una delle armature che sostavano agli angoli dei corridoi.
Per Roxanne Weasley e Lily Potter era una vera
vergogna ritrovarsi il capo dei nemici in famiglia. Quell’anno, visto che
dormire è notoriamente meglio che curare, Roxanne, genio delle pozioni, che non
fossero però quelle che insegnava Lumacorno a lezione, aveva pensato di
propinare a tutte una dose di sonnifero che avrebbe steso una mandria di tori.
Evidentemente però qualcuno, o meglio, qualcosa,cospirava
contro di loro.
Il Lumaclub.
Lily si tiro i capelli indietro con entrambe le mani. Sospirò.
- Allora?-
Roxanne le fissò le unghie nere con un po’ di
biasimo.
- Sto
pensando-
- A cosa?-
- Se quelle oche sono alla festa, non posso
avvelenarle. E se sono alla festa saranno autorizzate a sgattaiolare in giro
per la scuola sabato notte. Penso che Lucy non avrebbe potuto avere occasione
migliore-
- Rimandiamo la festa?-
- Non se ne parla!- ruggì Roxanne scattando su
come una molla– nelle cucine ho già nascosto dieci casse di fire whisky,
otto di schoth assassino, quindici di ponch maledetto e ho già ingaggiato le
Wierd Sisters…hanno preteso una cifra da capogiro per poter passare
inosservate-
- Allora non ci resta che rischiare-
La mora si fece pensierosa.
- Ci vorrebbe qualcuno che le
controllasse…qualcuno che le segua passo passo e venga ad avvertirci subito se
si avvicinano troppo a Slytherin-
- Non credo che nessun membro del Lumaclub ci
farebbe un tale favore- puntualizzò Lily, affranta quanto lei.
- Rose certo che si- se ne uscì
tranquillamente Roxanne.
La rossa sgrano gli occhi…poi storse il naso.
Sua cugina era pur sempre una delle migliori studentesse della scuola che
ovviamente quel viscido di Lumacorno invitava sempre ma…
- Nostra cugina non ne sarà entusiasta, le piacciono le feste che organizziamo…poi credo che le dispiacerebbe non passare la serata con Daniel -
- Scommetti che riesco a convincerla se le
sventolo davanti due biglietti di un certo concerto sold out da due mesi
che si terrà a New York durante le vacanze di Natale?-
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Non indugio troppo sulle frasi di circostanza che si è soliti usare per scusarsi del peccaminoso ritardo nell’aggiornamento. Potrei promettervi che la prossima volta sarò più diligente, ma mi conosco quindi evito le promesse da marinaio e passo a ringraziare tutti coloro che hanno aggiunto la fic ai preferiti, chi ha avuto il coraggio di leggere e chi mi ha fatto il vero piacere di lasciarmi un commentino:
Uzira: un persona che
implora fa sempre il suo effetto, ma sappi che non ce n’è bisogno^^ Se avrai la
pazienza di aspettare, ogni tanto troverai sicuramente un capitolo ad
attenderti. Grazie^^
Matrice: un analisi
sintetica ma accurata. Ovviamente svilupperò tutti i punti che hai messo in
evidenza te, ma anche altri. Come ho già detto la trama è ancora tutta in
evoluzione e qui siamo solo all’inizio. Si inizia in modo leggero, una classica
festa illegale, per poi andare sul serio. Spero continuerai a leggere e a farmi
sapere che ne pensi.
SlytherinPrincess:
Ciao, sono contenta che il primo capitolo ti sia piaciuto!…Sappi che sono
parecchio di parte pure io! XD Per quanto riguarda le tue puntualizzazioni
posso solo dirti che c’è una spiegazione per ogni cosa…e che le vie della magia
sono infinite!^^ No, scherzi a parte, vorrei risponderti seriamente ma dovrei
rivelare alcuni particolari della trama quindi mi sa che ti toccherà
continuare a leggere! Bye
Lady_Cherline: questa si che è adulazione! Ne deduco che la fic sia di tuo
gradimento…e non può che farmi piacere. Madama, attendo altri suoi pareri^^
BambolinaRossa: Innanzitutto grazie mille. Credo che siamo in parecchi ad esserci
immaginanti un futuro per la nuova generazione, la mia è solo una tra tante
fic, ma sono felice che ti piaccia. Le tue domande troveranno ovviamente una
risposta se continuerai a leggere. A presto, spero!
Daia: te$$$oro mio, vedi che con un po’ di buona volontà sono riuscita a
tirare fuori qualcosa da questo cervello bakato?? Anche con te sono costretta a
fare l’evasiva. Tutte le tue domande troveranno risposta nel corso della
fic…basta solo aspettare e avere taaanta pazienza. Mi preparo al lancio di
pomodori e intanto ti mando un bacione! Se vuoi, non può che farmi piacere
sapere che ne pensi^^
CHOCOGIRL: promessa mantenuta, aggiornamento come previsto. Mi sento
un genio XDXDXD Muhahahaha…
Suppongo che non tutti sappiano i nomi e i gradi di parentela
della nuova generazione, perciò ciccando su questo link http://img88.imageshack.us/my.php?image=weasleyfamilytreewebsitod9.jpg
troverete l’albero genealogico scritto di suo pugno dalla Rowling, se avete
qualche dubbio chiedete!