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Autore: Free_Angel    26/08/2014    3 recensioni
Roxanne, una ragazza normale, timida e pura.
Jules, un ragazzo forte, protettivo.
Amici o qualcosa di più, lui nasconde a lei un terribile segreto che Roxy scoprirà in modo inaspettato...
Dal capitolo 1:
Mi chiamava "piccola Roxy", perché in confronto a lui ero davvero minuscola.
Se lui era alto un metro e ottantacinque, io ero uno e cinquantacinque.
Se lui aveva una mano enorme, io ne avevo una quasi inesistente.
Per quanto vederci passeggiare insieme poteva sembrare vagamente strano agli occhi della gente, io mi sentivo al sicuro.
Nessuno poteva toccarmi se ero con lui, in nessun modo.
Genere: Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Prima di riaprire gli occhi sentii qualcosa di morbido che mi avvolgeva.
Una coperta calda.
Potevo tranquillamente trovarmi nel mio letto, aver sognato tutto.
Notai anche che qualcosa mi stringeva la mano, appena tentai di aprire gli occhi la presa si fece più forte, più gelida di quanto già era.
Rabbrividii e sgranai gli occhi: non mi trovavo nella mia stanza, ero distesa in un letto minuscolo, stretto.
Mi sollevai lentamente ma un'altra mano gelida mi bloccò.
<< Stai ancora un po' distesa, girati verso di me ma rimani giù, potrebbe girarti la testa... >> Riconobbi la voce maschile e mi girai verso il suo possessore.
Era lì, davanti a me, dopo due lunghi mesi.
<< Ciao, piccola Roxy >> Gli sorrisi, era ancora più bello del solito, insolitamente pallido, i suoi capelli sembravano ancora più neri.
Percepii una fitta alla testa.
<< Che è successo? >> Dalla porta della camera comparve la signora anziana della libreria, aveva in mano un piccolo servizio da te fatto di porcellana candida.
Parlò al posto di Jules.
<< Sei stata aggredita ieri sera, sulla strada di casa tua >>
<< Quante volte ti ho detto di non fare quella strada da sola? >>
<< Jules, non mi sembra il momento >>
<< Stavo per ucciderla io stesso! >>
<< Non ne hai colpa, non l'avevi riconosciuta e ti avevano detto di prenderla... Non l'avresti uccisa in nessun caso >>
<< Ma... >>
<< Scusate, avrei un mal di testa bestiale, per mia fortuna - o sfortuna - mi ricordo molto bene quello che è successo, vorrei capire come sono arrivata qui >> Si zittirono e la signora guardò Jules, che fissò lo sguardo su di me.
Lei mi passò la tazzina del te perché bevessi un po' e intanto ascoltai.
<< Certo, allora... Dopo che sei svenuta ti ho portata qui in libreria, la signora Hawkins mi ha detto di portarti nella camera al piano di sopra e io ho aspettato che ti svegliassi... il mio sangue ha funzionato come un potente antidolorifico, ma lei ti ha fatto... Una medicina... >>
<< Puoi dirglielo >>
<< Ok, ti ha fatto un incantesimo di guarigione e il tuo naso è tornato a posto >> Misi in ordine le informazioni che avevo ricevuto, il tutto mi sembrava indifferente in confronto al mal di testa che avevo.
<< Lei... Lei è una strega? >> La signora Hawkins mi mise una mano sulla spalla.
<< Si tesoro, in realtà non sono nemmeno così vecchia, è un incantesimo, vivo qui da più di cinquant'anni >> Annuii leggermente confusa, mentre Jules aumentò la presa sulla mia mano fino a farmi male.
<< Ehi... Jules, la mano... >>
<< Oh, scusa, non mi rendo sempre conto della forza che uso >> Ignorando i suoi ordini mi misi a sedere, lo guardai negli occhi e vidi in essi una luce diversa, meno... viva.
Gli accarezzai il viso con la mano libera, sentendo la pelle gelida sotto i polpastrelli.
Non si mosse di un millimetro, sembrava che non respirasse.
<< Che cosa ti è successo? >> La signora Hawkins si allontanò da noi rivolgendoci un sorriso gentile.
<< Vi lascio un po' da soli >> E detto questo uscii dalla stanza, chiudendosi la porta alle spalle.
Jules sfiorò la mano libera con la quale lo stavo toccando, prese anche quella.
<< Ascolta... Non voglio mentirti dicendoti che sono stato un angelo in questi due mesi, non sono andato a caccia di animali per sopravvivere, ho ucciso delle persone >> Immaginavo che non volesse che cominciassi ad avere una crisi isterica per la morte di tutte quelle vittime, così rimasi in silenzio ad ascoltarlo.
<< Ne ho fatte fuori parecchie e non sono stato neanche a farmi troppi scrupoli su chi fossero, ma non è questo l'importante >> Mi mordicchiai le labbra sentendo un senso d'ansia inondare la camera.
<< La sera che mi hai riaccompagnata a casa... >>
<< Ecco, volevo arrivare lì: una volta che sono ripartito mi sono fermato un attimo vicino a casa mia per prendere delle gomme da masticare, quando sono uscito dal negozio, ancora prima di aprire la macchina, avevo notato che la strada era completamente deserta.
Sulle prime non mi aveva fatto molto strano, poi un tipo è comparso dalla via accanto, pensavo volesse entrare nel negozio e invece veniva verso di me.
Eravamo ad una decina di metri di distanza quando mi è letteralmente saltato addosso.
Ho cercato di ribaltarlo, di prenderlo a pugni, ma giuro che quello sembrava fatto di cemento.
Appena mi ha morso non ho capito più assolutamente niente, prima di chiudere gli occhi avevo visto i suoi rosso sangue che mi fissavano, quel bastardo >> Lasciò andare le mie mani e si sedette vicino a me sul letto.
<< E poi sei svanito nel nulla >> Lui annuì, il suo viso aveva un che di sofferente.
<< Ho dovuto, scommetto che i miei mi avrebbero cacciato di casa e tu... Non lo so, magari saresti scappata via >> Capii il suo punto di vista e non feci obiezioni.
<< E il tipo che ti ha trasformato? >>
<< È lui il mio capo, quello che mi ha detto di prenderti, non mi ha detto il perché però, dunque se hai domande ne so esattamente quanto te >>
Ripresi a guardarlo in faccia e vidi che lui aveva fatto lo stesso.
<< Cos'é successo veramente ieri sera nella via? >> Passò qualche secondo prima che riuscisse a rispondermi.
<< È successo che ho perso il controllo per due motivi: quell'altro stava per ammazzarti e mi ha fatto davvero andare fuori di testa perché nessuno deve mettersi in mezzo alla mia missione, l'ho preso in tempo prima che potesse ucciderti e poi... Eri piena di sangue, avevo bisogno di bere e... Diciamo che sarebbe stato tutto più facile se fossi stata tutta intera >>
Annuii per la millesima volta, cercando di capirlo, ma più andava avanti più mi risultava complicato.
Insomma, io quando avevo fame non è che saltavo addosso ad una pizza se la vedevo lì bella calda, no? Dunque fame e sete da vampiro non erano esattamente la stessa cosa.
<< E... Quando ti sei accorto che ero io? >> Strinse tra le mani un lembo di coperta.
<< Era come se il tempo si fosse bloccato e fossi tornato a due mesi fa, ho avuto un mare di ricordi che mi ha assalito in un solo momento e... L'unica cosa che mi veniva in mente era quella di portarti in un posto sicuro, la signora Hawkins mi ha dato del sangue che teneva per le emergenze, così non avremmo corso altri rischi >> Mi venne da sorridergli, poi mi ritrovai tra le sue braccia.
<< Sono contenta di averti ritrovato >> Rimanemmo abbracciati per qualche minuto, dopo un po' la signora Hawkins rientrò.
<< Mentre parlavate penso di aver scoperto qualcosa di interessante: forse so perché il tuo capo voleva Roxanne >> Ci separammo e Jules scattò in piedi talmente velocemente che nemmeno me ne accorsi.
<< Tutte noi sappiamo che tua madre è una delle streghe più potenti di Londra, sappiamo anche che il mondo dei vampiri è in decadenza già da un po', forse il capo di Jules voleva che tua madre usasse i suoi poteri per riportare il loro mondo allo splendore passato >> Lui mi guardò meravigliato.
<< Tua madre è una strega? >>
<< Si, si, ma non è il momento per discuterne >> La signora Hawkins ci zittii e si rivolse a me.
<< Dobbiamo assolutamente parlarne con tua madre e studiare un piano, non possiamo permettere che i vampiri ridiventino i più potenti tra i quattro mondi, se questo equilibrio si spezza rischiamo di cadere in un'altra sanguinosa guerra >> Rimasi stupita, un'altra guerra? Non ne sapevo assolutamente niente.
Tra le cose che mi aveva rivelato mia madre doveva proprio dimenticarsi di un evento del genere.
<< Bene, davvero ottimo, allora che aspettiamo ad andare a parlarle? >>
<< Roxy... >>
<< Roxy niente, sono stanca di rimanere sempre all'oscuro di qualcosa, andiamo da mia madre e risolviamo questa faccenda... Ah, signora Hawkins, grazie per il te ma potrebbe prepararmi del caffè, per favore? Ne avrei davvero bisogno >>

lolololo

Mia madre stava cucinando il pranzo quando rincasammo tutti e tre.
Sulle prime rimase un po' stupita, specialmente quando vide Jules, ma dopo averle raccontato tutto - e dopo che mi avesse chiesto quelle mille volte se stavo bene - la costrinsi a raccontarmi quello che era successo tra i quattro mondi.
Scoprii che tutti avevano un sistema monarchico e che spesso e volentieri i sovrani non andavano d'accordo tra di loro.
Il re dei vampiri, conquistato il consenso da tutta la sua popolazione, dichiarò guerra al regno dei licantropi.
La Corte Seelie e la Corte Unselie, rispettivamente quella delle fate e quella degli elfi, si schierarono dalla parte dei lupi, esattamente come streghe e stregoni.
Gli umani vennero letteralmente soggiogati dai vampiri e dunque costretti a combattere contro la loro volontà.
Questa seconda alleanza non durò molto e i vampiri persero tutto il loro potere conquistato negli anni.
Licantropi, popolo stregato e della foresta ne uscirono vittoriosi e venne incoronato un nuovo sovrano, una regina, per i vampiri.
E tutti vissero felici e contenti.
Peccato che c'era sempre qualcuno che doveva mettere i bastoni tra le ruote ad un sistema che funzionava perfettamente.
In questi ultimi anni, i vampiri più potenti decisero di trasformare diversi umani un po' per aumentare il numero di combattenti, un po' per avere qualcuno sotto stretto controllo.
Scoprii infatti che un umano trasformato in vampiro, se quest'ultimo è potente quanto basta, può fare del neonato il suo servitore, in modo da avere un nuovo e potente soldato da comandare a bacchetta.
Jules era uno di loro.
Dopo questa bella lezione di storia era tutto più chiaro.
<< Allora cosa dovremmo fare? >> Mia madre finì di girare le patate che erano nella pentola.
<< Mi sembra chiaro >> Io e Jules non avevamo evidentemente afferrato.
<< Ti sembra chiaro... Cosa, 'ma? >> Lei sospirò e la signora Hawkins guardò verso il soffitto.
<< Dobbiamo immediatamente parlarne con la regina dei vampiri! Che prenda dei provvedimenti! Sono i suoi sudditi, mica i nostri, e se sono indisciplinati non è di certo nostro dovere rieducarli >> La guardai storto e poi parlai.
<< Dunque dobbiamo andare nel loro mondo? >> Mia madre lasciò andare il mestolo e alzò le braccia al cielo.
<< Ah! Finalmente ci sei arrivata! >>

lolololo

lolololo

lolololo

Angolo autrice:
Ed ecco a voi *rullo di tamburi* il quarto capitolo!
È un po' un capitolo di passaggio per chiarire alcune cose, mi sa proprio che ce n'era bisogno u.u
Dunque, passiamo alle cose più importanti: ringrazio tantissimo Fairygirl1999 e Fu_11 per aver recensito e messo tra le preferite questa storia <3
Ringrazio ancora Arichan4334 per aver messo la storia tra le ricordate e sempre quest'ultima, roncatella e Tatanka94 per averla messa tra le seguite, grazie davvero di cuore!
Spero che leggiate tutti anche questo capitolo e che vi piaccia!
Un abbraccio e un bacio, alla prossima!

PS
Ho cambiato un po' la grafica della pagina, ditemi se la preferite così :)
  
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