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Autore: Thebest_fan    27/08/2014    2 recensioni
Prologo.
Hope.Chiamata da tutti Sarah.
Ha cambiato il nome per scelta sua,nessuno sapeva il motivo,tranne i suoi genitori adottivi e i responsabili del colleggio in cui era stata portata dopo l'incidente.
Quell'incidente che cambiò la sua vita per sempre,rendendola ciò che è ora.
Hope da quel giorno volle cambiare il suo nome...la speranza dentro di lei era ormai svanita,e ormai il suo nome non aveva più senso,la sua vita non aveva più senso o almeno è ciò che pensava lei...
Genere: Malinconico, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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No one can judge me.

Dal capitolo 1:

Senza salutare si diresse in camera sua si sedè sulla sedia della sua scrivania e voltò la lettera.
TO: Hope Payne.
FROM: Liam payne.
 -Una lettera da Londra-. Pensò. -Cosa vuole ora?!- Aprì la busta e iniziò a leggere: "CARA CUGINA..."

Capitolo 2: Londra inizia a tremare.

"CARA CUGINA,SONO LIAM SO CHE TI RICORDI DI ME ANCHE SE L'ULTIMA VOLTA CHE CI SIAMO VISTI è STATO PARECCHIO TEMPO FA...COME STA LA MIA MORA PREFERITA?

-Pff mora?Ne è passato di tempo Liam...tanto direi- pensò Sarah. E continuò a leggere

. COME PROCEDONO LE COSE A ROMA?SO CHE ULTIMAMENTE LI IN ITALIA NON SI STA BENE E COSì VOLEVO PROPORTI UN'IDEA CHE FORSE TI SEMBRERà GENIALE.
-già che si tratta di una tua idea...mi preoccupo-

STO LAVORANDO IN UN PICCOLO BAR DI MIA PROPRIETà E GLI AFFARI VANNO BENE MA AVREI BISOGNO DI PERSONALE...LAVORANO PER ME ANCHE ALTRI 4 RAGAZZI MA SIAMO POCHI E FACCIAMO TROPPI TURNI...QUINDI STAVO PENSANDO A TE,TI PIACEREBBE VENIRE QUI CON NOI A LAVORARE?L'ALLOGGIO NON è UN PROBLEMA,ABBIAMO AFFITTATO UNA PICCOLA CASETTA TUTTI E 5 E RIUSCIAMO A CAVARCELA NEL MANTENERLA E QUINDI SE TI VA PUOI VENIRE A VIVERE CON NOI...PER ORA è TUTTO FAMMI SAPERE TI MANDO UN BACIO TUO CUGINO. LIAM".

Sarah posò la lettera sualla scrivania e iniziò a pensare alla proposta del cugino.

-se vado a Londra ho una casa e un lavoro,ma se il bar va in fallimento finisco per strada con liam e i suoi amici. Se continuo a vivere qui finisco nel morire fra l'odio e la rabbia ma ho un lavoro fisso sono indecisa...ci penso dopo-.

Sarah si tolse la divisa e si infilò qualcosa al volo,tanto non sarebbe uscita.

Si avvicinò di nuovo alla sua scrivania e aprì un cassetto,vi estrasse una lettera.

la stessa lettera che 5 anni prima le aveva rovinato la vita. Lesse le brevi righe che le cambiarono la vita.

"HOPE...MI DISPIACE MA,NON POTEVO CONTINUARE SENZA DI TE PERDONAMI PER AVERTI LASCIATO DA SOLA IN QUESTO MONDO...TI AUGURO IL MEGLIO DAVVERO,RENDIMI ORGOGLIOSO,ANCHE SE LONTANO CI SONO. PAPA'".

-Se mi volevi veramente così bene ci saresti stato...non mi avresti lasciata qui condue stranei...non mi avresti fatto soffrire il doppio e insieme ci saremo fatti forza. E invece ho dovuto fare tutto da sola...sei stato solo un egoista hai pensato a come saresti stato meglio solo tu.Vaffanculo io ti odio-. pensò la ragazza.

Sarah da quando era accaduto odiava suo padre...ha preso il suo gesto come egoistico perchè ha pensato solo a lui...ed in effetti non aveva tutti i torti...suo padre non aveva pensato alle future consequenze che avrebbe potuto causare a sua figlia...ma anche se avesse voluto non avrebbe potuto rimediare.

Sarah una ragazza,bassina,capelli lunghi fino le spalle,mossi e biondi con occhi azzurri come il ghiaccio era stata abbandonata all'improvviso.

Ha lottato contro la vita da sola e da sola è cresciuta.

Ha rifiutato l'aiuto di due estrenei che le hanno teso la mano ed è cresciuta a modo suo e ha vissuto a modo suo.

-Forse dovrei andare a Londra,cambierei vita,cambierei lavoro,cambierei conoscenze e...vivrei meglio,forse. Okay ho deciso-. Pensò.

Scese le scale si mise le scarpe e uscì di casa. Si diresse lungo una strada e più avanti davanti a sè trovò il negozio adatto in cui comprare biglietti,una busta per le lettere e un francobollo di Londra.

Tornò a casa si poggiò sulla scrivania e iniziò a scrivere:

"CIAO LIAM,STO BENE FORSE NON LO SO NEANCH'IO,SONO CAMBIATE TANTE COSE DALL'ULTIMA VOLTA CHE CI SIAMO VISTI,SAREI FELICE DI VENIRE A LONDRA DA TE. PARTO FRA UNA SETTIMANA. SECONDO IL VOLO CHE HO PRENOTATO SARò LI PER LE 16:00. CI VEDIAMO VENERDì PROSSIMO. CIAO. TUA CUGINA SARAH". Fece per imbucare la lettera e tornò a casa.

ORE 20:30.

-è pronto!- gridò la signora Pinto.

Sarah scese le scale e raggiunse i "genitori" a tavola. Silenzio tombale finchè...

-Venerdì parto.- Disse Sarah.

-Parti?- chiese sopresa la signora Pinto.

-Sei sorda o cosa?Se ti dico che parto,parto punto.-

-Dove hai intenzione di andare?- chiese il signor Pinto.

-Non ho intenzione di dirvelo sappiate che me ne vado e non torno più,e non tentate di cercaremi o chiamarmi cambio numero.-

-Ma perchè?!- chiese la signora Pinto.

-Non sono affari vostri,io ho finito me ne vado a letto buon appetito.-

Sarah si alzò e se ne andò a letto.

-Dove abbiamo sbagliato?- Pensò la signora Pinto che ormai si era arresa,sapeva che se la figlia decideva una cosa quella era e basta.

UNA SETTIMANA DOPO.

-Valigie pronte,ho preso tutto addio Roma addio Pinto addio a tutto- pensò Sarah.

Partì quando i Pinto erano al lavoro così non l'avrebbero scocciata.

Si diresse verso l'ereoporto e aspettò con impazienza il suo aereo,quando arrivò ci salì a bordo,depositò i bagagli e prese il suo posto.

-Londra sta arrivando il tuo incubo peggiore tieniti pronta-. Pensò.

E l'aereo partì.

FINE CAPITOLO 2.

  
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