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Autore: SynysterIsTheWay    28/08/2014    12 recensioni
L'amore devastante è quello che non può essere urlato al mondo. Quell'amore segreto, che nessuno sa. Quell'amore così profondo, quanto distruttivo. Quando due mani, non possono ricongiungersi in alcun modo, ma possono sentirsi anche senza toccarsi. Brian ed Haven lo capirono subito, che i loro, non erano semplici sguardi. Capirono...che riuscivano a vedersi nei propri occhi, ma Haven è la moglie del suo capo. Del boss della mafia più temuto di Huntington Beach. Brian non può tradire l'uomo che considera come un padre, da anni. L'uomo, che gli ha dato un tetto sopra alla testa e due pasti caldi al giorno. L'uomo che era il migliore amico di suo padre. Riuscirà Brian a placare la sua sete d'amore e a trattenere i suoi istinti, vedendo la donna che ama, tra le braccia di un altro? Lo scoprirete, solo vivendo la storia nei panni dei due protagonisti.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Synyster Gates, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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30° If only I knew what i know today.





 
"Ma...se l'amore è vero amore, niente può separare due persone fatte per stare insieme"







Ho ricontrollato la valigia più volte ma non sembra mancare nulla.
La chiudo posizionandola sul letto per poi sentirmi profondamente agitata.
Sto per andare via. Lontano da tutto il dolore che mi provoca continuamente Stéphan e lontano
dalla sua vita da mafioso.
Non posso ancora credere al fatto che Brian abbia davvero scelto di rinunciare alla sua vita appagante 
per poter salvare la mia.
Mi sembra quasi un sogno sapere che finalmente riusciremo a vivere con tranquillità il nostro amore senza aver
paura di esser scoperti o chissà cosa.
Saremo liberi e, con noi, anche Jimmy e Hayley.
Siamo tutti così emozionati per il viaggio che ancora non mi sembra vero di poter davvero ricominciare a vivere.
Qualche anno fa avrei pensato che non sarei mai riuscita a fuggire via da qui ed oggi invece mi rendo conto di come
le cose siano realmente cambiate.
Quasi mi fa paura tutta questa felicità e spensieratezza. Non ne sono abituata, è forse questo il vero problema.
Sospiro, pettinandomi i capelli dinanzi allo specchio ed osservando la mia figura, per la prima volta con soddisfazione.
Oggi mi sento addirittura più bella, il che è strano perché solitamente non faccio altro che odiarmi.
Mi accarezzo le labbra d'istinto, ricordandomi di ieri notte ed osservando le scene attraversarmi gli occhi con una velocità
incredibile.
Sorrido dinanzi allo specchio come una stupida nel pensare a tutte quelle cose che mi ha sussurrato Brian e al momento
in cui ci siamo quasi giurati amore eterno.
Sento quasi il profumo del suo dopobarba e di Marlboro riempirmi le narici nonostante non ci sia lui nei paraggi.
Spero di ricordarmelo per tutta la vita, anche quando sarò costretta a non sentirlo più.
Dopo essermi specchiata per un po', nascondo la valigia sotto al letto ed esco dalla camera dirigendomi verso la cucina.
Saluto Maria che sta preparando la colazione con un bacio sulla guancia e mi siedo al tavolo più euforica che mai.
-Oh signorina, cos'è tutta questa allegria?- Mi domanda la donna, finendo di preparare la colazione.
-Si nota davvero così tanto?- Ribatto, sfregandomi più volte le mani.
-Beh, sta sprizzando positività da tutti i pori.-
-Oh nulla Maria...credo sia l'amore.-
-L'amore? Addirittura?-
-Si...cioè, non so spiegartelo ma...è l'amore a rendermi così felice.-
-Qui c'è puzza di bruciato e non sono i miei pasticcini ad andare a fuoco. Sono sicura che la sua allegria
ha a che fare con un bel ragazzo dagli occhi color nocciola ed i capelli di un marziano.
- Ironizza Maria, porgendomi
del buon caffè macchiato e dei toast alla francese molto appetitosi.
Addento un toast, sorridendo con il boccone ancora tra le labbra mentre Maria non fa altro che muovere le sopracciglia.
-Lo sapevo!- esclama la donna, euforica, per poi ricomporsi immediatamente - Oh, mi scusi...-
Rido alla goffagine di Maria, ma nel mentre osservo Stéphan varcare la soglia della cucina con una pipa
tra le labbra.
-Come mai così felice, amore mio?- Mi domanda, strappandomi via quel sorriso che avevo fino a poco fa sul volto.
Maria ritorna ai fornelli ed io provo a restare calma senza agitarmi troppo.
Spero che non abbia ascoltato tutta la conversazione o mi ritroverò ben presto a strisciare sul pavimento freddo.
-Oh...no è che...mamma mi ha chiamata prima dicendomi che Loris si sente decisamente meglio.- Invento una scusa il più in fretta
possibile sembrano tranquilla mentre addento il secondo toast.
Stéph annuisce alle mie parole, sedendosi dinanzi a me mentre Maria gli serve del caffè ed i soliti toast.
-Mh. Mi tradisci con qualcuno, Haven?-
La domanda di Stéphan mi fa sussultare. Improvvisamente, inizio a tremare senza sosta ma sorseggio un po' di caffè
per cercare di rilassarmi.
-Ma no amore, cosa te lo fa pensare?- Domando improvvisando e, soprattutto, recitando bene la parte dell'"io non so a cosa ti riferisci".
-No è che...come ti ho già detto, ti comporti in modo strano nell'ultimo periodo.-
-Non fai altro che ripetermelo ma davvero, non potrei mai tradirti.- 
Ed invece l'ho fatto ma solo perché tu non mi hai dato altra scelta. Cosa ti costava essere un po' più gentile ed amarmi per
davvero senza dover ricorrere sempre a rapporti fisici?
-Mh...ma che brava la mia mogliettina. Sempre buona e soprattutto fedele.-
Non mi piace il modo in cui mi sta parlando. E' come se sapesse tutto ma ci sta continuamente girando intorno.
Ma no, cosa dico. Forse è solo apparenza. Forse, vuole spaventarmi.
-Ne dubiti, forse?- Gli domando, sembrando abbastanza tranquilla.
-Ma no, assolutamente. Mi fido di te è solo che...ultimamente ti ho vista molto preoccupata nei confronti di Brian e di Jimmy.-
Una morsa allo stomaco mi mozza il fiato.
La mano posizionata sul tavolo comincia a tremare ed io non riesco a fermarla in alcun modo.
Degluisco, cercando di ritornare serena.
-Beh, hanno perso molti dei loro più cari amici e mi dispiaceva vederli mentre non facevano altro che consumarsi.-
-Già...i miei ragazzi...- Stéphan stringe le mani in pugni ma sembra quasi arrabbiato.
C'è qualcosa che non va nei suoi occhi color ghiaccio ed il suo sguardo non promette nulla di buono.
-Sempre fedeli e sinceri...proprio come te.- Sussurra mio marito, indicandomi mentre sorseggia il suo caffè.
Deglutisco per l'ennesima volta, abbassando lo sguardo, colpevole.
-Adesso devo andare, ho degli affari da sbrigare. Ci vediamo dopo, okay amore?- 
Annuisco alle parole di Stéph senza riuscire a ribattere in alcun modo.
Mi sento quasi impietrita nel momento stesso in cui si avvicina a me per lasciarmi un bacio sulla guancia.
Lo osservo uscire dalla cucina con il cuore in gola ed una delle mie solite strane sensazioni che partono dallo stomaco.
Continuo a tenere abbassato lo sguardo senza riuscire più a rialzarlo.
C'è qualcosa che non mi convince per niente.





















***










Perlustro tutta la casa, ma non riesco a trovare Brian e Jimmy. Forse devono esser usciti per un po' prima della
partenza. 
Mi avvio verso l'entrata di casa nella speranza i vederli tornare al più presto.
Ad accogliermi con un sorriso stampato sul volto è Hayley che corre verso di me per abbracciarmi con felicità.
-Tra un po' partiamo. Sei pronta?- Mi domanda la ragazza con un sorriso a trentadue denti.
-Credo di si...- Ribatto, osservando con attenzione questa casa che non solo è stata la mia gabbia ma anche la mia
salvezza. Se Brian avesse abitato qui, probabilmente, non saremo riusciti a vederci più di tanto per la paura che Stéph sarebbe
sempre stato pronto a scoprirci.
-Cosa c'è? Qualcosa non va, tesoro?- Continua Hayley, spostandomi una ciocca ribelle dal viso.
-No...niente è che...ho una strana sensazione. Dove sono Jimmy e Brian?- 
-Strana sensazione? Mh, saranno usciti per assicurarsi che sia tutto pronto per la partenza. Io sono appena tornata dal cimitero...- 
E' andata a trovare gli altri ed il suo Johnny. Credo che prima di partire mi farà bene fargli un saluto fugace.
Si sente la loro assenza qui, giorno dopo giorno.
Mi volto verso il salotto di casa e come per magia mi sembra quasi di vedere lì, distesi sul divano, tutta la banda al completo.
Jimmy e Johnny che si fanno i dispetti, Helena e Matt che amoreggiano come se non ci fosse un domani e Zacky con un panino a tre
strati tra le mani.
Prima sembrava tutto così perfetto mentre ora dobbiamo accontentarci di essere in quattro e considerarci anche fortunati.
-Haven, ma ti senti bene? Non so, ti vedo un po' sovrappensiero, non vorrei sbagliarmi.-
La voce di Hayley lascia frantumare i miei pensieri mentre io mi volto verso di lei, sorridendole.
-No, sto bene.- Rispondo, non avendo alcuna intenzione di rovinarle la giornata. Non voglio di certo farle pensare
a Johnny prima di partire anche se sono sicura che in cuor suo lei ci stia già pensando.
Vorrei davvero avere metà della sua forza.
-Sicura? Non è che ci stai ripensano, vero?- Continua Hayley con preoccupazione.
Mi fa ancora così strano sentirla parlare.
-Ma no, cosa dici, è che...te l'ho detto, ho una strana sensazione.-
Prima che Hayley potesse ribattere, la porta di casa si apre e Jimmy e Brian mi appaiono dinanzi agli occhi con dei volti
così seri da mettere i brividi.
Anche il volto della mia amica si rabbuia all'improvviso e la strana sensazione continua a colpirmi dentro come non mai.
Io e la ragazza ci avviciniamo a loro per sapere verso che ora dobbiamo finalmente partire.
-Brian, sei tornato!- Esclamo, circondando il suo collo con le mie braccia.
-Si.- Ribatte lui con freddezza, sbarazzandosi delle mie braccia sul suo collo come infastidito.
Mi si contorce lo stomaco ad aver ottenuto una reazione del genere da parte sua.
-Brian ma...c'è qualcosa che non va?- Gli domando, osservando poi mentre continua a serrare la sua mascella.
Brutto segno.
-Si, forse c'è qualcosa che non va.- Ribatte il ragazzo, mostrandomi degli occhi più bui della notte.
-Cosa?- Continuo, non riuscendo a capire cosa gli stia prendendo. Sta stringendo le mani in pugni e mi guarda come
se volesse quasi farmi del male.
Jimmy accanto a lui resta in silenzio osservando la scena con completa indifferenza.
-Tu.- Sbotta Brian, indicandomi.
Io? Ma...cosa diavolo sta accadendo?
Comincio a sudar freddo, non riuscendo neanche a sostenere il suo sguardo.
-Brian, ma cosa...- Gli dico tentando di accarezzargli il viso ma lui si allontana il più possibile come se potessi esser io questa
volta a fargli del male.
-Non toccarmi, Haven.- Sbotta ancora, con una serietà che non credevo gli potesse appartenere.
-Perché mi stai trattando così?- Gli domando con un dolore atroce sia nel petto che nello stomaco.
Lo guardo negli occhi ma lui decide di distogliere il suo sguardo dal mio, abbassando la testa.
-Come vuoi che ti tratti? Questo è il meglio che riesco a fare e se non ti sta bene, puoi anche tornartene nella tua camera
tra quei tuoi stupidi libri del cazzo.-

-Brian...- Sussurro con debolezza, sperando che Hayley sia pronta a darmi un pizzico al più presto per risvegliarmi
da questo orribile incubo.
Dopo un po' capisco che tutto questo è reale, sentendo qualcosa rompersi dentro di me.
E' il mio cuore.
Non è riuscito a subire il colpo e si è frantumato prima del previsto.
-Sapevo che stare con te sarebbe stato un errore.- Continua il ragazzo, mentre osservo ancora le sue mani stringersi
sempre di più in pugni.
Perché adesso mi sta facendo questo? Io...non lo capisco.
-Stai cercando di dirmi che quello che...abbiamo fatto ieri non è contato nulla per te?- Ribatto con le lacrime agli occhi.
-Hai colpito nel segno. Avanti tesoro, non dirmi che non ti sei divertita anche tu.-
-Divertita? Brian, io ci ho messo davvero cuore in tutto quello che abbiamo fatto insieme...-
-Cuore? Questa è bella. Beh mi dispiace tesoro ma io non ci ho messo proprio un cazzo. Anzi, forse mi sto sbagliando. Ci ho messo
anche quello.-
Ghigna Brian ma io non riesco a ridere in alcun modo.
-E' stato davvero solo...divertimento per te? Non hai provato davvero nulla?-
-E cosa avrei dovuto provare, scusa?-

Inizio a tremare mentre in realtà vorrei solo scomparire.
-Amore.- Sussurro con debolezza, continuando a guardarlo negli occhi nel momento stesso in cui lui cerca di evitare
i miei.
-Amore? Ma per favore, io non so neanche cosa significhi amare. Però posso assicurarti che di sesso ne ho fatto tanto.- Continua
a ridacchiare Brian, mentre io non riesco neanche più a reggermi in piedi.
Jimmy non ride alle sue parole ma di tanto in tanto gli posiziona una mano sulla spalla per fargli capire che è ciò che pensa
anche lui.
-Mi hai presa in giro...mi hai solo usata come un giocattolo vecchio!- Esclamo con dolore, sentendo anche le mie gambe tremare
a più non posso.
Mi si gela il sangue nelle vene a vederlo ridermi ancora in faccia.
Come ha potuto essere così falso nei miei confronti? Come ha potuto anche solo pensare di giocare con i miei sentimenti?
-Oh, te ne sei resa conto, finalmente. Sai cosa? Da quando ti ho conosciuta ho semplicemente pensato che mi serviva un passatempo.
Oh, ma non fraintendermi piccola, davvero...sei stata un passatempo divertente.-

-E tutte quelle cose che mi hai detto ieri? Tu...volevi sposarmi, Brian!- Ribatto sentendo le lacrime scivolare sul mio viso
senza che provassi neanche a trattenerle.
Sono fuoriuscite da sole e so già a che ne scivoleranno tante altre. Dopo la prima, sarà tutto un susseguirsi di dolore che non 
riuscirò a placare facilmente.
Lui è diventato tutto quello che speravo non fosse.
-Pensavi davvero che avrei voluto sposarti? Cazzate. Ti ho solo riempito di cazzate, Haven. Io non amo nessuno e non sposo nessuno.
Mettitelo bene in testa.-

E' stato appena lui a mettere le lacrime sul mio povero viso ormai sciupato.
-Mi fai schifo! Sei uno stronzo! Un manipolatore per eccellenza!- Gli urlo contro con tutto il dolore che ho dentro.
Lui abbassa lo sguardo per l'ennesima volta senza degnarmi di neanche un po' di rispetto.
-Ed io sono stata una stupida a pensare che tu mi amassi per davvero! Oh mio Dio, come ho potuto essere così cieca da non vedere
che ti stavi solo approfittando di me?!-
Urlo ancora tra le lacrime, desiderando solo che qualcuno mi pugnalasse al più presto e mi strappasse
via tutto ciò che sto provando in questo preciso istante.
Mi uccide sapere che tutto l'amore che ho dato non aveva alcun senso.
-Perché mi hai fatto questo?! Se mi avessi strappato via il cuore dal petto sono sicura che avrebbe fatto meno male!- Gli urlo ancora
contro, questa volta dando dei pugni contro il suo torace.
Hayley mi prende dalle spalle, allontanandomi il più possibile da Brian mentre io mi lascio cadere con le ginocchia a terra.
Mi posiziono le mani dinanzi al volto, scoppiando a piangere come non mai e tremando a più non posso.
-No, Brian, fermo.- Sento dire da Jimmy senza riuscire però a guardarlo negli occhi.
Hayley si inginocchia dinanzi a me, cercando di tranquillizzarmi ed invitandomi a non piangere ma è più forte di me.
Non pensavo avrebbe mai trovato il coraggio di farmi una cosa del genere.
Sentirò la sua mancanza come non mai ma sentivo che c'era qualcosa che non andava.
Hayley mi sposta le mani dagli occhi, ed il mio sguardo si ritrova istintivamente contro il mio polso.
Non potrò di certo strapparmi il tatuaggio dalla pelle ma posso gettargli contro un qualcosa che non mi servirà più.
Con velocità ma tremante, riesco a sclacciarmi il braccialetto con l'ancora dal polso, gettandogliela contro con tutto l'odio
ed il rancore che ho dentro.
-Questo puoi anche riprendertelo! Non mi serve più!- Continuo ad urlare, singhiozzando a più non posso.
Brian prende il braccialetto da terra per poi avvicinarsi a Hayley per darle un passaporto.
-Ci vediamo all'aereoporto.- Borbotta Gates alla ragazza che annuisce, senza dire altro.
E' ovvio che io sarò costretta a restare qui per sempre. Mi ha solo dato false speranze e mi soprende sapere che non si è neanche
sentito un mostro dopo avermi fatto una cosa simile.
Brian mi volta le spalle ed insieme a Jimmy si addentra in uno dei corridoi della villa.
Io lo osservo svanire via senza poter far nulla per alleviare questo dolore che continua a pulsarmi dentro.
Hayley mi abbraccia ma i miei occhi restano fissi sull'immagine del ragazzo che svanisce pian piano.
Lo continuo osservare andar via ed ho appena capito che è realmente finita.
Anche la mia anima sta piangendo. Si sente prosciugata come se anche lei fosse appena stata tradita.
Ho persino paura di respirare ma devo farmi forza.
Dei pugnali continuano ad urtare la mia mente mentre sento il mio cuore sanguinare.
Non potrò più sentirlo. 
Qualcosa dentro di me continua a chiedergli di voltarsi ma lui non ha alcuna pietà.
Sto cercando di bruciare tutti i nostri ricordi e tutto l'amore che credevo fosse vero.
Lui è un uomo difficile da amare e probabilmente, non aveva neanche intenzione di innamorarsi.
Credo che questa volta farà davvero male.
-Tesoro, non posso vederti in questo stato...che ne dici di andarcene al bar e bere qualcosa?- Mi propone Hayley cercando di tranquillizzarmi
ad ogni costo.
-No, non voglio.- Sussurro con una voce strozzata che non mi si addice per niente.
-Non ti lascerò qui a farti del male. Andrà tutto bene, fidati di me.-
-Perché continuate tutti a chiedermi di fidarmi e poi mi abbandonate?-
-Io non ti abbandono, Haven. Coraggio, tirati su.- Hayley mi aiuta ad alzarmi e questa volta decido di non opporre
resistenza.
Mi lascio alzare dalla mia amica che poi ricomincia a stringermi.
I suoi abbracci mi stanno davvero aiutando a non cadere del tutto in pezzi.
-Allora, andiamo a prenderci un drink, si o no?- 
Annuisco alle parole di Hayley, senza però riuscire a sorriderle. Mi sento davvero tutta rotta.
-Allora sbrighiamoci prima che ci becchi quello stronzo del signor Mason.-
Hayley mi prende per mano e mi porta con velocità al di fuori dell'abitazione.
Mi fa entrare nella sua auto dirigendosi poi verso il bar Vegas.
La strana sensazione però non si è ancora dissolta. E' ancora nel mio stomaco che aspetta di sentirsi
realizzata.
Dopo essermi un po' tranquillizzata con un buon drink mai provato prima d'ora, ricomincio a piangere come al solito.
Mi sarà impossibile sfuggire a tutto questo.
A che scopo si è dovuto comportare in questo modo? Credo che in parte non lo capirò mai. E' sempre stato un tipo
molto strano e soprattutto lunatico.
La mia amica continua ad offrirmi tutto il mio supporto ma entrambe sappiamo che tra un po' lei potrà fuggire via da qui
mentre io dovrò semplicemente metterci le radici in quella stupida villa.
Per quanto Brian mi abbia fatto del male, continuo a pensare che sia una persona migliore di quella che ho al mio fianco.
Stéphan,un cuore, non ha mai dimostrato di avercelo. 
Improvvisamente però, Hayley prende il suo passaporto tra le mani. Lo osserva con attenzione, rivolgendomi un sorriso nel momento
stesso in cui ne scorge un altro all'interno del suo.
Inarco un sopracciglio, non riuscendo a capire del motivo per cui Brian ha dato due passaporti ad Hayley.
-Tieni, questo è tuo.- Mi dice la ragazza, porgendomi il passaporto con il mio nome inciso sulla carta.
Rivolgo uno sguardo curioso ad Hayley ma lei si limita a sorridermi.
I battiti del mio cuore aumentano impercettibili, mentre continuo ad osservare il passaporto e a farmi continue domande
a cui non credo riuscirò mai a ricevere determinate risposte.




















***













BRIAN'S POV.


-E' andata. Sapevo che ce l'avresti fatta.- Mi dice Jimmy con euforia, ma io continuo a strofinarmi la fronte
bagnata dal sudore.
-Si. E' andata.- Ribatto, posizionando una pistola ben carica nella cintura dei miei pantaloni.
-Adesso come procediamo?- Mi domanda ancora Rev, caricando le sue pistole.
-Il capo sa tutto ma non ci ucciderà. Non potrà farlo, siamo come figli per lui.- Borbotto, dopo aver riflettuto a lungo
sulla situazione.
Dove potrà mai trovare il coraggio di farci del male? Non sa neanche che partiamo per di più e non ho alcun intenzione
di farglielo sapere.
-Bene...ma ne sei proprio sicuro?-
-Credo di si. Per ogni evenienza è bene salutarlo dicendogli che non abbiamo ancora finito di svolgere
una delle nostre ultime mansioni.-
-Quindi lui penserà solo che spariremo per un po' di tempo per completare al meglio il nostro operato?-
-Esattamente.-
-Sei un genio Gates, non smetterò mai di ripetertelo.-
-Il genio sei tu Rev...io ho solo cercato un modo abbastanza efficace per tirar via le tende.-
Ed è proprio così. Un saluto veloce e partiremo per le Hawaii, rendendoci finalmente liberi di vivere. Sono stanco
di essere una persona di cui tutti hanno timore.
E lo erano anche Matt, Johnny e Zacky.
Un bacio al cielo dopo esser stato con Jimmy al cimitero per un saluto e all'improvviso la porta della nostra camera si apre.
-Ragazzi, il capo vuole vedervi.- Ci annuncia Maria, con il suo solito fare gentile.
Io e Jimmy ci lanciamo uno sguardo. Non avevamo previsto che fosse proprio lui a volerci vedere.
-Okay Maria, adesso andiamo, ma prima fatti salutare come si deve!- Dice Jimmy, abbracciando la donna.
-Ma perché, cosa succede?- Domanda Maria, più curiosa che mai.
-Partiamo per le Hawaii! Biglietto di sola andata!- 
-Oh ma che bella notizia! Un momento...sola andata? Questo siginfica che non tornerete più?- 
-No Maria, volevamo salutarti per dirti che abbiamo deciso di lasciare Huntington Beach.-
-Vedo che state mettendo un po' di sale in zucca! Bravi i miei ragazzi, sono così fiera di voi.- Continua Maria, mentre Jimmy non 
fa altro che stringerla a sé.
E' stata proprio come una madre nei nostri confronti e non smetterò mai di ringraziarla per tutto quello che ha fatto per
noi in questi anni.
Mi avvicino alla donna, osservandola poi sciogliere l'abbraccio con James.
-Quindi...anche l'impostore numero uno ha deciso di venire qui e salutarmi.- Borbotta la donna, posizionandosi le mani
sui fianchi in segno di rimprovero.
-Non troverai più la camera in disordine, questo è già tanto, credimi.- Ghigno, rivolgendomi alla donna che mi regala
uno dei suoi splendidi sorrisi.
-Abbi cura di te, moccioso che non sei altro.- Continua Maria, avvicinandosi a me ed allargando le braccia.
Mi lascio stringere dalla donna ed io la stringo a mia volta.
So già che mi mancheranno tutti i nostri battibecchi continui.
-Cerca di non fare strage di cuori alle Hawaii.- Mi sussurra ancora la mia seconda madre, lasciandosi sfuggire delle lacrime
dagli occhi.
Sciolgo l'abbraccio, osservando la donna commuoversi.
-Maria, ma che ti prende adesso? Guarda che torneremo presto a trovarti!- Borbotta Rev alla donna che singhiozza per un po'.
Io le accarezzo le spalle, cercando di non farla preoccupare troppo.
-Se non venite poi, vengo a prendervi io per le orecchie lì dove vi trovate!- 
Io e Jimmy scoppiamo a ridere alle parole di Maria, abbracciandola insieme.
-Mi mancherete tanto...siete stati come dei figli per me.- 
-Lo sappiamo, Maria. Vorrei poterti dire che sei stata come una madre per me ma ti ho sempre visto come una nonna!-
Maria incenerisce Jimmy con lo sguardo mentre io ricomincio a ridere come non mai.
-In bocca al lupo, ragazzi.- Continua la donna, uscendo poi dalla camera con le lacrime agli occhi.
-Ci sei Rev?- Domando al mio amico, vedendolo poi fissare il vuoto.
-Si, ci sono. Tu Gates?- 
-Ci sono anch'io.-
Entrambi ci facciamo forza per poi uscire dalla camera e dirigerci verso il salotto di casa in cui ci starà aspettando 
il nostro capo.
L'eco della porta che mi chiudo alle spalle riempie la mia anima mentre sto provando a farla rinascere con tutto me
stesso.
So bene nel cuore di chi leggerei dove andare e soprattutto dove nascondermi.
Mi tocco con nervosismo i capelli mentre sono pronto ad indossare la mia ennesima maschera del giorno.
Io e Jimmy ci ritroviamo dinanzi al salotto di casa con le mani sudate e gli occhi speranzosi.
Ci rivolgiamo un ultimo sguardo per poi annuirci a vicenda.
Ce la faremo. Siamo abbastanza forti da poter superare questo e tanto altro.
Arrivati in salotto, ci guardiamo intorno.
-Oh, eccoli qui i miei ragazzi...- Borbotta il signor Mason, salutando sia me che Jimmy con la solita
stretta di mano.
Io continuo a fissare la donna al suo fianco dal caschetto biondo e degli occhi fin troppo crudeli per essere
guardati.
-Gates, a me non mi saluti?- Mi domanda Nancy, mentre io sto ancora cercando di capire cosa ci faccia lei qui.
Stringo anche la sua mano, mentre il signor Mason ci dice di accomodarci dinanzi a lui.
Io e Jimmy ci sediamo sul divano dinanzi al nostro capo e a Nancy ma non la smettiamo neanche per un attimo di guardarci
intorno.
L'aria che si respira qui dentro diventa sempre più pesante ed io ho come la sensazione che faremo bene a prestare
attenzione ad ogni singolo movimento del nostro capo.
Il signor Mason fa scivolare del whiskey nel suo bicchiere bevendone poi alcuni sorsi.
-Dunque ragazzi...- 
Il capo si inumidisce le labbra per poi ricominciare a parlare.
-Ho sempre pensato che sareste state le uniche due persone di cui sarei sempre riuscito a fidarmi...ed infatti non mi sbagliavo.
Vi faccio i miei complimenti per il lavoro che avete svolto dagli inizi, fino ad oggi. Sempre molto pazienti ed eccellenti per quanto
riguarda il vostro modo di agire.-

-Grazie.- Rispondiamo in coro sia io che Jimmy.
-Ma sapete come sono fatto io...non mi piacciono le bugie...né tantomeno i traditori.- 
Io e James ci irrigidiamo di colpo.
-No, non mi sono mai piaciuti.- Continua il nostro capo ma Rev si alza di scatto dal divano facendo sussultare anche me.
-Ehm signor Mason, noi adesso dovremmo andare. Abbiamo delle ultime mansioni da svolgere e ci impiegheremo un bel po'.-
-Jimmy, cazzo, cosa stai facendo?!- Bisbiglio al mio amico che mi indica velocemente due uomini che si stanno avvicinando a noi.
-No, suppongo che voi due oggi non andrete da nessuna parte.- Sbotta il signor Mason mentre nei suoi occhi azzurri leggo tutta
la sua rabbia.
Vengo improvvisamente preso dalle spalle da un uomo che è senza dubbio il triplo di me e che mi fa sbattere la schiena contro
il muro.
Gemo per un po' dal dolore mentre l'uomo robusto mi prende dal collo della maglia tenendomi sospeso in aria.
L'altro uomo invece si occupa di Jimmy.
-No, signor Mason! Mi aveva assicurato che non gli avrebbe fatto nulla!- Urla improvvisamente Nancy, alzandosi dal divano
con preoccupazione.
-Nancy, mia cara, non sono mai stato un uomo di parola.- Ribatte il capo, mentre io e Jimmy proviamo in tutti i modi a dimenarci
dalle prese di questi due gorilla.
-Come hai potuto tradire la mia fiducia eh Nancy? Come hai anche solo pensato di fidarti di lui?!- Urlo contro la ragazza, vedendola
poi disperarsi.
-Brian, ti giuro che non avrei mai voluto che ti facesse del male!- 
-Risparmia il fiato per qualcun altro.-
Sbotto contro di lei, vedendola poi fare di tutto pur di convincere il capo
a lasciarci andare.
Il capo le spara improvvisamente alla testa e tutto il suo sangue si cosparge sul muro su cui sono spiaccicato.
-No!- Urlo, cercando in tutti i modi di prendere a pugni l'omone dinanzi a me ma egli non me lo permette.
Mi sta quasi soffocando premendomi una mano sul collo.
-Jimmy, come ti senti?- Domando con difficoltà al mio amico, osservandolo nella mia stessa situazione.
-Oh benissimo, Gates. Mi sento solo come una sottiletta!- Sbotta Rev, facendomi sorridere per un po', ma l'attimo dopo
il mio sorriso si dissolve nel nulla.
-Vi ho da sempre considerati come dei figli...ed è questo il modo in cui devo essere ripagato? Sei proprio uno stronzo Brian, come
tuo padre.- 

Non riesco a ribattere, sentendo la stretta dell'uomo sempre più forte sul mio collo.
-Mi ci vollero anni prima di riuscire ad uccidere anche lui.- 
Sbarro gli occhi incredulo di ciò che ho appena sentito.
-T...tu...hai...ucc...ucciso mio...padre?- Provo a dire, sentendo il mio cuore quasi cedere a tutto questo.
-Certo che sono stato io ad ucciderlo! Credevi davvero che il marito di quella troia della madre di Nancy sarebbe mai 
riuscito a fare una cosa del genere? Avete incolpato l'uomo sbagliato, Brian.-

Non posso crederci.
-E'...impossibile...è stato...Kenner, l'uomo che picchiava Nancy e sua madre ad ucciderli per gelosia dopo aver scoperto
che erano amanti!- Dico tutto ad un fiato, quando l'uomo decide di allentare la pressione sul mio collo.
-Come sei ingenuo. Kenner non sarebbe riuscito ad uccidere nessuno. Era solo bravo ad utilizzare le mani, lui. Io invece, avrei
fatto qualsiasi cosa per ucciderli! Tuo padre mi ha strappato via la gloria! Da quando era diventato lui il capo dell'organizzazione
io passavo sempre in secondo piano! Papa Gates di qua, Papa Gates di là...ed io non contavo più nulla. Così decisi di uccidere
sia lui e sia quella troia della madre di Nancy così da poter avere il controllo assoluto sull'organizzazione. Non ti nascondo
che ero molto invidioso del suo potere e lo volevo a tutti i costi.-

-Figlio di puttana!- Gli urlo contro, sputandogli sulla camicia nera.
Stéphan abbassa per un po' lo sguardo, per poi scoppiare improvvisamente a ridere.
-Avrei fatto fuori anche te al più presto...ma poi ho scoperto tutto quello che è accaduto tra te e mia moglie. Ti sei divertito, vero a
scopartela quando io non potevo?!-

Il signor Mason mi da uno schiaffo e Jimmy urla più volte il mio nome per farmi riprendere i sensi.
La guancia brucia come non mai ma in questo momento vorrei solo fargli mangiare la polvere e spaccargli la faccia per tutto quello
che ha fatto a mio padre e tutto quello che ha fatto ad Haven e ad Hayley.
-Signore, sua moglie non c'è, l'abbiamo cercata ovunque.- Annuncia poi un altro uomo, entrando nel salotto.
-Bene...vi conviene dirmi dov'è finita mia moglie prima che possa uccidere qualcuno prima del tempo.- Sbotta il capo, continuando a tenere
la stessa pistola tra le mani.
-Non ti diremo mai un cazzo! E' partita e qui non ci tornerà mai più!- Urla Jimmy mentre l'uomo che gli tiene il collo, lo fa sbbattere
con la pancia sul pavimento.
-E tu Gates, vuoi fare anche tu l'eroe?- Mi domanda Stéph, con nervosismo.
-Non te lo dirò mai. Anche a costo della mia stessa vita.- Sbotto e all'istante, mi ritrovo anch'io spalmato contro il pavimento.
Mi ritrovo accanto a Jimmy con il torace contro il pavimento freddo.
-E giusto per intenderci...mi sono alleato anche con l'organizzazione nemica. Hai visto e che uomini che sono riuscito a scovare?- 
Il signor Mason sta davvero facendo di tutto pur di scatenenare la mia ira.
Con una velocità assurda, sia io che Jimmy prendiamo dalle cinture le nostre armi cominciando a sparare contro tutti gli uomini.
Non li riusciamo a colpire ma io riesco a sparare contro un uomo girato di spalle.
Quando il corpo dell'uomo cade a terra, tutti ci fermiamo improvvisamente.
Ho speratato al signor Mason e sono riuscito ad ucciderlo.
Uno dei suoi nuovi scagnozzi gli si avvicina osservando le sue condizioni per poi urlare al cielo:"Morto".
Sono riuscito a vendicare mio padre e tutto il dolore che ha provocato sia ad Haven che ad Hayley.
-Brian, attento!- Urla Jimmy mentre mi volto ma mi ritrovo per l'ennesima volta spalmato contro il pavimento.
Uno dei suoi nuovi scagnozzi mi tira una mazza in ferro dietro la schiena facendomi gemere dal dolore.
Jimmy prova a rialzarmi ma non ci riesce perché anche lui viene colpito come me.
Siamo circondati da alcuni uomini e ci ritroviamo esausti, sul pavimento.
-E' proprio finita, eh?- Mi domanda Jimmy, sorridendo.
-Già.- Ribatto, ricambiando il suo sorriso.
Non avrei mai pensato che sarebbe finita in questo modo. Ho sempre visto la morte come un qualcosa che non si possa
condividere con nessuno.
Ed invece, ci siamo ancora io ed il mio migliore amico.
-Ti voglio bene, fratello.- Mi sussurra ancora James, mentre io non riesco neanche a ribattere.
Un proiettile gli colpisce la testa e le mie urla potrebbero arrivare fino al cielo.
Provo a strisciare verso di lui, ma uno degli scagnozzi non me lo permette, posizionando la bocca della sua pistola contro
la mia schiena.
Sapevo che sarei morto ma non così in fretta. Pensavo che sarei almeno riuscito a dire ad Haven la verità. Tutta la verità.
So che lei non si sarebbe mai aspettata una reazione del genere da parte mia e so che dovrei sentirmi una merda dopo che non potrò
mai più spiegarle cos'è realmente accaduto o parlarle dei miei sentimenti.
-Ultima parola prima di morire, Gates?- Mi domanda il gorilla tatuato mentre una scena mi appare improvvisamente dinanzi agli occhi.



















"-Devi salvarla, prima che sia troppo tardi!-
-Jimmy, io non posso farlo...non posso.-
-Devi invece. Brian, trova il coraggio per farlo, cazzo!-
-Non ce la faccio...non posso dirle quelle cose orribili e sperare di allontanarla il più possibile
dalla villa.-
-Brian, questo è l'unico modo che hai per salvarla. Quando tutto questo sarà finito, perché finirà, la raggiungerai
e cazzo si! Andrà tutto bene!- "














Suppongo che il piano di Jimmy abbia funzionato.
Prendo con un po' di lentezza il braccialetto che mi ha lanciato Haven, stringendolo
a più non posso.
Riesco a sentirla tramite un semplice braccialetto che sarebbe servito a simboleggiare quanto l'ho amata
durante tutti questi anni.
Avrei fatto di tutto pur di salvarla ed in quel momento era la cosa giusta da fare. Se non l'avessi trattata in quel modo
lei non se ne sarebbe mai andata senza di me. Ed invece, ho dovuto trovare un modo più efficace per far sì che sarebbe stata lei
ad andarsene da qui.
Io e Jimmy avevamo avuto da sempre un brutto presentimento. In cuor mio, speravo che il signor Mason non avrebbe dato ascolto
alle parole di Nancy ma poi ho capito tutto. Guardandolo negli occhi ho capito che ciò che voleva era solo impossessarsi di beni
che non gli apparterranno mai.
Per un attimo, vedendo Haven scoppiare in lacrime ho pensato di spiegarle tutto e stringerla tra le mie braccia sussurrandole
quanto in realtà la amo. 
Ma Jimmy mi ha ricordato che se davvero avevo intenzione di salvarla...avrei dovuto comportarmi in questo modo e far si che non sarebbe
più venuta a cercarmi.
Stringo sempre di più il bracciale, pensando a quanto mi piace l'idea di averle lasciato una mia cicatrice sul polso.
Ho sempre pensato che un giorno  sarei diventato tutto quello di cui aveva bisogno e sarei riuscito a portarla sull'altare.
Suppongo che quel giorno non arriverà mai.
Altre due mazze in ferro mi colpiscono alla schiena, immobilizzandomi completamente.
Ma io non smetto neanche per un secondo di sorridere.
Sorrido pensando al suo volto anche se spero con tutto me stesso che non venga mai a sapere della mia morte.
Non voglio che mi ricordi come un perdente, bensì, voglio che mi ricordi come la persona che sono sempre stata per lei.
Quella persona capace di far del male a sé stessa pur di salvare la donna della propria vita.
Credo che una volta salito su in cielo, non mi spaventerò nel vedere le anime dei miei amici scomparsi prima di me.
Anzi.
Credo che riuscirei a corrergli incontro distendendoci tutti su di un enorme prato verde a bere fiumi di birra, fumare fino a diventare
dei tossici e scambiarci battute di pessimo gusto.
Poi mi siederò su di una nuvola e attenderò che sia Haven a trovarmi. 
Attenderò con ansia quel giorno che verrà da me e potremo finalmente vivere con libertà il nostro amore da sempre tormentato.
Le mazze continuano a premere sulla mia schiena ma io non me ne curo.
Ho ricevuto l'amore della donna della mia vita e non potrei chiedere di meglio. Morire per lei sarà come rinascere per non morire
mai più.
-Hai sentito che ti ho detto, Gates?! Ultima parola prima di morire!- Urla l'omone, distruggendomi la schiena.
-Ma che fa...perché sta sorridendo di continuo? Questo è proprio andato!- Continua l'amico, facendomi ricordare di quanto
ci sentivamo indistruttibili io ed i ragazzi.
Ma come mi ha sempre ripetuto Haven: "Anche i più forti a volte cadono".
-Beh allora addio Gates! Fa buon viaggio!-
Io sorrido ma provo a cercare la forza di sputare la mia ultima parola.

"Birdie".


Poi, il buio.
























***












***













***






















TANTI LUNGHI ANNI DOPO...


HAVEN'S POV.

-Ed io non sono più riuscita a dimenticarlo.- Sussurro, tenendo tra le mani il braccialetto con l'ancora.
-Nonna, nonna! Ma poi, come hai fatto a riprendere il braccialetto?- Mi domanda Penny, asciugandosi una lacrima.
-Si nonna e...e...come hai fatto a sapere che era morto e che in realtà lui continuava ad amarti?- Continua Zack, quasi
più euforico della ragazzina.
-Si nonna noi vogliamo saperlo!- Batte le mani la piccola Helena, mangiando l'euforia dei suoi fratelli.
-Calma ragazzi, calma.- Sussurro per poi rincominciare a parlare.
-Avevo convinto Hayley a ritornare alla villa prima di partire. Lei mi aveva raccontato e spiegato tutto. Si insomma,
mi aveva detto la verità ed io dovevo tornare lì prima che potesse essere troppo tardi. Ed infatti, lo era.
Vidi il corpo morente di Brian e quello di Jimmy proprio accanto al suo. Poi passai a quello di Stéphan ma per quanto fossi sua moglie
non ho provato il dolore che invece ho sentito per Brian. Vedere il suo corpo ricoperto di sangue ed i suoi occhi aperti mentre erano
intenti a vedere il nulla...è stato spaventoso. Voi siete giovani quindi spero che non scoprirete mai
il dolore che si prova nel perdere una persona a voi cara. Chiusi gli occhi di Brian e lo osservai tenere tra le mani un 
qualcosa che continuava a risplendere...-

-Il braccialetto!-
-Esatto, Johnny, il braccialetto.-
-E quindi è stata la zia Hayley a dirti la verità su tutto?-
-Si, Matthew. E' stata proprio lei. Dopo il dolore subito nell'osservare Brian e Jimmy sul pavimento, abbiamo deciso di partecipare
ai funerali per poi andarcene via e venire qui, alle Hawaii. Abbiamo fatto ciò che volevano che facessimo ed entrambe sappiamo
di aver fatto la cosa giusta. Coloro che avevano ucciso nonno Brian e Jimmy avrebbero dato la caccia a noi questa volta. Così siamo venute
qui alle Hawaii ed io ho scoperto di essere incinta e quindi portare vostro padre nella mia pancia.-

-Che storia romantica, nonna Haven!- 
-Lo so, Helena, lo so. Vostro padre è stato il frutto del nostro amore. Quando arrivaii qui, Hayley mi portò dopo alcune settimane
da un dottore e ricevetti la notizia. Vostro padre gli assomiglia così tanto...-

-Certo che nonno Brian è stato davvero un eroe!-
-Sai Zack, credo che se fosse qui oggi si sarebbe dato del perdente. Ed invece, non è mai stato così. Non è mai svanito
con le sue promesse ma in realtà si è assicurato che potessero sempre avverarsi. Lui resterà sempre
il mio unico e solo vero amore.-
Ammetto con le lacrime agli occhi.
-Ma adesso tutti a dormire, su! Ho promesso ai vostri genitori che sareste andati a dormire alle otto in punto ed invece, sono
quasi le undici.- Continuo, prendendo tra le braccia Helena, la più piccola, per poi farla sdraiare sul suo letto.
Gli altri mettono al proprio posto alcuni giocattoli, correndo poi verso i propri letti.
-Sogni d'oro, piccoli.- Dico ai miei nipoti, spegnendo la luce della camera e chiudendomi la porta alle spalle.
Con lentezza, entro nella mia camera per poi mettere una camicia da notte per dormire.
"Non sono più giovane come una volta".
Penso quando mi avvicino allo specchio per spazzolarmi i capelli come al solito.
E' un'abitudine a cui non ho mai rinunciato.
Dopo essermi spazzolata i capelli, osservo le rughe sul mio viso segnare il tempo che è passato con fin troppa
velocità.
Dovrò chiamare Hayley più tardi e chiederle di badare ai miei piccoli domani mattina. 
Domani ho il primo aereo per Huntington Beach e non voglio rischiare di far tardi.
Anche Hayley alla fine non è riuscita a liberarsi del suo amore nei confronti di Johnny così ha deciso di occuparsi
di alcuni bambini di una casa famiglia qui alle Hawaii.
Bambini senza famiglia che hanno bisogno non solo di supporto ma anche di tanto affetto.
Lei non ha più lasciato entrare nessun altro uomo nella sua vita così come ho fatto anche io.
E' stata davvero una gioia sapere che di essere incinta di Brian. Nostro figlio è da sempre stato la dimostrazione del nostro amore.
Ha i suoi stessi occhi per di più.
Ma adesso è cresciuto anche lui e ci ha dato la gioia di avere dei fantastici nipotini. Sono sicura che se Brian fosse stato qui,
sarebbe stato felice di avere dei nipotini che gli gattonavano per casa.
Forse in un'altra vita.
Mi avvicino al letto, spostando via le coperte e sdraiandomici sopra.
Mi tocco il polso, osservando poi il mio tatuaggio quasi sbiadito. Non ho mai voluto farlo ribattere e l'ho lasciato così.
Ora questa "B" è contornata da continue rughe ed una pelle davvero rovinata mentre prima...era pelle liscia su cui si ci poteva
tatuare qualsiasi cosa.
Improvvisamente, dopo alcuni istanti, ho come una sottospecie di illusione che mi fa battere il cuore a più non posso.
Dinanzi a me, osservo Brian sorridermi in tutta la sua giovinezza mentre allunga una mano verso di me.
Io ormai sono diventata un'anziana che vive di dolori mentre lui è rimasto quello di sempre.
Provo ad afferrare la sua mano e lascio scivolare una lacrima sul mio viso nel momento stesso in cui mi rendo conto di non 
poterla prendere.
Un suo sorriso e l'illusione sparisce nel nulla.


















***










***









***











IL GIORNO SEGUENTE...


Huntington Beach è rimasta sempre la stessa. Alcuni negozi sono cambiati ed addirittura la tecnologia avanza
sempre di più.
Sono proprio rimasta indietro con gli anni.
Faccio alcuni passi verso il cancello in ferro, avvolgendo le mie dita attorno ad uno dei ferri tra il cancello.
Riesco a percepire ancora delle belle sensazioni. Molto belle, suppongo.
Ed ecco un'altra visione.
Mi volto verso la murata invecchiata ancor di più, osservando la me giovane mentre continuava ad urlare contro a Brian e ai ragazzi
di non riuscire a scavalcare.
L'immagine mi distrugge quasi gli occhi come un flash e, riprendendomi, decido di spostare un po' le porte del cancello
ed entrarvi.
Mi addentro nel cimitero, avvicinandomi alle lapidi di tutti i miei migliori amici di sempre.
Tasto ogni singola lapide, provando delle sensazioni che in realtà mi erano mancate.
Vado avanti con le lapidi osservando poi quella di Matt e Helena l'uno accanto all'altra.
Sorrido all'idea che riusciranno a restare insieme per sempre. Ma per sempre per davvero.
Chissà cosa in realtà c'è dopo la morte. Forse, un meraviglioso palazzo contenente tutte le anime dei defunti. O forse,
una nuova vita.
Continuando con le mie solite riflessioni, osservo la lapide di Jimmy posizionata proprio accanto a quella di Brian.
Mi avvicino a quella del mio primo ed unico amore, posizionandovi una mano sopra e lasciando che alcune lacrime righino il mio viso.
Un venditore ambulante mi lascia una rosa ed io la compro con  piacere.
La lascio sulla tomba di Brian per poi dirgli una cosa che avrei davvero voluto che sapesse.
-Non sei morto da solo come  credevi.- Sussurro, mentre una delle mie visioni mi colpisce all'improvviso.
Lungo la strada, vedo una macchina nera parcheggiare di scatto.
Mi avvicino per un po' ad essa e quando si abbassano i finestrini osservo Brian sorridermi con una sigaretta tra le labbra
e quel sorriso beffardo stampato sul volto che pensavo di aver dimenticato.
Improvvisamente, le mie mani sembrano essersi ringiovanite. Non ci sono più rughe ed il tatuaggio sul polso sembra aver riacquistato
il colore di sempre.
Mi guardo dallo specchietto dell'auto posizionato sulla portiera, osservando il mio aspetto totalmente giovane.
D'isinto salgo sull'auto e mi lascio baciare da Brian, che poi mette in moto il veicolo.
Il sapore delle sue labbra è rimasto sempre il solito. Persino il suo profumo è sempre lo stesso.
Dopo il bacio, Brian mette in moto l'auto portandomi in una meta da me sconosciuta.
Stiamo intraprendendo un viaggio. Un lungo viaggio.
Quello che avremmo dovuto intraprendere prima che lui mi lasciasse.
Perché in fondo si sa che da quando se n'è andato io mi sono sempre sentita sola.
Andiamo via. Percorriamo posti che non abbiamo mai visitato. Ci stringiamo la mano. Una mano che abbiamo tagliato sin dal principio
non potendole più stringere.
La visione finisce.
Mi ritrovo ancora accanto alla lapide di Brian ma questa volta, sdraiata sull'erba circostante.
Do uno sguardo al cielo, prima di sentire il mio cuore battere a più non posso.
Mi manca quasi il respiro mentre continuo ad accarezzare la mia mano sul nome inciso sulla lapide.
Chiudo gli occhi di scatto. Credo di aver aspettato per tutta la vita questo momento.
"Brian, sto tornando da te".
























"Ho ucciso i vostri protagonisti preferiti, ma sarete felici di sapere
che si ritroveranno pur sempre insieme. 
I sentimenti veri, non si spengono mai."
(SynysterIsTheWay)







NOTE DELL'AUTRICE.




Salve a tutti miei carissimi e coccolosissimi lettori!
Allora, questa è proprio la fine.
Asciugatevi le lacrime e siate più sereni che mai perché questo non è del tutto
un finale tragico.
Chi mi conosce sa che avrei potuto fare di peggio ed invece, questa volta ho deciso di concludere
con un finale tra il bene ed il male.
Come avrete letto, la nostra Haven è morta proprio dinanzi alla tomba di Brian ed è morta di vecchiaia.
Lei sta tornando da lui e questa volta, niente e nessuno potrà mai più separarli.
Haven ha raggiunto l'Afterlife insieme alle persone che ama di più al mondo e finalmente, è riuscita
a raggiungere il suo unico e vero amore. 
Brian.
Sempre e solo lui. 
Il timore della donna sarebbe stato quello del tipo "Mi amerai ancora anche se sono vecchia, mentre tu ormai, sei
rimasto totalmente giovane?" ed ovviamente, credo che la maggior parte di voi, conoscono già la risposta.
Nonostante tutto, i nostri due piccioncini sono riusciti a ritornare insieme e questa volta PER SEMPRE.
Mentre scrivevo, immaginavo tipo una scena del genere:





Haven cammina sullo strato di alcune nuvole, avvicinandosi alle spalle di Brian, accarezzandogliene una.
Brian si volta e la vede sorridente, così lui decide di ricambiare il suo sorriso e prenderle una mano.
Quella mano che la nostra Haven pensava di aver acciuffato in preda ad una delle sue visioni ormai per colpa
dell'età avanzata.
Helena e Matt che tenendosi per mano, fanno strada ai due protagonisti, portandoli in una sorta di parco
angelico. 
E' lì che Johnny ha tra le mani un pezzo del vecchio ciondolo di Hayley ed è lì che Jimmy e Zacky si rincorrono
felici, borbottando battute di pessimo gusto.
Una luce abbagliante appare nel bel mezzo del parco. Brian rivolge uno sguardo ad Haven rassicurandola e stringendole
sempre di più la mano, offrendole protezione.
Zacky si lascia prosciugare dalla luce così come fanno tutti gli altri.
Jimmy si volta contro Brian e Haven, sorridendo e tuffandosi nella luce abbagliante senza pietà.
Brian trascina con sé Haven, sussurrandole di stare per tornare a casa.
Insieme si lasciano prosciugare dalla luce in cui le loro anime, riposeranno per sempre.






Spero di non avervi commossi troppo, anche se in realtà ne dubito.
Per il resto, mi auguro di non aver deluso le aspettative di nessuno sperando che ricorderete
per sempre questa mia storia.
So che non sarà mai migliore delle altre ma davvero, mi auguro che vi sia piaciuta e che occuperà anche un piccolo
posto nel vostro cuore.
Veniamo però ai messaggi che ho voluto trasmettervi.
Ho scelto di far morire gran parte dei personaggi perché credo che in questa vita, nulla è dato per scontato.
La vita è una grande avventura e per quanto ci siano cose giuste, il più delle volte, ci sono situazioni totalmente 
sbagliate e a dir poco sofferenti.
La vita non è sempre rosa e fiori e mi rendo conto che voi volevate semplicemente sognare ma io ho un debole
per le ff che si affacciano soprattutto alla realtà.
Sognare fa bene, si, ma il più delle volte si bisogna mantenere i piedi per terra.
Con questa ff ho voluto farvi capire di quanto l'amore vero possa vincere su ogni cosa, anche sulla morte.
Strano ma vero, potrebbe essere proprio così.
L'amore vero sarebbe capace di superare qualsiasi difficoltà ed io credo che i nostri due protagonisti ne siano la prova
vivente.
Hanno combattuto per il loro amore e alla fine, avete anche scoperto del perché Brian ha sempre avuto degli atteggiamenti
"particolari" nei confronti della nostra Haven.
Lo ha fatto per salvarla. Alla fine, avrete capito che lui per l'ennesima volta, si è occupato di salvarla.
Tutte le promesse che le aveva fatto, si sono tuttavia realizzate.
Questo dimostra che nonostante la sua morte, lui sia riuscito a promettere ad Haven delle cose che alla fine, la ragazza stessa
ha avuto.
E la nostra Haven, una volta raggiunte le Hawaii ha avuto in dono uno splendido bimbo. Ho voluto inserire questo particolare
perché sarebbe stato un aiuto per la ragazza a non fermarsi mai e a non desiderare sin da subito di togliersi
la vita per tornare da Brian.
Pur non avendo lui, Haven ha avuto uno splendido bambino dopo il loro ultimo rapporto e credo che non ci sia simbolo
migliore di un figlio che possa esprimere al meglio il frutto del loro amore.
E' anche per questo motivo che Haven non lo dimenticherà mai. 
Per non parlare poi del rapporto che hanno avuto tra di loro i ragazzi.
Brian e Jimmy muoiono insieme (tecnicamente prima Jimmy) ed è questa la cosa che da più coraggio ai due ragazzi.
Morire insieme, proprio come hanno iniziato.
Si sorridono a vicenda senza esprimere le proprie paure ma sapendo di potersi ritrovare anche loro nell'Afterlife insieme
agli amici già scomparsi.
E qui...ecco un altro messaggio. Il senso ed il simbolo della vera amicizia.
Nonostante questa sia una semplice ff ho voluto sottolineare il rapporto dei ragazzi perché credo che anche nella realtà
sia così.
Loro si compensano a vicenda e questo accade solo quando un'amicizia è profondamente vera.
Per quanto riguarda i due personaggi più odiati ovvero Stéphan e Nancy, anche loro hanno fatto davvero una brutta fine.
Scelta mia ovviamente perché credo che alla fine, tutti paghiamo ogni singolo sbaglio fatto in vita.
Ma adesso la smetto di scocciarvi e passo ai ringraziamenti.
Un ringraziamento speciale va alla nostra Saya che si è dedicata al meglio a questa ff, rendendo i capitoli
sempre più scorrevoli e controllandoli di volta in volta dato che io non ho troppo tempo per farlo.
Quindi, esigo che le facciate subito un applauso perché questa ragazza oltre ad essere una scrittrice da paura, ha dedicato
del tempo a me e a voi, rendendo questa ff sempre più precisa.
Davvero Saya, sono stata felicissima di aver avuto una beta con la B maiuscola. Hai fatto un ottimo lavoro e te ne sarò
grata per sempre.
E l'altro ringraziamento invece, va a tutti voi.
Non importa quanti siete, ma io ringrazio ciascuno di voi per avermi sempre supportata, recensita e scritta in qualsiasi
momento.
Vi ringrazio anche per esser stati svegli fino a tardi a leggere questa storia o aver rinunciato a qualche cosa di importante
solo per leggerla quindi davvero, a tutti voi, un bacio immenso.
Senza di voi, davvero, non so cosa farei e questa storia non sarebbe mai rientrata tra i più popolari del sito.
Quindi, vi ringrazio di cuore.
Tutte le parole del mondo non servirebbero per esprimervi quanto io ci tenga a ringraziarvi ma ho ben pensato a qualcos'altro per voi.
Spero che il trailer della storia possa piacervi perché lo dedico a tutti voi!
Grazie per avermi sempre seguita e grazie per esserci sempre.
Ringrazio anche i lettori silenziosi che a modo loro, sanno farsi sentire.
Al mio tre...avvicinatevi allo schermo e abbracciatemi forte perché è ciò che sto facendo anch'io.
1...2...3...

*Megaabbraccionedigruppo!*

Continuate sempre a credere nei vostri sogni e spero vivamente di avervi regalato qualche emozione con questa storia.
Vi raccomando, attendo le vostre recensioni e spero che questo finale...vi sia piaciuto!
Mi dispiace se ho deluso le aspettative di qualcuno ma questo è solo ciò che sentivo di scrivere.
Verso la metà di settembre, inizierò a pubblicare una nuova ff a rating rosso e spero tantissimo che possa piacervi
anche quella.
Continuate a godervi le vacanze e...vi lascio al trailer della fanfiction.
Un bacio immenso, lettori!



TRAILER: 
https://www.youtube.com/watch?v=X8AMuNMMl9c&feature=youtu.be






-SynysterIsTheWay.

 
   
 
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