Indossai
il maglione sul fondo dell'armadio, quello che credevo di aver
perso.
Uscii
di casa e cominciai a camminare a passo svelto.
Non badai molto
alla strada,sentivo solo lo sfrecciare delle auto sull'asfalto.
Ero
nervosa,l'agitazione mi suggerì di sbollire tutto correndo.
Quando
arrivai davanti casa sua,sentii il cuore battermi ancora più
forte
in petto.
Il respiro non tornava regolare,si stava praticamente
vaporizzando.
Non avevo idea di cosa fosse accaduto,rimanevo
incosciente di tutto di fronte alla sua porta.
Rabbrividii.
Per
quanto mi preoccupassi della salute di Seth,
era niente rispetto
al colpo che avrei dovuto sostenere nel momento in cui lui avrebbe
aperto quella maledetta porta.
C'era uno strato di legno che
mi separava da lui, eppure riuscivo a sentirlo vicino.
Tanto
vicino da soffocare.
Avvicinai l'orecchio alla porta,tentando
di capire se lui fosse in casa.
Proprio nel momento in cui poggiai
tutto il peso sul legno,qualcuno aprì la porta.
Mi ritrovai sul
petto di Harry.
Lui mi guardò con espressione
curiosa.
-'Summer.
Che stavi facendo?'
-mi disse,bruciando tutti le mie legazioni nervose.
-'Io..ehm..io
stavo esaminando la tua porta'
-dissi,mostrandomi convinta.
-'E
per quale motivo?'
-continuò lui, poggiando una mano all'arco e
sovrastandomi.
-'Sai..la
città è piena di tarli. Bisognerebbe essere
prudenti!'
-dissi, per poi mettermi una mano in faccia.
-'Certo'
-mi disse lui, con uno sguardo compiaciuto.
-'Forse
c'è qualcosa che non va nel mio cervello...'
-mormorai
-'Questo
lo sapevo già'
-disse,assumendo un espressione di rimprovero.
-'Scusa'
-sussurrai.
Improvvisamente,sentii come il bisogno urgente di
toccare le sue labbra.
Erano a un palmo di mano dalle
mie.
-'Entra.'
-disse
lui, spalancando la porta.
Esitai,cercando i suoi
occhi.
Volevo una risposta,pretendevo un 'sei
perdonata'.
Adesso,
subito!
Harry si tolse la giacca,buttandola con noncuranza sul
divano.
Dopo un po' dovetti togliermela anch'io.
Non era il
caldo della casa,ero io che stavo andando a fuoco.
Lui
indossava pantaloni scuri, una maglia grigia e scarpe nere.
Era
bello, bello da togliere il fiato,
così bello che dovetti
chiudere e riaprire gli occhi per riprendere lucidità.
Lui
rimase fermo a guardarmi, gli occhi che vagavano in sensi
disordinati.
Poi si avvicinò ancora,mettendomi una mano sul
fianco e avvicinandomi a lui.
Non era uno dei suoi tocchi dolci,
era un contatto possessivo.
Sentivo la mia pelle vibrare sotto la
sua mano.
-'Devi
dirmi una cosa' -disse,guardandomi
dritta negli occhi.
-'Tutto
quello che vuoi'
-sussurrai, poggiando una mano sul suo petto.
-'...Cos'hai
provato?'
-domandò,contorcendo le labbra.
Sorrisi.
Gli presi la mano
e trovai il coraggio di avvicinarmi ancora di più a lui.
Niente,era
paragonabile a lui.
Harry era come la migliore dose di
eroina,adrenalina allo stato puro,
fuochi d'artificio e
dinamite.
-'Vuoi
sapere cosa ho provato?'
-dissi.
-'Mi
sono sentita vuota,persa e sola'
-confessai, sicura delle mie parole.
Finalmente,la sua bocca
abbozzò un mezzo sorriso.
-'Beh,mi
dispiace per Seth..infondo. Un setto nasale fratturato non fa mai
bene a nessuno..' -disse,passandosi
una mano nei capelli.
-'Harry!
Ma che..insomma, era proprio necessario?' -dissi.
-'Ti
importa così tanto di lui?' -continuò,
riaprendo le distanze tra i nostri corpi.
Sentivo le lacrime
agli occhi, ma ricacciai tutto dentro.
No che non mi
importava.
Non mi importava di come si svegliasse la mattina, non
mi importava che stesse attento sulla strada bagnata,
non mi
importava che non esagerasse con l'alcool la sera o che parlasse con
altre ragazze.
Non mi preoccupavo di come potevo apparire ai suoi
occhi, ne di nient'altro.
A me importava solo del riccio che
avevo di fronte,con un viso tanto cupo da far paura.
E doveva
capirlo,doveva capire che per me lui era e sarebbe sempre stato
l'unico.
Salii con rapidità inaudita le scale del soggiorno,
lasciandomi Harry alle spalle.
Spalancai i vetri della sua stanza
e uscii fuori,con un gelo che mi invase tutto il corpo.
Presi
fiato,poi mi sporsi dalla ringhiera.
-'SUMMER
TOMLINSON AMA ALLA FOLLIA HAROLD EDWARD STYLES' -urlai,
con tutto il fiato che avevo nei polmoni.
Una vecchia signora
alzò lo sguardo,bestemmiando qualcosa sui giovani e
blaterando
parole che non riuscivo a sentire.
-'SI,
SIGNORA. IO LO AMO! VA BENE? PER CASO LEI CE L'HA UN MARITO? O VIVE
CON I SUOI GATTI?'-continuai.
Stavo
delirando.
Sentii una mano calda che mi strinse e un braccio mi
cinse il bacino.
Harry mi sollevò da terra mettendomi sulla sua
spalla.
Stava ridendo.
Tutto prese un colore
diverso.
Perfino la vecchia di sotto mi sembrò una gentile
signora.
-'PERCHE'
MI FERMI? METTIMI SUBITO GIU'!'
-scalciavo sulla sua schiena,senza ottenere alcun
risultato.
-'Shhhh,sveglierai
tutti'
-disse, senza smettere di ridere.
Poi mi posizionò a
terra,poggiando le mani vicino al muro e costringendomi ad
indietreggiare.
Mi baciò, mi baciò come se non lo facesse da
un'eternità.
Il pavimento si sbriciolò sotto i miei piedi, il
muro alle mie spalle era evaporato.
Sentivo solo le sue labbra, le
sue mani, e la voglia infinita di rimanere così per sempre.
-'Ti
amo anch'io' -sussurrò
al mio orecchio.
_______________________________
Spero
che la mia FF vi sia piaciuta, vi abbia emozionato, vi abbia fatto
piangere di gioia.
Si insomma spero che vi sia piaciuto leggerla.
:33
GRAZIE per averla letta e fatta andare avanti capitolo dopo
capitolo.
GRAZIEEEEEEEEE.
Baci, Letstrytowrite.