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Autore: Isbella_Rosley    21/09/2008    3 recensioni
Ripresi a correre come una pazza con lo sguardo fisso sul terreno, pregando tutti gli dei che conoscevo di farmi trovare quel maledetto aggeggio al più presto. ‘Eccolo’ La felicità mi fece dimenticare velocemente che probabilmente l’avevo ritrovato dopo essermi consacrata a qualche strana divinità buddista. Era tutto sporco, ma mi importava poco. Mi chinai per prenderlo ma una mano lo afferrò prima di me…
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1

 

La Scommessa

 

Cinque.

Quattro.

Tre.

Due.

Uno.

Driiiiiiiiiiiiiiiiiiiin!

Finalmente era suonata l’ultima campanella!!!

Stare rinchiusi in quella sottospecie di prigione per sei giorni la settimana poteva risultare alquanto stressante, soprattutto se sai che ti aspettano ore da incubo con la professoressa di latino…

Ma, fortunatamente, anche quell’anno erano arrivate le vacanze di Natale e io ero assolutamente decisa a passarle allegramente con i miei amici e magari recuperare un po’ di sonno arretrato.

“Ma cosa stai blaterando????? Eryn ma diglielo tu che è una scema!!!”

Ehm… Amici, dicevo?

Io e Stephanie uscimmo dalla classe ignorando la voce di Kelly, che tentava di trascinarmi in un’ennesima discussione con Betty, sul fatto che le sue scarpe giallo-verdognolo fossero molto fashion. A volte il chiasso che si crea fuori dalla classe nel momento di uscita è molto utile.

“Scappa! Eryn! Scappa! Non voltarti indietro…”

Ok, avevo dormito tre ore e il mio limite di sopportazione stava lentamente giungendo a termine, quindi preferii ignorare il commento scherzoso di Hugh… Ma soprattutto pensavo continuamente allo strano sogno fatto durante la notte: il ricordo di quella bestia che mi stava per azzannare mi faceva ancora rabbrividire.

Quel giorno non ero per niente di buon umore, dovetti ammetterlo a me stessa.

Così bisbigliando un “ciao” generale a tutta quella classe di pazzi, presi per la manica Steph e la trascinai via. Tutto quel casino mi stava facendo venire il mal di testa.

Dopo aver urtato qualche tredicenne, “involontariamente” ovvio, e avuto l’impulso di fare lo sgambetto alla prof di chimica, io e Steph, ridendo, ci catapultammo fuori e finalmente fummo libere di avviarci verso casa.

Mentre camminavamo, sulla strada davanti a noi vedemmo Andrew, Jack, Simon, tre nostri amici che, non notandoci, fortunatamente, continuarono a parlare dei loro affari.

“Non li ho sentiti confabulare così dall’ultimo campionato di calcio!”

“Staranno tramando una delle loro idiozie!” Affermai decisa, con la speranza che non ci coinvolgessero.

Ma, nonostante le mie proteste, Steph, la mia carissima amica, come no? Mi persuase a raggiungerli. La seguì solo perché, in fondo, molto in fondo, sono buona, e poi perché so che quella ragazza, se ci si mette, può portare all’esasperazione.

E io c’ero già molto vicina.

Così, con mia grande gioia, ci avvicinammo di soppiatto e ascoltammo la conversazione.

 “Allora, siete pronti per la domenica sera?” Chiese Jack con troppa enfasi per i miei gusti.

Ma quei ragazzi non facevano altro che mettersi nei guai? E poi a chi chiedevano consigli per sistemare le cose?

Si esatto! Alla sottoscritta… ma perché non ho mai detto loro un chiaro e deciso: No???

Me lo continuo a chiedere da quando li ho conosciuti, oramai!

Mi venne improvvisamente in mente di quando Jack aveva avuto la magnifica idea di fare un frullato a casa di Andrew.

Bhe, vedete voi, provate a dare un qualsiasi oggetto culinario ad un uomo e che cosa vi aspettate che possa succedere? Già, perché a nessuno verrebbe l’assurda idea di mettere un coperchio sul frullatore, che cosa stupida! Ebbene, alla fine, quando ricevetti una telefonata da Andrew ed entrai in cucina, il frullato di banana ricopriva tutte le pareti della stanza. Vi risparmio la ramanzina della madre di Andrew e della fatica che facemmo, si perché venni ingiustamente incastrata da quei maledetti opportunisti, per ripulire la cucina. Ma la cosa più bella di tutta la faccenda era stato vedere Simon per terra che si rotolava dalle risate ed Andrew che correva avanti e indietro per la casa disperato con una spugna in mano. Quello aveva decisamente ripagato le ore di lavoro!

A ripensarci non potei trattenere un sorriso.

Questa volta, però, ero convinta che forse prevenirsi sarebbe stato meglio, quindi ero decisa a sapere cosa stavano per fare.

“Pronti per cosa?” Mi intromisi con aria curiosa.

Senza quasi prestarci attenzione Simon mi rispose di sfuggita “Non potete capire, voi ragazze!”

Tentai di far finta di non aver sentito quella frase, perché, io, non le tollero e soprattutto, se vengono dette davanti  a me… Divento una bestia!!!

Ecco cosa si riceve in cambio quando si tenta di aiutare qualcuno!

“Cosa intendi dire, scusa?????” Mi fermai davanti a loro coi pugni chiusi e le braccia distese lungo il busto, una posizione un po’ infantile, in effetti, ma in quel momento non mi importò: ero decisa a non lasciarli passare prima che mi avessero dato una spiegazione.

I ragazzi mi guardarono con aria interrogativa, tipico dei maschi che tentano di fare i finti tonti. Ma con me non attacca.

Continuai a fissarli con aria tutt’altro che amichevole fino a quando Andrew rispose con semplicità: “Si, perché? Oramai credo che l’umanità abbia capito che l’uomo è avanti mille anni luce dalla donna, infatti tutti i personaggi più importanti della Terra sono maschi…”

Oh, si certo, ma che perla di saggezza!

Questo non avrebbe dovuto dirlo… Stavo sfiorando il massimo della sopportazione…

Povero Simon, non si rendeva conto di quello che aveva appena fatto…

“Ah!! Ecco, ora si capiscono tante cose, grazie per la delucidazione!!” intervenne Steph “Ora sappiamo con chi prendercela per il fatto che il mondo sta andando incontro alla sua rovina!!”

Oh, oh, brutta idea mettersi contro Steph su queste cose.

“E poi vogliamo parlare delle guerre??”

Ok, Steph, quando ci si mette, diventa quasi più iena di me!

E stavo decisamente cominciando ad avere paura…

“Insomma, i bambini che muoiono di fame!! Ma si andatene pure fieri, andiamo a sbandierare la vostra superiorità! Ma sapete dove ve la potete mettere la vostra superiorità??”

Pessima idea!!

“Si, si, Steph, calmati, che Eryn ci pensa lei!”

La mia povera amica stava prendendo un brutto colore, tendente verso il rosso.

Sinceramente preferirei affrontare un orso a mani nude piuttosto che essere la causa della sua ira in questi momenti.

“E il fatto che sia provato scientificamente che voi uomini non riuscite a fare due cose contemporaneamente, non c’entra??”

“E il fatto che voi donne vi comportiate come delle oche giulive in ogni occasione??” Simon aveva palesemente deciso di morire e pensare che lo ritenevo il più intelligente del gruppo, tra i maschi ovviamente.

Bene,stavo andando all’agenzia di viaggi per prenotargli un biglietto di sola andata (magari il ritorno tra 3 anni, anzi facciamo mai!) per la Lapponia, giusto per ripensare a quell’enorme sbaglio: Far imbestialire Steph!!!

“Oh, ma che bel vestitino, cara!!”

Ecco che gli altri due attaccano a fare la cosa che riesce loro meglio: lo scemo.

“Oh, ma che dici? Così mi fai arrossire! Penso che tu starebbi meglio con quello di ieri!”

Sperai con tutte le mie forze che Andrew avesse sbagliato di proposito quel congiuntivo, o per favore!

“Qualunque cosa voi facciate noi la facciamo meglio!!!!” Visto che tutti si comportavano come dei bambini non trovai un motivo valido per il quale non lo potessi fare io!

“Ah, bhe! Allora se la metti così attraversala tu la foresta domani!!” Se ne venne fuori Simon.

“Ah ah ah” Me ne uscii con una risata stridula degna di un’oca. “Foresta, quale foresta? non c’è nessuna foresta!” Sperai con tutto il cuore che non si riferisse a QUELLA foresta.

Sbiancai di colpo e gli altri non mancarono di notarlo.

“Paura,eh?” mi punzecchiò Jack.

“Paura,io???”

“Sì perché voi ragazze siete troppo fifone!” Si intromise Andrew.

Ok, promemoria: appena tornata a casa inserire il nome di Andrew nella lista nera.

“Fifone?”persi quel poco di pazienza che avevo.

Cercai di starmene zitta, ci provai davvero, ma fu più forte di me, ne andava del mio orgoglio femminile! Donne di tutto il mondo riunitevi contro i maschi!!

“Vi dimostrerò di che pasta siamo fatte”!!! Maledetto maschilista!!!”

“SIAMO? No no no no!!!” Steph, di cui mi ero dimenticata la presenza, balzò con una velocità impressionante davanti ai miei occhi sventolandomi il suo dito indice a tre centimetri dal naso.

Stava provando a mettersi contro di me?

“Eddai!!!! Come no? Tu vieni con me!”

Quella ragazza non poteva abbandonami così! Insomma un po’ di coerenza, che fine avevano fatto i buoni propositi?

“Ma non scherziamo!!! Io lì non ci vengo!!!”

“Hai intenzione di lasciarmi attraversare quel posto da sola??”

“Guarda che hai fatto tutto da sola!”

In effetti aveva ragione! Ma oramai non potevo più tornare indietro.

“Lurida ingrata! Alla faccia dell’amicizia e della solidarietà” Bisbigliai.

“Allora?”disse Simon.

E possiamo dire addio al pomeriggio passato in allegria con gli amici. Ma farmi gli affari miei di tanto in tanto io, no eh?

Decisamente no, troppo difficile!!!

“Va bene. Ci sto”.

 

 

 

Ciao a tutti!!! Eccoci di nuovo qua!

Abbiamo appena finito di rivedere questo capitolo! Speriamo che vi piaccia!

Grazie a _sefiri_ per i complimenti! E a  _New_Moon_ per il suo incoraggiamento! Aspettiamo di sapere cosa pensate anche del primo cap.

Un mega kiss!!

Ciau a tutti!!

Mara e Roby

P.s. W le Pigne!!! XD
  
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