I’m here – Tarot
Breat of
living, heart punding, poison stinging
tiny voices, wrong choises, blood starts singing
I never had anything to lose, no touch, nor taste
my body is here for abuse, braincells for waste
sirens calling, walls falling, fists bleeding
bones cracking, scent tracking, the void is feeding
the last of me is about to go, basic primality
putting up one hell of a show, they will remember me
I'm here, this terminal case of lust upholds this prison of dust
I'm here, the sexiest god is pain, just gimme the
ball and chain
I'm here, falling pround and tall on my face,
reaching grace within disgrace
I'm here, at the frontline of fools, share my flesh before it cools
I'm here
Sono qui
Alito di vita, il cuore che batte, il veleno che brucia, voci sottili, scelte sbagliate, il sangue comincia a cantare. Non ho mai avuto niente da perdere, da toccare, da assaggiare. Il mio corpo è qui perché ne venga abusato, le mie cellule cerebrali perché vengano consumate. Le sirene chiamano, i muri cadono, i pugni sanguinano, le ossa si spezzano, l’odore lascia la scia. Il vuoto si sta nutrendo, l’ultima parte di me sta per andarsene, l’istinto primario è di allestire un inferno di uno spettacolo, si ricorderanno di me. Sono qui, questo caso terminale di avidità sostiene questa prigione di polvere. Sono qui, il dio più sensuale è il dolore, dammi solo la palla e la catena. Sono qui, sto cadendo dritto sulla faccia, sto raggiungendo la grazia attraverso la disgrazia. Sono qui, nella prima linea tra i folli, spartitevi la mia carne prima che si freddi, sono qui.
SONO QUI
Non ho scelta lo devo fare:
per quanto la cosa mi costi, è l’unica soluzione che è rimasta!
Non posso, non voglio tirarmi
indietro: devo farcela e spero sia la cosa giusta, che possa valere a qualcosa
mettendo fine a questa storia.
Il mio sguardo è lontano, va
oltre l’orizzonte…una strana sensazione si è impossessata di me, mi percuote
l’animo, mi sconcerta: è così difficile da sopportare, soprattutto perché a
questa iniziale ne sopraggiungono diverse…tra cui vi è anche la paura, non del
gesto che sto per compiere e delle sue conseguenze, ma che possa essere vano ed
inutile…eppure io devo provarci.
Riporto la mia attenzione al
ragazzino di circa otto anni che mi è davanti: è cresciuto in fretta, ha
raggiunto notevoli progressi…io lo so, e forse anche lui, ma pur di compiacermi
non smette di migliorarsi e di mettersi alla prova.
Ma deve sapere mostrare
coraggio adesso, dopo che io avrò portato a termine la mia missione e tutto ciò
che questa comporterà, gli si chiede di portare a termine la prova più grande:
sapersela cavare anche senza di me!
Le mie braccia si allungano
verso la sua piccola ma solida figura, lo afferrano e lo stringono contro di
me…è imbarazzato dal mio gesto, lo sarei anche io in altre circostanze, ma non
questa volta…è una circostanza speciale.
Il mio abbraccio ha anche un
altro scopo, quello di colpirlo a sua insaputa nel momento più inaspettato per
lui per far in modo che non pari il mio colpo e che mi impedisca di fare ciò
che è giusto!
Ma le mie braccia sono due
catene, pesano e non accennano a staccarsi da lui…tante volte ho affrontato il
dolore, ma questa volta è più acuto, e non proviene dalle numerose ferite
riportate, no proviene dall’interno.
Questa volta è davvero un
addio, un addio per sempre: lo colpisco!
***
Non posso indugiare oltre, è
giunto il momento: il mio sacrificio deve essere portato a compimento.
Il mio ultimo alito di vita
sta per essere emesso, il mio cuore sta battendo le sue ultime veloci
pulsazioni, il sangue scorre veloce nelle vene.
Mentre aumento la mia
potenza, la mia mente viaggia verso l’itinerario di quello che è stata la mia
vita fino a quel momento: una voce sottile che mi chiama per nome al buio di
una stanza e tra confortevoli lenzuola, le scelte sbagliate che ho intrapreso…
Non ho mai avuto niente da
perdere, niente da toccare o assaggiare capace di lasciare un segno: e proprio
ora che sono riuscito ad ottenere queste cose, sono costretto a rinunciarci per
cercare di salvare quelle persone che sono riuscite ad offrirmi una via di salvezza.
Ed ora sono qui: il mio corpo
è pronto per essere abusato, le mie cellule per essere consumate...le mie urla per il dolore e lo sforzo cominciano a farsi
sentire, il paesaggio si sfracella velocemente, l’odore della polvere si fa
sempre più forte e deciso e le mie ossa cominciano a spaccarsi.
La sensazione è simile a
quella provata durante la trasformazione in super-sayan…ma
non sto per ottenere la stessa vittoria: l’ultima parte di me sta per
andarsene.
Improvvisamente, colto da
un’euforia non prevista, mi vien voglia di lasciare questo mondo allestendo un
gran spettacolo, voglio essere ricordato…ma subito dopo torno in me, e mi dico
che resterò nella memoria di chi mi ha saputo voler bene lo stesso…sì è per loro che mi sto
sacrificando: per Bulma e Trunks,
è il mio modo per dirgli grazie, l’unico che conosco, spero riescano ad
apprezzarlo e a non volermene male, per averli lasciati ancora una volta.
E per Karoth
lancio un solo messaggio: spartisci la mia carne con i tuoi compagni prima che
si freddi, fatene un bel banchetto e gioite, vi libero dalla mia presenza!
Sto raggiungendo la grazia
attraverso una disgrazia: e così di me non resterà più nulla, se non il ricordo
di ciò che sono stato.