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Autore: Diana_dreamer19    01/09/2014    5 recensioni
Lui, Harry Styles, un ragazzo che maschera la parte buona di sé stesso e la sua dolcezza con un comportamento immaturo.
Lei, Azzurra Evans, una ragazza che da fuori può sembrare una ragazza ordinaria, come le altre, ma che appena la conosci bene ti rendi conto che non è così, perché lei non è come tutte le altre, lei è diversa.
Cosa succede quando tutto quello in cui abbiamo sempre creduto si distrugge sotto i nostri occhi? Quando l'amore entra nella nostra vita senza che noi lo vogliamo, quando ormai non ne vogliamo più sapere?
"Forse la soluzione di tutto è sempre la fiducia, la fiducia in lui e nell'amore, nonostante il passato, nonostante il presente e nonostante un ipotetico futuro. Nonostante tutto e tutti"
"I’ve been spending the last 8 months thinking all love ever does
Is break and burn and end
But on a Wednesday in a cafe I watched it begin again".
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Erano le tre in punto e il campanello di casa suonò, andai ad aprire e feci salire Harry, dicendogli “Puntuale come la morte Styles!” “Visto? Ti avevo avvisato!” disse lui. Salimmo in camera mia ed io iniziai a tirare fuori i libri, poggiandoli sulla scrivania. “Allora, che ne dici di iniziare da storia?” “E che storia sia!” rispose lui. Mentre tentavo di spiegare il paleolitico a Harry, mi accorsi che continuava a fissarmi, così gli chiesi “Harry, tutto bene?” “Sisi certo, è solo che … è un po’ difficile concentrarsi sul paleolitico se sei tu a spiegarmelo” A queste parole arrossii, così cercai subito di cambiare discorso dicendo “Ehm, okay, allora prova a spiegarmi la differenza tra paleolitico e neolitico, sempre se sei riuscito ad apprendere qualcosa dalla mia spiegazione …” dissi,ridendo. Con mia enorme sorpresa, riuscì, a rispondere perfettamente alla mia domanda, così gli dissi “Bravo Styles, hai imparato velocemente!” “E’soltanto merito tuo!”, disse lui, avvicinando il suo corpo al mio, dato che eravamo entrambi seduti a gambe incrociate sul letto;le sue labbra si avvicinavano sempre di più alle mie e io non riuscivo a muovermi di un millimetro; non sapevo cosa mi stesse succedendo, era come se fossi andata in trans e l’unica cosa che riuscivo a vedere era il riflesso del mio viso nei suoi meravigliosi occhi verdi. Dopo un pochi secondi, che mi sembrarono un periodo interminabile sentii le sue labbra carnose posarsi sulle mie e dopo poco la sua lingua chiese l’accesso alla mia bocca;a questo punto mi tornarono in mente alcune immagini di quasi un anno prima,l’ultima volta che avevo baciato un ragazzo, se così si poteva definire l’essere orribile con il quale ero stata, quello era stato il periodo peggiore della mia vita, quando per la prima volta caddi nella trappola che è l’amore. A questo punto feci quello che mi venne spontaneo: respinsi Harry spostandolo da me. “No!” urlai quasi “Scusa … ma non voglio, cioè non posso, ti prego!” “No, tranquilla, non ti devi scusare, sono io a dovermi scusare, se ho fatto qualcosa che non dovevo” “Ok, va bene … forse per oggi abbiamo studiato abbastanza … e poi si è fatto tardi” “Si, ok, allora … ti chiamo io … per continuare con le altre materie intendo” “Ok, va bene, ci vediamo a scuola” dissi con tono poco convinto mentre accompagnavo Harry alla porta. “A domani” si congedò lui. Ero sdraiata sul letto da circa un’ora ad ascoltare Taylor Swift, praticamente da quando Harry se n’era andato, la musica era l’unica che mi aiutava a non pensare a quello che era successo il pomeriggio, era così che andava avanti da quella sera, da quell’orrenda sera, il 13 gennaio 2012, ricordo benissimo la data, nonostante abbia cercato in tutti i modi di dimenticarla, come ho cercato di dimenticare tutto ciò di quella serata e dei tre mesi precedenti. Non avrei mai creduto di poter essere ingannata e umiliata in modo simile e invece lo sono stata per tre mesi, fino a quella sera quando tutto quello in cui avevo creduto si era spezzato sotto i miei occhi e senza neanche avere il tempo di realizzare quanto ignobile fosse il ragazzo che avevo di fronte mi sono ritrovata ad averne paura. Di quella sera non ho mai parlato con nessuno … dal’altra parte con chi potevo farlo … con mia madre no di certo, tenendo conto che ha già abbastanza da preoccuparsi, avendo da mantenere me e mio fratello con un solo stipendio, con le mie compagne non se ne parla, tenendo conto che l’unica mia amica, nonché ragazza con un minimo di cervello che frequentava la mia scuola si è dovuta trasferire a Manchester perché i suoi hanno trovato lavoro lì. Qualche giorno dopo quella sera però, decisi che dovevo trovare un modo per sfogarmi e distrarmi, così decisi di inscrivermi ad un corso di boxe, che frequento ancora adesso , dato che è uno sport che mi è piaciuto molto, soprattutto perchè quando lo pratico riesco a non pensare a niente e concentrarmi soltanto sul combattimento che sto facendo. Inoltre ero già avvantaggiata per questo sport per quanto riguarda il fisico,dato che fin da piccola non sono mai stata quel tipo di ragazza esile e debole, ma ho sempre avuto un fisico abbastanza muscoloso. Nonostante praticare la boxe mi aiutasse a non pensare a niente mentre combattevo, però, il problema ritornava quando uscivo dalla palestra; ogni volta infatti mi illudevo di poter dimenticare tutto anche una volta fuori dalla palestra ma era ed è tuttora impossibile, perché non è vero un cazzo che il tempo cura tutte le ferite, le fa soltanto diventare cicatrici, che rimangono ferme, nello stesso punto della ferita e invece di essere meno evidenti non fanno altro che ricordarti giorno dopo giorno quello che tu vuoi dimenticare. HARRY’S POV Avevo appena finito di cenare e praticamente da quando ero tornato a casa continuavo a pensare ad Azzurra … non sapevo cosa mi fosse successo ma ho sentito il bisogno di baciarla, di solito non lo faccio così all’improvviso, ma in quel momento ho sentito il bisogno di farlo. D’altronde non capivo cosa fosse successo a me come non capivo quello che fosse successo a lei … insomma, prima sembrava starci e poi ad un certo punto, come se un’allarme avesse incominciato a suonare nella sua testa mi ha respinto. Dovevo smetterla di pensarci o quella notte avrei continuato a rigirarmi nel letto senza prendere sonno, come mi era già successo troppe volte, quando pensavo e ripensavo al visino di Hayden, che per la centesima volta rimaneva delusa perché suo padre si era dimenticato di lei. Era sempre così … mio padre o la lasciava sola ad aspettare fuori da scuola oppure la illudeva dicendo che l’avrebbe portata al cinema e lei restava sul portico ad aspettarlo per ore, senza dare retta a mia madre che le ripeteva la solita frase “Tesoro, papà avrà fatto tardi al lavoro, lo sai che è molto impegnato”, l’ultima volta le aveva promesso di venirla a vedere alla recita di Natale e naturalmente non si è presentato prima della fine, quando se n’è uscito con una delle sue frasi del genere “La riunione è finita più tardi del previsto, mi dispiace”. Mi ricordo ancora i suoi grandi occhi azzurri che cercavano tra il pubblico il suo papà e che non lo trovavano, così diventavano lucidi e le lacrime iniziavano a rigarle le guance. Ogni volta che penso a quella scena mi sale una rabbia verso mio padre che davvero, non so cosa potrei fare se non fossi fermato dal pensiero che se gli facessi del male non aiuterebbe di certo Hayden, anzi, la farebbe soltanto stare peggio. L'unico modo per sfogarmi che ho è lo sport: pratico boxe da quando avevo undici anni e quando combatto come se dimenticassi i problemi che ho con mio padre e tutto ciò che mi preoccupa. Una delle preoccupazioni che avevo quando mi sono trasferito qui, naturalmente per gli interesse di mio padre, dato che la sua azienda ha una filiale a Launceston, una città qui in Cornovaglia,era di non poter continuare con il mio sport, ma per fortuna ho saputo che anche qui c'è una palestra dove è possibile allenarsi. Nonostante i miei siano separati mia madre ha deciso di seguire mio padre in Cornovaglia, dato che secondo lei, far cambiare aria a me e a mia sorella ci avrebbe fatto bene, quindi ha deciso di venire a vivere qui a Boscastle, che ha differenza di Launceston è sul mare. In questo modo mio padre avrebbe continuato a lavorare a Launceston e Hayden ed io avremmo potuto continuare a vederlo regolarmente ... sì, certo, perchè quando abitavamo a Londra e le nostre case erano a un chilometro di distanza lo vedevamo davvero molte volte! AZZURA'S POV Stavo camminando lungo la strada per arrivare a scuola quando sentii una mano che mi toccava la spalla. Mi girai e accorgendomi che era Harry dissi "Hey! Pronto per il test d'ingresso di storia? Spero ti sia servita la lezione ieri" "Certo, prontissimo!" Camminammo insieme fino all'entrata della scuola e poi fino alla classe, dove i banchi erano già staccati uno dall'altro e aspettammo che il professore distribuisse i fogli. Il test era stato abbastanza semplice e speravo che anche a Harry fosse andato bene, dato che avevamo studiato assieme e da quello che mi aveva detto a fine lezione, sembrava essere così. Mentre uscivamo da scuola ci mettemmo d'accordo per incontrarci il pomeriggio a studiare letteratura inglese e ci salutammo. Questa volta ci trovammo a casa di Harry per studiare, così, alle tre in punto suonai il campanello di casa Styles. Dopo pochi minuti vidi spuntare Harry dalla porta, che mi invito ad andare in camera sua. Appena entrati andai alla libreria e, dato che la mia statura non aiutava, mi misi in punta di piedi per riuscire a prendere alcuni libri che avevo visto,ci servivano per studiare; con un mano spinsi leggermente due libri giù dalla libreria, con l'intento di afferrarli con l'altra, ma non ci riuscii e così caddero entrambi a terra. Io mi piegai per raccoglierli ma mi accorsi che anche Harry si era piegato per prendere lo stesso libro che avevo preso io e quindi la sua mano si poggiò sulla mia. Alzai la testa e lo stesso fece lui, in questo modo i nostri occhi si incontrarono; ci alzammo ancora con le nostre mani insieme sullo stesso libro fino a quando io non tolsi la mano "Bene ... possiamo iniziare allora" "Certo" disse lui, accennando un sorriso. Avevamo quasi finito di fare il riassunto di riassumere " Romeo e Giulietta" quando sentii una mano sui miei capelli; alzai lo guardo e vidi Harry che mi stava spostando una ciocca di capelli e la stava sistemando dietro l'orecchio. Rimasi a guardarlo con il fiato corto, era davvero bello: aveva delle labbra carnose e rosee, che facevano contrasto con la pelle bianca del suo viso e due bellissimi occhi verdi nei quali era impossibile non perdersi, il suo viso era incorniciato da capelli ricci neri che gli ricadevano sulla fronte;il suo viso perfetto, inoltre diventava qualcosa di fantastico quando sorrideva e faceva spuntare sulle sue guance due bellissime fossette. Continuavo a sentire la sua mano accarezzarmi la guancia e percepivo il suo respiro caldo che si faceva sempre più vicino. Dovevo fare qualcosa, e lo sapevo benissimo che se fossi restata ferma ci saremo trovati nella stessa situazione del giorno precedente ma non avevo intenzione di staccare i miei occhi dai suoi, era una sensazione che non avevo mai provato, perché per quanto volessi staccarmi da lui non ci riuscivo, era più forte d me. Ero praticamente in uno stato di trans ma mi resi conto che dovevo fare qualcosa per far capire ad Harry che doveva fermarsi, così, con un tono basso e poco convinto balbettai: “Harry, per favore, no non farlo, o poi non sarei capace di resistere” “Beh, a me non darebbe fastidio se tu non opponessi resistenza, sai …” disse lui con voce roca, fermandosi a pochi centimetri dal mio viso e continuando ad accarezzarmi la guancia con il pollice. “Harry, n-on capisci” “Cosa non capisco? Che stai morendo dalla voglia di baciarmi?” “No, Harry, ti prego non posso!” dissi, allontanandomi una volta per tutte. “Perché Azzurra? Non capisco! Hai un altro?” “No Harry no! Il fatto è che non posso rifare un’altra volta lo stesso errore!” dissi, alzandomi dal letto e percorrendo il corridoio di corsa. Uscii di casa velocissimo e senza capacitarmi ancora di come avevo lasciato lì Harry corsi a casa, che si trovava a pochi metri di quella di Harry. ANGOLO AUTRICE: Ecco il secondo capitolo della storia, lo ho postato molto in ritardo ma per quanto riguarda i prossimi li posterò sicuramente prima. Come ho già detto, questa è la mia prima FF e quindi mi piacerebbe che chi legge il mio capitolo lasciasse qualche recensione soltanto per dirmi cosa ne pensa e se ha da darmi qualche consiglio … accetto anche critiche. Detto questo vi saluto, spero che il capitolo vi sia piaciuto e ringrazio tutti quelli che hanno letto il capitolo (se magari lasciaste qualche recensione vi amerei ancora di più) alla prossima! :)
  
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