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Autore: Sian    01/09/2014    1 recensioni
[Ambientata prima del 4° caso: Ombre dal passato/Turnabout Goodbyes]
Il giovane avvocato difensore Phoenix Wright, con soli 3 casi sulle spalle, assieme alla sensitiva Maya Fey, difende dall'accusa di omicidio un suo vecchio compagno delle elementari: Daniel Gray. Incontra Eveleen Owen e sua sorella Erin Owen che 16 anni prima strinse amicizia con Miles Edgeworth e Phoenix. Eppure i tre vecchi amici non sono più uniti come una volta. Che cosa gli fece cambiare idea?
Guardò il suo cliente e rimase lì ad osservarlo per pochi secondi. Gli bastò poco per puntargli il dito urlando: “Tu sei Daniel Gray! Quello che alle elementari mi ha accusato di aver rubato i 38 dollari di Edgeworth!”
[...]
“Eccomi, dovevo prendere questa” Mostrò una vecchia fotografia stropicciata. Ritraeva Erin, Miles e Phoenix. Era datata il 9 Dicembre 2001. Dietro c’erano delle scritte, ormai illeggibili. “Era il compleanno di Edgeworth.”

Revisione di Phoenix Wright Ace Attorney Memories
Genere: Generale, Mistero, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Maya Fey, Miles Edgeworth, Nuovo Personaggio, Phoenix Wright
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Cronologia:

* Caso 1 PW:AA THE FIRST TURNABOUT - Aug. 3, 2016
* Caso 2 PW:AA TURNABOUT SISTERS - Sept. 5-9, 2016
* Caso 3 PW:AA TURNABOUT SAMURAI - Oct. 16-20, 2016
Caso FF TURNABOUT OLD FRIENDS - Dec. 7-9, 2016
* Caso 4 PW:AA TURNABOUT GOODBYES - Dec. 25-28, 2016
* Caso 5 PW:AA RISE FROM THE ASHES - Feb. 22-25, 2017

 
TURNABOUT OLD FRIENDS
 
7 Dicembre, ore 14:06
Agenzia Delfino Immobiliare
 
“Nick... La prossima volta prendiamo un taxi... E non andiamo a mangiare? Ho fame!” Maya per tutta la strada continuava a lamentarsi di ogni cosa.
“Ma hai mangiato nemmeno 3 ore fa!” A quel ritmo il portafogli di Phoenix sarebbe rimasto all’asciutto.
“Salve.” Una signora dai capelli rossi tinti e con degli occhiali si avvicinò ai tre. “Sono spiacente ma in questo momento l’agenzia non è aperta.”
“Carla, sono di nuovo io! Sempre formale tu?” Eveleen la salutò come se fosse una sua parente.
“Oh, ciao Eveleen. Loro chi sono? Tuoi amici? Non puoi portarli qui a giocare, lo sai bene, purtroppo..”
Phoenix si guardò: sembrava davvero un ragazzino dell’età di Maya? Eppure pensava di essersi vestito adeguatamente per la sua professione.
Eveleen scoppiò a ridere: “Lo so bene Carla ma”
Fu interrotta da Phoenix che non voleva proprio starsene zitto e essere spacciato per un ragazzino. “Scusi, mi chiamo Phoenix Wright. Lei è Maya Fey e siamo gli avvocati difensori di Daniel Gray”
La signora lo guardò bene: “Giovanotto, si vesta in modo adatto. Non mi sembra che un completo blu elettrico si addica a un avvocato.”
Phoenix la fissò: perché non trovava da dire anche a Maya? I suoi vestiti erano più bizzarri dei suoi.
“Nick, ha ragione!” Maya annuì.
“Perché, tu no?”
“Dimentichi che sono solo la tua assistente!” Maya gli sorrise e dopo lasciò cadere la discussione curiosando qua e là.
“Siete davvero una bella coppia.” Carla notò che entrambi erano diventati rossi come pomodori, soprattutto Maya che voleva quasi scappare via, di nuovo.
“Veramente siamo solo colleghi” Phoenix ridacchiò cercando di dimenticare ciò che Carla aveva appena detto. Maya era ancora troppo piccola e immatura. Ma forse era per quello che la trovava molto simpatica.
Eveleen rise davvero divertita. La faccia della sua amica le faceva davvero ridere. Carla aveva fatto centro.
“Come già detto siamo qui per investigare sul caso d’omicidio, possiamo perlustrare la scena anche noi?” Phoenix cambiò discorso.
“Certo, tornate qui quando avete finito. L’ufficio chiude alle 18.00” Carla sorrise “Eveleen, fagli strada”
“Ok”
 
7 Dicembre, ore 14:19
Studio di Lunick
 
“Ecco, qui è dove si è svolta la scena del crimine” Eveleen guardò la sagoma del corpo di Lunick segnata dal nastro della polizia. Stava a metà sul tavolino delle caramelle e per terra, sul tappeto c’era del sangue.
“Ci sono delle caramelle per terra... Può essere un segno di una colluttazione?” Phoenix osservò più da vicino le caramelle assicurandosi di non toccarle.
“Non si sbaglia, amico” Una voce quasi stupida commentò l’osservazione di Phoenix, e quest’ultimo sapeva bene di chi si trattava: era il Detective Dick Gumshoe, con il suo solito impermeabile sudicio.
“Salve, detective. Anche questa volta lavoreremo insieme?”
“Non credo proprio. Non vi dirò nemmeno una piccola informazione” Sbuffò Gumshoe.
“Davvero...? Non è per niente un bravo detective allora” Maya lo guardò, doveva riuscire a strappare di bocca qualche dettaglio.
“Sì.” Affermò convinto ma poi si demoralizzò “Dite che non sono bravo?”
“Per essere bravo deve aiutare le persone che si trovano in difficoltà detective!” Continuò Maya “e noi ci troviamo in difficoltà ora”
“Quindi per essere bravo devo aiutarvi?” Era un po’ esitante “Ok, avete il mio aiuto”
Maya esultò nel suo piccolo spazio senza farsi notare dal detective. “Ha l’autopsia della vittima?”
“Certo!” Gumshoe porse il foglio all’avvocato che ne fece una copia.
“Lunick Gray, 24. Ora del decesso: tra le 9 e le 10. Accoltellato al cuore, morte istantanea. Il corpo presentava delle ferite sulla testa e sulle braccia. Trovato tra metà tavolino e disteso per terra. Attorno c’erano le caramelle che c’erano sul tavolino. La scena del crimine si è presentata confusa nella metà dell’ufficio tra l’entrata dal corridoio e dallo studio di Daniel.” Phoenix finì di leggere e poi staccò il viso dal foglio e scrutò in giro. “Quindi la vittima e l’assassino hanno avuto una colluttazione.”
Maya si azzittì osservando quell’ufficio pieno di agenti della polizia, era somigliante a quando ritrovò Mia sotto la finestra. Phoenix si accorse che Maya era diventata strana e le si avvicinò. Sapeva benissimo che cosa le passasse per la testa. La guardò, voleva fare qualcosa per tirarla su di morale, ma cosa?
Intanto Eveleen stava cercando Erin, ma della sorella non c’era traccia. “Oh, ciao Charlotte” sorrise all’impiegata.
“..Ciao” Salutò freddamente e poi se ne andò vicino ad uno dei poliziotti velocemente tanto che Eveleen non riuscì a chiederle nemmeno se sapesse dove fosse finita Erin. Tornò assieme a Maya e l’avvocato e vide che la sua amica era giù di morale, e non capiva che cosa la rendesse triste.
Maya si accorse che sia Phoenix sia Eveleen avevano notato che si era rattristata. Cercò di non darlo a vedere e riprese il buon umore. “Nick, quindi tutte le prove portano a Daniel... Cosa facciamo?”
Phoenix era pensieroso. C’era qualcosa che non quadrava ma non riusciva a focalizzarlo. “Eveleen, conosci Charlotte?”
“Sì, ma siccome odia mia sorella non mi rivolge mai la parola” Spiegò la ragazza. “Inoltre adesso sembra impegnata” Rivolse lo sguardo verso Gumshoe che le stava parlando.
“Capisco. Tua sorella dov’è invece?” Sulla scena del crimine non c’era nient’altro da esaminare, quindi ora doveva occuparsi dei testimoni.
“Non viviamo assieme, e in ufficio non c’è. Potrebbe essere uscita a mangiare vista l’ora. O anche sotto interrogatorio. Non ne ho idea” Sembrava quasi dispiaciuta. “Potremmo parlare a Carla!”
“Ottima idea, magari riusciamo ad ottenere qualche informazione in più!”
 
7 Dicembre, ore 14:36
Agenzia Delfino Immobiliare
 
“Andate già via?” Carla era ancora alla sua postazione di lavoro.
“No, volevamo chiederle delle informazioni” Spiegò l’avvocato.
“Ah, sì certo! Chiedetemi tutto quello di cui avete bisogno” La segretaria era veramente disponibile. Phoenix pensò che faceva parte della sua natura per quel lavoro.
“Che cos’ha fatto questa mattina appena arrivata qui?”
“Sono entrata alle 8:00 e ho timbrato il cartellino alle 8:02. Ho aspettato Lunick e Daniel prima di aprire ufficialmente, alle 9:00, l’agenzia. Loro sono arrivati alle 8:25 e hanno timbrato subito il cartellino per poi ritirarsi nei propri studi. Se volete saperlo Daniel era un po’ teso stamattina. Poi alle 8:40 è arrivata Charlotte e abbiamo parlato assieme. Poi è andata a lavorare. Invece Erin è arrivata alle 9:30 dirigendosi subito in cucina ma ha timbrato il cartellino alle 9:37. Dopo è tornata in cucina. Dopo... Charlotte ha urlato e siamo corsi tutti nello studio di Lunick, dove l’abbiamo trovato morto. Ho chiamato subito l’ambulanza e la polizia” Carla mostrò a Phoenix l’elenco degli orari in cui tutti i dipendenti hanno timbrato il cartellino. Gli mostrò anche il cartellino.
Quando, finalmente, Carla finì di raccontare la mattinata dal suo punto di vista, Eveleen diventò pensierosa. “Ha detto che Daniel era teso? Può essere perché alle 10:00 dovevamo scegliere la casa dove stare quando ci sposeremo.”
“Hai solo 17 anni e pensi già a queste cose?” Maya ammirava un po’ questa ragazza. Almeno lei era riuscita a sistemarsi.
“Sì, io e Daniel ci sposeremo. Ma Nick deve salvarlo!”
“Certo, lascia fare a me. Signora Stand, gli altri dipendenti come sembravano alla scoperta del corpo?”
“Vediamo... Charlotte sembrava davvero spaventata e dispiaciuta. Daniel era confuso mentre Erin... non trasmetteva nessuna emozione” Carla pensò a quella mattina dopo che erano arrivati tutti sul luogo.
“Mia sorella non ha fatto niente!” Eveleen partì già sulla difensiva.
“No, non ho detto che è stata Erin... D’altronde le prove conducono a Daniel-”
“Daniel è innocente!” Eveleen alzò la voce nei confronti di Carla che era a disagio.
“Sì, non intendevo dire quello...”
“Signora Stand, lei pensa che sia stato Daniel?” Phoenix credeva fermamente in Daniel.
“Beh... Sì. Lunick mi raccontava spesso che a casa avevano dei litigi. Inoltre sarebbe stato l’unico a passare senza farsi vedere da nessuno.”
“Perché?” Phoenix non capiva.
“Solo dallo studio di Daniel si passa per una porta che collega allo studio di Lunick senza uscire dal corridoio. Proprio come dice questa mappa dello studio.” Carla mostrò la mappa a Phoenix.
“Perché crede che l’assassino non possa essere entrato direttamente dalla porta principale?”
“Semplice, non ho sentito nessuno chiudere la porta dell’ufficio.”
A Phoenix si illuminò il pensiero: “Lei che cosa stava facendo esattamente prima che Charlotte urlasse?”
“Stavo leggendo questa rivista” Mostrò la rivista che era sulla sua scrivania.
(Una rivista di fumetti? Non credevo che i fumetti li leggessero anche gli adulti...)
“Finalmente!” Esultò Eveleen. “Hai letto la trama di quel manga? Erin è fissata... Cosa posso fare? Parla solo di quello ormai!” Eveleen guardò sconsolata Carla.
“Che cosa legge Erin?” Maya si avvicinò “Ma quello è Road Racer GIRI! L’ho letto tutto l’anno scorso! Ora stanno facendo l’anime in TV!” Era felice che anche qualcun altro conoscesse le sue passioni, a parte Phoenix che da più o meno un mese aveva iniziato a guardare il Samurai d’Acciaio sotto comando di Maya, ormai era una abitudine quotidiana prima di andare a casa.
“Anche tu?” Eveleen sospirò.
“Non ti piace?” Maya era un po’ delusa dalla reazione di Eveleen.
“Non è che non mi piace... Io lo trovo noioso. Invece Erin ne è entusiasta.” Eveleen non capiva nemmeno l’entusiasmo di Maya.
(Erin che legge fumetti, è rimasta ancora indietro...) “Scusate se vi interrompo, io stavo interrogando Carla, se non vi dispiace.”
“Oh, sì, scusami per aver ostacolato le tue indagini! Vediamo di liberare Daniel!” Agitò le braccia in alto assieme a Maya.
“Signora Stand, quindi lei non ha tenuto d’occhio il corridoio e non ha sentito nessun tipo di rumore, giusto?”
“Esatto” Confermò la segretaria.
“Potrebbe dichiararmelo su foglio con la sua firma?” Phoenix non sapeva se gli fosse risultata utile quest’informazione, ma con Edgeworth in giro non si poteva abbassare la guardia.
“Certo, giovanotto!” Così Phoenix ricevette la dichiarazione di Carla.
Mentre Carla dichiarava quello che aveva fatto, Phoenix notò una tazza di ceramica sul bancone della signora Stand. Aveva il rossetto e la signora non lo portava. Era strano: ”Mi scusi, è sua quella tazza?”
“No, è di Charlotte. L’ha appoggiata qui sta mattina mentre parlavamo.” Spiegò Carla.
Phoenix annuì: “Ho capito, grazie per il tempo che ci ha dato”
“Di nulla”
Poco dopo il detective Gumshoe chiese di interrogare di nuovo Carla.
“Detective, avete finito con la signorina Charlotte?” Gli chiese Phoenix prima che andasse via.
“Sì, amico!” Come annunciato arrivò Charlotte che si era preparata per uscire dall’agenzia.
“Signorina, volevamo sentire anche lei”
“Uhm, scusatemi ma oggi ho il permesso firmato da Lunick per poter uscire prima. Ho delle cose da fare”
Phoenix la squadrò: ma Lunick era morto! “Mi scusi ma Lunick è morto...”
“L’ho fatto fare stamattina prima che morisse. Ora se vuole scusarmi.” Charlotte uscì timbrando il cartellino con l’ora d’uscita: le 15 del pomeriggio.
“Chissà cos’ha da fare così urgentemente da non poterci dire cos’ha visto.” Phoenix era un po’ preoccupato. Ancora non sapeva cosa doveva aspettarsi da Charlotte.
“Potremmo chiedere qualcosa a Erin!” Propose Maya.
“Non sappiamo dove sia sparita...” Le ricordò Eveleen.
“Allora penso che le nostre indagini finiscano qui. Senza il testimone oculare e senza aver ascoltato Erin riguardo il fatto che non fosse sorpresa.”
 
7 Dicembre, ore 15:51
Studio legale Wright & co.
 
“Dan...” Eveleen sembrava un po’ giù di morale. Quando avrebbe potuto riabbracciarlo?
“Domani è il giorno in cui vi potrete riabbracciare, ve lo prometto!” Phoenix le sorrise.
“Nick... Io sono preoccupata” Maya non sembrava che stesse bene.
“Come mai?”
“Insomma, non abbiamo parlato con Charlotte che se n’è andata senza dirci cos’ha visto. Non sappiamo che fine abbia fatto Erin, la quale non era sorpresa alla vista di Lunick. E in più non sappiamo cosa aspettarci da Edgeworth. Non credo sia una buona situazione. Non penso ci sia qualcosa che possa giocare a nostro favore” Maya era veramente dispiaciuta. Avrebbe voluto così tanto parlare con Charlotte e con Erin.
“Maya, il dovere di ogni avvocato è credere nel proprio cliente, fino alla fine. Non scordarlo!” Phoenix la rassicurò.
“Già! Nick riuscirà a salvare Dan!” Eveleen rimontò il sorriso.
Maya annuì. “Avete ragione! Domani riusciremo a vincere!”
Eveleen tornò a casa mentre Maya e Phoenix avrebbero passato un pomeriggio intenso a organizzarsi per il processo.
E così, dopo si rilassarono con l’episodio serale del Samurai d’Acciaio. Ma Phoenix preferiva quasi lavorare piuttosto che stare lì costretto a guardare una cosa che non gli piaceva minimamente.
 
To be Continued...
 
 

Profili:

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6.png

Phoenix Wright
Anni: 24

Non sono mai uscito bene in nessuna fotografia...



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Maya Fey
Anni: 17

Sorella del mio mentore, Mia Fey. È la mia assistente.



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7.png

Miles Edgeworth
Anni: 23

Procuratore abile e spietato. Lo conosco dalle elementari.



 

photo Eveleenp4.png

Eveleen Owen
Anni: 17

Giovane studentessa. Fidanzata del mio cliente e sorella di Erin. È amica di Maya.



 

photo Daniel4.png

Daniel Gray
Anni: 24

Il mio cliente. Fidanzato con Eveleen. Fratello gemello della vittima. Vecchio compagno delle elementari.



 photo Senzanome.png

Dick Gumshoe
Anni: 30

Il detective a capo delle indagini



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Carla3.png

Carla Stand
Anni: 32

Segretaria dell’agenzia. È molto disponibile.



 

photo Charlotte2.png

Charlotte Gaillard
Anni: 22

Dipendente dell’agenzia. Ha un accento francese.



Registro Processuale:

 photo 

lawyerbadge.png

Il mio distintivo nuovo di zecca. Senza di esso nessuno saprebbe che sono un avvocato.



 photo knife2.png

L’arma del delitto. Presenta le impronte digitali di Daniel Gray e di Charlotte Gaillard.



 photo dirtyscarf.png

La sciarpa in cui è stata trovata l’arma del delitto.



 photo 

coronorreport.png

L’autopsia di Lunick Gray del 7 Dicembre 2016*



 photo cardlist.png

Il foglio degli orari d’arrivo e d’uscita datati 7 Dicembre dei dipendenti dell’agenzia Delfino Immobiliare*



 photo 

en_clearance_card.gif

Il cartellino di cui ogni dipendente è dotato e deve registrarlo ad ogni entrata o uscita dall’agenzia



 photo 

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La planimetria dell’agenzia Delfino Immobiliare*



 photo newspaper.png

La rivista che stava leggendo Carla Stand al momento del delitto*



 photo envelope.png

Dichiarazione di Carla Stand su ciò che ha sentito al momento del delitto.*



 photo teacup.png

Tazzina trovata sul banco di Carla. Appartiene a Charlotte. Ha un segno di rossetto.



* Lunick Gray, 24. Ora del decesso: tra le 9 e le 10. Accoltellato al cuore, morte istantanea. Il corpo presentava delle ferite sulla testa e sulle braccia. Trovato tra metà tavolino e disteso per terra. Attorno c'erano le caramelle che erano sul tavolino.
 
* Carla Stand: 8:02 
   Lunick Gray: 8:25
   Daniel Gray: 8:26
   Charlotte Gaillard: 8:43
   Erin Owen: 9:37
 
*
 photo Mappa.png
 
* Parla di fumetti. Carla, al momento del delitto stava leggendo l'articolo riguardante il manga di Fukuda Shinta, Road Racer GIRI. A quanto pare Erin è molto interessata a questa serie.
 
* Dichiara che seppur non abbia prestato attenzione al corridoio, è sicura di non aver sentito alcun rumore di porte che venivano chiuse. Perciò crede sia stato l'imputato ad aver ucciso la vittima passando dalla porta che collega i loro
uffici.
 
 
Note dell'Autore:
Ecco finalmente la seconda parte delle indagini. Spero vi sia piaciuta anche questa parte. Il prossimo capitolo sarà il processo!
In questo capitolo devo citare Road Racer GIRI. Innanzitutto NON è di mia invenzione. Per chi non lo sapesse è un anime nel manga/anime di Bakuman. Il mangaka è Fukuda Shinta. Se volete saperne di più leggete o guardate Bakuman. Questa mia citazione è solo informativa sulla personalità di Erin, non serve conoscere approfonditamente il manga.
Ho deciso di anticipare le uscite di ogni capitolo perché l'attesa di 1 mese è probabilmente troppo. Penso quindi d'ora in poi di pubblicare un capitolo ogni primo del mese e uno a metà mese. Il caso è già finito, ma devo lavorare ancora su alcuni dettagli e soprattutto vorrei finire anche gli spin-off di questo caso prima della fine della pubblicazione. Non so ancora se farli uscire come capitolo extra in questa fan fiction o crearne una apposita. Gradirei sapere la vostra opinione!
Come al solito, gradisco qualsiasi tipo di commento: positivo, negativo o neutro; recensioni brevi accettate, mi interessa sapere se la storia vi piace!
Al prossimo capitolo,
Sian :3
   
 
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