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Autore: Lady_Mira    05/09/2014    4 recensioni
Chi ha mai detto che essere adolescenti è una passeggiata? Giada, Francesco, Giulia, Elena e Letizia ne sanno qualcosa. Cinque storie di cinque adolescenti raccontate in prima persona.
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Letizia

Il preside è un uomo sulla sessantina che ama scherzare. Ha i capelli bianchi, è un po' calvo proprio in mezzo alla testa e porta degli occhiali dalla montatura dorata. Gli occhi castani sono vivaci, pieni di energia, ancora curiosi e attenti come quelli di un bambino. Appena entro lo trovo seduto alla scrivania a vedere alcune carte. “Letizia cara! Cos'hai combinato stavolta?” mi accoglie . “Nulla! Mi è squillato il cellulare in classe...” rispondo. Ride. “Come no! Tu sei sempre innocente, nevvero?” Ormai mi conosce così bene che capisce subito quando sto mentendo. “Ovvio” sorrido io. “Dai, siediti qui di fronte a me e racconta” fa lui. Mi accomodo sulla sedia che mi ha indicato. “Prima di iniziare, vuoi qualcosa? The, biscotti, una merendina...?” chiede. “Avrebbe delle patatine?”

Giada

È l'ora di matematica, e io mi sono spostata vicino a Vanessa. Vanessa è la mia migliore amica. Siamo completamente diverse, eppure, ci intendiamo. Lei ha capelli ricci, neri, è magra, alta, con gli occhi castani, io bionda, liscia, magra e alta con gli occhi verdi. Almeno sul magra e alta siamo uguali. “Ho notato che a Matteo non dispiacerebbe se gli dessi una chance” sussurra lei con una risatina maliziosa. “Si, ho notato anch'io...” dico con noncuranza. “Farebbe di tutto per te, quel ragazzo” continua lei. “Di tutto? Ne sei sicura?” “Al cento per cento” conferma.

Letizia

Al preside è piaciuto il mio racconto. Non fa altro che ridere e dirmi “Che birichina che sei”, mentre io mangio le ultime briciole del pacchetto di patatine che mi ha offerto. “Puoi andare” dice “Parlerò io con la professoressa” aggiunge, facendomi l'occhiolino. Gli faccio un enorme sorriso ed esco. È un vecchietto simpatico, il nostro preside. Guardo l'orologio, e mi accorgo che mancano solo cinque minuti per l'inizio della ricreazione.

Francesco

La campanella suona, l'ora di matematica è finita, comincia la ricrazione. Metto a posto la mia roba, prendo lo zaino ed esco dall'aula. Devo nascondermi. Paolo e i suoi mi attaccano sempre durante la ricreazione. Mi guardo alle spalle, stanno parlando, forse non si sono accorti di me. Mentre sto intento ad osservarli, mi scontro con qualcuno. Quel qualcuno è Sofia. Che idiota che sono. Sofia è la ragazza che mi piace, non c'è creatura più bella e perfetta di lei. I capelli neri ricci, gli occhi azzurri... è semplicemente magnifica. “Scusa” dico mortificato. Le ho fatto cadere alcuni libri che teneva in mano e ora sono chinato a raccoglierli. “Ecco a te” faccio porgendoglieli e regalandole un sorriso. Lei ha la faccia scocciata. “Grazie” dice con lo stesso tono con cui direbbe “togliti di mezzo idiota”, e io mi defilo. Mi dirigo verso il bar della scuola: lì vicino c'è uno stanzino delle scope dimenticato dal mondo, mi ci rifugerò per il resto della ricreazione. Per i corridoi incontro Letizia. “Ma che ci fai con lo zaino? Sai che le persone normali lo lasciano in classe?” mi fa ridendo. “Ma io non sono una persona normale” le ricordo. “Ah già dimenticavo” dice con un sorrisetto di intesa e facendomi l'occhiolino, come se fosse mia complice. Non la capirò mai Letizia. Proseguo lungo il corridoio, scendo le scale, e mi nascondo nello stanzino vicino al bar, pregando che Paolo e i suoi compagni non mi trovino.

Giulia

È ricreazione, raggiungo Sofia che si è alzata dal posto prima di me. La vedo parlare con Francesco, le sta porgendo i libri, ora se n'è andato. “Che voleva Francesco?” chiedo avvicinandomi. “Nulla, mi ha fatto cadere i libri, l'idiota” fa lei alzando gli occhi al cielo. “Però poi te li ha raccolti” le faccio notare con un sorrisetto malizioso. “Era il minimo che potesse fare” sospira lei. Lancio un'occhiata a Giada, che sta parlando con Matteo. Sembra gli stia confessando un segreto, stanno in disparte, e lei parla a bassa voce. “Stai ancora pensando a come unirti a Giada e agli altri?” mi chiede Sofia interrompendo il filo dei miei pensieri. “Ehm... cosa?” faccio spaesata ritornando bruscamente sul pianeta Terra. “Sì, ci stavi pensando” afferma. “Ti dispiace se li raggiungo?” chiedo speranzosa. “Sì, mi dispiace, ma tanto tu lo farai ugualmente, è da settimane che corri dietro a Giada come un cagnolino” “Io? Ma che ti stai inventando?” “Non fare quella faccina innocente! Sai benissimo che con me non funziona” mi rimprovera. “Eh va bene!” esclamo “Vado!” dico allontanandomi e dirigendomi verso Giada, che, vedendomi, rivolge un saluto veloce a Matteo che si allontana immediatamente. “Ciao Giulia” sembra più cordiale del solito “ancora da queste parti?” No, non è vero, è la solita vipera di sempre, con la quale sono costretta a stare pur di entrare a far parte delle popolari. Mi sembra il prezzo giusto da pagare.

Letizia

È ricreazione, finalmente. Entro in aula, qualche compagno mi chiede com'è andata dal preside, altri si complimentano con me per lo scherzo. Cerco Michele e Lorenzo tra i banchi e finalmente li trovo. “Ciao ragazzi” li saluto. Loro due sono i miei migliori amici, ci conosciamo praticamente dai tempi dell'asilo. “Ehi Letizia, com'è andata dal preside?” chiede Lorenzo. “Ti ha offerto i biscotti che ha preparato sua moglie?” aggiunge Michele facendomi l'occhiolino. “Gli ho chiesto delle patatine...” rispondo vaga. Michele e Lorenzo ridono, e io mi chiedo il perché. Che c'è di male nel chiedere delle patatine al preside? “E lui te le ha date?” domanda Michele tra una risata e l'altra. “Ovvio” faccio, e le risate dei miei amici raddoppiano. Ci conosciamo dall'asilo, certo, ma ancora non li capisco. “Andiamo al bar?” dico cambiando argomento. “Certo” fa Lorenzo, e Michele anche annuisce.

Elena

Sono tornata in camera, non so che fare. Apro il diario per vedere che compiti ci sono per domani. Matematica, storia dell'arte, inglese. Che noia. Mi accorgo di avere il pezzo di vetro ancora in mano, lo nascondo sotto al materasso. Poi mi sdraio sul letto e, tra un pensiero e l'altro, mi addormento.

Francesco

Finita la ricreazione, esco dallo stanzino delle scope e mi dirigo verso la nostra aula, la 3°F. Rabbrividisco ancora, nello stanzino delle scope fa freddo, poiché non ci sono i riscaldamenti. Fortuna mi sono messo il maglione. A quanto pare sono riuscito a evitare Paolo e gli altri, per il momento, penso mentre salgo le scale che portano alla mia classe. Per il momento. Mi ripeto, rabbrividendo, e stavolta non per il freddo. Spero almeno che dopo scuola non mi seguano.

Giulia

Quando la ricreazione finisce, mi siedo di nuovo al banco vicino a Sofia. “Com'è andata con Giada?” mi chiede “Una schifezza” rispondo “Mi ignora, e quando mi presta un minimo di attenzione è per chiedermi di andare a buttare la carta della sua merenda” continuo a lamentarmi “Ti tratta come schiavetta” traduce Sofia “Per me dovresti smetterla di starle appresso. Tanto non entrerai mai a far parte della sua cerchia di amici” “Tu non capisci” dico io “Voglio essere popolare, costi quel che costi! E un giorno, fidati, diventerò persino più popolare di lei, mi metterò con Davide, ci sposeremo, e avremo tre bambini” Sofia ride, non posso darle torto. Suona così ridicolo, eppure, un giorno sarà così per davvero. Entra in classe la prof di latino. “Buongiorno ragazzi” dice, e prima ancora che riusciamo ad alzarci aggiunge “Oggi compito a sorpresa”.

Giada

Merda. C'è il compito a sorpresa e non ho studiato. E sono seduta vicino a Vanessa, e dubito che lei sappia qualcosa. Mi guardo attorno. Dov'è il secchione, quando serve? Eccolo lì, al primo banco. Cazzo. Giovanni è il secchione della classe, certo, e fa anche copiare, ma purtroppo ha la terribile abitudine di sedersi sempre al primo banco, così che copiare diventa un'impresa. “Vado un attimo a prendere i compiti, voi state buoni, e ripassate” annuncia la professoressa. Dio, grazie! Giuro che non insulterò più i mendicanti in mezzo alla strada. Mi avvicino a Giovanni. “Ehi, ti va di sederti vicino a me?” gli sussurro all'orecchio, allontanandomi poi per sorridergli in modo seducente. “Io?” chiede sorpreso. “Sì, tu” dico con aria innocente “Ti andrebbe?” “C-certamente” balbetta, e io lo trascino in un banco libero in fondo all'aula.

Giulia

Latino è l'unica materia in cui sono brava o, comunque, una delle poche. “Mi farai copiare, vero?” chiede Sofia supplichevole “Ovvio!” dico “Sennò a che servono le amiche?” Tiro fuori la penna dall'astuccio, e mi accorgo che c'è un pezzo di carta che non mi appartiene. Lo prendo, e noto che è stato piegato più volte. È un biglietto. Lo apro sotto al banco, lo leggo e mi si ferma il cuore. “Cos'è?” mi fa Sofia incuriosita. Le porgo il biglietto “Oh caspita!” commenta “Hai un ammiratore segreto!”

Per Giulia
Sei bella come il sole, i tuoi occhi brillano come le stelle, il tuo sorriso è la luce dei miei occhi.
-Ammiratore Segreto

Elena

Mi sveglio. Sorrido. Ho sognato un campo di girasoli. Stavamo correndo, come quando avevo sette anni. Il campo dei girasoli dietro casa dei nonni... quello sì che era un bel posto. Mamma mi ci portava sempre. L'ho rivista. È stato bello vederla sorridere di nuovo, e risentire la sua voce. Cosa mi diceva? “Ti voglio bene piccola mia”.

A.S.
Angolo Scrittrice

Buonsalve!
Finalmente faccio accadere qualcosa di interessante in questa storia xD Vi piace fin qui?
Mi raccomando di recensire ;)
Comunque, ne approfitto per ringraziare un po' di persone...
Tanto per cominciare, chi mi ha recensito, ovvero xqueentini, camilla346, e Trueheart. Senza di voi probabilmente non continuerei nemmeno più la storia..
Un grazie particolare va a Sana 29, che mi ha fatto scoprire questo magnifico sito dove pubblicare le mie storie, e a mio fratello, che si è iscritto a EFP solo e unicamente per recensirmi (Che dolce ^^)
Ringrazio anche Antonio e il suo amico Federico che si sono presi la briga di leggere questa storia.
Ok, ora la smetto, che questo più che un angolo autrice pare la pagina dei ringraziamenti che sta a fine di ogni libro xD
Un bacio a tutti, recensite ancora <3

   
 
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