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Autore: acielsereno    06/09/2014    2 recensioni
Dai suoi occhi cominciarono a scendere delle lacrime, che le rigarono piano il volto, sbiancato al solo pensiero che Fred fosse morto. Nessuno poteva consolarla, nessuno poteva farla sentire meglio. Poteva solo piangere e ricordare i bei momenti passati con lui. Ricordava ogni sorriso, ogni battuta, ogni abbraccio!
Genere: Angst, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Weasley, Fred Weasley, Hermione Granger, Un po' tutti | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Dopo la II guerra magica/Pace
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Non posso perderti Fred Weasley


Non può essere successo davvero! pensò Hermione.

L’intera famiglia Weasley era radunata intorno ad un corpo steso al centro di quello che rimaneva della Sala Grande e Hermione non aveva la forza per avvicinarsi. Aveva le gambe che tremavano e a malapena riusciva a reggersi in piedi. Non voleva credere ai suoi occhi. Fred era l’unico che mancava all’appello. Non poteva credere che proprio lui, il ragazzo che l'aveva fatta ridere, che le aveva tenuto compagnia in tanti momenti di tristezza, fosse morto. Non voleva crederci. Non poteva crederci.

Avvicinarsi a lui e constatare con i suoi occhi che lui non c'era veramente più significava chiudere una parte della sua vita e ricominciare da capo. Significava che avrebbe dovuto girare pagina, dimenticare lui e tutto quello che avevano fatto insieme, imparare ad amare qualcun'altro... sapeva di non essere pronta a dirgli addio. Sapeva che lo amava ancora. Sapeva che non avrebbe mai smesso di amarlo. Non poteva perderlo.

Questo non ha senso! Non può avere senso! Non lui! Non qui! Non adesso! Non posso perderti Fred Weasley pensò subito dopo

Dai suoi occhi cominciarono a scendere delle lacrime, che le rigarono piano il volto, sbiancato al solo pensiero che Fred fosse morto. Teneva le labbra strette, serrate, per non far vedere agli altri che stava cercando di non piangere. Nessuno sapeva cosa provava per lui, nessuno avrebbe potuto consolarla e dirle che sarebbe andato tutto bene. Hermione sperava che qualcuno la abbracciasse e le dicesse che il ragazzo che amava non era morto. Sperava che qualcuno le dicesse che tutto sarebbe andato per il meglio. Ma nessuno lo fece. Forse perché lei era staccata dal resto del gruppo o forse perché non era considerata parte integrante della famiglia o forse perché semplicemente Fred era morto veramente e non potevano fare altro che piangere la sua morte.

Alla fine le gambe le cedettero e Hermione cadde in ginocchio, continuando a trattenere le lacrime pensando a lui. Tutti i bei momenti passati insieme, tutti i litigi, tutte le volte in cui l'aveva presa in giro e tutte le volte in cui l'aveva protetta da persone come Malfoy. Si ricordava ogni battuta, ogni risata, ogni carezza che gli aveva rivolto, ogni abbraccio, ogni sorriso. Nessuno, mai nessuno, l'avrebbe più fatta sentire così. Mai nessuno avrebbe preso il suo posto.

Cosa sarebbe successo adesso? Che cosa avrebbe fatto lei adesso, senza di lui? La sua vita le sembrò subito spenta e vuota. Senza di lui, niente aveva più realmente senso. 

Hermione aveva deciso di partire alla ricerca degli Horcrux con Ron e Harry. Non avrebbero potuto farcela da soli, senza di lei. Ma aveva deciso che una volta finita la ricerca, una volta sconfitto Voldemort, una volta vinta la guerra avrebbe detto a Fred cosa provava per lui. Avrebbe voluto farlo prima. Molte volte. Non c’era mai riuscita. Non riusciva nemmeno a ricordarsi le ultime parole che gli aveva rivolto. Non ricordava nemmeno l’ultimo sorriso, l’ultimo abbraccio, l’ultimo sguardo.

Fred. Fred Weasley. Quei capelli color carota che le piacevano tanto, quegli occhi del colore del mare che lei adorava, quelle lentiggini sul volto che la facevano sorridere, quel sorriso a trentadue denti che faceva ridere anche lei, quelle spalle larghe e quelle braccia muscolose da battitore che la facevano sentire protetta e amata ogni volta che la stringevano in un abbraccio, quel metro e novanta di ragazzo che lei amava ormai non c'era più. Di lui rimanevano solo i ricordi che lei aveva premurosamente riposto nel suo cuore. 

Diede un'ultima occhiata alla famiglia Weasley che stava sopra al corpo di Fred, poi si alzò, si girò e uscì dalla Sala Grande che ormai era diventata un cimitero. C’erano corpi inermi riposti alle estremità della stanza. C’erano persone che piangevano i loro cari in ogni angolo della stanza. Non poteva stare lì a guardarle soffrire. Non poteva vedere Fred. Aveva bisogno di uscire all'aria aperta. Voleva vedere le stelle, quelle stesse stelle che aveva guardato con Fred una notte alla Tana…

 

 

Anche quella sera c'era una cielo stellato come quello: nessuno nuvola che oscurava la visione delle stelle. Era una bellissima serata. Hermione si trovava alla Tana. La scuola doveva ancora cominciare, ma lei si era recata dai Weasley un paio di giorni prima per passare del tempo con la sua amica Ginny, con Ron, con i dispettosi gemelli Weasley e con i premurosi e amorevoli Molly ed Arthur. Era felice di trovarsi lì, anche se sapeva che sarebbero presto partiti in pochi giorni. Era arrivata alla Tana quella mattina stessa e, non appena varcata la soglia di casa, era stata letteralmente assalita dall'abbraccio così caloroso della signora Weasley, la cara Molly, che le aveva chiesto come stava e che le aveva detto che era molto cresciuta durante l'estate. Subito dopo fu abbracciata da Ginny, la sua cara amica Ginny, e successivamente anche Ron l'aveva salutata; seguirono George e il signor Weasley, per ultimo Fred. 

«Fred, ciao! Come stai?»

«Prefetto Perfetto so tutto io Granger, ciao a te! Io sto benissimo, come potrei stare male, solo il mago più bello di tutti, ho il mondo ai miei piedi e poi... l'ho già detto che sono splendido?» disse lui sorridendo

Anche George, dall'altra parte della stanza sorrise ed Hermione aggiunse sorridendo «Il solito Fred!»

Avevano passato una giornata nel giardino della Tana. I gemelli non si erano uniti a Hermione, Ginny e Ron perché si erano rifugiati nella loro stanza e non si fecero vedere fino a cena. Ron disse a Hermione che ultimamente succedeva spesso.

«Preferiscono stare chiusi in camera loro a fare esperimenti! Dicono che quest'anno a Hogwarts i prodotti Weasley avranno un successo mai avuto prima! Stanno chiusi lì tutto il giorno. Ogni tanto si sentono delle piccole esplosioni e subito dopo George esce dalla stanza solo con la testa e dice che è tutto a posto, tutto perfettamente in ordine... il che significa che hanno combinato qualcosa! Mamma e papà li lasciano fare. Non chiedermi perché! Se lo facessi io mi avrebbero già sbattuto fuori casa!» borbottò Ron

«Staranno preparando qualche bello scherzetto per Gazza anche quest'anno!» aggiunge Ginny

«Probabilmente è così!» disse Ron con voce roca

«Ma quei due non crescono mai?» disse Hermione intervenuta per la prima volta

La risposta le arrivò da una voce che si trovava alle sue spalle, fuori dalla porta aperta della stanza di Ginny.

«No, non cresciamo mai! Problemi, Granger? O forse hai paura?»

«Fred o George, non so chi tu sia... non ho nessun problema con voi, solo che dovreste smetterla di fare la parte dei burloni! Lo sappiamo tutti qui che se andrete avanti così non avrete un gran futuro! Lo dico per voi...»

«Sono Fred, non vedi? Sono nettamente più bello rispetto a lui!» disse indicando alle sue spalle l'altro gemello, che evidentemente era George «Comunque dicevo... quest'anno, il nostro ultimo anno ad Hogwarts, io e George abbiamo deciso di sfondare. I nostri prodotti Weasley saranno così famosi e voluti da tutti che dovremmo aprire un negozio a Diagon Alley. Giusto Georgie?»

«Giusto Freddie. E non dimenticare la parte più importante di tutte!»

«Giusto! Visto che la signorina Granger non si fida di noi e non crede nelle nostre potenzialità, quando avremo quel negozio...»

«E lo avremo, stanno certa!» aggiunse George

«Ti faremo pagare tutto il doppio!»

«Mentre al vostro fratellino farete pagare tutto la metà, non è vero?!» si intromise Ron

«Probabilmente faremo pagare tutto il doppio anche a te Ron» ghignò George

«Miseriaccia» disse Ron mentre metteva su un broncio da far venire i brividi anche a Mirtilla Malcontenta

Proprio in quel momento la voce della signora Weasley che diceva che la cena era pronta li interruppe, così tutti e cinque scesero a cena. Mangiarono arrosto di maiale e patate. La signora Weasley cucinava in modo impeccabile ed Hermione era contenta ogni volta che andava a mangiare da loro, peccato che secondo Ron, lei cucinasse così solo quando avevano degli ospiti a casa!

Dopo cena Hermione si staccò dagli altri e andò nel giardino dietro alla Tana. Harry le aveva raccontato che anni prima aveva visto centinaia di gnomi in quel giardino e Ron, Fred e George buttarli fuori a calci. Chi li buttava più lontano vinceva.

«Che fai qui?» disse una voce alle sue spalle

«Hey, scusa. Pensavo che non si dovesse pagare il biglietto per venire qui!» sbottò lei

«E invece sì. Granger per venire qui tu mi devi... un bacio»

«Fred ma stai scherzando?!» disse Hermione mentre cercava di smettere di ridere

«Chi ti dice che io sia Fred e non George?»

«A cena ti sei sporcato con la salsa di pomodoro ed hai una macchia sulla maglia quindi o sei Fred, o tu e tuo fratello vi scambiate le magliette sporche dopo cena, cosa che non mi stupirebbe devo dire!»

«Ma allora a cena mi hai spiato!» disse lui con un sorriso malizioso stampato in faccia

Hermione, senza volerlo arrossì e poi cambiò discorso.

«Hai visto che stelle ci sono stasera?»

«Sono le stesse che c'erano ieri»

«Io da casa mia non le vedo così. Abito in città e molto probabilmente le luci, l'aria inquinata e tutto il resto mi impediscono di vederle così. Sono splendide!»

«Sai che si vedono anche meglio di così ad Hogwarts?!» disse Fred cambiando tono di voce e diventando serio

«Suppongo di sì... non ci avevo mai fatto caso, sai? Sono troppo occupata a stare dietro ad Harry e a Ron che non mi accorgo di un sacco di cose!»

«Lo so» disse poi Fred «Allora una sera vieni con me dopo cena e guardiamo queste meravigliose stelle dalla torre di astronomia o sulla riva del Lago Nero»

Hermione era rimasta senza parole. Non poteva credere alle sue orecchie. Fred Weasley l’aveva appena invitata a fare qualcosa con lui. Qualcosa che non aveva niente a che fare con scherzi di cattivo gusto o peggio.

«Beh perché no!» e poi sorrise

Rimasero lì a guardare le stelle ancora un po' ma nessuno dei due disse qualche altra parola fino a che Ron non si scaraventò su di loro urlando come un pazzo.

«La mamma ha preparato una torta! Hermione grazie di essere venuta! Se tu non fossi qui non l'avrebbe mai fatta! Sei meravigliosa! Ti adoro»

Tutti e tre risero di gusto, ma prima di tornare alla Tana, Fred si avvicinò a Hermione e le sussurrò all'orecchio che non era vero. Ron voleva solo farla sentire importante. Cercava solo un pretesto per dirlo che l'adorava. Questo la fece ridere.

 

Angolo dell’autrice

Salve a tutti i miei gentili lettori :) mi sono dilettata in questa fan fiction quest’oggi. Come avrete già notato forse, non è completa. Ebbene sì, ho deciso di cimentarmi in una mini-long (sarà formata solo da un paio di capitoli) e spero vi piaccia :) spero non risulti troppo triste, ma vedrete che più in avanti avrete delle piacevoli sorprese :)

Vi è piaciuto il ricordo di Hermione? Ne vedremo degli altri :) ah, a proposito, la seconda parte (quella in corsivo è il ricordo di Hermione... un flashback)

A prestissimo,

- la vostra I N N A M O R A T A di F R E D W E A S L E Y  

   
 
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