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Autore: heijawaadxx    09/09/2014    4 recensioni
Haze Alyssa Paten è una ragazza di diciotto anni che dalla separazione dei suoi genitori si è chiusa in se stessa,la sua felicità si è anno dopo anno consumata,fino a scomparire poi del tutto,il ricordo di quell'uomo le lacera l’anima ha lasciato in lei un vuoto incolmabile,dire addio a suo padre,non averlo più nella sua vita,la distrugge. Un giorno però un ragazzo le darà la forza di rinascere e le darà la forza di amare di nuovo la vita,anche se la loro storia d'amore è ostacolata i due sembrano non abbattersi,si sa l'amore vince su tutto.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Again.
 

Capitolo uno.

“Haze dai,muoviti se vuoi che ti dia un passaggio.”-sbuffò mia madre quella mattina.
“Sto arrivando.”-dissi afferrando la borsa.
“Anche quest’anno hai intenzione di conciarti così?”-chiese notando i miei shorts.
“Si e non ho intenzione di cambiarmi.”-dissi aprendo la porta d’ingresso. 
“Sai che mi infastidisce che tu vada in giro vestita come una donna di strada.”-disse alterata.
“E a me infastidisce il fatto che tu ti veda con quell'uomo.”-dissi salendo in macchina.
Ecco la dimostrazione d’affetto da parte di mia madre,ecco ciò che pensa di me,desidera tanto una figlia disciplinata,raffinata,aggraziata..beh io non lo sono,non più.
Ciao,io sono Haze Alyssa Paten,sono una ragazza di diciotto anni in preda ad una crisi adolescenziale,se così si può definire.
Statura media,corporatura magra,capelli lunghi e mossi e occhi verdi.
Sono la classica ragazza ribelle,mando a fan culo qualsiasi persona io voglia,sono rumorosa,fastidiosa,spesso acida,sfacciata,maliziosa,a volte stronza,menefreghista,insomma una grande strafottente.
Questo mio comportamento però è soltanto una maschera che mi porto dietro da anni ormai,i miei divorziarono circa otto anni fa e da allora lui si trasferì in America con la sua nuova compagna,il motivo del loro divorzio,una certa Emily.
Sono ormai otto anni che non vedo mio padre,la mia felicità si è anno dopo anno consumata,fino a scomparire poi del tutto,il ricordo di quell'uomo mi lacera l’anima ha lasciato in me un vuoto incolmabile. Ed ecco perché ero andata su tutte le furie appena mia madre mi aveva detto che si stava vedendo con un altro uomo,non potevo sopportare l’idea che qualcuno potesse prendere il suo posto.
“Devo venirti a prendere dopo?”-mi domandò mia madre facendo irruzione nei miei pensieri.
“No,tanto so che non ti va.”-dissi uscendo dall'auto.
“Tornerò a piedi con Kat e Leah.”-gridai in modo che potesse sentirmi.
Kat Erin Ward e Leah Celeste Hill,le mie migliori amiche,le uniche persone al mondo in grado di comprendermi,non che io sia complicata,sono gli altri ad essere sbagliati.
Kat ha diciotto anni,capelli corti e rossi,corporatura esile e statura bassa,occhi grigi e vispi i quali trasmettono sempre tanta allegria,Leah anche lei diciottenne pelle candida,capelli biondi che le danno un’aria tremendamente sexy,occhi azzurri,corporatura normale e statura alta,insomma la classica ragazza perfetta.
A passo lento e a testa bassa mi diressi all'entrata di quel vecchio edificio.
“Haze.”-gridò qualcuno alle mie spalle.
“Kat.”-dissi correndole contro.
“Buongiorno.”-disse schioccandomi un bacio sulla guancia.
“Giorno.”-dissi spostandomi una ciocca di capelli che mi era caduta sul viso.
“Ehi,guarda quello deve essere il ragazzo nuovo,un certo Malik.”-disse Leah raggiungendoci.
“Carino..”-dissi sorridendo maliziosamente.
“Non pensarci neanche,è stato trasferito nella nostra scuola,perché in quella precedente aveva fatto a botte con un ragazzo,non immagini le condizioni in cui l’ha ridotto.”-spiegò la rossa.
Quello si che era un bel ragazzo,capelli scuri raccolti in un ciuffo,labbra rosee,carnagione scura e un fisico perfetto.
“Haze.”-gridò Leah svegliandomi dal mio stato di trance.
“Si?”-domandai.
“Andiamo.”-dissero in coro afferrandomi per un braccio.
Con fare veloce mi trascinarono nell'aula di biologia dove si sarebbe tenuta la prima lezione.
Mss.Cooper non fece altro che parlare della sua noiosissima vacanza trascorsa in Italia,la mia attenzione però era come sempre rivolta a ben altro.
“Anche quest’ora è volata.”-disse Kat uscendo dall'aula al suono della campanella.
“Menomale..”-sibilai.
“Io vado in biblioteca,ci vediamo dopo.”-disse Leah scomparendo tra la massa di studenti che si era formata nel corridoio.
“Vado anche io,devo finire la mia ricerca sull'antico Egitto,a dopo.”-aggiunse Kat.
“A dopo.”
Con le mani in tasca,mi diressi ai bagni.
Adesso che le mie amiche non c’erano non ero obbligata ad andare a lezione.
Una volta giunta in bagno,lasciai che la porta della cabina si chiudesse alle mie spalle.
Presi dalla borsa il pacchetto di sigarette e ne cacciai una dal suo interno.
L’accesi e iniziai a fumare.
Appena mi girai verso la porta mi maledii mentalmente per aver lasciato che essa si chiudesse così bruscamente.
Giravo e rigiravo la chiave nella serratura,ma la porta non si apriva.
C’era da immaginarselo non c’era niente in quella scuola che funzionasse veramente bene.
Due,tre,quattro colpi sulla porta,ma niente nessuno sembrava sentire le mie urla.
Sfilai il cellulare dalla tasca posteriore dei miei jeans e con fare veloce digitai il numero di Kat,sperando che rispondesse.

ZAYN’S POV.

Annoiato come non mai,mi diressi al primo piano,per ‘esplorare’ la scuola.
In realtà la mia era solo una scusa per non frequentare le ammorbanti lezioni della giornata.
Girovagai per i corridoi dell’istituto,fino a quando delle urla interruppero i miei pensieri.
Provenivano all'interno dei bagni femminili,era qualcuno che chiedeva aiuto.
Senza neanche pensarci due volte entrai all'interno di quelle grigie mura e mi avvicinai alla cabina dalla quale provenivano le grida.
“Va tutto bene?”-chiesi poggiando l’orecchio al marmo freddo.
“Sono rimasta chiusa qui dentro,potrei mai stare bene?”-disse la ragazza con tono arrogante.
“Bene,vedo che ti diverti,quindi non hai bisogno del mio aiuto.”-dissi indietreggiando verso l’uscita.
“Aspetta,aiutami ad uscire da qui.”-gridò la ragazza tirando continui pugni alla porta.
“Va bene,sta calma.”-dissi girando la chiave all'esterno. “E’ bloccata.”-continuai.
“Tu dici? E’ ovvio che è bloccata,fa qualcosa.”-gridò.
Dopo vari tentativi,la porta si aprì.
Una ragazza dalla chioma ribelle si presentò ai miei occhi. 

HAZE’S POV.

Le mie iridi verdi rimasero incastrate nelle sue. “Grazie.”-dissi spostandomi una ciocca di capelli che mi era caduta sul viso.
“Figurati.”-rispose.
“Sono Zayn.”-disse porgendomi la mano.
“Haze.”-risposi stringendogliela.
Mi affrettai verso l’uscita ma mi bloccai quando la sua grande mano strinse il mio polso.
“Cosa c’è?”-chiesi a due centimetri dal suo viso.
“Questo è il mio numero.”-disse porgendomi un bigliettino bianco.
“Dai il tuo numero a qualsiasi ragazza ti capiti di incontrare?”-chiesi fissando i suoi occhi.
“No,soltanto a quelle più carine.”-disse per poi andarsene.
Sorrisi a quell'affermazione e con le mani in tasca mi diressi verso la biblioteca.
Il suono della vecchia campanella arrugginita rimbombò nel corridoio grigio e vuoto.
Una massa di capelli biondi attirò la mia attenzione.
“Leah.”-dissi affiancandola.
“Haze,allora com'è andata la lezione di biologia?”-mi chiese ridendo.
“Mm..bene.”-sibilai.
“Oh certo.”-continuò ridendo.
“Mi spieghi cos'è che ti fa ridere così tanto?”-chiesi leggermente infastidita.
“Tu nell'aula di biologia.”-continuò.
“Hai ragione fa ridere.”-dissi curvando le labbra in un sorriso.
“Allora si può sapere cosa hai fatto?”-disse sedendosi su una panchina del cortile.
“Oh se te lo dicessi moriresti d’invidia.”-dissi retorica.
“Avanti dimmelo.”-disse addentando un biscotto.
“Sono rimasta chiusa in bagno.”-dissi abbassando lo sguardo.
A quelle parole scoppiò in una sonora risata.
“Cosa succede? Avanti fate ridere anche me.”-intervenne Kat raggiungendoci.
“Haze è rimasta chiusa in bagno.”-spiegò la bionda ridendo sotto i baffi.
“E come hai fatto ad uscire?”-chiese Kat.
“Zayn,mi ha aiutato lui.”-dissi facendo comparire un piccolo sorriso sulle mie labbra.
“Il ragazzo nuovo? Sicuramente avrai fatto una bellissima figura.”-aggiunse ridendo.
“Magari la prossima volta non spegnere il cellulare,eviteresti di farmi fare figure di merda.”-dissi alzandomi dalla panchina.
“Dai non arrabbiarti,capita a tutti di rimanere chiusi in bagno,no?”-disse Leah trattenendo una risata.
“Si,se si tratta dei bagni di questa fottuta scuola.”-ringhiai.
“Comunque in compenso mi ha dato questo.”-dissi cacciando il bigliettino dalla tasca posteriore dei miei shorts.
“Il suo numero?”-chiese Kat.
L’espressione sul suo volto era un misto di stupore e preoccupazione.
"Hai intenzione di chiamarlo?”-aggiunse la rossa spostando lo sguardo dai piccoli numeri al mio viso.
“E perché non dovrei farlo?”-chiesi interrogativa.
“Amanda,mi ha detto che tratta male tutte le ragazze,le usa per sfogarsi.
Non voglio ti faccia del male.”
-disse deglutendo rumorosamente.
“Oh andiamo Kat, tu credi che io mi faccia mettere i piedi in testa da un perfetto sconosciuto?”-dissi rassicurandola.
“Bene allora immagino che questo non servi più.”-aggiunse Leah prendendo il bigliettino dalle mie mani.
"Leah ridammelo."-dissi alzando il tono di voce.
"Sarà meglio se lo tengo io."-disse mettendosi il bigliettino in tasca.
“Andiamo in classe.”-continuò.
Misi la borsa sulla spalla e insieme alle mie amiche mi recai in classe.
“Leah è una vipera.”-sussurrai a Kat,sedendomi al suo fianco.
La rossa mi sorrise in risposta mentre scriveva segni indecifrabili sul quaderno.
[..]
“Cerca di partire con il piede giusto quest’anno..”-disse Kat aprendo il suo armadietto con cautela.
“Perché sei già stata graziata l’anno scorso,non credo ti aiuteranno anche quest’anno.”-spiegò.
“Non importa.”-dissi con non-chalance.
“Sei la solita.”-disse chiudendo l’armadietto.
Il giorno scolastico era terminato,a passo svelto ci recammo verso l’uscita dell’edificio.
“Usciamo stasera?”- chiesi mentre camminavamo verso casa.
“Haze,domani abbiamo il compito in classe di matematica,devo studiare.”-spiegò.
“E va bene,quanto sei noiosa.”-esclamai.
“Tu Leah,che ne dici di uscire?”-chiesi alla bionda.
“Vale anche per me,se sbaglio anche questo compito sarò costretta a restare chiusa in casa fino al giorno del mio trentesimo compleanno.”-spiegò.
“E poi stasera non dovresti essere a casa per quella cena che ha organizzato tua madre?”-aggiunse.
“Non ho nessuna voglia di conoscere il nuovo compagno di mia madre.”-sbottai.
“Haze,non essere stupida sai quanto tua madre desidera che tu e Yaser andiate d’accordo.”-spiegò Kat.
“Lei sta con un altro uomo,un uomo che non è mio padre,vuole rimpiazzarlo.”-dissi alzando il tono di voce.
“Lei non vuole rimpiazzarlo,è solo innamorata,tua madre è ancora giovane è giusto che viva la sua vita non essere egoista.”-aggiunse Leah.
"E poi mi sbaglio o è stato tuo padre a rimpiazzarla?"-disse saccente.
“Io sono arrivata.”-dissi cercando di mettere fine a quella conversazione.
“Ci vediamo domani.”-dissi dandogli le spalle.
“A domani.”-dissero all'unisono.
Una volta giunta in casa,salii in camera e mi abbandonai con poca grazia sul mio comodo letto.
Affondai la testa nel cuscino per cercare di rimuovere ogni mio pensiero.
Come aveva osato Leah a darmi dell’egoista?
Lei era una di quelle persone abituate ad avere
tutto,non sarebbe stata in grado di fare nulla nemmeno se ci avesse provato,era una viziata cronica,una superficiale del cazzo, incapace di apprezzare quello che possedeva,quello che aveva non le bastava mai.
E poi a me la vera egoista sembrava mia madre aveva pensato alla sua felicità,fidanzandosi con Yaser,senza nemmeno chiedermi cosa io pensassi davvero.
Dalla separazione dei miei genitori,lei era diventata isterica,era impossibile avere qualunque tipo di conversazione con lei,io invece mi ero chiusa in me stessa,non volevo saperne più niente della vita,per me il sole era tramontato per sempre,c’era solo buio ormai.
Per una bambina di dieci anni dire addio a suo padre è un vero trauma e anche se dalla sua partenza erano passati ormai otto anni mi mancava tantissimo e non riuscivo a immaginare una vita senza lui.
Mi misi a sedere con le gambe incrociate sporgendomi verso il comodino,aprii il cassetto e afferrai l’mp3 e le mie inseparabili cuffiette e mi immersi nella musica,appena partì warrior di Demi Lovato chiusi gli occhi lasciando che la melodia mi cullasse dolcemente.
Spesso le persone mi chiedevano perché consideravo la musica così importante.
Nessuno capiva che la musica è l’unica cosa in grado di darti speranza,l’unica che resta con te quando tutti vanno via,la musica aiuta a non sentire dentro il silenzio che c’è fuori,è la musica che ti fa vibrare lo sterno,è la musica che ti fa sentire vivo.
Il rumore dei tacco a spillo di mia madre interruppe quel mio stato di beatitudine.
Aprii gli occhi infastidita.
Mia madre indossava un abitino blu in pizzo a mezze maniche,le sue gracili gambe erano scoperte.
I capelli castani erano raccolti in un elegante chignon e un ombretto blu risaltava i suoi occhi marroni.
“Cosa c’è?”-le chiesi.
Mi tolse le cuffie dalle orecchie.
“Haze devi cambiarti è tardi.”-mi ordinò.
“Non vedo perché dovrei cambiarmi sto benissimo così.”-dissi infilando nuovamente le cuffiette nelle orecchie.
“Non fare storie, tra poco saranno qui."
“Come saranno?”-chiesi interrogativa.
“Si Yaser ha un figlio.”-disse abbassando lo sguardo.
“Fantastico.”-dissi sarcastica.
“Sbrigati.”-disse per poi uscire dalla stanza.
Mi alzai svogliatamente dal letto e aprii l’armadio,sfilai dal suo interno una gruccia alla quale era appesa una gonna color panna a vita alta,presi un top nero,una camicia di jeans e le mie adorate converse.
Mi recai in bagno e dopo aver fatto una doccia rilassante mi vestii,asciugai i capelli e applicai la matita nera sugli occhi,mascara sulle ciglia e gloss sulle labbra.
Mi sedetti sul letto pensando a Zayn,quel ragazzo aveva un certo fascino era impossibile non perdersi nei suoi occhi.
Il suono del campanello mi fece sobbalzare.
Feci un respiro profondo.
Mi precipitai in salotto.
Il mio sguardo si posò sul ragazzo accanto a Yaser.
E' proprio vero che a volte la realtà supera l'immaginazione mi sembrava di vederlo li nel mio salotto.
Chiusi gli occhi per poi riaprirli e la sua figura era ancora li fu allora che realizzai che era proprio li,di fronte a me.
“Haze ti presento Yaser.”-udii appena la voce di mia madre.
“E suo figlio,Zayn.”-continuò.

Zayn


Haze

*spazio autrice.*
Hallo..
questa è il primo capitolo di again,spero vi sia piaciuto.
Sono molto insicura di me stessa,infatti non ero proprio convinta nel pubblicare questa storia però poi una mia amica mi ha spronata e mi ha dato più sicurezza quindi grazie Marty ti voglio bene :) 
Comunque spero veramente che la storia vi sia piaciuta,continuo a due recensioni 
kiss.

-heyjawaadxx
   
 
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