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Autore: Alektos    28/09/2008    4 recensioni
La definizione “Principe azzurro” non si discosta molto dalla descrizione di Ted Lupin, fidanzato di Victoire e di due anni più grande.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Teddy Lupin, Victorie Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Ringrazio le persone che hanno recensito il prologo!

 

CAPITOLO UNO

Ted Lupin, un ragazzo alto e dai folti capelli turchini, camminava mano nella mano con Amelia Dalek, ragazza del settimo anno e appartenente alla Casa di Tassorosso, proprio come il nostro protagonista.
Si stavano dirigendo verso il portone che conduceva fuori dalla scuola per la prima visita dell’anno ad Hosmeade; stavano insieme dalla fine dell’anno scolastico precedente e la loro relazione era sopravvissuta all’estate, periodo durante il quale non si erano potuti vedere molto: fortuna che qualcuno, molti anni addietro, aveva inventato la posta via gufo…

Appena fuori dall’ingresso della scuola trovò due ragazze sedute su una panchina: una magra e dai lunghi capelli ramati legati in una coda e l’altra leggermente più bassa e in carne con i lunghi capelli rossi legati in una treccia alla base della nuca.
“Ciao!” Le salutò Ted con la mano libera e altrettanto fece Amelia.
Le due cugine, Victoire e Molly Weasley ricambiarono il saluto calorosamente.
“Allora, chi state aspettando?” Chiese Ted malizioso.

“Una nostra amica”, risposero quasi simultaneamente.

Ted non sembrava molto convinto ma poi, vedendo l’espressione delusa sul volto di Molly lasciò perdere l’interrogatorio che aveva già pianificato nella sua mente; salutò e si avviò con Amelia verso il paese.

Molly sbuffò, visibilmente scocciata. Ma facciamo un passo indietro.

Victoire è un anno più grande di Molly, entrambe appartengono alla casa di Grifondoro e frequentano rispettivamente il quinto e il quarto anno. La prima, figlia di Fleur Delacour e William (Bill) Weasley, è una ragazza estroversa e solare, un po’ stravagante, vive sopra ad un albero tutto suo, con i suoi frutti, le sue foglie e le sue leggi, certo, non ai livelli di Luna; la seconda, Molly, figlia di Audrey e Percy Weasley, è una ragazza che assomiglia in maniera sorprendente alla nonna materna, probabilmente per via del nome: leggermente in carne, petulante, polemica e stramaledettamente perfetta, nel vestire, nel parlare, a scuola, nel muoversi, nell’interagire con persone estranee… Non per niente era figlia di due genitori pressoché beh, perfetti! Ted, invece, era parte della famiglia ma non geneticamente: i suoi genitori, amici della famiglia Weasley, erano morti nell’ultima guerra e lui era cresciuto con la nonna e con il suo padrino, Harry Potter. I Weasley lo avevano adottato come loro primo nipote prima ancora che iniziasse a parlare per Ted era normale chiamare Molly “Zia” o Arthur “Zio”; Harry era semplicemente Harry, benché lo vedesse come la persona più vicina ad una figura paterna. Il ragazzo era cresciuto in tre case differenti, quella della nonna Andromeda, quella di Harry e alla Tana dove si incontrava sempre a giocare con le sue cugine, almeno fino a qualche anno fa: ora lui era diventato grande e il tempo dei giochi era finito.

“Cosa ci troverà mai in quella!” Borbottò Molly una volta che i due ragazzi furono abbastanza lontani da non poter sentire.

Victoire rise, “A parte il fatto che è carina, intelligente e spiritosa?” Chiese in tono ironico. “E poi… da quando hai una cotta per Ted?” Qui non riuscì a trattenere una risatina.

“Non è vero!” Replicò Molly stizzita, ma ad uno sguardo della cugina capitolò sconfitta. Erano le due ragazze Weasley più vicine per età e per questo, complice anche la stessa casa di appartenenza, erano diventata piuttosto unite.

“Guarda che non c’è niente di male, non è un brutto ragazzo, dopotutto,” la rassicurò Victoire.

“Oh sì… ha solo una pecca… sta con quella.”
A Victoire non fu data la possibilità di replicare dato che l’amica che stavano aspettando era comparsa di soppiatto alle loro spalle facendole sobbalzare.

Qualche minuto dopo il trio tutto al femminile arrivò ad Hogsmeade; si misero a camminare senza un meta precisa, osservando svogliatamente alcune vetrine e salutando qualche amico di tanto in tanto. Per la gioia di Molly videro anche Ted con la sua ragazza ma erano di spalle per cui il ragazzo non poteva vederle: lui era perfettamente riconoscibile data la sgargiante capigliatura verde. Li seguirono con la sguardo fino a quando non scomparvero in una piccola via laterale.

 “Andiamo, voglio vedere dove vanno!” Ordinò Molly e nessuna delle due ragazze ebbe la forza di replicare.

Quando li videro entrare da Madama Piediburro ci fu uno scoppio di risa incontrollato generale.

“Non sapevo frequentasse certi posti vostro cugino,” sghignazzò Anna, l’amica.

“Nemmeno noi,”rispose Victoire la qual cosa non la turbava minimamente.

Tra tutte e tre erano l’immagine fatta a ragazza dell’anti romanticismo e a sottolineare la loro indipendenza si diressero verso i Tre Manici di Scopa per prendere una burrobirra. Dopo un successivo giro a Mielandia, da Mondo Mago e Scrivenshaft si diressero nuovamente verso la scuola: la gita era volta al termine.

“Allora, vi siete divertite?” Chiese una voce alle loro spalle mentre camminavano lentamente verso il cancello di Hogwarts.

“Sì, direi di sì.” Victoire si girò con un leggero saltello, teneva in mano un sacchetto pieno di dolci vari che porse a Ted il quale accettò volentieri l'offerta prendendo e addentando uno zuccotto.

“E tu? Da Madama Piediburro?” Si intromise Molly, con tono leggermente acido. Ted le si avvicinò ridendo dandole un buffetto sulla guancia: “Ti capisco, non piace molto nemmeno a me, ma quando si è in coppia bisogna fare dei compromessi e ad Amy quel locale piace quindi… poi non si sta così male, ha dei deliziosi angolini appartati…” Aggiunse in tono malizioso per poi salutare le tre ragazze con una mano, raggiungendo di corsa un gruppo di ragazzi  di alcuni metri avanti a loro.

“Ah, beh, allora, se piace ad Amy!” Gli fece il verso Molly, bordeaux in volto, suscitando una risatina nelle due ragazze.

 

  
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