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Autore: Leannel    17/01/2005    2 recensioni
Elle è bellissima. Ha un bel lavoro. Ma la sua vita non le piace. Elle ha una strana 'vocazione'.
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Una segretaria sul metro e sessanta scarso, con capelli grigiastri e dei grossi occhiali spessi, si lanciò su quello che rimaneva della porta.

“Ma cosa comabina?” chiese alla donna che, con un gruppo piuttosto ridotto di uomini aveva fatto ingrsso in quella maniera poco ortodossa.

“Altrimenti che cosa ti ho assunto a fare? Cathlin, chiama le pulizie.” Mentre parlava la donna teneva fermo un uomo tarchiato, dalla pelle olivastra. I suoi uomini ne tenevano invece altri tre, simili al primo. Eppure, infondo ce n'era uno che sembrava diverso dagli altri. Era bianco, americano. Sembrava tranquillo, anzi sorrideva. L'uomo che la signorina Driver teneva tentò di fuggire. Com'era più che prevedibile, la donna glielo impedì. L'uomo cadde sui vetri. Le sue mani si ricoprirono di sangue. La signorina Driver rideva. Bob, dalla sua scrivania, sembrava ripetersi qualcosa tipo 'che donna'. Josh era sempre più convinto che si trattasse di una fottuta sadica o qualcosa del genere. La signorina Elle chiamò un paio di poliziotto e disse loro di mettere i cinque uomini in prigione e che lei avrebbe deciso quando interrogarli.

Un brivido corse lungo la schiena di Josh. La Driver andava esattamente verso di lui. Sospirò.

“Bobby” chiamò la Driver. Si dissero qualcosa nell'orecchio, mentre un grande numero di uomini in tuta arancione mettevano in ordine quel caos che la donna aveva combinato.

Elle fissò Josh e sorrise.

“Dal Nevada? Non l'avrei detto, hai la pelle bianca” Bob rise dietro di lei. Josh si disse che forse la donna era davvero un genio o giù di li e aveva già capito tutto. La fissò. Era davvero bellissima. Era vestita in modo assurdo. Riusciva allo stesso tempo a sembrare eccentrica, sofisticata, elegante, e , soprattutto, seducente. Aveva lineamenti forti. Gli zigomi alti e labbra piene. E poi aveva quelli occhi. Lì per lì Josh non seppe spiegarsi cosa esprimessero. Se fossero dolci, con i capelli biondi e tutto il resto, o se fossero forti, aggressivi. Se avesse dovuto esprimere in parole i suoi pensieri avrebbe blaterato qualcosa come 'una principessa, sotto le spoglie di una pornostar'. Era vestita interamente di pelle rossa. Sembrava un abito da motociclista. Era venuta dal canada in moto?

Josh si alzò. Era davvero alta. Lui dava sul metro e settantacinque e Elle gli dava dieci centimetri buoni. La Driver allungò la mano. Josh la strinse.

“Bene” disse lei “seguimi adesso, Josh”

josh la seguì. Ogni passo era più bella. Lo spaventava, quasi. Anzi, senza quasi. Lo spaventava e basta.

Arrivarono davanti ad un vetro, che dava su una stanza grigia. Josh fissò le persone che stavano dentro la stanza. Erano quelli che Elle e i suoi uomini avevano portato.

“Ecco” disse lei “io mi prendo quello laggiù” indicava uno degli uomini con la pelle olivastra “poi mi fai vedere come te la cavi”

Josh sospirò. Quella storia non gli piaceva per niente.

Elle si allontanò ed entrò nella stanza. Josh pensò che il vetro dovesse risultare come uno specchio dalla loro parte. La donna fece cenno ai suoi colleghi di trasferire tutti gli uomini che non fossero quello da lei indicato, in un'altra stanza. Mentre se ne andava, con le manette ai polsi, Josh ebbe l'impressione che l'uomo più adulto, quello bianco, lo fissasse. Non era possibile, si disse. Rimasero soli. Elle si tolse il giubotto di pelle rossa e rimase con una camicia bianca ed i pantaloni sempre di pelle, con la vita alta. Il tizio nella stanza voltò lo sguardo. Elle rise. Si accese una sigaretta.

“Tu lo sai chi sono io?” Josh era sempre stato bravo con il labiale. La stanza dove registravano i colloqui doveva essere da qualche parte. Era certo che Elle volesse che lui non fosse capace di sentire con precisione quello che lei diceva. Elle sorrideva. Sembrava tranquilla. Nei suoi occhi quella stana luce brillava sempre più forte. Soffiando fumo, si diresse verso lo specchio. Per la seconda volta Josh ebbe l'impressione che Elle lo fissasse. Senza quasi rendersene conto arrossì. Poi prese a sudare. Elle lo guardava in maniera seducente, mentre rivolgeva le sue parole ad un altro. Josh, in tutta la sua purezza, rimase abbagliato dalla bellezza di lei. E così, intontito, fu svegliato dal solo battere delle mani dell'uomo sul tavolo. Allora fu lui ad attrarre la sua attenzione. L'uomo con i baffi, dalla pelle olivastra, piangeva. Elle rise di gusto e fissò l'uomo in lacrime. Uno dei suoi uomini in divisa portò via l'uomo. Elle gli diede delle indicazioni. Poi uscì dalla stanza grigia. Si avvicinò e si rivolse a Josh.

“Hai capito?” sussurrò, con la giacca di pelle sulla spalla destra.

  
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