Storie originali > Soprannaturale
Segui la storia  |       
Autore: Miakuzz    16/09/2014    3 recensioni
"Perché mi hai marchiata con il tuo odore?"
Sul suo volto comparve il solito sorrisetto candido ma nei suoi occhi potei leggere per un attimo sorpresa, come se non si aspettasse quella domanda.
"Dovresti ringraziarmi, tu sei nuova in questa cittadina e gli altri gruppi avrebbero potuto prenderti di mira. Con il mio odore addosso gli altri ci penseranno due volte prima di aggredirti"
Rimasi un attimo delusa da quelle parole, chissà io cosa mi aspettavo, magari che fosse interessato a me? Quanto sei stupida Faith.
"Ah allora grazie"
"Figurati piccoletta " Mi disse lui prima di scompigliarmi i capelli per poi tornarsene nel suo branco.
Rimasi per alcuni minuti lì a guardarlo ridere e scherzare quando venni raggiunta da Adrian.
"Gliel'hai chiesto?"
Mi domando circondandomi da dietro con le braccia e cullandomi dolcemente.
"Si, in poche parole l'ha fatto perché gli facevo pena non c'è altro sotto"
Mi girai e lo abbracciai affondando il volto sul suo petto, avevo bisogno di sentirmi protetta.
"Sei sicura che non ci sia niente sotto?-Mi sussurrò all'orecchio- No perché dal modo in cui ci sta guardando viene da credere il contrario"
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 5

"Oltre al potere di calmare gli animi con la vostra aura che altre caratteristiche possedete?"
Chiesi quella mattina ai due angeli mentre ci dirigevamo verso l'istituto scolastico con la macchina azzurra di Adrian. Presto avrei affrontato un altro anno di scuola e il mio umore non era dei migliori(la realizzazione che presto sarebbero cominciati nove lunghi mesi di studio e l'idea degli esami mi faceva venir voglia di tornare da quella Abby e farmi uccidere) così passavo il tempo che ci divideva dalla Rondley school parlando con i due biondini.
" Beh sappiamo volare" Mi rispose Adrian con un alzata di spalle mentre io lo guardavo con un'espressione che sembrava voler dire " non l'avrei mai detto, pensavo gli angeli avessero le ali per nuotare"
"Sappiamo volare si, ma abbiamo anche una maggior forza rispetto agli umani, sappiamo leggere le aure, possiamo con un tocco vivere i ricordi altrui, possiamo comunicare con le piante e gli animali e infine la nostra bellezza è così serafica che provochiamo una forte attrazione in entrambi i sessi. " Mi rispose Hannah dai sedili dietro sorridendo dolce come suo solito rivolgendo però un' occhiataccia ad Adrian per la sua risposta insoddisfacente.
A quelle ultime parole nella mia mente balenò il ricordo dei miei genitori il primo giorno che Adrian si era presentato a casa nostra, il loro atteggiamento insolito e le loro attenzioni verso il biondo.
"é per questo che i miei ci provavano con te?" Chiesi.
"Esattamente. In più essendo uniti in un matrimonio religioso e devoti quindi al creatore l'attrazione è ancora più forte "Disse Adrian ridendo forse anche lui al ricordo di quel giorno.
" Spiegami allora, perché io invece non ti sono saltata addosso?"
Ricordai il momento in cui era entrato nella mia camera come se mi conoscesse da una vita e l'irrefrenabile voglia che avevo di toccarlo per capire se fosse reale e non frutto della mia immaginazione tanto sembrava di una bellezza irreale.
"L'attrazione di solito è più debole quando si è già attratti da qualcun altro." Mi rispose questa volta Hannah.
Da chi potevo essere attratta ? Mi chiesi più volte nella mente senza trovare risposta, poi degli occhi verdi occuparono i miei pensieri e capii che si trattasse di Lex. Quel ragazzo era davvero bello ma l'attrazione che provavo non era certo fisica, più che altro volevo approfondire più cose sul suo conto, o almeno questa era la scusa che accampava la mia mente perché era impossibile non provare attrazione fisica per uno come Lex. Al ricordo del suo volto a pochi centimetri dal mio sentii le guance imporporarsi, mi voltai quindi verso il finestrino cercando di non farmi vedere, non volevo mi facessero domande, eppure potei chiaramente sentire la risata cristallina di Hannah che in quel momento mi guardava intenerita; forse era meglio continuare con il discorso.
"Quindi sono solo questi i vostri poteri?"Cercai di informarmi.
"Sì,sono quelli principali, poi in base alla categoria di qui facciamo parte possediamo anche altre capacità"Mi rispose adrian facendo ricadere i suoi occhi verde acqua sul mio volto per un attimo prima di continuare. "Ad esempio io faccio parte degli angeli guerrieri, posseggo perciò maggior forza fisica , l'abilità di saper padroneggiare ogni arma e in più posso diventare invisibile"
Non riuscivo ad immaginarmi Adrian un guerriero, pensavo gli angeli fossero portatori d'amore non che facessero guerre,eppure quei due mi avevano raccontato dello scontro durato secoli tra loro e i disertori e forse Adrian faceva parte di quell'esercito.
"Io invece posso guarire ogni tipo di malattia e posso leggere nella mente" Intervenne invece Hannah.
Dopo quella rivelazione mi maledii più volte ricordando tutti i pensieri che avevo avuto, dai più stupidi ai più imbarazzanti,nel lasso di tempo trascorso insieme. Doveva pensare che fossi una decerebrata quanto i miei fili logici mentali non avessero alcun senso. Forse era meglio continuare con altre domande invece di rimuginarci sopra rendendomi conto che sicuramente la bionda stava leggendo anche questi pensieri.
" Che altre categorie ci sono?" "Oh beh ci sono gli angeli rivelatori, che leggono nel futuro; gli angeli messaggeri, che fanno da tramiti con il mondo degli umani e il paradiso, gli angeli maestri che insegnano a padroneggiare i poteri ai nephilim e molti altri" Elenco Adrian.
"E queste categorie siete voi a deciderle?"
"No, crescendo sviluppiamo delle capacità e in base a queste capitiamo in una categoria" Mi rispose Hannah.
Feci per girarmi nuovamente verso il finestrino quando mi tornò in mente una domanda che la sera prima mi ero posta.
"Voi due avete l'aspetto di liceali ma in realtà quanti anni avete?"
I due angeli si guardarono per poi scoppiare a ridere come se avessi fatto chissà quale battuta.
"Fidati se te lo dicessimo non ci guarderesti più allo stesso modo" Mi disse Adrian mentre continuava a ridere neanche ci fosse gas esilarante nell'aria.
"Quanti anni avrete mai, due secoli, tre..quattro?"
A quelle mie parole risero ancor più sonoramente tanto che cominciavano a darmi fastidio. Li guardai scettica fin che loro non si calmarono gli occhi lucidi per le troppe risa.
"Beh vedi -Sussurrò Hannah riprendendo fiato- Io ho tre milioni di anni mentre Adrian se non sbaglio quattromilioni e cinquecentomila, giusto?- Fece lei pensierosa portandosi un dito al mento ricevendo una risposta affermativa dal biondo.
Rimasi basita a quelle risposte sentendomi in un certo senso immatura ai loro occhi che avevano visto il cambiamento della specie umana di epoca in epoca.
"Abbiamo dimenticato di dirti che noi siamo degli angeli originali ovvero eravamo presenti nella guerra contro i disertori" Si scusò Hannah poggiandomi una mano sulla spalla. "Certo non ti aspettavi fossimo così vecchi."
"E in tutto questo tempo non vi è mai venuto in mente di non so? procreare?"
Chiesi pensando che quei due come coppia non erano male. Hannah e Adrian ricominciarono a ridere come dei deficienti e non potei fare altro che aspettare loro si calmassero per ricevere risposta.
"Vedi Faith noi non procreiamo come gi umani, gli angeli vengono creati dal creatore, in più noi angeli ci amiamo tutti allo stesso modo non abbiamo relazioni. "
A quella risposta rimasi più basita della scoperta della loro età.
"Come vi amate tutti allo stesso modo, uno di voi non ha mai provato un senso di appartenenza ad un'altra persona, il bisogno di proteggerla e di rischiare la vita per lei?" Entrambi gli angeli sembrarono pensarci su.
"No non abbiamo relazioni, ci consideriamo tutti fratelli e ci amiamo in egual modo ma quei sentimenti che tu hai descritto sono quelli che in un certo senso provo per te"
Mi svelò Adrian con nonchalance come se esternare i propri sentimenti non gli creasse problemi.
Cos'era quella,una dichiarazione d'amore? Non potei evitare di spalancare gli occhi e arrossire cosa che notò subito il biondo mentre Hannah sorrideva avendo sicuramente ascoltato i miei pensieri.
"Faith, io sono il tuo angelo custode è normale che provi questi sentimenti per te, anche se tu fossi stata un maschio avrei provato questi sentimenti, per me è normale,-poi notando che non cambiavo espressione aggiunse sospirando- non sono innamorato di te"
Il peso che si era venuto a creare sul mio cuore scomparve facendomi sospirare di sollievo. Non prendetemi per pazza, Adrian era un ragazzo fantastico in tutti i sensi ma guardandolo trovavo in lui solo un buon amico, una persona di cui fidarmi e nient’ altro .
"Cosa mi dite degli angeli caduti invece?" Continuai a domandare.
"Gli angeli caduti non hanno ali tranne gli originali, ovvero quelli a capo della ribellione, in quel caso però le hanno nere. Vedi nel paradiso possedere le ali bianche è un simbolo di purezza, averle nere è simbolo invece di contaminazione. Che dire di loro? Posseggono un'aura putrida,morta, averli vicino ti provoca agitazione e rabbia, sono anche ottimi tentatori,possono convincerti a fare qualsiasi cosa, con un tocco possono scovare ogni tua paura ed usarla contro di te e in più anche essendo angeli caduti non hanno perso la loro bellezza e sono il sogno erotico di ogni ragazza, mentre noi esercitiamo attrazione loro esercitano erotismo, lussuria, violenza. Anche loro prima di cadere sulla terra facevano parte di una categoria  quindi continuano a possedere  i loro poteri mentre quelli di base li perdono. Ah,infine mentre noi angeli veniamo creati dal creatore e che quindi il nostro numero può rimanere invariato in caso di perdite, gli angeli caduti son un tot. di numero e se uno di loro muore non può essere sostituito anche perchè i nephilim, loro figli, non sono angeli appieno" Mi disse Adrian con un tono neutro. 
"Se non possono essere sostituiti gli angeli caduti potrebbero essere sterminati" Azzardai io, non che mi piacesse l'idea di far fuori tutti gli angeli caduti, ma se questi avevano portato una guerra perché gli angeli non li uccidevano mettendo fine a possibili ribellioni?
"Anche se c'è stata una guerra noi siamo angeli Faith non potremmo mai attaccare dei nostri fratelli imbattutisi nel sentiero sbagliato almeno che non ci sia bisogno di difenderci" Precisò Hannah scandalizzata all'idea di fare fuori qualcuno per prevenire questioni che forse neanche si sarebbero ripetute.
Feci tesoro di tutte quelle informazioni , accorgendomi solo in quel momento che Adrian stava parcheggiando e che quindi eravamo arrivati.
"Sentite a parte voi due non vorrei avere approcci con altri soprannaturali...consigli per riconoscerli ed evitarli?" Adrian ed Hannah si guardarono parlandosi con non so quale linguaggio muto poi entrambi si voltarono verso di me.
" Ci sono cinque regole che devi seguire per poter sopravvivere qui dentro-comincio ad elencare Hannah tenendo il conto con le dita-
uno, non chiedere informazioni su un aula ai ragazzi in corridoio, se ti capita un vampiro o un lupo mannaro non sa mai dove possono condurti e cosa potrebbero farti, ricordati quindi di chiedere informazioni sempre e solo in segreteria;
due, in una classe almeno che non sei certa ci sia un umano come te cerca di non fare confidenze con nessuno e siediti sempre al primo banco vicino alla porta in modo di poter essere la prima ad uscire ed evitare che qualcuno ti fermi;
tre, alla mensa cerca sempre un tavolo vuoto e in disparte e cerca di non finire nel tavolo riservato ai licantropi, ci tengono parecchio al loro territorio;
quattro, non andare mai e ribadisco  mai in bagno da sola, potresti essere attaccata;
infine cinque, all'uscita da scuola devi tornare subito a casa e non trattenerti altrimenti potrebbero rapirti e ucciderti."
"Mi spieghi come fanno a sopravvivere gli umani in questa scuola non conoscendo i soprannaturali?"
Adrian mi si avvicinò mettendomi un braccio intorno alle spalle. "La preside sa dell'esistenza dei soprannaturali quindi si preoccupa sempre di affidare agli umani novellini un tutor che gli spieghi un pò come funziona e lo tenga lontano da loro. Di solito ad ogni gruppo di soprannaturali viene affibbiata una gerarchia sociale ma poi ti spiegherà meglio il tuo tutor. "
Annuii impercettibilmente troppo presa in quel momento a notare gli sguardi carichi di invidia che alcune ragazze mi lanciavano forse per il modo in qui io e Adria ci abbracciavamo, l'imbarazzo era tale che affondai il volto nel petto del mio angelo custode come a cercare di nascondermi mentre lui mi trascinava via... forse alla segreteria.


"Ciao il mio nome è krystal, ti farò da guida all'interno dell'istituto"
La ragazza che mi aveva rivolto la parola aveva lunghi capelli di un viola accesso che le ricadevano sulle spalle in perfetti ricci, era alta quanto me, possedeva un delicato volto a cuore e dei vispi occhi azzurri che mi studiavano attenti. Pochi minuti fa Adrian mi aveva condotto alla segreteria porgendomi il modulo degli orari e indicandomi l'aula, stavo per incamminarmi quando quella ragazza mi fermò porgendomi la mano in segno di saluto e presentandosi come mia tutor.
"Faith wilson" ricambiai la stretta di mano mentre la studiavo anch'io con sguardo attento: come prima impressione sembrava una ragazza vivace, sicura di se, senza peli sulla lingua.
"Ho già avvertito i tuoi professori che mancherai le prime ore nelle quali ti farò fare un giro turistico, detto ciò possiamo andare."
Non ebbi tempo di rispondere che krystal mi afferrò il polso inoltrandosi nella calca di alunni che sbarravano il passaggio del corridoio. Passai le prime quattro ore a visitare aule su aule a mia detta tutte uguali ma alle quali krystal attribuiva ogni volta differenti funzionalità. Oltre alle aule, visitai anche la biblioteca enorme e dalle alte vetrate ben illuminate ,il portico colonnato affacciato su un ampio giardino dove stazionavano tanti panche per mangiare o anche solo per riposarsi in un ora di buco , il bar dove ritirare il pranzo che fungeva come da mensa, la segreteria, l'infermeria, il campo da rugby, la palestra e un sacco di altri luoghi, penso mi abbia persino fatto vedere lo stanzino.
Krystal, o Krys come preferiva essere chiamata, continuò a parlare tutto il tempo ma io non riuscii a seguirla, i miei pensieri erano rivolti unicamente a Lex e le domande che volevo porgli e il modo in cui lo avrei ringraziato per avermi salvato da quella testa di cazzo castana. Quest'ultimo mi tornò in mente e non potei fare almeno di chiedermi se anche lui frequentasse questa scuola; e se anche quella Abby la frequentava? Ciò era molto probabile ma sperai con tutta me stessa di non ritrovarmi tutti i miei nemici in quelle quattro mura.
Questi pensieri mi affollavano la mente come fossero un tornado portatore solo di preoccupazioni mentre krystal mi conduceva a quello che doveva essere il mio nuovo armadietto. Sollevai lo sguardo guardandomi intorno, cercando di imprimere nella memoria quel luogo quando ricordai di esserci già stata ciò che mi sfuggiva era quando ci fossi stata. La risposta sopraggiunse alle spalle della mia tutor accecandomi con quelle due pietre viola.
"Ciao bambola" Mi disse lui sorridendo divertito. Guardai krystal che continuava a parlare come se non lo avesse sentito nonostante le fosse praticamente accanto a qualche centimetro dall' orecchio.
"Carina la tua amica" Aggiunse con un ghigno mentre le girava intorno.
Come poteva la mia tutor non accorgersi della sua presenza?
Chi era quel ragazzo?
Ripassai nella mente tutti i tipi di soprannaturali esistenti arrivando alla conclusione che dovesse trattarsi di un fantasma, ma gli umani non potevano vederli, ne sentirli o percepire la loro presenza, perché invece io potevo?
Il fantasma continuò a girare intorno a krystal dandole dei pizzicotti che la ragazza neanche percepiva.
"Stammi lontano" Sibilai fulminandolo con lo sguardo.
"Come scusa?" Mi riprese krystal corrucciando la fronte mentre il fantasma se la rideva.
"Non ho detto niente" Dissi imbarazzata io per poi voltarmi verso il mio armadietto concentrandomi sul lucchetto mentre la mia guida se ne stava muta pensando attentamente a non so cosa, comportamento che mi mise ancora più ansia . Fortunatamente suonò la campanella di fine lezioni che distolse l'attenzione di krystal da me il tempo che mi bastò per sussurrare al fantasma:"Voglio risposte ci vediamo dopo"
Non attesi una risposta troppo intenta a seguire la mia guida verso la mensa ma quando stavo per voltare l'angolo potei chiaramente udire la sua voce urlare un : "Mi trovi qui bambola"


Il bar che fungeva da mensa era gremito di studenti ma non impiegammo comunque molto tempo a ritirare le nostre ordinazioni( un paio di hot dog) sedendoci poi su una panca vuota un pò isolata rispetto alle altre.
"Ultima cosa su qui devo istruirti prima di lasciarci riguarda un pò la gerarchia degli studenti" Mi disse krys dopo aver sbocconcellato il suo pranzo svogliatamente per alcuni minuti, avvicinandosi poi verso di me come a dovermi rivelare qualcosa di confidenziale.
Eccoci, pensai, era arrivato il momento preannunciato da Adrian, ovvero il momento in cui la mia tutor si sarebbe inventate cazzate su cazzate per non farmi avvicinare a nessun soprannaturale, ero proprio curiosa di sapere come gli avrebbe definiti, sempre che lei sapesse della loro esistenza...
"Prima di tutto ci sono i figli di papà, i ricchi di Rondley, che si credono superiori a tutti qui dentro perciò non accennano spesso a fare confidenza e ti consiglierei vivamente di non avvicinarti perché con gli insulti ci vanno pesante."
Il dito di krystal indicò un gruppo di ragazzi sotto la tettoia, riparati dall'ombra. Da quello che potei vedere a quella distanza tutti avevano la pelle diafana da far invidia a un morto, i capelli leggermente spenti, il volto austero mentre fissavano gli studenti, non con aria di superiorità come ci si spetterebbe da adolescenti viziati, il loro sguardo era quello di un predatore attento alla ricerca della prossima preda da uccidere, lo confermava anche la postura tesa, i muscoli pronti a scattare al minimo movimento.
"Quelle lì invece sono le classiche bulle da qui ti pregherei di stare ala larga se non vuoi ritrovarti in infermeria,si arrabbiano per davvero poco."
questa volta krys indicò un gruppo di ragazze dagli abiti attillati scuri e le giacchette di pelle nere. Non mi ci volle altro per capire che erano streghe, nere per la precisione, e che si trattava dello stesso gruppo che mi aveva attaccata: la gilda della rosa nera. In quel momento non riuscivo ad intravedere Abby però ricordavo quell'altra ragazza alla quale avevo dato un pugno ridere con le altre ragazze. Al ricordo di quello che il loro capo mi aveva inflitto in me era nata una gran voglia di andare lì a spaccare il naso ad Abby e tutto il resto del gruppo.
"Tutto apposto?" Chiese la mia tutor seguendo il mio sguardo fino alle ragazze catalogate come bulle.
"Si certo continua pure" Risposi colta in flagrante facendo un sorriso imbarazzata. Lei mi studiò a lungo, i suoi occhi puntati nei miei ,prima di continuare.
" Quelli lì invece sono gli intellettuali, sono parecchio noiosi e ripetono sempre le stesse cose ,mentre quelli là invece sono i classici ragazzi misteriosi e mia detta parecchio pericolosi"
Mi indicò prima un gruppo nel quale individuai Hannah e Adrian, doveva quindi trattarsi degli angeli , poi un secondo gruppo che identificai come angeli caduti. Trovavo il modo di descrivere questi diversi gruppi da parte di krystal abbastanza stupido, sperava davvero che gli umani non si immischiassero con i soprannaturali solo per questi innocui motivi?
"Infine c'è il gruppo delle cheerleader e dei giocatori di rugby,si credono i migliori e discriminano chi non fa parte del loro gruppo"
Seguii il dito indice di krys fino ad incollare lo sguardo su un tavolo riservato dal quale anche a quella distanza si udivano risate ed gridolini divertiti, tutti avevano la pelle scura, i capelli arruffati, l'aria di chi ottiene tutto senza alcuno sforzo, sicuramente licantropi. I soprannaturali in quella scuola erano davvero tanti e mi chiesi che gruppo occupassero gli umani, quelle delle vittime o delle prede?
"Spiegami una cosa" Mi rivolsi a krystal" Se i due terzi della scuola son off-limits con chi dovrei fare amicizia io?"
Sul volto della mia tutor si dipinse un sorriso e il suo indice mi indicò un altro gruppo all'apparenza normale seduto ad un tavolo isolato come il nostro.
"Quelli sono sicuramente i ragazzi più normali della scuola con qui potresti fare amicizia" In poche parole gli unici umani pensai sempre più convinta dell'idea che i ragazzi "normali" non potessero isolarsi così, non c'era un modo con qui potessero tener testa ai soprannaturali?
"Vieni andiamo a quel tavolo, ti presento qualcuno." Non avevo nessuna voglia di fare amicizia in quel momento, volevo solo parlare con Lex, dovevo scoprire se frequentava quella scuola.
"Tu vai pure krys io volevo prendere qualcos'altro da mangiare al bar, ti raggiungo subito"
Lei annui poco convinta studiando attentamente il mio viso dove spuntava un gran sorriso falso. Mi incamminai verso il bar convinta, ma appena krystal si voltò cambiai direzione dirigendomi ai tavoli privati dei licantropi mentre con lo sguardo cercavo i suoi occhi verde scuro. Lo trovai poco dopo tra due  ragazzi così alti che quasi lo nascondevano, presi due lunghi respiri cercando di calmare i battiti accelerati del mio cuore e mi avvicinai. Quando fui abbastanza vicina perché gli altri si potessero accorgere di me tutte le voci si zittirono e tutti mi guardarono male, come fossi una rosa bianca tra rose rosse, non ci feci comunque molto caso, il mio sguardo inquadrava solo la sua figura.
"Lex posso parlarti?" Domandai con un tono così calmo che non solo sorprese me ma anche il resto del branco.
A quelle semplici parole un ragazzo accanto a me si alzò da suo posto guardandomi male, era alto due spanne in più di me, le spalle ampie e il volto serio , contro luce sarebbe sembrato un armadio.
"Chi ti da il diritto di pronunciare il nome di Lex, umana ?"
Stava scherzando vero?
"E come dovrei rivolgermi a lui? urlandogli hey biondino vieni qui?"
Risposi irritata segnandomi sulla mia lista nera un altro nemico a giudicare dallo sguardo omicida che mi rivolse . Il ragazzo, o meglio l'armadio, ringhiò mostrando i canini appuntiti, pronto a darmi...non so un cazzotto?quando venne fermato da Lex che gli mise una mano sul petto e lo allontanò.
"Lasciala stare Ryan" Disse sorridendomi.
"Cosa dovevi dirmi?" Mi chiese avvicinandosi con pochi passi a me. non posso parlare davanti a tutta questa gente pensai, quindi afferrai il braccio di Lex , la sua pelle scottava, e lo condussi vicino ad una colonna sotto il portico. Dietro i noi si poterono udire le urla degli altri componenti del branco, soprattutto femmine, che ci urlavano dietro
"Oh Lex, un'altra che ti sbava dietro?"
"Mi raccomando non farla soffrire troppo"
"Poverina si illude"
E altre cose del genere.
"Allora? Cosa dovevi dirmi?" Mi chiese con un sorrisetto.
"Ti volevo ringraziare per avermi salvata, non sono riuscita a farlo l'ultima volta"
Dissi con il volto basso mentre le guance mi si coloravano e mi torturavo le dita delle mani, chissà come dovevo apparire stupida ai suoi occhi o agli occhi del suo branco. Di solito non mi comportavo in questo modo, eppure la sua presenza faceva accelerare i battiti del mio cuore , mi faceva sentire ingenua ed immatura.
"Di niente piccoletta- mi fissò a lungo con i suoi occhi impenetrabili prima di continuare- non hai paura di me quindi deduco che sai chi sono?"
Alzai lo sguardo studiando il suo volto stranamente rilassato" Sì. So che sei un lupo mannaro e proprio per questo volevo chiederti...  perché mi hai  marchiata con il tuo odore?"
Sul suo volto comparve il solito sorrisetto candido ma nei suoi occhi potei leggere per un attimo sorpresa, come se non si aspettasse che io lo sapessi.
"Dovresti ringraziarmi, tu sei nuova in questa cittadina e gli altri gruppi avrebbero potuto attaccarti, con il mio odore addosso gli altri ci penseranno due volte prima di aggredirti"
Rimasi un attimo delusa da quelle parole, chissà io cosa mi aspettavo?Magari che fosse interessato a me? Quanto sei stupida Faith.
"Ah allora grazie"
"Figurati piccoletta " Mi disse lui prima di scompigliarmi i capelli per poi tornarsene dal suo branco.
Rimasi per alcuni minuti lì a guardarlo ridere e scherzare quando venni raggiunta da Adrian.
"gliel'hai chiesto?" Mi domandò circondandomi da dietro con le braccia e cullandomi dolcemente.
"Si, in poche parole l'ha fatto perché gli facevo pena non c'è altro sotto" Mi girai e lo abbracciai affondando il volto sul suo petto, avevo bisogno di sentirmi protetta.
"Sei sicura che non ci sia niente sotto?-Mi sussurrò all'orecchio- no perché dal modo in cui ci sta guardando viene da credere il contrario"
Mi voltai anch'io in nella direzione di Lex e vidi che ci stava guardando, le labbra serrate, la mascella contratta e gli occhi due fessure. Quel ragazzo era davvero strano, prima mi marchia e dice che l'ha fatto per rendermi le cose in questa cittadina più semplici e poi mi fulmina con lo sguardo se mi abbraccio con il mio angelo custode. Già è difficile capire i maschi figurarsi poi se sono maschi soprannaturali.
In quel momento suonò la campanella e Adrian fu ben felice di accompagnarmi nell'aula di biologia al piano superiore.
"hannah?" Chiesi mentre camminavamo con lui che mi stringeva a se, il suo braccio intorno alle mie spalle.
"Non lo so, aveva delle cose da fare" Mi rispose lui tranquillo senza approfondire altro.
Stavamo camminando verso la classe quando venimmo bloccati da Krystal.
"Faith non sapevo avessi un amico, perchè non me lo presenti?" Dal modo in cui si guardavano qualcosa mi diceva che si conoscessero molto bene invece.
"non è come pensi Krystal" rispose Adrian. Come volevasi dimostrare.
"conosci le regole"
"Di quale regole sta parlando?" Mi intromisi io rivolta ad Adrian.
I due sembravano essersi dimenticati della mia presenza.
"ti ripeto krys non è come credi" Adrian sembrava calmo mente krystal stava per scoppiare dalla rabbia.
"Niente approcci con gli umani"
"Lei è la mia protetta"
A quelle parole la ragazza si volse verso di me, mi prese per un braccio e mi condusse via dal mio angelo. Cercai di dibattermi ma krys aveva una stretta ferrea e Adrian sembrava non riuscire a muoversi bloccato da una ragazza mora.
"Dove mi stai portando krys?" Le gridai contro irritata dalla situazione assurda.
"Ti porto in presidenza" Cosa centrava adesso la preside in questa situazione? Non dovetti attendere molto per saperlo.
Krystal mi condusse in un ufficio ben illuminato occupato solo da un enorme scrivania. Al suo interno c'erano tre ragazzi con le braccia conserte e una donna di mezz'età dai capelli neri ricci che le ricadevano lunghi sulle spalle, il viso illuminato da un sorriso candido, gli occhi grigi fissi sulla mia figura.
"Ciao Faith"
"Cosa volete da me?" Sibilai arrivando subito al sodo.
La preside rise divertita dirigendosi a sedere sull'enorme poltrona dietro la scrivania.
"Sai Faith , di solito gli umani di Rondley non sanno dell'esistenza dei soprannaturali, soprattutto poi umani appena trasferitisi. Da quello che mi ha detto krystal hai parecchia confidenza con l'angelo Adrian e anche con il capo branco dei lupi rossi,Lex"
Come facevano a sapere tutte queste cose di me?
" Di cosa state parlando?" Cercai di sembrare incredula.
"Faith sappiamo che tu sai non far finta di niente" Mi disse la preside guardandomi negli occhi continuando a sorridere.
"Ripeto, cosa volete da me?" Dissi incrociando le braccia e alzando un sopracciglio.
"per far si che soprannaturali e umani possano convivere occorrono delle regole, regole che però spesso non vengono rispettate."
La preside si alzò dirigendosi verso la finestra rimanendo qualche minuto a guardare il panorama. "Per far si che le regole vengano rispettate ho creato i cacciatori, incaricati di proteggere gli umani e tenere a bada i soprannaturali"
"Cosa centro io con ciò?"
"Vedi faith tu sai dell'esistenza dei soprannaturali in più hai fatto amicizia con alcuni di loro, ho bisogno che tu ti unisca ai cacciatori,con la tua conoscenza ci aiuterai a salvaguardare la sicurezza degli umani."
Non volevo far parte di nessun gruppo,in particolare di un gruppo di cacciatori, perché non potevo avere una vita normale come tutte le altre diciottenni?
"Grazie ma non mi interessa" Risposi sbrigativa dirigendomi verso la porta.
Feci per aprire ma qualcuno mi precedette entrando nell'ufficio e sbarrandomi l'uscita.
Ero circondata.

pov Hannah

Camminavo a passo svelto per i corridoi cercando Adrian. Il mio istinto continuava ad urlarmi che fosse successo qualcosa e il fatto di non riuscire al trovare il mio amico me lo confermava. Stavo per mettermi a correre quando delle forti braccia mi afferrarono per i fianchi.
"Adrian" Gridai voltandomi e incontrando i suoi occhi verde acqua.
"Hai fatto quel che ti ho chiesto?" Mi chiese respirando affannosamente portandosi una mano sul petto e piegandosi leggermente in avanti
"Si, ma Adrian cos'hai?"Gli chiesi preoccupata non riuscendo a leggergli nel pensiero essendo un angelo originale e perciò più forte
"Cosa ti ha detto?" Mi chiese senza rispondermi.
"Non sono riuscita a leggerE nella mente di Lex, c'è come un muro che mi blocca"Lui annuii forse aspettandosi quella risposta abbassando poi lo sguardo.
"Ora mi spieghi cos è successo?" Lo ripresi aiutandolo a mettersi dritto.
"Faith" Disse prima di cominciare a tossire convulsamente.
Lo aiutai a sedersi per terra e sollevai l'orlo della sua maglietta per cercare di capire cosa aveva. La pelle bianca e liscia di Adrian era attraversata da una miriade di vene bluastre, al centro di esse albergava un pugnale con un simbolo inconfondibile.
"Cacciatori" Sussurrai prima di poggiare le mani sull'addome di Adrian e illuminare di bianco l'intero corridoio.

Angolo Autore
scusatemi per l'enorme ritardo ma parlando sinceramente non avevo ispirazione e quindi ho impiegato parecchio tempo a scrivere questo capitolo. Spero possiate perdonarmi. Questo capitolo è parecchio lungo e a mia detta fa un po schifo ma spero possiate apprezzare. Scusate se non rispondo alle recenzioni ma ho molto da fare e il poco tempo che trovo lo uso per pubblicare. Ringrazio chi ha recensito e chi ha messo la storia tra le seguite, le preferite e le ricordate. un bacio e spero a presto ciaoo<3
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale / Vai alla pagina dell'autore: Miakuzz