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Autore: JaneChase    22/09/2014    1 recensioni
[Piccola premessa: Questa storia è una fanfiction, ma per cause di forza maggiore ho dovuto metterla tra le originali]
Cosa potrebbe succedere in una scuola in cui sono raccolti i figli dei grandi eroi delle saghe?
In un mondo in cui più realtà coesistono, saranno proprio loro, a crearne uno nuovo in cui vivere insieme.
Genere: Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
Capitoli:
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HOLLY
-Cheeeese!
Ko scatta un paio di foto, per poi separarsi con suo fratello dall'abbraccio di gruppo. Ci troviamo in una sottospecie di "BatCaverna". L'ampio spazio circolare, è stato scavato nella pietra, raggiungibile solo attraverso un tunnel segreto, la cui entrata si trova nella sala in cui Jam e Sam (fa pure rima) hanno fatto imbestialire la Grace. Sulle pareti della grotta vi sono cavi elettrici e monitor di varie dimensioni. Un unico muro, quello davanti a noi, è completamente spoglio. I gemelli ci porgono delle spille, una ciascuno, con il simbolo della nostra squadra: un piccolo panda che stringe un cuore di peluche. Appunto la spilla sul petto, a sinistra, appena sopra il cuore (un'idea di Mirko). Il biondo mi aiuta a salire sul carro di bambù (sono convinta che non reggerà affatto), con lo stesso emblema,  mentre il fratello si occupa di Meg. Alice sale senza difficoltà. Si vede che anche se porta sandali bassissimi dalla mattina alla sera, è più abituata di noi a indossare 'sti trampoli. Una volta raggiunta la bionda a bordo, noto gli unicorni che dovranno trainarci. Uno nero, dalla criniera e la coda bianche, l'altro bianco con coda e criniera nere. Solo i corni sono uguali. Riesco a percepire il metallo prezioso, come se mi stesse chiamando. Oro. Guardo gli altri carri. Solo noi siamo accompagnate da queste meravigliose creature. Probabilmente perché io e mia sorella siamo le uniche in grado di controllarle. Il carro alla mia destra, quello dei Maghi Divergenti, è l'unico occupato, oltre al nostro. Quando la nostra squadra è arrivata, la piccola Potter stava raggiungendo suo fratello e la sua nuova amica sulla piccola carrozza. Megan mi ha spiegato che il loro carro è stato fatto con vari tipi di legno magico (informazione ricevuta da Pottermore). I ragazzi indossano delle tute nere, che mi pare di aver visto nel film di Divergent, e ognuno ha la spilla della squadra in un posto diverso. "Non possono essere controllati" penso sospirando. Il loro logo è l'emblema di Hogwarts, con al centro una pistola. Tutti noi ci aspettavamo i Doni della Morte, con il simbolo degli Intrepidi al posto della Pietra della Resurrezione, ma, ovviamente, tutto ciò che questa squadra farà, sarà al di fuori delle aspettative. Alla mia sinistra, Sammy e Brad, che camminano in cerchio intorno al loro carro, aspettando Abby, mentre quello del Team J-J-J, è ancora coperto da un telo nero. Il carro delle saette incendiarie è una biga, o almeno la versione L di una biga, dato che è abbastanza grande da contenere tre persone al posto di due. Ai lati è decorata da motivi di fuoco e fulmini che si scontrano, mentre davanti ha il simbolo della squadra: una fiamma che contiene una saetta (cosa che mi ha fatto venire la nostalgia di Fairy Tail). Sento un rumore di passi provenire dal tunnel alle mie spalle. I due ragazzi smettono di girare in tondo, e lanciano un'occhiata speranzosa alla galleria scura. Dalle tenebre fuoriescono due ragazze a braccetto, una dai capelli di ghiaggio, l'altra dalla chioma di fuoco. Simon sbuffa esasperato, mentre Mellark si limita ad abbassare lo sguardo sconsolato, iniziando a prendere posto sulla biga. Al seguito delle due, ecco comparire dall'oscurità, la squadra numero uno al completo. I tre camminano coordinatamente. Jane guarda in basso, per accertarsi di mettere un piede davanti all'altro, mentre Jake e James la sorreggono. La legata sbianca, quando si accorge di stare per inciampare, ma con uno scatto fulmineo lo shadowhunter la solleva di un paio di centimetri, mentre il mago la raddrizza, dopodiché l'altro la rimette a terra. La ragazza li guarda sorpresa, per poi rispondere al sorriso del Potter, con un altro un po' imbarazzato e spontaneo, che rivolge anche al biondo. Al giovane Herondale si alza appena un angolo della bocca, un movimento quasi impercettibile. Sembrano una famigliola felice. Il che mi porta a seguire a ruota le loro stiliste in un coro di 'aawwwwww'. Una volta al carro, Jake lascia la mia amica tra le braccia del Grifondoro, per aiutare le ragazze a scoprirlo. James sembra gradire il gesto, e parecchio anche. Mi pare di sentire un borbottio in direzione Meggy. Ecco che il telo viene rimosso, mostrando un carro nero lucido, con motivi di onde azzurre, stelle rosse e rune dorate, e uno stemma circolare davanti, con all'interno tre J incrociate a formare un asterisco. Lyla lega con un fiocco un nastro azzurro al collo di Jai. Sulla strisciolina di stoffa cangiante è appuntata la sua spilla. La collega, invece, porge delle cinture ai ragazzi (una color oro, l'altra rossa), con lo stesso stemma. Infine le stiliste li mettono l'uno accanto all'altro davanti al carro. Con quei tacchi la ragazza è alta quanto i suoi compagni, e tutti e tre hanno i capelli al naturale. Nessuna acconciatura sfarzosa, niente gel o lacca, solo ciuffi e riccioli ribelli. La rossa scatta loro una foto. Ha avuto la stessa idea di Meg. Infine dopo un abbraccio veloce, si dirigono verso il gruppo degli altri stilisti (che mentre ero distratta hanno raggiunto anche Ko e Mirko). Intanto un paio di uomini in nero, portano al carro due pegasi bianchi, che lo traineranno. Una volta sistemati anche i cavalli alati, Jam salta all'interno del carro. Porge una mano alla figlia di Percy, che l'afferra tentando di salire. Ecco che scivola ancora. Oh, Jai, penso. Persino io sono meno goffa di te sopra 'sti cosi. Il biondo l'afferra per la vita, facendola arrossire fino alle punte delle orecchie. Nonostante tutto, si fa spingere verso il mago, e si aggrappa a quest'ultimo senza fare storie, senza nemmeno cercare di scusarsi. Probabilmente sa che balbetterebbe, finendo per diventare viola, e svenire all'istante, cosa che è meglio evitare. La legata stringe il braccio del moro con tranquillità, come se fosse la cosa più naturale sulla terra. Il ragazzo si libera dalla presa e la cinge un fianco, mentre lei si aggrappa disperatamente alla giacca della sua tenuta nera e rossa.
-Tranquilla sirenetta, non ti lascierò cadere- le dice James. A questo punto la mia gemella sbuffa un 'io lo ammazzo!', finendo per incavolarsi ed imprecare, sintomi della noia e dell'ansia. O forse il maggiore dei Potter c'entra qualcosa?
Lancio un'occhiata sospettosa a mia sorella, quando sento un tonfo. Mi volto verso un Brad steso a terra, ed un Sammy con la bocca spalancata e il braccio sinistro teso, la mano chiusa a pugno. Sta guardando in direzione corridoio oscuro, dove un'Abigail Grace in veste di principessa di fiamme e fulmini versione blu, corre verso i suoi compagni di squadra, seguita da Sheila. Dallo "Stilisti-club" ecco allontanarsi una copia sputata di Ansel Elgort, che raggiunge la squadra due, e appunta spille a random, correndo via con la mora. Sento un secondo rumore, simile a quello che fa una faglia spaccando la terra. Davanti a me una parete della caverna si sta lentamente alzando. Jake Herondale salta sul carro nero, liberando la mia amica dalla stretta del moro, che borbotta qualcosa sottovoce, per poi accettare di condividere la Jackson. Simon, invece, rimane immobile nella sua posizione, mentre continua a fissare la figlia di Jason. Il ragazzo del distretto dodici, (che intanto si è alzato), lo afferra per il colletto della maglia arancione dalle maniche strappate, mentre con la mano libera stende uno strato di "Crema miracolosa di zia Tiffany" sulla guancia destra, (messa dal suo stilista) dove il legato lo ha colpito.
Lo trascina a bordo, e i due si posizionano ai fianchi della ragazza. Vedendoli tutti insieme, devo dire che quei tre non stanno affatto male. I ragazzi sono vestiti allo stesso modo. Quella che un tempo era una T-shirt arancione, ora non ha le maniche, ed è ornata da fulmini che, partendo dalle spalle, incontrano le fiamme in basso. I jeans, hanno stessi colori e decorazioni. Infine scarpe di tela identiche a quelle della legata, ma rosse con lacci gialli. Le maglie sono piuttosto aderenti, e con quegli strappi mettono in risalto i muscoli dei due, donando loro una nota virile. Gli occhi azzurri di Brad, hanno assunto una nuova luce con quelle fiamme indosso. Uno scintillio crepitante, che pare affievolirsi nel momento in qui mi volto dall'altra parte. L'ho fatto di nuovo. Ho lasciato che il mio sguardo cercasse il suo. Ma perché?! Perché evitarlo in tutti i modi possibili, quando alla prima occasione in cui mi si para davanti non riesco a smettere di guardarlo? Alice mi afferra per le spalle e mi chiede se sto bene. Annuisco appena. Mi sento il viso in fiamme. Per cercare di riprendermi, mi concentro sugli unicorni, e sulla parete di roccia, ormai quasi aperta del tutto. Appena il pavimento smette di tremare, il primo carro parte. Vedo la mia amica allontanarsi, una maschera di sicurezza sul viso. Ora Sammy si decide a ricomporsi. Mentre i ventii iniziano la loro corsa, il figlio di Peeta mi lancia un ultimo sguardo disperato. Potrebbe significare tristezza, frustrazione, o altro. Con i suoi occhi imploranti cerca di mandarmi un messaggio. La squadra scompare una volta fuori la grotta. Con un'amara consapevolezza, recepisco la supplica del ragazzo. Ma è troppo tardi, o forse troppo presto. All'interno dell'arena saremo tutti nemici. Forse non nemici mortali, ma come Annabeth ha catturato Percy una volta fuori dal formicaio, così faremo noi tutti alla prima occasione. Perché questi sono i giochi. E io riuscirò a rendere fieri di me Frank e Hazel. Il carro parte. Sussurro qualcosa al nero destriero davanti a me, per poi stringere la mano di mia sorella, preparando un falso sorriso da mostrare al mondo. Come, del resto, ho sempre fatto.
 
JANE
Una cosa che di certo non mi sarei mai aspettata, è tutta la gente che è venuta ad assistere alla nostra traversata in carro. Vedendo il CHB Junior perennemente deserto, e l'Accademia muta come una tomba praticamente sempre, non pensavo che in realtà l'isola fosse abitata da così tante persone. Evito di sforzarmi di sorridere, non servirebbe a nulla. Ancora non capisco come sono finita in questa situazione. Lyla mi ha spiegato che i giochi sono un avvenimento importante qui a Multifandom Island, e che c'è un'intera area sotterranea dell'Accademia, dedicata ad essi. Stavo per chiederle, perché, se ci trovavamo nei sotterranei, dalla finestra ho visto il cielo, ma mi sono fermata. Albus, questo pomeriggio, mi ha detto che il corridoio delle porte, collega l'Accademia con varie zone dell'isola, attraverso dei portali, quindi facendo due più due, ho capito da sola che per la sala sotterranea si usa lo stesso sistema. La mia stilista mi ha raccomandato di essere gentile con i miei compagni di squadra, e di evitare litigi inutili. "Una cosa per i quali i Multifandom Games sono utili, è il creare solidi legami". Le parole della ragazza dai capelli azzurri mi rimbombano in testa. Cinquanta punti, e potrò incontrare Percy e Annabeth. Cosa saranno mai ventinove punti se durante il primo giorno ne ho subito avuti dieci? Il rumore rassicurante degli zoccoli che battono sulla pietra, viene interrotto, lasciando il posto al suono di ali che sbattono. Davanti a me il cielo azzurro. Sorpresa mi guardo intorno, e quando scorgo il luogo da cui ci stiamo allontanando, rimango a bocca aperta. Vedo l'Accademia. L'enorme castello bianco, circondato dal verde, situato su un'isoletta. Un'isoletta che... galleggia nel cielo! Sto per girarmi, per osservarla meglio, ma vengo afferrata per le spalle e tenuta ferma dal giovane Potter.
-Non è bello dare le spalle al pubblico, sirenetta- mi sussurra all'orecchio. Il nephilim mi cinge i fianchi con un braccio, e mi attira a se, strappandomi dalla presa del moro. Arrossisco e guardo prima lui, poi l'altro ragazzo. Perché a me? Come ho fatto a cacciarmi in questa situazione? Non potevo essere un cagnolino che sta peri fatti suoi e senza dare fastidio a nessuno? E loro, non potevano essere Walt e Anubi? A parte che avrei scelto Anubi, però...
-Tranquilla-
stavolta è il biondo a sussurrare.
-So che non mi sopporti, e ti assicuro che la cosa è reciproca. Solo, mi va di stuzzicare un po' il tuo amichetto magico. Poi, non credi che il pubblico apprezzi?
Di certo Abby apprezzerebbe, e parecchio, fracassarti il cranio. Io mi accontenterei di gettare i tuoi resti in pasto agli ibridi, penso, ma facendo appello a tutta la mia forza di volontà, sfoggio un ghigno da far invidia persino a Scorpius Malfoy. Il cacciatore ricambia e allenta la presa, in modo da farmi rimettere dritta tra i due. I pegasi nitriscono all'unisono, come per incoraggiarmi. Di conseguenza mi decido a sorridere e a guardare dritto davanti a me. Non riesco a fare a meno di allargarlo ulteriormente, quando vedo un'immensa distesa d'acqua. E laggiù, tra le onde, ecco spuntare Multifandom Island. Cinque isolotti uniti tra loro attraverso vari ponti e piattaforme. L'isola centrale, ha una forma triangolare. Al vertice superiore, corrispondono un paio di monti, da cui scende un fiume, che funge da mediana. All'interno vi è anche inscritta una circonferenza di foreste verdi. Nei due semicerchi, distinguo un paesino, diviso a metà dal fiume, e quattro alte torri. Su ognuna di esse vi è uno stendardo.
-Magical Land!- esclama il mago sorridendo. Ecco come si chiama la terra dei maghi. A sud dell'isola, separata da stretti canali, ve n'è un'altra quasi delle stesse dimensioni. Ha più o meno la forma di una strana "V". Una striscia di terra, coperta da boschi, case (alcune sparse, altre insieme a formare un agglomerato urbano) e qualche rilievo, curva con angoli acuti intorno a un grande lago dall'acqua cristallina e la strana forma squadrata. Poco lontane dal grosso bacino, in corrispondenza dei punti cardinali, svettano alte torri scintillanti, che brillano di luce dorata.
-Angelic Land- sussurra lo shadowhunter, con un'espressione fin troppo seria. Decido di ignorarlo, torno a guardare le isole alle quali ci avviciniamo sempre di più. Alla destra e alla sinistra di Magical Land, come due angeli custodi, due isole circolari di uguale grandezza. Ad Est, una striscia di sabbia dorata delimita una circonferenza perfetta, contenente gruppi di alti palazzi, di vari colori, che formano l'immagine di una fiamma variopinta, che emerge dal verde dei prati che circondano la grande città.
-Quella é Divergent Soil- dice Potter seguendo il mio sguardo.
-Mentre quella laggiù...- accenna indicando l'area ovest di Multifandom Island. Una spiaggia ne delimita i confini. Riesco a distinguere campi arati, case, colline, vasti prati e monti, persino fiumiciattoli e laghi. Il tutto in una posizione ben precisa, determinando in ogni minimo particolare, la riproduzione più realistica che abbia mai visto, di una ghiandaia imitatrice. Sembra che un gigantesco uccello sia caduto sulla terraferma, e che mi stia fissando, mentre ci avviciniamo sempre di più a lui.
-...MockingJay's Land- termina Jam.
-É lì che si trovano la torre d'addestramento e l'Arena.
-É bellissima- sussurro, facendo sorridere James. L'altro si limita a studiarci, con gli occhi verdi che scivolano sui nostri volti come fossero rivoli d'acqua. Volgo lo sguardo alla zona Nord dell'isola, l'unica che non ho ancora osservato per bene. A differenza delle altre, che sono separate da quella centrale attraverso canali talmente stretti che da questa distanza sono quasi invisibili, la quinta sembra essere il prolungamento della terra magica. Una striscia di terra orizzontale in corrispondenza del vertice del triangolo, che si ramifica formando la forma di un tridente. Separata da quella sottostante tramite i monti, quella che un tempo era un isoletta, é ricoperta da fitte foreste, colline e campi. Ad ogni punta corrisponde un lago, e una cittadina che lo circonda, diramandosi fino alle ripide scogliere che danno sul vasto oceano. La città della punta Est, é un intricato labirinto di marmo bianco, dove da alcuni edifici fanno capolino stendardi viola e oro. Punta Ovest, invece, é un villaggio circondato da un deserto. Un fiume fuoriesce dal bacino, allungandosi fino a sfociare nel canale che da su Magical Land. Punta Nord, a differenza delle altre, che incontrano i verdi prati solo quando s'incontrano, é ricoperta dal verde. Scorgo qualche campo di fragole, e una collina familiare. Non ho l'opportunità di osservarla meglio, dato che siamo quasi giunti a destinazione. Il piumaggio della ghiandaia, si é smaterializzato in diramazione di strade e canali, e quella che era la sua pupilla, si é rivelata una torre nera. Ci stiamo dirigendo proprio lì. Lancio un ultimo sguardo al tridente circondato dal mare. Chiudo gli occhi, mentre delle lettere greche si formano nella mia mente. Divine Land. Quando riapro gli occhi, di nuovo il buio.
 
ABBY
-Potresti spiegarti meglio?
Okay le isole sono state fighissime, così come l'attico di questa torre della noia. Tanti comodi divani, televisori al plasma e morbidi materassi che non serviranno a nulla.
-C'è stato un cambiamento di programma, quindi vi allenerete fino a stasera. Domattina entrerete in arena- spiega pacatamente Tris, nonostante abbia ripetuto queste parole per tre volte. Bene. Domattina inizieranno i giochi. Dovrò combattere contro le mie migliori amiche, senza poter fare affidamento su un buon allenamento, mentre l'intera isola (e probabilmente anche i miei genitori) mi osserveranno ventiquattr'ore su ventiquattro. E di certo un Valdez fin troppo entusiasta ed un Mellark depresso, come compagni di squadra, non migliorano la situazione. Gli unici lati positivi di tutta la faccenda, sono che finalmente potrò mettere Meggy al suo posto, e pestare a sangue quell'odioso Herondale. La Prior ha detto che i punti all'interno dei giochi, verranno dati in base a sei categorie: coraggio, intelligenza, forza fisica, forza spirituale, gioco di squadra e... bellezza. Come cavolo si può giudicare la bellezza dei concorrenti di un programma mezzo omicida?, continuo a chiedermi da circa mezz'ora.
Ora ci stiamo dirigendo verso i sotterranei dell'edificio (E che diamine! Sono stufa di 'sti benedetti sotterranei!), per allenarci con le altre squadre. Scendiamo lungo una rampa di scale a chiocciola in pietra nera, per poi fermarci davanti ad un portone in quercia a due battenti. La nostra istruttrice lo spalanca, annunciando il nostro ingresso. In sala ci sono Alexis, i Potter e Castellan, che a differenza degli altri, non si volta nemmeno. Mi sa che l'Ade gli ha fatto un po' male. Alex mi sorride, mi saluta agitando leggermente la mano destra, per poi tornare a concentrarsi sul suo sacco da box. Albus armeggia con qualche boccetta, mentre Lily si esercita a lanciare coltelli, che finiscono per conficcarsi a random nella parete di fronte. Il loro istruttore é occupato a parlare a...
-Ma é un cellulare quello?- chiede Sammy sorpreso. Come biasimarlo. Nessun semidio o legato possiede un cellulare, o se lo possedeva se n'è disfatto una volta riconosciuto. Tutti sanno che quei dannati aggeggi mortali attirano i mostri.
-Si, lo è- conferma Tris, per poi spronarci a cominciare l'allenamento. Brad va alla postazione di tiro con l'arco. Non ha nemmeno bisogno di nascondere la sua bravura. La sua fama (o quella della madre) lo ha preceduto. Inizia a scoccare frecce e a centrare bersagli, mentre Simon si aggira pericolosamente nei pressi di una parete ricoperta da armi di vario tipo e materiale. Quasi gli brillano gli occhi. Sposto lo sguardo all'interno della sala, individuando quasi all'istante le prese della corrente. Non riesco a trattenere un ghigno. Continuo a osservare il luogo, e alla fine mi decido ad avvicinarmi ad un sacco da box. Ho proprio bisogno di sfogarmi su qualcosa. Inizio a riempirlo di cazzotti sotto lo sguardo divertito del piccolo Valdez. Sento Tris ordinare al legato di scegliere un'arma ed iniziare a fare qualcosa, dopodiché consiglia a Mellark di passare ai bersagli in movimento. Stranamente a me non dice nulla. Infatti non mi sarebbe piaciuto arrostire il mio idolo con un fulmine. Intanto le squadre numero uno e numero tre ci raggiungono. Max e Garroway, sono impegnati in una discussione che ben presto finisce per coinvolgere anche la divergente e il figlio di Ermes. Le nuove arrivate sono vestite esattamente come me. Scarpe da ginnastica pantaloni neri e canottiera grigia, in più portano i capelli legati in una coda alta. Per i ragazzi stesso stile. Herondale sembra notarmi, quindi finge un'espressione imbronciata e prende a ghignare. Sbuffo cercando di concentrarmi sul sacco. Jane prende il secondo arco e raggiunge il ragazzo del dodici. Ha la benedizione di Apollo, venera Artemide come se fosse la regina dell'umanità, ed é la copia in miniatura di Katniss Everdeen, di certo non avrà problemi a maneggiare un arco. Non si concentra subito sui bersagli mobili, però. La prima freccia che scocca non va a segno, ma per una mezzosangue che discende da due dei come Atena e Poseidone, la testardaggine é una qualità basilare. Mentre la figlia di Percy, ci prende la mano ad essere una mini-MockingJay, Holly si dedica al sollevamento pesi, degno del mini-Peeta che è in lei, mentre Meg insegna a Lily le basi per essere una perfetta mini-Clove. Insomma tutti giocano con il ruolo di un ex-partecipante agli Hunger Games. A questo punto cosa dovrei fare? Mini-Johanna? É solo quello che loro vogliono farti credere! Forza, Abby. Sei una divergente, non possono controllarti. James, intanto, si sta esercitando con la spada, mentre Alice segue corsi di sopravvivenza dagli istruttori di supporto. Non vedo Jake. Oh, come non detto. Eccolo che sventra manichini con ogni sorta di coltello che si ritrova tra le mani. Mi sono leggermente stancata del sacco. Mi allontano, dirigendomi verso una sedia di plastica, che sposto (non molto delicatamente) vicino alla presa più vicina. Un elfo domestico mi si avvicina porgendomi un asciugamano. Lo ringrazio e prendo a tamponarmi la fronte. Poi gli chiedo di portarmi dell'acqua, quindi la creatura si allontana. Osservo un orologio appeso ad una delle parete argentee della sala. 09:45 p.m. Avrei dovuto aspettarmi che questa sarebbe stata una lunga giornata. Osservo gli altri. Al ha raggiunto Alicia, mentre Brad ha posato l'arco, e ora sta maneggiando non molto saggiamente un'ascia di bronzo. Ed il fatto che ha gli occhi praticamente incollati sulla Zhang, non fa che peggiorare le cose. Mentre fa roteare l'arma, per poco non si taglia la testa. Ma con un calcio nel deretano ben assestato, il suo amico cacciatore lo salva da una morte certa. Al quale seguono imprecazioni e insulti vari, in una lingua che di certo non è greco antico, quindi non la capisco. Con un sonoro sospiro esasperato si allontana da Mellark, e recupera qualche coltello. Dopo un po' nota che lo sto osservando, e mi sgancia un sorrisetto da orecchio a orecchio. Rispondo con una delle mie occhiate tipo, cosa che lo fa ridacchiare sotto voce. Con un cenno del capo mi indica i manichini ancora integri, poi la parete delle armi. Mi sta sfidando? In tutta risposta il cretino torna a sorridermi. Oh non sai contro chi ti stai mettendo Herondale, penso. Ma d'altronde, non credo l'abbia mai saputo. Non fino ad ora.
 
 
 
 
 
Ave atque vale, Jane Chase. Autrice sklero-malata (con la K perché io può… puotevo :’(), uccisa dalle sue tre seguaci Abby, LoveAry e Ki-chan. Okay, sul serio. So che è trascorso qualcosa come mezzo millennio e una terza guerra di Panem dall’ultimo aggiornamento, e vi chiedo perdono… ma senza porgere rose. Non credo che v’interessi farvi tartassare i maroni con delle motivazioni che comunque nessuno leggerà (manco ci fosse scritto scemo chi legge *trollface*), quindi mi riferisco ai pochi angeli che hanno letto fin qui, dicendovi grazie, grazie, grazie. Vi adoro tanto tanto *pusheen hug*. Vi aspetto numerosi per l’inizio dei giochi ;)
Un bacione <3                                                              Jane
   
 
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