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Autore: Selphyn    06/10/2008    1 recensioni
Molte cose sono cambiate dalla morte di Harry Potter..Colui che non può essere nominato per ora ha vinto, ma una nuova luce si sta accendendo...
Genere: Drammatico, Sovrannaturale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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last dream 2 uno strano intruso

Mi sveglio con gli occhi umidi una notte dopo l’altra, sempre lo stesso sogno che mi tormenta... cosa mi vuole dire? 

Chi è quella donna coraggiosa? Chi era l’uomo terrificante contro cui lottava? 
E soprattutto che collegamento ha tutto questo con me? Vorrei davvero capirci qualcosa ma non so come fare, vorrei chiedere spiegazioni ma non so a chi, vorrei tanto che la mamma fosse qui ma se ne andata quattro anni fa lasciando soli me, papà e i gemellini.

Mi alzo ancora stordita, mi stiracchio e mi avvicino alla finestra per aprirla ed inondare la stanza della calda luce mattutina, la apro e il vento mi saluta come sempre con la sua fresca brezza... resto a crogiolarmi un po’ sotto il sole, prima di ricordare che papà oggi era uscito presto e che quindi era compito mio svegliare Kathlyn e Cristopher.

Mi allontano controvoglia dalla finestra per andare nella loro. Il corridoio è ancora buio, papà non ha certamente pensato di tirare le tende quando è uscito, poveretto da quando se n’è andata mamma, papà non è più lo stesso sembra perso in un mondo tutto suo, non riesce neppure a pelare le patate senza tagliarsi...

Tiro quindi le tende illuminando tutta la casa e mi appresto ad entrare nell’unica stanza rimasta ancora buia, la cameretta dei gemelli, ne apro la porta decorata con fiorellini rosa e con stelline dorate, mi avvicino di soppiatto al visino pacifico di Cris stampandogli un bacione enorme sulla fronte e lui con la manina cerca di scacciare ciò che credeva una mosca, che cucciolo che è! Gli do un sacco di altri bacini finché non apre uno dei suoi splendidi occhioni azzurri, e con la voce ancora impastata mi da a modo suo il buongiorno...

- ‘giorno Morgy....- gli do un altro baciotto e lo stringo forte al petto.

-‘giorno Cris, dormito bene?-

- Si, ho fatto un sogno belissimo! Ero ciccondato da tante caramelle, lecca-lecca e strane rane saltellanti di coccolata... bello bello bello!- il sogno che ogni bambino fantastica di fare una volta almeno nella sua vita... lo lasciai ancora perso nel ricordo del suo sogno caramelloso e mi avvicinai al lettino rosa di mia sorella, anche lei sta ancora dormendo e i suoi riccioli rossi le incorniciavano il visino paffuto. Le accarezzai le guanciotte e lei mi strinse la mano aprendo gli occhietti vispi che ogni bambina di quattro anni ha.

- ‘giorno sorellona! Ho fatto un sogno strano...un gande uccellone rosso cantava nel cielo e il cielo diventantava tutto azzurro...- sobbalzo, anche lei aveva fatto il mio sogno oppure aveva sognato solo la rossa fenice?

- Hai sognato un gande uccellone? Ma solo quello o anche qualcos’altro?- le chiedo facendole il solletico sotto il collo.

- Ho sognato anche di essere ciccondata da tante caramelle... e c’erano anche delle strane rane di coccolata saltellanti! Erano buone sai...-

- Ci credo, e sai cosa vi dico... che appena ne vedo qualcuna ve la porto così potete mangiarvela...-  

- Si! Gazie... ti vogliamo tanto tanto benone sorellona!- e iniziano a saltellarmi intorno imitando secondo loro il modo in cui saltellava la rana, così dicevano loro, non avrei avuto nessun problema ad individuarla.

Tiro le tendine colorate lasciando così entrare i raggi solari e li mando in bagno a darsi una lavata al viso con la promessa che avrebbero ricevuto subito dopo la loro famosa rana di cioccolato. Intanto apro la finestra e metto all’aria le lenzuola e gonfio i loro cuscini prima di rifarne i lettini. Una volta finite queste lunghe operazioni, lettini compresi mi avvio in cucina per preparare la colazione.  

Tolgo il latte dal frigo e lo metto a riscaldare sui fornelli in una tazza, spremo due arance e un pompelmo e ne verso il succo in una brocca di vetro, poi prendo le uova, la farina, il latte e il burro li mescolo e versando un cucchiaio alla volta in una padella, messa in precedenza a scaldare sul fuoco, faccio tanti caldissimi pancakes. Dopo avere messo in tavola la brocca con la spremuta, il latte caldo, e i pancakes impilati su un piatto mi avvicino di nuovo al frigo per prendere lo sciroppo d’acero, lo prendo e mi volto per appoggiarlo in tavola vicino ai pancakes, tavola su cui non arriverà mai perché appare una figura dal nulla e lo sciroppo mi cade dalle mani per lo stupore. C’è una donna vestita in modo alquanto bizzarro nel mio soggiorno che mi osserva e mi scruta come se fossi uno strano animale da baraccone...cos’ho poi di così strano?! Striscio lentamente verso il cassetto degli utensili e afferro il primo coltello affilato che mi capita a tiro, non volevo essere disarmata nel caso volesse farmi del male!

- Bene, tu devi essere la giovane Morgana Davis o sbaglio?-

- No, non sbaglia sono io, ma cosa vuole da me e perché il mio nome?-

- Prima di tutto mi presento il mio nome è Minerva McGranitt, preside dell’illustre scuola di magia e stregoneria di Hogwarts... passiamo adesso alle risposte per le tue domande. Prima risposta voglio che tu frequenti tale istituto date le tue capacità. Seconda risposta so il tuo nome perché noi conosciamo il nome di qualsiasi persona presenti delle capacità magiche.-

- Hog... che?! Scusi e secondo lei cosa dovrei venire a fare nella sua scuola, a far apparire conigli dal cilindro?!-

- No, quelle sono solo sporche imitazioni delle magie che potremmo insegnarti se verrai con me... non hai mai fatto caso che sei dotata di capacità che nessun altro possiede?-

- Capacità tipo cosa?! Del tipo che posso infilzarla con questo coltello se non lascia immediatamente questa casa!- rispondo alla strana donna impugnando il coltello ancora più saldamente.

- No, non quel genere di capacità. Il genere di capacità che intendo è diverso, per esempio non ti è mai capitato quando eri molto triste o  arrabbiata, non so lampadine che si fulminano, porta che sbattono senza che ci sia la minima traccia di vento in casa oppure oggetti che si sollevano come per magia....-

- Ammetto che quando sono veramente incazzata qualche lampadina si fulmina, e a volte quando sono triste a volte la porta della mia camera sbatte e non si apre finché non mi sono calmata... poi capita una cosa strana vedo cose che poi si avverano, avevo sognato che la mamma se ne sarebbe andata e la mattina seguente è successo. E lei dice che la causa di queste cose sono io... e come sarebbe possibile?-

-È possibile poiché nelle tue vene scorre sangue magico... il sangue di una delle più grandi veggenti di ogni tempo, il sangue di Morgause Richardson, tua madre. Sei identica a lei, stesso temperamento impulsivo e stessa sicurezza nello sguardo, stessi capelli neri e stessi occhi color smeraldo, sei la copia vivente di tua madre...-

- Io non riesco a ricordare ne il suo aspetto ne il suo nome... eppure dovrei, non ero piccola quando ci ha abbandonati senza motivo... Morgause... Morgause questo nome mi suona familiare...-

- Forse perché sogni ogni notte da quattro anni una donna dai capelli neri che fugge via da un castello diroccato che risponde a quel nome. Quella donna ci ha salvati, ha fatto tornare il sole su questo mondo, ha dato la sua vita per far rinascere la nostra salvezza, la fenice. Quella donna era tua madre, Morgana, tua madre non se n’è andata, tua madre si è sacrificata per te, per Kathlyn, per Cristopher e per tutti gli altri bambini perché potessero crescere in un mondo pieno di sole. Non avere rancore nei suoi confronti, non odiarla perché vi ha lasciati è stata lei a far promettere a vostro padre di non dirti la verità finché non sarebbe venuto il momento per te di intraprendere la via della magia. Ma tuo padre non voleva rischiare di perdere anche te come tua madre, e ogni volta che arrivava la lettera di convoca, faceva le valigie e traslocavate allegramente con la scusa del lavoro.- concluse.

- Quindi secondo lei io sarei una strega?! Figlia di una veggente suicidatasi per il bene supremo abbandonando due bambini appena nati?! Era questo il bene supremo secondo lei?!  E lei biasima mio padre perché ha cercato di proteggermi! Bé io no... e soprattutto non voglio abbandonare i gemelli e mio padre!- così la donna dei sogni è mia madre... dovrei perdonarla per averci lasciato sapendo che si è sacrificata per il mondo? Se devo perché non ce la faccio?!

- Aspetta, non correre così... conosco lo stato in cui è caduto tuo padre per la perdita di Morgause e so quindi che non sarebbe mai in grado di occuparsi dei gemelli, infatti avevo intenzione di aspettarlo qui con te per chiedergli se gli andava di trasferirsi una volta ancora, l’ultima se tutto va bene. Volevo chiedergli se gli andava di prendere posto come educatore alla vita babbana nella nostra scuola, i maghi di oggi devono imparare come muoversi in questo mondo senza dare nell’occhio e tuo padre sarebbe perfetto per insegnarlo. Tu seguiresti le lezioni e i tuoi fratellini sarebbero accuditi nell’asilo annesso a Hogwarts. Quindi se non hai niente in contrario, aspetterei tuo padre per comunicargli ciò che appena concluso di dire a te.-

- Faccia come vuole... ma rimanga seduta sulla sedia senza muovere un dito... intesi?!- cose da pazzi... mio padre non avrebbe mai accettato tale compromesso, se come dice lei odia così tanto la magia e chi la pratica. Poveretta, lasciamola a crogiolarsi nelle sue illusioni, quanto a me, sono cresciuta fino ad adesso senza magia e non vedo il motivo di iniziare proprio adesso...

in tutto quel macello mi erto dimenticata di pulire per terra così scivolo sulla pozza di sciroppo d’acero e cado rovinosamente per terra... che situazione imbarazzante...    

- Serve una mano?!- me chiede la signora Mc.... e qualcosa

- No, non mi serve niente, non si azzardi ad alzarsi da li! Sono autosufficiente!- cerco di rimettermi in piedi ma scivolo di nuovo...uffi! una luce violetta esce dalla bacchetta della signora al suono di:

- Vingardium Leviosa-  e come se non pesassi più di una piuma mi ritrovo e levitare in cucina...roba da matti!

- Basta, adesso sono “in piedi”, può farmi scendere da quassù?! Forse lei si starà divertendo ma non è lo stesso per me!- come se non bastasse ecco che sbucano dal nulla anche i gemellini che dopo un piccolo gridolino di stupore si mettono a gridare eccitati, come dargli torto... la loro sorellona stava volando...

- Ma tu vooooli! Che bello! Impari anche a me! Peffavore....-  strilla Kathlyn.

- Certo te lo insegnerei volentieri se solo sapessi farlo... e adesso mi metta giù!-

- Come vuoi tu...- disse la donna, sento il mio corpo riacquistare improvvisamente peso e mi ritrovo, di nuovo, con il sedere per terra...

I bambini saltellavano divertiti attorno alla strana signora.... non capita certo tutti i giorni vedere una signora vestita in modo tanto stravagante come quella che si era appropriata della nostra cucina. 

- Bene, adesso che mi ha reso un fenomeno da baraccone potrebbe gentilmente smettere di praticare magia tra queste mura...almeno fino a quando non torna nostro padre? È una richiesta cortese...ma non so fino a quando rimarrà tale.-

- Cercherò di assecondare le sue richieste...ma posso fare un’ultima magia per i suoi fratellini?- non faccio in tempo a risponderle che fa materializzare, nelle manine gocciolanti di sciroppo dei gemelli, delle strane rane di cioccolata... Oh mio Dio stanno saltando per tutta la cucina!!!

- Le faccia sparire all’istante! Mi ha sentito?! Ho detto all’ISTANTE!!!-

- Si calmi signorina... questa non è una magia ad Hogwarts ci sono un sacco di cioccorane come queste... penso che i suoi fratelli sarebbero davvero felici di stare ad Hogwarts...non è vero bambini?!-

- Ehi! Questa è corruzione di minore!

  
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