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Autore: _Takkun_    26/09/2014    2 recensioni
Una raccolta di flashfics e One shots di diversi momenti tra Ace e Marco:
•Il giorno dei contrari: Marco proprio non capiva, ma non perché fosse lui lo stupido, no di certo...
•Te lo prometto: “Torna con me alla Moby Dick.” Non sembrava essere un ordine, suonava più come… una supplica?
•Voglia di gelato, comandante?: “Ti vedo contento. Buono il gelato, piccolo?”
•Salutami con un sorriso: “Posso farti una domanda?” [...] "Non andare avanti, è sicuramente una domanda stupida."
•La scoperta di Satch: “Forza, dimmi che tipo di ragazze ti piacciono, vedrò di adeguarmi.”
•Happy B-day, Marco!: Non poteva desiderare di meglio se non il suo Piromane preferito per il giorno del suo compleanno.
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Ciurma di Barbabianca, Marco, Portuguese D. Ace
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Marco&Ace's Moments


Ninna nanna
 
 
Marco aveva la schiena appoggiata alla testata del letto, intento come suo solito a leggere uno dei suoi noiosissimi libri.
Ace, sdraiato accanto a lui con le braccia attorno ai suoi fianchi, si beava delle carezze che il biondo gli dedicava con l’altra mano, sul capo.
Nemmeno il troppo silenzio sembrava dargli fastidio finché sentiva i leggeri, quanto rilassanti, movimenti di Marco tra i suoi capelli.
Serate come quella erano semplicemente il Paradiso per lui.
“Marco.” Lo chiamò, strusciando un poco la guancia contro il suo fianco.
Il biondo distolse per un attimo l’attenzione dal libro, concentrandola sul ragazzo.
“Ho sonno.” Disse, ricevendo in risposta un sopracciglio alzato dal primo comandante. E quindi? Che voleva da lui?
“Ho sonno.” Ripeté, abbracciando maggiormente il busto del compagno. “Posso farti una richiesta?”
“Ovvero?”
“Me la canti una ninna nanna?” Chiese, chiudendo gli occhi, aspettandosi naturalmente una risposta affermativa.
Marco lo guardò perplesso, riaprendo nuovamente il libro. “Mi prendi in giro, vero?”
“No.” Fu la risposta secca del giovane comandante.
La Fenice scosse la testa, rilasciando un leggero sospiro. “Sono un pirata, Ace.”
“Lo so, e lo sono anch’io, Marco.” Disse con ovvietà, gli occhi costantemente chiusi.
Il maggiore andò avanti a leggere, voltando pagina. “Da dove ti è venuta fuori questa cosa della ninna nanna?”
Ace riaprì gli occhi, posando un bacio sulla pelle abbronzata del proprio ragazzo. “Per favore.” Lo pregò.
Il biondo richiuse nuovamente il libro, appoggiandolo sopra la coperta. “Ripeto: sono un pirata. Anche volendo non conosco nessuna canzoncina.”
“Improvvisa.” Insistette.
Marco si passò una mano sul viso, cominciando a far lavorare i propri neuroni. Era sempre così, alla fine quel ragazzino riusciva ad ottenere qualsiasi cosa volesse, e lui cercava sempre di accontentarlo in un modo o nell’altro.
“Allora?” Fece il corvino, impaziente.
Il maggiore tirò un profondo respiro e, con non poco imbarazzo, cominciò ad intonare una canzone completamente inventata, naturalmente senza le parole, per adesso.
“Mmh, mmh… ♪~”
Ace si morse con forza il labbro superiore, tentando invano di trattenere le risate. Uno sbuffo divertito gli scappò dalla bocca, con la sola conseguenza di far fermare il non proprio orecchiabile canticchiare della Fenice.
Marco alzò un sopracciglio, guardandolo di traverso. Dire che in quel momento si sentiva un emerito idiota era troppo poco.
“Lo trovi tanto divertente, Ace?”
Il moro staccò la presa dal busto del compagno, girandosi dalla parte opposta, cosicché il biondo non potesse guardarlo in faccia.
“A-affatto, avanti continua…” Sghignazzò tra sé e sé.
“Ho fatto del mio meglio, insolente.”
“E il testo della canzone dove l’avevi lasciato?” Scoppiò a ridere un’altra volta.
Marco accennò ad un sorriso. Che lo stesse prendendo in giro o meno, adorava vederlo ridere in quel modo così spensierato.
“Le parole sarebbero arrivate più avanti. Piuttosto, questa storia del cantami una ninna nanna è nata per far sì che tu mi deridessi, ragazzino?” Si abbassò lentamente su di lui, donandogli un bacio sulla spalla nuda. Il riso del ragazzo andò via via scemando, trasformando la sua espressione in una più seria e malinconica.
“Forse anche per quello.” Disse, raggomitolandosi su se stesso.
“Ace.” Lo invogliò ad andare avanti l’amante, intuendo che ci fosse dell’altro.
Il minore richiuse gli occhi, incurvando di nuovo le labbra in un lieve sorriso. “Quando ero piccolo, ricordo che Rufy mi chiedeva spesso di raccontargli storie su temibili pirati per farlo addormentare. Dovevo cercare di raggruppare tutta la fantasia in mio possesso ogniqualvolta arrivasse questa richiesta. In quanto fratello maggiore dovevo fare del mio meglio per accontentarlo, anche perché solo io potevo soddisfare quei capricci.”
“Sabo non c’era già più, allora.” Pensò il minore, stringendo in una mano l’estremità della coperta.
Marco continuò ad ascoltarlo in silenzio, lasciandolo parlare liberamente, senza interromperlo.  
Sapeva che era sempre quello ciò di cui aveva bisogno.
“Una volta, poi, se ne uscì con la storia della ninna nanna.” Sorrise. “Ace, questa volta puoi cantarmi una canzone per farmi addormentare? Furono queste le esatte parole. Avresti dovuto vedere la mia faccia, non sapevo nemmeno che cosa fosse una ninna nanna. Per intenderci, ho fatto la stessa cosa che hai fatto tu poco prima, per quello non sono riuscito a trattenere le risate. Ti sei comportato nel mio stesso modo.”
“Ora capisco.”
“E nulla, mi era tornato alla mente e ho pensato che non mi sarebbe dispiaciuto farmi cantare una canzoncina per la buona notte, almeno una volta. Soprattutto se saresti stato tu a cantarmela.” Sospirò, coprendosi fin sotto il collo. “È una cosa stupida, lo so, quindi lascia perdere. Ho apprezzato il tuo tentativo, Pennuto.” Rise ancora, voltandosi verso di lui.
Il maggiore lo osservò un attimo e poi, portando una mano dietro la sua nuca, lo portò a sé, appoggiandogli il viso contro il suo petto.
“M-Marco…?” Fece, perplesso.
Quest’ultimo gli baciò la chioma corvina, avvolgendo con l’altro braccio il busto di Ace.
“Dammi un’altra possibilità.”
“Eh?”
“La prossima volta sarò preparato. Consentimi di cantarti ancora questa benedetta ninna nanna.”
Il moro lo guardò ancora con aria sorpresa e, subito dopo, nascose il volto dalla vista del compagno. Come diavolo faceva? Come faceva quello stupido ananas apatico a renderlo così felice per delle sciocchezze simili?
“Sarà la tua ultima chance, Pennuto.” Acconsentì.
Il comandante in prima prese ad accarezzare i morbidi capelli del giovane, inebriandosi dell’odore di salsedine emanato da essi.
“Farò in modo di non sprecarla, Piromane problematico.” Sorrise.
 
 
 

Angolo autrice:

Perdono per il ritardo! ^^”
Ma visto che le mie lettrici sono dei tesori fantastici sono certa che avrò la loro pietà… Vero che è così? çWç
Comunque! Eccomi con un’altra OS uscita da non so bene dove! So solo che ero partita dall’idea che Makino potesse aver cantato qualche ninna nanna al piccolo Rufy magari con Shanks vicino aww e il mio cervello ha fatto il resto partorendo una Marco/Ace. Vi è piaciuta almeno un pochettino? Spero proprio di sì. A proposito, volevo approfittare dell’angolo autrice per chiedervi una cosa: non è che con tutto questo fluff sto mandando un tantino OOC Ace e Marco? XD
È un dubbio che mi sta assalendo da un po’ e volevo sapere la vostra opinione. Perché in tal caso vedrò di moderarmi con la fluffuosità (?).
Basta, ho finito!
Ci vediamo e grazie infinite a tutte coloro che recensiscono e che continuano a seguire la raccolta! Vi adoro! <3
Un bacione! :3
 
 
 
  
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