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Autore: Hagne    06/10/2008    1 recensioni
Edward è andato via lasciando Bella senza alcuna motivazione, ma se qualcosa costringesse il vampiro a tornare da lei? Se si accorgesse di aver fatto un errore ? Ma mentre lui capirà tutto questo, qualcun altro nascosto nell'ombra vorrà appropriarsi di lei. Cosa si può volere da una semplice umana come lei ?
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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twilight

twilight

 

 

 

 

 

Picchiettavano minacciosamente le piccole gocce trasparenti di pioggia , che con sempre più ferocia si abbattevano sull’opaco vetro dal quale placida Isabella osservava il manifestarsi di una tempesta senza eguali . Solitaria sedeva sul letto da Esme posto di fianco a quel piccolo spiraglio di mondo , attraverso il quale tentava di scorgere l’elegante figura del suo angelo . Ma tutt’altro si stagliava davanti ai suoi occhi ambrati . Solo la folta e oscura vegetazione delineava le sue ombre sul viscido terreno ora ricolmo di ciottoli di quella terra  che si sgretolava sotto la prepotente furia della natura . Riparata sotto la pesante coperta poco prima portata da Rosalie , non percepiva il gelido vento che perfido tentava di oltrepassare la finestra per raggiungere l’impassibile eppure ammaliante volto eburneo della vampira . Quieta attendeva l’arrivo di colui che tanti anni orsono le rubò il cuore , incatenandola contro il suo volere a quel vampiro non più uomo che aveva incrociato per puro caso lungo la sua strada . Un lampo illuminò il cielo plumbeo , mentre la pioggia si riverserò con violenza all’interno della stanza non appena la finestra si spalancò di scatto . E le sue labbra scarlatte si curvarono in un sorriso quando i suoi occhi dorati scorsero la fradicia eppure magnetica figura di colui che ora , acquattato sul piccolo davanzale la scrutava con un espressione indecifrabile . Ricadde brutalmente sul materasso , spinta dal corpo umido di pioggia di quello che ora le appariva come la più pericolosa tra le fiere . Non svanì il sorriso quando quelle grandi mani d’alabastro le serrarono con dolcezza gli esili polsi , portandoli sopra il capo , sopra  quel lungo manto di tenebra quali erano i suoi capelli sparsi sulla pregiata seta del lenzuolo . Non tentarono la fuga i suoi occhi dorati da quelle preziose pietre  d’onice che feroci eppure teneri le carezzavano con riverenza il pallido volto . Un gemito di sorpresa lasciò le sue labbra ora sigillate da quelle sottili di Edward , che con sempre più intraprendenza sfiorava con passione la sua pelle di seta sotto la leggera camicia da notte . Si aggrappò alle sue possenti spalle quando sentì le sue dita violarla , provocando in lei dei gemiti che sembrarono coinvolgere maggiormente il vampiro . Si spalancarono gli occhi ambrati quando lo sentì dentro di lei , pulsante ,vivo , mentre con dei movimenti sempre più provocanti e audaci si spingeva dentro di lei , fino quasi a trapassarla . Piccole lacrime sfuggirono dai suoi occhi ora socchiusi , subito raccolte da quelle sottili labbra che con violenza le divoravano ogni strato di pelle scoperto . Cigolava il letto sotto le spinte sempre più veloci e profonde con le quali il vampiro affondava in lei , seguite dalle roche grida del ragazzo che nascondeva come un ladro il volto nell’incavo del suo collo . Si inarcò , gettando la testa indietro quando sentì le mani sui suoi glutei spingerla violentemente contro quel corpo nudo sul quale le sue mani scivolavano in carezze ardite . Allacciò vogliosa le gambe affusolate attorno alla sua vita , lasciando che flettendo i muscoli prorompenti di quel corpo statuario portasse entrambi al centro del letto , allacciati , uniti , intenti a spingersi all’unisono contro la propria  ancora ,il proprio rifugio , il proprio compagno di cella . Si strinse con impeto contro quel petto di granito,  sentendo quelle grandi mani sospingere i fianchi al ritmo incalzante di quelle spinte che le toglievano il respiro . Ed il suo singulto strozzato seguì l’urlo disumano del vampiro , che, dopo un ultima poderosa spinta ricadde su di lei , facendoli stendere a peso morto sul materasso che rischiò di cedere sotto il loro peso . Affannata tentava di catturare quello sguardo che solo ora si accorse sfuggirle , quegli occhi neri che guardavano tutto fuorchè il suo viso . Con le ultime  forze rimaste   tentò di rialzare il volto dai pettorali scolpiti , ma fu costretta a riappoggiarvi contro le gote arrossate quando una sua mano la sospinse con urgenza nuovamente contro il petto . Strinse gli occhi dorati , percependo il respiro che ancora sembrava mancare al vampiro avvinghiato a lei , ma qualcosa le diceva che non era per lo sfiancante amplesso da poco concluso . In una lunga e provocante carezza verso il basso ventre dal ragazzo tentò ancora di rialzare il volto , e questa volta , a causa del tremore causato dal suo audace gesto riuscì a incrociare quel tanto agognato sguardo . E ciò che vide la sconvolse e la fece infuriare , perché in quei pozzi del colore della pece splendeva accecante una luce di rammarico , vergogna e ……colpa . Gli afferrò brutalmente il volto con entrambe le mani , accostandolo pericolosamente al suo volto , tanto che nell’atto di parlare le sue labbra sfiorarono quelle di lui . < Cosa vuoi……> morirono le parole sulle sue labbra , smorzate da quelle affusolate dita che avevano esercitato una lieve pressione sul suo collo , una pressione che le fece perdere lucidità . E mentre il capo sprofondava pesantemente nel morbido cuscino i suoi occhi ora iracondi fissavano minacciosamente quel volto che ora le risultava tanto sfocato . La voce le mancò , così come le forze che non le permisero di rivoltarsi contro il volere che il suo vampiro le aveva imposto . Sentì dolci carezze condurla delicatamente verso quel sonno nel quale ora non voleva cadere , riuscendo però a percepire quell’unica parola che le fece  odiare l’oscura creatura che dopo un bacio la abbandonò nel mondo onirico . < Perdonami…..>

 

 

 

 

 

 

 

Varcò il rudimentale mezzo di difesa che quei cani avevano posto all’entrata di la Push , un insieme di tronchi accatastati senza una vera collocazione precisa  , un diversivo . Con un balzo felino oltrepassò gli ingombranti alberi secolari , stupendosi di quanti di essi fossero stati disposti lungo il tragitto che portava al loro punto di ritrovo . Riconoscendo in fondo che il tempo a loro disposizione era stato quasi effimero . Sospinse delicatamente contro il proprio petto con una grande mano pallida il candido volto da bambola della sua Bella , placidamente addormentata sulla sua spalla .  Drappeggiò l’esile corpo dell’amata nel lungo cappotto di lana nera che poche ore prima le aveva fatto indossare con le sue mani , data l’impossibilità della vampira di risvegliarsi dopo ciò che le aveva fatto . Gli parve perfino di rivedere quegli occhi dorati fissarlo feriti , oltraggiati e ostili . Sospirò pesantemente , mentre la gelida brezza mattutina gli scuoteva i crini ramati , sferzando il bellissimo volto  con raffiche di vento che avrebbero costretto un qualsiasi umano a correre al riparo . Ma non lui , demone della notte che al sopraggiungere dell’alba avrebbe combattuto affianco della famiglia contro quegli innumerevoli neonati che Alice aveva visto arrivare dalle più remote lande desolate  . Scosse sconsolato il capo , riprendendo il cammino verso una piccola casetta di legno , dove sapeva  , lo aspettava l’odiato  Black . Si accostò alla piccola porta della minuscola costruzione , non facendo in tempo neanche a bussare che essa si aprì repentinamente , mostrando Jacob Black , eterno rivale in amore , eterno rivale per natura , la sua nemesi . Schioccò la lingua quando gli occhi scuri dell’ormai uomo si posarono troppo a lungo sulla minuta figura di Bella rannicchiata tra le sue braccia . Oltrepassò il lupo , notando con la coda dell’occhio la presenza di quattro bambini e di un ragazzino di circa 15 anni . E non appena si fu avvicinato al piccolo divano che troneggiava nella piccola sala vi depose la sua piccola dea , facendo attenzione che non si svegliasse . < Bella resterà con i bambini qui , al sicuro , mentre noi altri combatteremo . E se succederà qualcosa Tyler verrà ad avvisarci > i suoi occhi dorati saettarono sull’alta figura infantile accerchiata da tutti quei bambini che , curiosi , osservavano la sua Bella addormentata . Annuì di rimando , storcendo il naso a quel nauseabondo odore di lupo che rischiava di farlo innervosire ulteriormente . Messo già a dura prova dai pensieri di quel Black rivolti alla vampira distesa al suo fianco . Con un gesto brusco del capo invitò Jacob  ad uscire dalla piccola dimora , scoccando un ultima occhiata di avvertimento a quel giovane lupo dal quale sarebbe dipesa  la vita di Bella . Non appena uscì fuori una impressionante schiera di lupi si mostrò ai suoi occhi , subito seguita da un gruppo di innumerevoli vampiri capeggiati da Aro , inquietante e più crudele che mai . Ed insieme ad essi , accostato al suo acerrimo nemico si diresse verso il luogo dove si sarebbe svolta l’epica battaglia . Una guerra che aveva avuto il potere di unire due razze eternamente rivali . Una guerra che aveva infiammato gli animi di quelle creature leggendarie che presto avrebbero portato alla disfatta quel pazzo vampiro che mai avrebbe pensato ad un simile dispiegamento  di forza e ingegno .

 

 

 

 

 

 

Immobili come statue di cera sostavano in mezzo a quella vegetazione a poco a poco illuminata da quel sole ora sorgente . Inquieti aspettavano che anche l’ultimo cespuglio , l’ultima foglia rimasta fosse illuminata dai riverberi vermigli di quel sole  , spettatore inconsapevole della lotta che fra poco si sarebbe svolta in quel luogo falsamente tranquillo . Si mossero nervosamente le massicce figure animalesche dei lupi , le orecchie tese , pronti a captare ogni minimo spostamento . Mentre loro , i vampiri , regali e belli come divinità greche attendevano gelidi l’arrivo del traditore della loro razza , quella creatura che presto avrebbe pagato la pena che gli spettava . Saettavano i suoi occhi ambrati intorno alla radura , soffermandosi per secondi sui movimenti ondulatori di foglie cadute . Ma non per il periodo che presto avrebbe spogliato gli alberi dei loro verdeggianti abiti , bensì da quelle assetate creature che sapeva li stavano osservando bramosi . Contrasse  minaccioso i muscoli delle pallide braccia , sfoderando i canini lucenti non appena giunse al suo fine udito lo scricchiolio sinistro di un legno . Muti , silenziosi osservavano l’avanzare di quei mostri sanguinari , ognuno pronto a strappare loro le teste , gli arti , tutto ciò che venisse loro sotto mano . E fu un attimo , un attimo nel quale una foglia venne strappata violentemente da una forza invisibile , sospinta verso il terreno sul quale inerme si posò . E fu allora che quei luridi esseri sbucarono dai loro nascondigli. Fu allora che il suo corpo si mosse , scagliandosi contro una giovane ragazza dagli occhi scarlatti alla quale con un semplice gesto della mano recise la testa . Così come la sorte che toccò a tutti coloro che incontrò sulla sua strada . I suoi ringhi , grotteschi , minacciosi al pari di quelli delle bestie più feroci popolarono la radura , ora ingombra di corpi smembrati e teste mozzate . E le sue prima pallide mani si tinsero di sangue ,i suoi canini brillarono di piccole gocce scarlatte , i suoi occhi dorati scelsero le prossime vittime del suo massacro . E in pochi minuti , quelli che erano sembrati un immensità di bestie assetate di sangue si ritrovarono a poche decine . Squartate da quei grossi lupi e da quei nobili vampiri che fianco a fianco , forse per la prima volta nella loro lunga esistenza , uccidevano un nemico a loro comune . Ma non erano loro ciò che lui voleva . Non era il loro sangue a bramare . Non erano le loro teste a voler veder saltar via . Non erano loro il suo obbiettivo , ma lo era quel lurido essere che tanto dolore aveva arrecato alla sua amata . E nella confusione di tutto quel sangue , di tutti quei corpi che velocemente presero fuoco sotto i tocchi dei vampiri lo cercò . I suoi occhi , affilati come lame lo ceravano , lo bramavano . Ma per quanto tentasse di scorgerlo , per quanto tentasse di cercare quella capigliatura familiare , le sue ricerche risultarono vane . E mentre un altro di quei mostri periva sotto i suoi artigli un dubbio cominciava a sorgere in lui . Un dubbio che fece correre i suoi occhi alle sue spalle , oltre quella foresta , oltre quei legni accatastati, in quella casa dove riposava la sua amata .

 

 

 

 

 

 

<  Isabella  > si rifugiò in un angolo remoto della sua mente non appena quella voce , tanto ammaliante quanto odiata invocò con tale disperazione il suo nome . < Isabella > tentava di resistere la sua mente a quel richiamo che sapeva l’attirava , la soggiogava , la rendeva schiava . Si mosse nel sonno , artigliando inconsapevolmente  con le unghie affilate il morbido tessuto del divano che si strappò a causa della forza esercitata dalle sue dita . Scalciò con rabbia il pesante cappotto di lana  che le impediva i movimenti , scuotendo la testa con forza , quasi volesse scacciare quell’odiata presenza dalla sua testa . < Ma guarda che bei cuccioli di lupo ,sarà una delizia ucciderli > furono le parole di quella frase a riportarla alla realtà . Quelle parole che la costrinsero a spalancare gli occhi per la paura e ad osservare dei piccoli bambini giocare oltre la piccola finestra dalla quale inquieta li osservava . Scattò a sedere , tastandosi impaurita il corpo , in cerca di qualche ferita che fortunatamente non trovò . Ma fu un odore che le invase il sensibile olfatto , quell’odore che la fece correre verso l’esterno e gettare su quei bambini , prima che qualcosa di duro la scaraventasse con violenza contro un albero , sradicandolo . A fatica si rimise in piedi , stringendo contro di sé quelle piccole figure che tremanti le si aggrappavano al leggero vestito bianco . E i suoi occhi trafissero ferocemente l’imponente e maestosa figura stagliatasi nel cielo limpido e sgombro di nuvole . Sospinse i piccoli dietro le sue spalle , notando un movimento sospetto alla destra di Trevor , un movimento che notò come il cammino di un giovane lupo . < Non osare > bloccò sul nascere le cattive intenzioni che aveva visto affiorare nello sguardo azzurro del nobile vampiro , digrignando i denti quando lo vide sorridere sadico . < Facciamo un patto ti va ? > Assottigliò gli occhi d’oro , richiamando a sé quel giovane lupo che costrinse a nascondersi dietro di lei , non rispondendo però alla domanda dal vampiro poco prima posta . < Se tu ti fai avvicinare io lascerò i bambini , allora ti va ? > contrasse la mascella , sporgendo dalle carnose labbra i minacciosi canini che tanto avrebbe voluto affondare nel collo del suo rivale . Osservò preoccupata le indifese figure alle sue spalle , capendo al volo che non avrebbe potuto difenderli tutti senza farsi ferire . Perciò a malincuore chinò il capo , annuendo mestamente . < Va bene > Chiuse le mani in pugni , serrando la mascella tanta era la collera che ora l’assaliva  . < Andate > < Ho detto di andare > stroncò sul nascere le lamentele del ragazzino , invitando lui e i bambini a fuggire da lì con un significativo gesto del capo . Ed egli, dopo l’ennesima occhiata ammonitrice fuggì con i pargoli , rifugiandosi nella radura lontana . < Finalmente soli > sbarrò gli occhi non appena si accorse della vicinanza improvvisa del vampiro , graffiandogli il volto con le lunghe unghie . Ma ciò che la lasciò interdetta non fu il sangue che ora sgorgava dalle piccole ferite inferte al volto del vampiro , bensì di quelle righe insanguinate che si aprirono sulla sua guancia senza un motivo . < Sai mia dolce piccola Bella , io e te siamo legati . Dentro di te scorre il sangue di mio fratello e perciò il mio . Io e te siamo come dire……collegati . Perciò se muoio io ……….morirai anche tu con me > barcollò su se stessa , rischiando di finire distesa a terra , se non fosse stato per il repentino intervento di Trevor che con una semplicità inumana l’aveva abbracciata amorevolmente , baciandole la chioma corvina . < Chissà che dirà il tuo adorato vampiro a questa notizia > vuoti i suoi occhi dorati osservavano la radura senza però vederla , mentre il suo cuore crollava sotto il peso di quella scoperta che per lei sarebbe stata come l’eterna tortura di quel demone che purtroppo mai l’avrebbe abbandonata .

 

 

 

 

 

 

Scansò violentemente il corpo di un neonato contro un lupo , scaraventando entrambi contro un tronco . Febbrili i suoi occhi cercavano quella figura che però non appariva , mentre il dubbio , come un veleno ,corrodeva la sua speranza . Ringhiò minaccioso contro Black quando lo vide scagliarsi contro di  lui , gettandolo malamente contro una roccia . Si acquattò , pronto allo scontro frontale con quel lurido essere quando un odore già sentito invase le sue narici , l’odore di quel ragazzino che si faceva sempre più vicino . Fece in tempo a voltare il capo che la voce infantile del piccolo lupo gelò il sangue dei presenti con quella frase che lo gettò nella più completa disperazione . < L’ha presaaaaaaaaaaaaaaaaa> .

 

 

 

 

 

      

 

 

< Allora Isabella , come ti senti ? > le sue labbra si mossero senza però pronunciare parola alcuna , quasi la sua stessa voce fosse stata catturata da quella frase che tanto sbigottimento le aveva arrecato . Si ritrasse d’improvviso al contatto delle gelide dita del vampiro , osservando con gli occhi ora ricolmi di lacrime quel volto che ora avrebbe voluto solo graffiare a morte . Era legata …….a quel mostro . Scosse il capo con foga , ringhiando cupamente contro quella verità che ancora stentava ad accettare . Quella verità che avrebbe irrimediabilmente posto la parola fine alla sua storia d’amore con Edward . Sconvolta nel profondo gli voltò le spalle , fuggendo lontano da quelle parole che avrebbe preferito non ascoltare . E corse , corse tra le fronde di quegli imponenti alberi che ora le sembravano così piccoli , vicini , soffocanti . E annaspò in cerca d’aria urlando a squarciagola aiuto , quell’aiuto che a quel punto nessuno avrebbe potuto darle . Rallentò la sua pazza corsa ,  cadendo a carponi su un terreno roccioso fin troppo familiare . Infatti , non appena rialzò il capo , vide estendersi davanti ai suoi occhi ricolmi di lacrime un immensa distesa d’acqua che molti considerarono  la sua tomba . Battè frustrata i palmi delle mani sul terreno , creando profondi solchi sotto i suoi pugni chiusi con forza . Ed urlò , urlò contro quel destino che con lei sembrava giocare . Urlò contro colui che anni addietro le inflisse quella maledizione che ora la struggeva , la annientava . E pianse , pianse finchè non diede libero sfogo a tutto quel dolore , a quel senso di impotenza che la faceva sentire inutile , debole . < Mia dolce Isabella non piangere , infondo è un destino che in molti avrebbero voluto e…. > affondò crudelmente le dita nel proprio collo , graffiando la pallida pelle d’alabastro dalla quale ora sgorgava il suo stesso sangue . E godette nel sentire la voce strozzata di Trevor . Godette nel vederlo portarsi le mani al collo ora ferito . E d’improvviso un idea per quanto folle la spinse ad avvicinarlo . Tremolante avanzò verso il nobile vampiro , trafiggendolo con i penetranti occhi d’oro tanto da vederlo vacillare sotto il suo sguardo . E con la voce che ancora le rimaneva gli impose quell’ordine che sapeva avrebbe salvato i suoi cari. < Richiama i tuoi neonati , li voglio tutti qui > < Perché dovrei ? Per salvare il tuo Edward , mai > ghignò maligna , strattonandolo per la camicia di seta che indossava . < Ti ho detto di chiamarli , se vogliamo andare all’inferno  meglio andarci in grande stile > notò gli occhi azzurri del vampiro spalancarsi per la sorpresa , prima che lui , schioccando le dita richiamasse a se quella schiera senza fine che velocemente accorse al suo appello .

 

 

 

 

Cadde in ginocchio tra la polvere , prendendo la testa tra le mani con una tale furia da zittire le urla dei compagni . < Cosa diavolo sta succedendo ? > Rialzò il volto disperato , sbarrando sorpreso gli occhi quando vide comparire da dietro i cespugli il doppio dei neonati che avevano ucciso . E che ora si dirigevano verso la Push .

 

 

 

 

< Tutto ciò che vuoi mia adorata ,ma cosa volevi dire con andare all’inferno ? > sorrise candidamente , carezzandogli dolcemente la guancia offesa , mentre vedeva i suoi occhi azzurri placarsi . < Volevo dire che dato che in questo mondo non potremmo avere pace , è meglio che entrambi andiamo uniti nella morte . Così che nessuno ci possa più ostacolare > rabbrividì disgustata quando le mani del vampiro le sfiorarono le labbra ancora dischiuse , mentre la sua speranza andava via vai rafforzandosi . Sperando che la sua recita giungesse a buon fine. E così fu . Glielo dissero quegli occhi che ora placidi la osservavano con un misto di vittoria e orgoglio . Così come glielo dissero quelle labbra pallide ora curvate in un sorriso sornione . < Finalmente hai capito che mi appartieni . Allora avvererò questa tua richiesta . Moriremo insieme , così che nessuno possa più separarci mia piccola Isabella > sorrise di rimando , deglutendo a fatica a causa del magone che ora le impediva di parlare . Notò con la coda dell’occhio l’avvicinarsi dei neonati , e si costrinse a non urlare dal terrore quando si vide circondata da un esercito di mostri assetati di sangue . Allargò il falso sorriso , lasciandosi accarezzare da quelle mani che avrebbe voluto spezzare . < Bene , ma prima voglio che tu faccia una cosa per me > con una lentezza disarmante , nella speranza di rendere il gesto più convincente si pose tutti i capelli su una spalla , sporgendo il suo candido collo da cigno verso di lui . < Voglio che tu mi morda > colse il lampo di puro godimento che passò per gli occhi azzurri del vampiro , attendendo impaziente che quel lurido bastardo facesse ciò che lei gli aveva chiesto . Chiuse gli occhi d’istinto quando lo vide aprire le fauci e avvicinarsi al suo collo . Ma nell’attesa che la divideva dal fatidico morso una voce , per meglio dire un ringhio le fece gelare il sangue . < Bellaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa> costrinse i suoi occhi a rimanere sigillati , così come tentò di non versare le lacrime che ora le rigavano le gote non appena i canini le forarono il collo . E fu allora che sentì le braccia del vampiro cingerle la sottile vita , sospingendola verso di lui , permettendogli così di bere il suo sangue . E pianse ,pianse nel sentire la voce di Edward invocarla , nel percepire quegli occhi d’oro trapassarla da parte a parte , nel sentire quel dolore che era anche suo . E aspettò trepidante il momento della sua vendetta che sentiva , si stava avvicinando . Inerme lasciò che Trevor si cibasse di lei , quel tanto che bastava per compiere il piano da lei poco prima pensato . E il fatidico momento , arrivò .

 

 

 

 

 

Spalancò gli occhi ora non più d’oro ma vermigli . Mentre la sua mano affondava crudele nel ventre dell’indifeso vampiro che si scostò brutalmente dal suo collo , graffiandole la spalla con i lunghi canini . E d’improvviso i corpi dei neonati presero fuoco , così come quello di Trevor  , che barcollante , cadde ai suoi piedi . Si scostò quel tanto che bastava per farlo ricadere completamente a terra , notando l’espressione di  vittoria mutare in una sconvolta . impresse tutto il suo odio in quello sguardo che perfido infieriva sul corpo mortalmente ferito del nobile vampiro . < Ho fatto si che tu ti cibassi del sangue che tuo fratello mi iniettò nel collo , così che il legame si spezzasse > < Tu…..lurida….traditrice > si ritrasse velocemente quando vide la mano di lui tentare di afferrarla . Ma lei , con un gesto fulmineo cominciò a correre verso il burrone ,  facendosi strada tra le lingue di fuoco che ora provavano a catturarla . Rischiò più volte di inciampare , ma quella voce , la sua voce , la spingeva a continuare quella folle corse che l’avrebbe portata verso la salvezza . Sorrise impercettibilmente quando notò il ciglio del burrone ormai poco distante , ma d’improvviso qualcosa le afferrò la caviglia , facendola cadere sul terreno polveroso . Tossì violentemente , voltando il capo per vedere cosa le avesse impedito la fuga e quando lo fece ,sbiancò quando vide la mano mozzata di Trevor afferrarle saldamente la caviglia . Si dimenò in preda al disgusto , notando poco dopo una figura informe avvicinarsi traballante a lei . E dalle ardenti fiamme comparve il corpo squartato del vampiro , per metà in preda alle fiamme . In preda al panico con l’aiuto delle mani tentò di scappare invano da quell’orrenda figura che minacciosamente le si avvicinava . < Tu……pagherai…..>urlò terrorizzata quando vide il volto sfigurato chinarsi su di lei . Ma una mano uscita dalle fiamme afferrò rudemente ciò che restava del vampiro per i crini biondi , gettandolo con furia contro le fiamme . Sentì improvvisamente due braccia d’acciaio avvolgerla , riparandola da quel calore che sembrava volerla soffocare . E il vento gelido cominciò a sferzarle violentemente il viso quando si accorse che qualcuno la stava portando via da quell’inferno . Socchiuse leggermente gli occhi doloranti , riuscendo a scorgere attraverso le lacrime i lineamenti affilati di un volto a dir poco familiare .< Edward > il suo sussurro ricevette in risposta un piccolo bisbiglio che fece fatica a capire , ma ormai tutto ciò non aveva importanza . Il suo angelo la stava salvando , la stava portando al sicuro . Non sarebbe morta . Non l’avrebbe abbandonato . Sorrise felice , stringendosi contro quel corpo duro come il marmo . E poi si sentì leggera , quasi come se stessero volando . Prima che qualcosa di gelido la inghiottisse e i suoi occhi vedessero come ultima cosa le placide onde del mare.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

< Ta Tatata ta tatata  > fu quella dolce cantilena che qualcuno sembrava canticchiare a  farle riaprire le palpebre stanche . Confusa sbattè più volte gli occhi dorati , riuscendo a riconoscere nell’iniziale turbamento i contorni della camera di Edward . Balzò sul letto , sentendosi stranamente impedita nei movimenti . E non appena chinò il capo vide un sontuoso abito bianco nascondere le lunghe gambe affusolate . Stranita scese lentamente dal letto di Edward , osservando curiosa la solitudine che la circondava . Dov’erano Jacob , i licantropi , Trevor e i cuccioli? Avanzò goffamente verso uno specchio che non aveva mai visto , scorgendo all’interno un immagine che la lasciò esterrefatta . I lunghi capelli neri acconciati in bellissimi boccoli ornati di deliziosi boccioli di rose  bianche , mentre il suo corpo era avvolto dal suo abito da…….sposa . Spalancò sorpresa gli occhi ambrati , voltandosi più volte davanti allo specchio , curiosa di sapere il perché di quell’abito .Così , vestita come una bellissima bambola pronta per il matrimonio ,  scese tremante gli scalini della casa , notando l’inquietante silenzio che regnava nella villa . < Alice ? Rosalie ? Esme ? > girò tutta la casa nella speranza di incrociare qualcuno dei Cullen , ma stranamente nessuno di loro rispondeva al suo richiamo . < Edward ? > ormai presa dal panico , chiamò il nome di colui che cercava con tanto affanno , ma nemmeno questa volta le giunse alcuna risposta . Vagarono inquieti gli occhi lucidi per la casa , finchè non notò una familiare chioma corvina scomparire oltre la porta che dava al giardino  , assieme all’incantevole voce della piccola Alice che sembrava intonare la marcia  nuziale . Con piccoli passi di danza , giunse timorosa di fronte alla porta incriminata . Sentendo un groppo alla gola per quella situazione così familiare . La stessa che visse 50 anni fa e che la costrinse a gettarsi dal quel dirupo . Così , terrorizzata da quei pensieri si ritrasse come scottata da quel semplice pomello di ottone ora simile alle fauci acuminate di un serpente . Ma questa volta fu un'altra voce a farla rabbrividire , la voce di quell’angelo dai capelli ramati che ora a sua volta intonava la marcia nuziale . E lei, avvinta da quel canto divino , facendosi coraggio , aprì di scatto la porta , rimanendo abbagliata da ciò che le si presentò davanti .

 

 

 

 

 

 

 

Immobile , bella come un sogno , sostava  la sua  futura moglie  sotto il portico di casa . Le sinuose e accattivanti forme  strette nel maestoso corpetto che mostrava il seno fiorente  . Mentre le gambe snelle e affusolate  erano celate dietro un lungo manto di seta bianca ,  che fomentava il desiderio di fuggire con lei lontano , per la farla sua ancora e ancora . E quel volto da bambola  che anni addietro lo ammaliò , lo rese schiavo di quella piccola dea della notte che ora , con gli occhi d’oro sbarrati per la sorpresa lo osservava , quasi non credesse a ciò che vedeva . Sentì la risata di Alice  scaldargli il cuore quando  entrambi videro la piccola e deliziosa vampira avanzare a braccetto con Aro . Mentre il viso pallido di Bella , ancora sconvolto , si muoveva confusamente intorno a sé . Ringraziò con lo sguardo il millenario vampiro , prendendo la piccola mano fata di Isabella tra le sue , per condurla così verso il piccolo altare . E le parole del prete riempirono il silenzio del giardino , mentre i suoi occhi si addolcivano sempre di più ad ogni espressione di sorpresa e stupore che affiorava sul volto di Bella . Trattenne una risata quando la vide chinarsi verso di lui , nel tentativo di parlargli a bassa voce . < Edward cosa succede ? Dove sono Trevor , e i neonati ? Per caso è stato solo un sogno io non …. > in silenzio le prese il volto tra le grandi mani pallide , chinandosi a sua volta verso quelle labbra che tremule tentavano di emettere parole di senso compiuto . < Va tutto bene Bella , è tutto finito . Trevor è morto , così come i neonati . Non è un sogno , oggi diverrai finalmente mia moglie ,  mia bellissima Isabella > e quegli occhi ambrati , da prima sbigottiti si addolcirono , mentre un sorriso di pura gioia curvava le carnose labbra  che ora avrebbe tanto voluto divorare . < vuoi tu , Edward Cullen ,  sposare la qui presente Isabella Marie Swan , per amarla e onorarla finchè morti non vi separi ? > < Lo voglio > sfoderò il suo sorriso sghembo quando a sua volta la sua unica ragione di vita acconsentì alla promessa che li avrebbe uniti per l’eternità . < Vi dichiaro marito e moglie .  Bene ora puoi baciare la…..> addolcì lo sguardo quando Bella , alzandosi sulle punte dei piedi lo baciò con passione , facendo arrossire il prete che imbarazzato chinò il capo a quel gesto così inusuale  . L’avvolse amorevolmente tra le braccia muscolose , carezzandole la schiena scoperta con lunghe carezze . < Non te ne andrai più vero > raccolse intenerito una piccola lacrima fuggita da quegli occhi caramellati , sorridendo felice per quel roseo futuro che lo avrebbe visto per sempre accanto di quella splendida creatura . < Mai . Sarai mia per l’eternità signora Cullen > . E presala per la vita la alzò in aria , godendo del candido sorriso che sua moglie ora gli rivolgeva . Prima che ritornasse repentinamente tra le sue braccia per scambiarsi un altro bacio ricolmo d’amore .

 

 

 

 

 

 

Volò il bouquet   di rose bianche sulle teste dei vampiri . Prontamente afferrato dalla bellissima Rosalie  , che ghignante ,  osservava Emmet con un espressione tutt’altro che benevola . Risuonarono le risate degli invitati quando videro un massiccio ragazzo dai boccoli neri tentare di afferrare per il colletto della candida camicia un bellissimo ragazzo dai crini ramati per scuoterlo con forza come un tamburo . Mentre un petalo di rosa pallida , strappata dolcemente dalla criniera di quella venere dagli occhi ambrati ,  volteggiava nel cielo azzurro , compiendo miglia e miglia . Fino a deporsi su una piccola lapide , al cui centro troneggiava la foto di una bella ragazza dai grandi occhi scuri , la stessa che dopo 50 anni sposò l’uomo della sua vita . E che visse per l’eternità accanto a  quel vampiro , quel ragazzo , quel dio che l’amo disperatamente per sempre , fino alla fine dei tempi .

 

 

 

 

 

 

The end

 

 

 

 

 

 

  

RINGRAZIAMENTI :

 BENE RAGAZZE MIE , DATO CHE L’INFLUENZA MI HA RESO COME DIRE DELIRANTE , E NON AVENDO MOLTI COMPITI CON MIA GRANDE SORPRESA SONO RIUSCITA FINALMENTE A POSTARE L’ULTIMO CAPITOLO DI QUESTA STORIA . BENE RINGRAZIO TUTTE COLORO CHE MI HANNO SOSTENUTA  E CHE MI HANNO AIUTATO A CONTINUARE QUESTA FIC , LA QUALE è STATA UNA DELLE MIE PRIMISSIME . SPERO CON TUTTO IL CUORE CHE ANCHE QUESTO CAPITOLO VI SIA PIACIUTO E CHE QUESTA FINE SIA BELLA COME LO è STATA PER ME . Infondo  VE LO AVEVO DETTO CHE SI SAREBBE CONCLUSA NEL MIGLIORE DEI MODI . NON AVENDO IL TEMPO MATERIALE PER RINGRAZIARVI UNA AD UNA MANDO A TUTTE LE LETTRICI E SPECIALMENTE A COLORO CHE HANNO COMMENTATO UN BACIO GRANDISSIMO E UN RINGRAZIAMENTO CHE PARTE DAL CUORE . DAVVERO SIETE STATE UNICHE , CON I VOSTRI CONSIGLI SONO MIGLIORATA , E QUESTO L’HO NOTATO PERSINO IO . XD BENE SN EMOZIONATISSIMA perché è LA PRIMA FIC CHE RIESCO A FINIRE , MENTRE PER LE ALTRE CI VORRà ANCORA UN Po’ DI TEMPO . VI RINGRAZIO DAL Più PROFONDO DEL CUORE VI VOGLIO BENE BACI BACI ALLA PROX STORIA GRAZIEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE

  
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