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Autore: lolly powerpuff girl    28/09/2014    1 recensioni
Raccolta di missing moments di "Eyes of Truth" e altre nuove avventure (e chi più ne ha più ne metta).
One shots varie con protagonisti Rose, Scorpius, i loro amici e familiari.
Ecco a voi la storia d'amore tra Rose e Scorpius e la loro vita durante e dopo Hogwarts.
Dal primo capitolo: Quando sentì quella voce, la rabbia e la delusione accumulata, si sciolsero all'istante.
Si voltò e la vide. Bellissima, con le guance arrossate per il freddo. avvolta in un piumone azzurro e con addosso dei semplici jeans. Il vento freddo le muoveva i capelli. Sembrava una dea.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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Note dell’autrice: Eccomi tornata con il secondo capitolo di questa storia :)
Questo capitolo originariamente era molto lungo (circa 64 pagine), quindi ho deciso di dividerlo in tre parti da circa 20 pagine ciascuno! Questa prima parte sarà, quindi, leggermente più lungo del precedente :)
Solo qualche precisazione… Qui facciamo un salto avanti nella storia di circa quattro anni, infatti è ambientato quando Rose e Scorpius hanno quasi 21 anni e vedrete come sono cambiati e cresciuti, loro e tutti i loro amici :)

Spero che vi piaccia e vi prego fatemi sapere cosa ne pensate con una piccola recensione. Mi basta anche un “questa storia fa schifo”, ma almeno so cosa ne pensate :)

Buona lettura ;)

PS: Questo capitolo lo dedico alla mia amica Sere, che legge con pazienza tutto quello che scrivo, corregge i miei errori e ascolta tutti i miei vaneggi sulla storia.

 

Rosa [ Rose e Scorpius hanno quasi 21 anni - da giugno 2027 ]

 

Continuava a fissare quella luce color rosa che la sua bacchetta proiettava sui suoi vestiti.

Rosa...

Che colore di merda pensò.

Aveva sempre odiato quel colore. Era troppo zuccheroso, troppo fru-fru! Un colore da bambine.

Bambine... Sarebbe stato quello il suo mondo d'ora in poi? Colori fru-fru e vestiti piccini?

No non poteva essere solo quello..

Stava  andando tutto così bene!

Lei e Scorpius, ormai entrambi quasi 21enni, convivevano ormai da due anni e la loro piccola villetta, situata non troppo distante dal centro di Londra ma nemmeno in mezzo al caos della città, si mostrava finalmente come loro. Erano riusciti finalmente, dopo due anni, ad arredarla e sistemarla come preferivano. Quella villa rappresentava loro come coppia, come unico essere.

Tutti avevano temuto, e anche Rose e Scorpius ad un certo punto l'avevano pensato, che unendo le loro personalità, fondendo ciò che erano, in un'unico ambiente ne sarebbe uscito uno scempio. Una casa divisa a metà tra lo stile di uno e quello dell'altra, con stanze arredate con i colori freschi e sgargianti che Rose tanto amava e altre scure e monocromatiche come preferiva Scorpius. Invece, a sorpresa di tutti quella casa era riuscita magnificamente, perché loro due, le persone più cocciute e testarde della terra, erano riusciti in qualche modo a scendere a compromessi e mettere da parte il loro ego per qualcosa di più importante.

Rose aveva accettato la scelta di Scorpius di comprare praticamente tutti gli elettrodomestici, il divano e alcuni mobili in stile moderno e di colori scuri, in cambio lui le aveva lasciato carta bianca sul colore delle pareti di tutte le stanze della casa e sul tipo e colore della tappezzeria e della biancheria.

Avevano trascorso intere settimane, mesi, tra campioncini di colore e cataloghi per l'arredamento e non avevano accettato l'aiuto di nessuno quando era stata l'ora di mettere in atto le loro scelte, perché tutti e due avevano sentito che se quella villetta doveva essere la loro casa per il resto della loro vita, allora dovevano darle vita da soli.

E alla fine ce l'avevano fatta. Il giorno prima avevano finalmente dipinto e arredato fino all'ultimo centimetro anche l'ultima stanza.

Per l'occasione avevano invitato a casa loro il giorno seguente tutti i Gangster e fidanzati o fidanzate.

Si erano ritrovati nella loro casa molte volte prima d'ora, ma quel giorno avevano voluto fare le cose in grande e organizzare una festa con tanto di grigliata all'aperto sotto il sole caldo di quei primi giorni d'estate di fine giugno.

Stracolmi di cibo se ne stavano placidamente spaparanzati sotto il grande gazebo che avevano posto in giardino, a fianco ad una grossa quercia in modo da ampliare l'ombra che questa produceva.

Scorpius, infatti, se ne stava tranquillamente seduto a terra con la schiena appoggiata all'enorme albero. Tra le sue gambe stava Rose, appoggiata al suo petto, con la testa abbandonata nell'incavo del collo del ragazzo mentre parlava con Rachel, Lily e Dominique del più e del meno.

Scorpius intanto parlava con Robert che teneva Alessandra nello stesso modo in cui lui teneva Rose.

Lorcan e Austin stavano poco più in là e parlavano di lavoro per quanto riuscisse a sentire.

Hugo, Sarah, Albus, James e Naomi invece stavano seduti su delle sedie da giardino, disposti in cerchio attorno alla carrozzina dentro la quale stava un bellissimo bambino di poco più di sei mesi. Aveva la pelle scura della madre ma i lineamenti del viso erano decisamente quelli del padre.

-  Ragazzi davvero... Ancora non riesco a capire come sia possibile che i primi tra noi che hanno avuto un bambino siano stati questi due! - disse Hugo con tono divertito guardando James e Naomi che sorrisero a loro volta, beati e soddisfatti.

A sentire quell'affermazione tutti gli altri lasciarono perdere le loro discussioni e si disposero anche loro attorno alla carrozzina in modo da poter osservare Dustin.

A Scorpius, però, non sfuggì lo sguardo d'intesa e complice che si scambiarono Robert e Alessandra.

Trascorsero i successivi dieci minuti a ricordare e ridere di com'erano ai tempi di Hogwarts i neogenitori e a prenderli in giro. Soprattutto James.

- Sisi, ridete pure gente! Ma qui gli unici ad essere riusciti a generare una cosa così perfetta siamo stati noi! - disse James sorridendo alla moglie che rispose con uno dei suoi rari sorrisi radiosi, ma che negli ultimi mesi erano diventati sempre di più.

- Beh a tal proposito... - Robert aveva uno strano sorrisetto in faccia, e l'espressione di uno che non vede l'ora di dire qualcosa. Ma invece che continuare la frase, guardò Alessandra e lasciò che fosse lei a concludere.

- Sono incinta!! - si ritrovò quasi ad urlare Alessandra. Radiosa come non lo era mai stata, e questo era tutto dire.

Ci furono circa dieci secondi di generale silenzio in cui tutti fissarono Rob e Alessandra come se avessero appena comunicato loro che potevano vedere i nargilli e poi..

- Ahahah divertente ragazzi, ci ero quasi cascata! -

- Porca vacca siamo troppo giovani per avere un altro sbirulo nella compagnia! -

- Sapevo che siete una coppia di burloni, ma non pensavo che questo fosse il vostro genere di scherzi! -

- Ragazzi smettetela di fare quei sorrisi altrimenti alla fine ci crediamo! -

Ma Rose, Scorpius, Albus e Rachel furono gli unici a non commentare perché quei due ragazzi ormai per loro erano come fratelli e i loro sguardi, in anni di amicizia, avevano imparato a comprenderli meglio delle parole.

I Gangster esistevano ancora naturalmente, e nonostante gli impegni, riuscivano comunque a trovarsi almeno una volta ogni due settimane.

Ma per loro sei la storia era diversa. Avevano fatto i salti mortali per trovare tre villette nello stesso quartiere in modo da poter sfruttare ogni minuto in compagnia. Perché era vero che la compagnia era formata anche da altre persone, ma loro sei erano più uniti perché erano dello stesso anno ad Hogwarts e quando Rachel e Alessandra si erano fidanzate rispettivamente con Albus e Rob, il loro ingresso nel gruppetto era stato inevitabile.

La migliore amica di Rose era e sarebbe sempre stata Dominique, ma quando questa aveva finito Hogwarts inevitabilmente un anno prima di lei, Rose aveva dovuto rassegnarsi al fatto che i suoi confidenti erano tutti maschi, visto che quelli con cui aveva un legame più forte erano Albus, Scorpius e Rob.

All'improvviso però si era dovuta ricredere poiché si era dimenticata di una persona che da poco meno di un anno era entrata nel suo cuore facendosi spazio e conquistando la sua fiducia, trasformandosi da una conoscente ad una grandissima amica. Questo qualcuno era Rachel.

Rose aveva sempre saputo di avere molto in comune con la ragazza.

Amavano entrambe il quidditch, qualità che Dominique non aveva, e entrambe frequentavano assiduamente la palestra della scuola per seguire il corso di boxe.

Rose si rese conto che la ragazza per lei poteva risultare indispensabile, specie durante le litigate con Scorpius.

Quando litigavano non poteva sfogarsi con i ragazzi perché in qualche modo si schieravano tutti dalla parte del fidanzato, ma Rachel no.

Era capitato per caso, che un giorno in cui era particolarmente incazzata, Rose in palestra avesse iniziato a sfogarsi con lei e questa l'aveva ascoltata e alla fine si era espressa totalmente d'accordo con lei.

E così era iniziata una nuova amicizia...

Rachel era diversa, era quello di cui la Rose senza Dominique aveva bisogno, perché anche se Lily era sempre a disposizione, in certe occasione i due anni di differenza che avevano si facevano sentire.

Con Alessandra invece era andata diversamente.

Si era trasferita definitivamente a Londra quando Rob, e quindi anche Scorpius, Rose, Albus e Rachel avevano finito di frequentare Hogwarts.

Aveva dovuto definitivamente abbandonare il suo lavoro di istruttrice di sci e, a sorpresa di tutti, si era rivelata essere un'ottima medimaga e quindi iniziò la sua carriera al San Mungo.

Quando si era trasferita, Alessandra aveva trovato un piccolo appartamento vicino a dove, all'epoca, viveva Rose quando ancora stava con i suoi genitori.

La ragazza non conosceva nessuno e quindi Rob aveva chiesto a Rose di tenerla d'occhio e di farle compagnia.

Così Rose con la scusa di farle visitare la città, magica e non, aveva iniziato a trascorrere con lei molto del suo tempo libero e in pochi giorni diventarono amiche.

Alessandra all'epoca aveva 20 anni, 3 anni più di lei, ma andavano d'accordo talmente tanto che non si percepiva neanche questa differenza.

Probabilmente perché Rose era sempre stata una ragazza matura o forse perché Alessandra sotto quell'atteggiamento da dura in realtà era ancora una ragazzina.

Così Alessandra entrò a far parte della vita dei Gangster, come Rachel e i fidanzati degli altri membri.

Fu proprio per questo legame che ai quattro ragazzi non sfuggirono quei sorrisi beati ed emozionati.

Per lo stesso motivo per cui ormai loro avevano imparato a comunicare con lo sguardo.

Scorpius con un larghissimo sorriso disse - Non posso credere che vedrò correre in giro un altro Nott... - poi il suo sorriso se possibile si allargò ancora di più - Ma soprattutto non posso credere che finalmente anche io diventerò zio! - e quella frase scandì l'inizio di una serie di reazione diverse, per la maggior parte felicità e commozione.

Ma i primi ad abbracciarsi furono proprio Rob e Scorpius, uno perché commosso dall'affermazione dell'amico e l'altro perché sempre più felice dalla nuova notizia.

- Congratulazioni ragazzi!! -

- Sono felicissima per voi! -

- Finalmente Rob la smetterai di prendermi per il culo quando mi presento con le occhiaie! Capirai a tue spese cosa significa. - fece James soddisfatto ma anche molto felice per gli amici. Solo lui e Naomi potevano capire, tra tutti, quanto meraviglioso fosse diventare genitori.

- Ma ragazzi.. Di quanto è il bambino? - chiese Lily curiosa, mentre accarezzava la pancia di Alessandra quasi sperando di sentire qualcosa muoversi.

- Di cinque settimane, ma abbiamo voluto aspettare un po' prima di informarvi perché sapete... Dirlo troppo presto non ha senso. Bisogna prima vedere come procede. -

-  Vi giuro ragazzi che appena me l'ha detto, tre settimane fa, ho attraversato una serie di fasi preoccupanti e mi sarebbe servito di certo il vostro aiuto! Dopo la prima fase di terrore, c'è sta quella del "voglio dirlo a tutti".. Ho fatto una fatica boia per mantenere il segreto! - la felicità del ragazzo era enorme. E chi se lo sarebbe aspettato dal ragazzo che ai tempi della scuola non riusciva a stare con la stessa ragazza per più di qualche ora!!

Rose era felicissima dalla notizia, e lei e Rachel erano saltate addosso ad Alessandra contemporaneamente appena questa si era liberata da tutti gli altri.

- Tesoro, sono felicissima per te! - disse Rose dandole un caloroso bacio sulla guancia.

- Sarete dei genitori fantastici! Comunque per qualsiasi necessità noi ci siamo! Ormai abbiamo fatto esperienza con Dustin. - disse Rachel invece. Albus e lei erano andati spesso in aiuto del fratello e la moglie, perché questi non se la sentivano di disturbare i genitori e quindi chiedevano loro aiuto.

Si erano ritrovati spesso quindi a fare i babysitter e la cosa piaceva loro sempre più.

Dominique si avvicinò loro a manina con Austin, dopo aver abbracciato Robert.

I due si erano sposati l'anno prima. Erano stati i primi della compagnia e il loro matrimonio, come quello di Teddy e Victorie, e della figlia maggiore di Percy, Molly, si era tenuto nel giardino della Tana che, in occasione di un matrimonio, diventava stupendo.

James e Naomi, invece, erano sposati solo da qualche mese. Avevano deciso infatti di sposarsi quando fosse nato Dustin, con una cerimonia semplice, non alla Tana ma nel giardino di casa loro con pochi intimi.

Dopo che tutti ebbero fatto i loro auguri e congratulazioni ai due ragazzi, il gruppo si divise.

Le ragazze si misero vicino a Naomi che teneva il figlio in braccio mentre beveva placidamente dal suo biberon.

I ragazzi invece improvvisarono una partita di quidditch.

- Ale, devi raccontarci come ha reagito Rob! Cavoli se ha fatto come James avrà tentato di buttarsi dalla finestra... Penso di essere l'unica mentalmente maggiorenne nella nostra famiglia - disse Naomi guardando con amore il figlio.

Tutte risero.

- In verità ragazze.. Non è andata male! Ha avuto i suoi cinque minuti di ansia.. Continuava a ripetersi che non sapeva come si fa il padre... - a questa affermazione tutte smisero di sorridere... Erano a conoscenza del fatto che i genitori di Robert non si fossero mai comportati realmente come tali. Robert in vita sua aveva passato più tempo con i Malfoy e a Hogwarts piuttosto che a casa.

- Ma poi, tutto all'improvviso ha cambiato umore.. "No, non è vero! Draco mi ha fatto da padre. Prenderó esempio da lui!" E ha iniziato a vederla nel modo giusto... Era felicissimo! Il suo unico rimpianto era quello di non poter correre subito a dirlo a qualcuno! - tornò il sorriso a tutte immaginando un Rob al settimo cielo che salta per la casa pieno di felicità.

- E tu invece? Come te la passi? - le chiese Sarah, la fidanzata di Hugo.

- Beh è ancora presto per dire che ho male alla schiena o cose simili... Più che altro mi manca il caffè... E diciamo che vomitare tutte le mattine non è il massimo.. -

- Tesoro mi dispiace ma quelle te le terrai ancora per molto.. Ma ne vale la pena. - Naomi diede uno schioccoso bacio su una paffuta guancia di Dustin, che fece sorridere tutte.

Tutte tranne Rose.

La risposta di Alessandra era stata per lei come una doccia d'acqua fredda.

Quella mattina lei si era svegliata con la nausea. Quando era scesa in cucina per fare colazione ci aveva trovato Scorpius. Alla colazione ci aveva pensato lui e in tavola l'aspettava la sua solita mega tazzona di caffelatte.

Ma non appena ci si era avvicinata le era subito salito un conato di vomito ed era dovuta correre in bagno.

Aveva dato la colpa allo stress che, nelle ultime settimane, l'aveva oppressa.

Problemi al lavoro e al fatto che lei e Scorpius stavano appunto dedicando ogni minuto del loro tempo libero all'ultima stanza rimasta da sistemare della loro casa. Per questo non si era nemmeno preoccupata quando due settimane prima non le era arrivato il ciclo. Era capitato altre volte negli ultimi due anni in cui lei e Scorpius non avevano quasi mai avuto un'intera giornata di tempo libero.

- Roooose.. Tutto ok? Sei palliduccia! - Dominique le stava sventolando una mano davanti al viso. Probabilmente era da qualche minuto che non ascoltava più la loro conversazione.

- S.. Si! Scusate. Ma.. Ale? Hai... Ti è mai venuta la nausea solo sentendo l'odore di un cibo in particolare? -

- Oh si!! Non sopporto l'odore della birra! Proprio nella maniera più assoluta. Infatti prima sono stata il più distante possibile dai ragazzi. - Le rispose con un sorrisetto Alessandra. Si teneva una mano sulla pancia e ad intervalli regolari la guardava e faceva un impercettibile sorriso.

- Ma sei proprio sicura di stare bene? Hai una faccia strana Rose.. -

- Si tranquilla Rachel! Stavo solo pensando a quanto mi ha fatto penare questa casa. - cercò di sorridere nella maniera più convincente che conosceva. Era brava a mentire ma lì con lei c'erano le persone che la conoscevano di più, eccetto i suoi genitori, e a loro non riusciva mai a darla a bere.

Ma a quanto pareva quella volta ci riuscì, perché tutte si misero a parlare di quanto bene era riuscita la loro villetta e a farle complimenti vari.

Per il resto del pomeriggio, Rose si sforzò di essere il più naturale possibile ma comunque continuava a frullarle un'idea nella testa. Un'idea che la preoccupava non poco.

Così, quando due ore dopo la gente iniziò ad andare via, lei lasciò che Scorpius andasse a bere una birra con Robert e Albus per festeggiare la nuova notizia solo loro tre quali i migliori amici che erano.

Aveva bisogno di stare sola, riflettere e capire se il suo dubbio aveva fondamenta.

Per trovare l'incantesimo ci aveva messo dieci minuti, ma per convincersi ad usarlo... Quello era stata tutta un'altra storia. Per due ore non aveva fatto altro che puntare la bacchetta, aprire la bocca e poi abbassarla spaventata prima di iniziare. A volte l'aveva addirittura lanciata d'altra parte della stanza. Lei, che la sua bacchetta l'avrebbe tenuta in una teca di vetro quando non poteva tenerla in mano o in tasca.

Il terrore giocava decisamente brutti scherzi.

Poi alla fine era riuscita a tirare fuori tutto il suo coraggio e pronunciare quella maledetta formula. Era pur sempre una griffondoro, per Merlino!

Ma la risposta che le diede quell'incantesimo le fece di nuovo scivolare via tutto il coraggio e la determinazione per la quale era famosa.

Stava lì, in piedi di fronte al letto suo e di Scorpius, e guardava la sua pancia e la luce rosa che la bacchetta le proiettava addosso.

Aveva letto le istruzioni nel libro di incantesimi troppe volte per non sapere che quel colore voleva dire una sola cosa..

"Se la luce che fuoriesce dalla bacchetta dopo aver pronunciato l'incantesimo è rosa vuol dire che siete..."

- Incinta... - l'aveva pronunciata ormai una decina di volte quella parola, senza contare tutte le volte che l'aveva sentita pronunciare quel giorno.

Ma nonostante tutto sembrava non ne cogliesse il significato.

Lei era incinta?

Voleva dire che sarebbe nato un bambino?

Se si fosse vista in quella situazione qualche ora prima si sarebbe tirata una sberla da sola. Ma al momento il suo tanto amato e sviluppato cervello proprio non riusciva a collegare. O, per lo meno, l'unica cosa che riusciva a pensare era che fosse troppo presto. Che lei e Scorpius sicuramente non potevano essere pronti e che non ci voleva, perché erano appena entrati nel periodo che doveva essere di tranquillità.

***

Quando tornò a casa cercò di fare il meno casino possibile perché sapeva che lei sarebbe stata incazzata nera. Poco meno di un'ora dopo sarebbero arrivati i loro genitori per festeggiare la casa e lui aveva passato più di due ore fuori con gli amici a bere e scherzare.

Si diresse in cucina sapendo che l'avrebbe trovata immersa nei preparativi. Magari con qualche macchia sul grembiule o sulla faccia, ma quando ci arrivò e non vide la sua ragazza, ma soprattutto vide la stanza completamente pulita e nulla di pronto, si preoccupò.

Dove diavolo era Rose? E perché a meno di un'ora dall'arrivo degli ospiti non era in cucina a sclerare come faceva sempre quando doveva cucinare per i loro genitori?

Salì le scale che portavano al piano di sopra di corsa. Quando arrivò, vide subito che la luce della loro camera da letto era accesa.

Vi si precipitò e rimase sconvolto dallo stato in cui la trovò.

Stava con la bacchetta in mano, seduta sul letto, e lo sguardo perso nel vuoto. Bisbigliava qualcosa, sempre la stessa parola.

- Rose che è successo? - le si sedette accanto e le mise una mano sulla gamba.

Lei lo guardò un attimo e poi tornò a fissare il vuoto.

- Rose.. Amore ti prego.. Che è successo? - ma prima che lei potesse rispondere si accorse del libro di incantesimi che stava aperto sul letto. Lo prese in mano e vide che mostrava la pagina con gli incantesimi test di gravidanza.

- Sono incinta, Scorpius... - lo sussurrò appena ma lui lo sentì.

Rimase a fissarla per due secondi e poi un sorriso enorme gli comparve sulle labbra. Le prese il viso tra le mani e le diede un bacio, poi si alzò e si inginocchiò di fronte a lei.

- Rose. Rose guardami. - le accarezzò una guancia e lei posò lo sguardo su di lui. Gli occhi di quel blu che tanto amava e che sperava immensamente avesse anche il bambino che lei aspettava, che ora erano vacui e confusi.

La conosceva troppo bene per non sapere che Rose reagiva sempre così alle grosse notizie e novità che la riguardavano, e non esisteva novità più grande di questa.

Le sorrise nel modo più incoraggiante che conosceva. - Amore.. È una cosa fantastica! Siamo pronti. Abbiamo appena sistemato la casa e col lavoro andiamo alla grande! E se non siamo pronti emotivamente lo saremo. Diventeremo dei genitori perfetti insieme. Lo capisci vero? - osservò il suo sguardo passare da incoscienza a consapevolezza, a paura e poi... Un piccolo sorriso le comparve sulle labbra.

Gli accarezzò una guancia anche lei, giocando con la leggera barba che lui quel giorno non aveva avuto il tempo di tagliare, ma che lei tanto amava perché gli dava un aspetto da uomo più grande e più maturo. L'aspetto di un uomo che presto sarebbe diventato papà. - Stai con me per sempre non è vero? Anche se questa cosa fa... - ma lui non la lasciò finire perché l'abbraccio fortissimo.

La strinse in quel modo tutto suo per trasmetterle quanto l'amava e quanto fosse felice della notizia. - Io e te siamo una cosa sola, e adesso che nasce questo bambino chi mi separa più da te? - le sussurrò all'orecchio, baciandole la guancia e il collo.

- Io... Io so che sarà una femmina, Scorp. Me lo sento. - gli disse lei staccandosi leggermente da lui per guardarlo negli occhi e dargli un veloce bacio sulle labbra.

Sorrise. Di certo non sarebbe stato lui a contraddirla. - E femmina sia allora! -

Passarono dieci muniti buoni a sorridersi e baciarsi e poi...

- Amore... Io starei così per tutta la vita, lo sai. Ma tra mezz'ora arrivano i nostri genitori.. Che si fa? -

Lei spalancò gli occhi e fece per correre in cucina ma lui la trattene per un polso. - Ei bubi! Non esiste che ti affanni a cucinare. Torna qui. - e la mise seduta sulle sue gambe.

Lei si accoccolò e appoggiò la testa sul suo petto. - E cosa hai intenzione di dargli da mangiare, genio? - gli chiese senza però avere nessuna intenzione di staccarsi da lui.

- Beh... Potremmo prendere tutto dalla rosticceria in fondo alla strada. Lo so che tu preferisci dargli qualcosa di preparato da te ma per sta volta sta tranquilla ok? -

Lei annuì.

- E.. Come vuoi fare con la notizia? Glielo diciamo? Devo stare distante da tua padre? - le chiese con un leggero sorriso sulle labbra.

Lei gli sorrise e gli diede un pugnetto sul petto. - Sono incinta di tre settimane simpaticone. Dovremmo aspettare almeno di arrivare a 5.. Come hanno fatto Rob ed Ale. - e a quell'affermazione non riuscì a trattenere un sorriso provocatogli da un pensiero. - Ti rendi conto che il loro bambino e nostra figlia andranno a Hogwarts insieme? -

Lui la guardò. Continuava parlare di una bambina. Era così sicura che ormai stava iniziando a convincere anche lui. Era felice ed emozionata e non poté trattenersi dal darle l'ennesimo bacio. - Non potevo immaginare cosa migliore. Adesso manca solo che Albus e Rachel si diano una mossa! Così ci andranno tutti insieme! -

- Già è una cosa particolare il fatto che sia io che Alessandra siamo incinte.. Sarà un po' difficile che succeda anche ad Al e Rachel... E poi.. Chissà se loro lo vogliono! Magari preferiscono aspettare un po'. -

Tipico di Rose razionalizzare tutto e non credere negli eventi particolarmente improbabili. Anche lui era molto razionale ma non quanto lei. Amava credere nei casi fortuiti e nelle coincidenze, anche perché lui nella sua vita ne aveva avuta di fortuna e coincidenze. A partire dall'improbabile amicizia con Albus, per poi passare all'ancora più improbabile amicizia con i Gangster che l'aveva portato a conoscere, simpatizzare e amare Rose. Si riteneva quindi un ragazzo molto fortunato.

- Io non direi. Per queste cose bisogna vedere, secondo me ci riserverà molte sorprese... E adesso vado in rosticceria! Qualche richiesta in particolare? - sapeva che era troppo presto per le voglie ma ci teneva a soddisfarla il più possibile. E poi se la donna che amava e che teneva in grembo la sua bambina (ormai anche lui non poteva fare a meno di pensare che fosse una femmina) voleva qualcosa, lui glielo avrebbe procurato.

Lei sorrise felice e ci pensò un po' - Pollo croccantissimo e tante patatine! Almeno per me... Poi prendi anche fritti vari e lasagne dai! -

Così dopo averle dato un bacio e accarezzato la pancia uscì di casa per prendere la cena. Aveva poco meno di venti minuti prima che i coniugi Weasley e Malfoy si presentassero a casa loro.

Si ritrovò a condividere quello che gli aveva detto Rob quel giorno riguardo al fatto di non riuscire a trattenersi dal dirlo a tutti quelli che conosceva e soprattutto a lui, che più di tutti lo avrebbe capito e si era trovato nella stessa situazione.

***

- Ragazzi, non che mi lamenti, ma come mai avete preso la cena in rosticceria? È successo qualcosa? -

Rose e Scorpius si guardarono per un attimo preoccupati. Lei rimase in silenzio facendo finta di nulla e continuando a mangiare.

Per una volta che la tua bravura a inventare le cose poteva servire te ne stai zitta eh?

Così toccò a lui rispondere - Ma niente Ron... È solo che oggi sono venuti i ragazzi a festeggiare e sono andati via tardi ed eravamo stanchi quindi abbiamo preferito così. - cercò di essere il più naturale possibile.

Ron Weasley gli aveva concesso di chiamarlo per nome e non "signor Weasley" quando lui e Rose ormai stavano insieme da un anno e mezzo.

Era successo in occasione del matrimonio di Victorie e Teddy. Ormai era chiaro a tutti che Ron trovava piacevole la compagnia del ragazzo. Si era perfettamente reso conto che nessuno al mondo avrebbe potuto rendere la sua bambina più felice e che nessuno più di lui ne era degno. Era un ragazzo sveglio, educato e per bene e ormai credeva anche lui che il cognome che aveva il ragazzo non contava un granché.

Così quando Scorpius disse - Ehm... Signor Weasley? Le dispiacerebbe se quest'estate portassi Rose con me in Francia per due settimane per assistere alle mie gare di scherma? - 

Ron gli rispose, mettendogli una mano sulla spalla - Scorpius, ragazzo mio, sarà la vecchiaia che avanza e questo "signor Wesley" mi fa sentire un nonneto, ma per favore... Chiamami Ron. Comunque per me va bene! Ma devi chiedere anche ad Hermione. -

Così dopo un attimo di spaesamento Scorpius aveva annuito e sorriso.

Da quel momento i suoi rapporti con Ron erano andati di bene in meglio, come nessuno si sarebbe mai aspettato.

- Andati via tardi? Ma se Rob si è smaterializzato a casa nostra tutto felice perché doveva darci la notiziona! Voi due lo sapete già, no? - Draco era intervenuto.

- Si, ce lo ha detto prima! - rispose Rose.

- Che notiziona? - chiese con un pacato interesse Hermione. Conosceva bene Robert e Alessandra, specie da quanto quest'ultima e sua figlia erano diventate particolarmente amiche.

Draco sorrise ma quando vide sua moglie agitarsi sulla sedia lasciò che fosse lei a rispondere. - Diventeremo nonni!! - disse quasi urlando con la sua voce squillante e tantissimo entusiasmo e felicità.

Hermione e Ron fissarono i ragazzi a bocca aperta, Rose diventò rossissima, Scorpius fece per rimediare ma...

- Scusatela, si è espressa male - si affrettò a dire Draco ridacchiando - Alessandra è incinta. Tranquilli questi due non centrano niente. È che per noi Rob è un figlio quindi ci sembra di diventare nonni. -

Ron e Hermione tirarono un mezzo sospiro di sollievo e per fortuna nessuno notò lo sguardo di sollievo misto a qualcosa di simile alla delusione che Rose e Scorpius si scambiarono.

- Oh, ma è fantastico! -

- Sono felice per loro! E anche per voi! -

E la serata continuò senza altri equivoci. Fecero fare loro un giro della casa e tutti e quattro fecero loro i complimenti per aver finalmente raggiunto il loro scopo.

- Beh adesso finalmente un po' di tranquillità! Ve la meritate ragazzi miei. -

- Rose si vede il tuo tocco in tutta la casa! Meno male che ci sei tu, altrimenti mio figlio avrebbe riempito questo magnifico posto di oggetti neri e tristi! - Astoria aveva sempre avuto un debole per la ragazza e si era resa conto molto prima del figlio che i due sarebbero stati perfetti insieme.

- Grazie mille, mamma. È sempre bello quando sei dalla mia parte. - fece divertito il ragazzo.

La madre gli rispose con un occhiolino e Rose la ringraziò. Anche lei aveva avuto il permesso dai suoceri, anni prima, di chiamarli per nome.

- Beh direi che è ora di andare per noi. Scusateci ragazzi ma domani devo andare in ufficio, anche se è domenica. E anche tu Draco. - Hermione e Draco lavoravano nello stesso ufficio ed erano stati abbastanza intelligente da rendersi conto che non avrebbero potuto vivere decentemente se avessero continuato ad odiarsi. Quindi erano passati dall'odio ad un atteggiamento cordiale, e dopo qualche anno la cordialità diventò amicizia. Amicizia che si accentuò quando iniziò la relazione tra i figli.

- Si, andiamo anche noi! Si Astoria, non guardarmi così! Buonanotte ragazzi e grazie di tutto. - salutò il figlio con una pacca sulla spalla e Rose con un abbraccio.

Anche la moglie e i coniugi Weasley fecero lo stesso e così se ne andarono tutti.

- Beh, non è andata così male! Credo che si possa anche fare per altre due settimane, no? - Scorpius si buttò sul divano e trascinò anche la sua ragazza con lui, facendola sedere sulle sue gambe.

Le mise un braccio attorno alla vita, la mano sul fianco, mentre con l'altra giocherellava con un ciuffo dei suoi capelli rosso fuoco.

- Non lo so.. Non mi piace non dirgli le cose. Sono i nostri genitori... -

Se c'era una cosa che Rose non sopportava era quella di nascondere le cose importanti ai propri familiari. Infatti si era sentita in colpa molte volte ad Hogwarts, quando si frequentavano ma ancora non volevano farlo sapere ai genitori.

- Dai piccola... Sta tranquilla! Non stiamo facendo le cose di nascosto di proposito. Li hai sentiti Ale e Rob oggi, no? Bisogna aspettare un pochino. - e senza pensarci spostò una mano sulla sua pancia e gliela accarezzò.

- Lo sai vero che è troppo presto per sentire qualcosa? - chiese lei. Ma comunque non riuscì a trattenere un sorriso felice.

- Certo che lo so! Ma mi piace toccarti la pancia. Sapere che tra un po' qui dentro si formerà una bellissima bambina con gli occhioni della mamma. -

- Ma io voglio che abbia i tuoi occhi grigi amoreee! - si lamentò lei.

- Scherzi?? Deve averli blu come i tuoi! -

E passarono il resto della serata a pensare a chi sarebbe assomigliata quella bambina. Alla fine arrivarono alla conclusione che non importava. In ogni caso sarebbe stata perfetta.

***

Erano passate quasi due settimane ed erano riusciti a tenere il "segreto" senza problemi, a parte quello di avere voglia di condividere la loro felicità con gli altri.

Rose passeggiava per la Londra babbana in compagnia di Alessandra.

Era un giovedì pomeriggio e tutte e due avevano il pomeriggio libero così si erano messe d'accordo per un'uscita tra donne. Più tardi, infatti, Dominique e Rachel le avrebbero raggiunte, appena finito di lavorare.

- Per quanto potrai continuare a lavorare ancora? Insomma, in mezzo a malati e cose così non è il massimo. -

- Fino alla 20esima settimana. Poi se voglio continuare mi sposteranno di reparto, il più distante possibile dalle malattie. -

- Mi sembra giusto. - continuarono a camminare fermandosi ogni tanto ad osservare qualche vetrina.

Si sentiva a disagio. Continuava a farle domande sulla gravidanza e la cosa interessava anche lei, ma non poteva risponderle perché lei e Scorpius avevano deciso di aspettare l'incontro di sabato con tutta la famiglia Weasley al completo per dare la notizia in grande stile, come avevano fatto Robert e Alessandra. La famiglia si sarebbe riunita alla Tana in occasione del compleanno di Lily.

- Siamo arrivate! È quello il bar dove ci raggiungono Dom e Rachel vero? - Alessandra si era fermata davanti ad un bar molto carino. La versione babbana dei tre manici di scopa se così si può dire.

- Si, entriamo! -

Presero posto ad un tavolino che stava a fianco ad una grande vetrata che dava sulla strada da cui erano arrivate. Così avrebbero visto arrivare le amiche tra pochi minuti.

- Rose... Lo so che non dovrei impicciarmi e che probabilmente sono affari tuoi.. Ma sei strana da un po' di giorni. Che succede? -

Alessandra aveva una mano sopra la sua e uno sguardo preoccupato. Rose si sentì terribilmente in colpa.

Nelle ultime due settimane tante persone, anche al lavoro, le avevano fatto notare che era strana.

Era possibile che le sue emozioni fossero così leggibili? Cavoli, Alessandra e Rob erano riusciti senza problemi a tenere quel segreto per tre settimane e invece lei non faceva altro che far preoccupare le persone.

Stava per risponderle quando..

- Eccovi qui! Sono un po' in anticipo! - Rachel, dopo aver dato un bacio ad entrambe si sedette a fianco alla rossa.

- Muoio dalla voglia di bere qualcosa! Rose, tu che non hai un bambino in grembo prendi uno spritz e mi fai compagnia? -

Rose non sapeva cosa dire. E meno male che tutti dicevano che aveva ereditato la parlantina della madre!

- Ehm... Si ma... Io non... -

- Ei! Stronzetta... Non dire queste cose! Non hai idea di quanto mi manchi l'alcool! Non rinfacciarmelo.. Anzi, per punizione niente alcool per nessuna di voi! - decise Alessandra con una linguaccia.

- Ma non è giusto! Prima o poi rimarremo incinte anche noi! Lasciaci i nostri ultimi giorni di bevuta! -

Rose decise che d'ora in avanti il suo idolo sarebbe stata Alessandra.

- Ultimi giorni di bevuta? Sta morendo qualcuno? - era arrivata anche Dominique, bellissima nel sue tailleur nero.

- Io... Alessandra vuole che non beviamo alcool per solidarietà! - si lamentò Rachel, ricevendo in risposta un occhiolino dalla bella mora.

Rose decise di cambiare argomento. - Come mai così elegante oggi? -

Dominique le fece un enorme sorriso. - Grazie per averlo notato cara. Si da il caso che oggi abbia avuto un incontro con il mio capo il quale mi ha informata che la collezione autunno-inverno che ho presentato il mese scorso verrà prodotta. Finalmente!! -

- Ma è fantastico!! Il tuo sogno finalmente si avvera, Dom! -

Tutte e tre si complimentarono con la ragazza e trascorsero il resto del loro incontro a parlate di lavoro.

Rose, che da pochi mesi dopo la fine di Hogwarts era diventata una pozionista, comunicò loro come procedevano le sue ricerche per sviluppare una cura definitiva per la licantropia. In pratica una versione avanzata della pozione antilupo.

Ci lavorava ormai da un annetto e, quando l'aveva saputo, Teddy l'aveva riempita di abbracci. Era in momenti come quelli che Rose apprezzava al mille percento il suo lavoro.

Rachel, invece, comunicò loro che una nuova squadra di quidditch le aveva offerto un posto ma che lei non sapeva se accettare o meno.

- Ragazze io devo andare... Scorpius mi ha promesso che mi portava al cinema oggi appena tornato dalla palestra. -

Salutò le sue amiche e se ne andò pensando al proprio fidanzato.

Il ragazzo ci aveva impiegato poco più di lei a decidere la sua strada. Il suo problema era che era bravo in troppe cose. E tutte quante gli piacevano in modo diverso.

Era un bravissimo cacciatore di quidditch. E per un po' aveva anche pensato di entrare con Albus nei Cannoni di Cudley.

Era un ottimo pianista, quindi sarebbe potuto entrare in qualche orchestra.

Aveva avuto tutti i mago necessari per entrare a far parte degli Auror, come Robert e James.

Alla fine, però, aveva deciso di aprire una sua palestra di scherma. Una palestra per maghi, una delle poche esistenti.

Rose lo aveva appoggiato in tutto e per tutto e alla fine riuscì a realizzare il suo sogno e, nel giro di pochi mesi, la palestra ottenne un discreto successo, parecchi iscritti che procurarono a Scorpius forti guadagni. Ovviamente D'Artagnan, il suo istruttore fantasma ad Hogwarts, l'aveva seguito e insegnava tutt'ora insieme a lui.

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Note di fine capitolo: Ecco la prima parte del secondo capitolo! :)
Spero che vi sia piaciuto e che vi abbia emozionato come ha emozionato me scriverlo.
Se volete vedere che aspetto hanno i protagonisti, fate un salto nella mia pagina per vederli :)

 

  
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