Anime & Manga > Death Note
Segui la storia  |       
Autore: ireat    07/10/2008    18 recensioni
Cosa succederebbe se il Death Note, o meglio, il Codex Mortis fosse caduto nell'antica Roma? Una parodia di ireat e AeLLe. DOPO LUNGHE PERIPEZIE E INTERMINABILI SILENZI ECCOCI TORNATE ALLA CARICA CON IL CAPITOLO XII!
Genere: Parodia, Demenziale, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: L, Light/Raito, Mello, Misa Amane, Near, Ryuuk
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Codex Mortis

Codex Mortis

 

-Quomodo eum adhibere-

 

I

N       Homo cuius nomen scribitur in hic codice, necabitur

N       Hic codex nec funget si scriptor hominis ora in mente non habebit, sic homines idem nomen dividentes nec necabuntur

N       Si mortis causa intra quadriginta secundos (per evitare assurdità come “la sessantesima parte della sessantesima parte di un ora”, ammetteremo che in latino secondo si dica secundus…) scribitur, accidet

N       Si mortis causa non scribitur, homo ob cordis incursum morietur

N       Mortis singulae partes debet scribere intra sex horae sexagesimae partes et quadriginta secundos

 

 

Capitolo I

 

Taedium, ii à Noia

 

Tanto ma tanto tempo fa…in un paese lontano lontano, in un mondo ma strano ma strano, pieno di pazzi omicida e tonache porpora…ma questo lo vedremo più avanti.

Mentre gli ipotetici e ancora a voi sconosciuti (o così credete) abitanti dello strano mondo  si facevano i cavoli loro, nell’Olimpo…

Un dio dall’aspetto insolito si sta congedando dai suoi amici dei.

-Ehi Ryuk, dove stai andando?

-Nel mondo lontano lontano, ma strano ma strano, di quegli omini di vario colore che chiamiamo umani.

-Ah, ti prendi una vacanza.

-No, vado a riprendere il mio Codex Mortis. Mi stavo sporgendo per vedere una corsa delle bighe e mi è caduto.

-Ah! Ah! Il solito pirla! Ma sai almeno dov’è caduto?

Il dio si avvia verso la porta dimensionale che non può mancare in un fumetto (e conseguente parodia) implicante mondi paralleli che si rispetti.

-In Italia.

-Ma allora dillo che ti prendi solo una vacanzaaaaaaaaaaaaaaa………

Ma il nostro Ryuk era già partito.

 

Intanto, nell’altro mondo lontano lontano, e il resto lo sapete, un diciassettenne romano guardava svogliato il cielo, mentre il maestro cercava di inculcargli in testa la quinta declinazione.

-Lucius! La quinta declinazione! –sbraitò l’annoso insegnate di latino, tirandogli un pugillares1 in testa.

-E…emh…cioè…res…rei…emh…

-Bocciato!

A quel punto il ragazzo ribatté piccato: -Ma prof? A che serve il latino? (domanda tipica del liceale medio)

-Ma come a che serve? Capisco se l’avesse chiesto un liceale del ventunesimo secolo…ma siamo nell’antica Roma, Lucius, il latino è la tua lingua madre!

Sorpresi eh? Ebbene sì, l’intera faccenda è ambientata nell’oscura epoca della Roma repubblicana. Non ve l’aspettavate vero? Siete rimasti colpiti, neh? Vi ho fregati tutti vero?

Ehi, autrice…emh, credo che ai lettori interessi la storia.

Ah, già, grazie assistente. Scusate lettori, torniamo al povero Lucius.

Lucius cercò di distrarre l’insegnante: -Guardi! Un lama con le ali!

Passami il caffè che…oh, salve. Che ci fate ancora qui? Non andate avanti con la storia? Ah, la mia assistente mi ha appena riferito che non c’erano lama nell’antica Roma, perché colpo di scena amici telespettatori, nell’antica Roma non era ancora stata scoperta l’america. Vergogna Lucius! Ignorante! (ßcerca di scaricare la colpa sul povero Light versione romana)

-Ma Lucius! Non esistono i lam…

Ma il nostro Lucius era già scappato. Camminava pacificamente per le strade di Roma, allontanandosi in modo del tutto casuale dalla scuola quando gli cadde in testa…i bisogni notturni di un equites2, lanciati fuori dalla finestra da un’ignara ancella.

-Te possino! Guarda dove butti le schifezze tue! –gridò, ma l’ancella lo ignorò.

Riprese a camminare serenamente. Ma un oggetto lo colpì esattamente dietro alla nuca, provocandogli un’invocazione agli dei.

-Brutta stronza! Ti insegno io a tirare dalla finestra un… -e qui si fermò perché effettivamente non sapeva cosa l’ancella aveva tirato (e perché questa se ne era andata da un pezzo, e solo i pazzi parlano da soli). Raccolse da terra l’oggetto incriminato.

-Uh…un quaderno. Codex, codicis, terza declinazione –analizzò abilmente. Già perché lui il latino lo sapeva. Era quella bastarda della quinta declinazione che non voleva saperne di entrare nella sua testa. Fissò interessato la copertina.

–Death Note…e questa che declinazione è?

Sarà indeclinabile…(ßsuggerimento idiota dell’autrice)

Aprì il quaderno e tentò di leggere le prime righe. Recava scritto: The human whose name is written in this note shall die.

-teee umaaaan uuuuus naaaameee issss vrittten in tiss nooooteee saaaal diiie. L’unica parola che conosco è die3. E’ un maledetto ablativo della quinta declinazione! Stupido quaderno! – sbraitò e gettò il quaderno a terra. L’oggetto cadde al rovescio e solo allora Lucius si accorse che c’era anche un retro. Lo raccolse da terra e lo fissò per qualche istante.

-Codex Mortis…il Quaderno della Morte – biascicò fra se. –Homo cuius nomen scribitur in hic codice, necabitur. L’uomo il cui nome sarà scritto su questo quaderno morirà…che figata da sballo!

Iniziò un balletto censurabile fra se e se. A quel punto l’ancella di prima gli tirò dietro una secchiata d’acqua.

-Svergognato! Ma guarda dove balli! – gridò la sfacciata.

-Ah dannata! Qual è il tuo nome, marrana?

Emh…capo?

Che altro c’è adesso?!

L’espressione marrano (e signora) non erano usati nell’antica Roma.

Ma dico, tu c’eri per dire che non venivano usati?

Veramente no ma…

E allora non rompere e lasciami al mio caffè!

Cialtrona -.-…

-Il mio nome è Maria Paola Lucia Pompeiana Grazia Caligola.

-E questo sarebbe il nome di un’ancella?

-Ai miei genitori piacevano i secondi nomi

Pensiero di Lucius: (ma perché, pensa anche?) –Questa vigliacca marrana mi ha offeso ripetutamente. Penso sia il caso di provare su di lei l’immenso potere del Codex Mortis.

E iniziò a scrivere: -Maariaaaaaa Paaaaolaaaa Luuuciaaaaaa…Ehi, lo sai che hai il mio stesso nome? P…merda! Com’è che andava avanti?

-Che sfacciato! Maria Paola Lucia Pompeiana Grazia Caligola! Insomma, se non riesci a ricordare neanche questo!

-Ah! Hai segnato la tua fine, sciocca marrana! Pooompeiaaaanaaaa Graaaziaaa Cagligolaaaaa.

-No! Caligola, non Cagligola!

-Scusa, il latino non è il mio forte.

-Di nulla.

-Caaaaligooolaaa! Fatto!

L’ancella lo squadrò sospettosa di avere davanti un malato mentale. Lucius la guardò contrariato:

-Ma come? Non muori?

-Ti dirò, oggi non me la sento proprio –rispose con una nota di sarcasmo. –Ma va’ all’inferno!

-Che diamine! ‘Sto stupido quaderno non funziona. E io c’ho fatto pure una figuraccia. Meglio dileguarsi.

-Scusa! Sto per perdere l’autobus devo…

Emh…capo?

Okay, questa te la concedo.

-Scusa! Sto per perdere la biga delle cinque. Ci si becca al Colosseo! –e scappò via.

Svoltato l’angolo si accasciò a terra: -Maledetto quaderno! E io che ci avevo pure creduto!

Poi alzò le spalle.

-Poco male, vorrà dire che lo userò come diario segreto. Allooooora, mi chiamo Lucius, sono nato da diciassette lunghi anni, e i miei compagni di classe sono…

 

Intanto, nella domus dal quale Lucius era scappato quaranta secondi prima…

-Ehi Maria Paola Lucia Pompeiana Grazia Caligola? C’è da pulire per terra…

-Aaaaaaaargh!!!!!

E l’ancella morì, in un’orrenda smorfia di dolore per un improvviso attacco di cuore.

 

Note

 

1-quadernetto degli appunti

2-cavalieri

3-è l’ablativo di dies, diei, quinta declinazione, e significa giorno.

---------------------------------------------------------------------------------------------------

 

Ehi capo, il capitolo è finito, dobbiamo uscire allo scoperto.

Non hai paura dei pomodori?

A dir la verità sì, però visto che a quel tempo i pomodori non c’erano magari tirano le uova.

Beh, le uova fanno bene ai capelli.

Usciamo allora?

Va bene, addio AL, sei stata una buona amica.

Addio Ire.

*le due infami escono allo scoperto *

Salve e grazie a tutti coloro che non sono scappati fino alla fine del capitolo.

*cascata di uova e pomodori*

Siamo Irene e Anna Laura, le due menti creatrici di questa infame parodia.

L’idea nacque dalla mente bacata di Irene (cioè io) durante una lezione di latino particolarmente odiosa, ma la scintilla era stata di Anna Laura (soprannominata AL, o ancora meglio AeLLe) l’anno scorso quando, in un’ora buca, s’era messa a tradurre le regole del Death Note in latino sul libro di scuola.

Finalmente decise a cominciare a pubblicare questa ignobile parodia, eccoci a voi con i seguenti ruoli:

Irene (o ireat): scrittrice e cialtrona.

AL (o AeLLe): traduttrice ufficiale, correttrice e procuratrice di lampi di genio.

Quindi sta volta niente monologhi con la mia vocina fuori campo (perché solo i pazzi parlano da soli e con le vocine fuori campo) ma lunghe discussioni con la mia egregia compagna di classe AL.

Continuate a seguire le avventure di Lucius insieme a noi! (anche perché pensate alla povera AL che ha tradotto tutte le regole in latino!)

 

Ireat & AeLLe

 

Le regole del lettore

How to read!

 

N       Le persone che leggeranno questa fan fiction, che la apprezzeranno e che NON recensiranno, saranno perseguitate a vita del dio Recensore;

 

N       Le persone che leggeranno questa parodia e moriranno dalle risate non saranno rimborsate dalle autrici, ma dalla ditta ACME;

 

N       Se Tsugumi O. e Takeshi O. dovessero leggere questa infame parodia le suddette autrici morirebbero con 23 coltellate piantate sullo stomaco.

 

   
 
Leggi le 18 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Death Note / Vai alla pagina dell'autore: ireat