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Autore: Laran    01/10/2014    2 recensioni
Una punizione si abbatte sui ragazzi della casa Serpeverde e della casa Grifondoro, ed il povero Ronald Weasley si troverà ad affrontare il suo peggior incubo: Ragni, direte voi? No no. I Mangiamorte? Neanche per sogno! Ve lo dico io: Draco Malfoy. Sì, proprio lui signori! Il Serpeverde più acido e snob presente sulla faccia della terra che gliene farà passare di tutti i colori...
(Ron/Draco ; Blaise/Neville)
[...] Quando entrarono in classe e si sedettero ai loro posti, incuranti del pericolo imminente che li avrebbe travolti presto, iniziarono, come da routine, ad insultarsi e a dirsi così tante parolacce da far impallidire il povero Merlino e la povera Morgana.
Solo quando Piton li guardò con un ghigno che non prometteva niente di buono gli animi iniziarono a chetarsi. Persino Ron, che non brillava certo in intuito, iniziò ad insospettirsi…
Era strano, molto strano, ed un senso di inquietudine iniziò a serpeggiare tra gli studenti. Fu solo quando Piton enunciò quella sentenza che l'inquietudine, poi, si trasformò in terrore.
Non ci sarebbero più stati Grifondoro e Serpeverde ma solo coppie miste che avrebbero condiviso il resto dell'anno insieme...
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaise Zabini, Harry Potter, Hermione Granger, Neville Paciock, Pansy Parkinson | Coppie: Ron/Draco
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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SE CERCATE UN RACCONTO EROTICO, CHE SI BASA SOLO SUL SESSO, STATE ALLA LARGA DA QUESTA STORIA! Sì, ci sarà naturalmente ma si dovrà attendere un bel pò perché non mi piacciono assolutamente le cose affrettate e campate in aria. Malfoy e Weasley hanno un rapporto complicatissimo, si odiano come a che e non avrebbe alcun senso logico farli finire a letto da una sera a una mattina. Il loro rapporto dovrà evolversi, dovrà cambiare qualcosa prima che ciò accada. Detto ciò, ho la coscienza a posto!

P.S Nella mia storia Voldemort si è preso un anno sabbatico! Ha preparato in fretta e furia le valigie e se l'è squagliata alle Hawaii alla faccia nostra con il primo volo disponibile. *** VOLDYY DIVERTITI ANCHE PER NOI! FIGHTING*** Vabbe', ora la finisco di sclerare.

Buona lettura 





 

 

 

CAPITOLO SECONDO.

 

 

 

«Ron? Ron ci sei? Svegliati!»

Qualcuno lo scosse e Ron aprì piano gli occhi.

 La prima cosa che vide fu il soffitto e le mura asettiche di quella che doveva essere l’infermeria, la seconda, il viso della sua ragazza e del suo migliore amico che lo osservavano con facce preoccupate da sopra il letto su cui giaceva.

«Madama Chips, corra! Si è svegliato.» Esclamò Hermione.

L’infermiera, che raramente si trovava casi di pazienti collassati per colpi al cuore ad Hogwarts, si precipitò immediatamente da Weasley con una piccola ampolla in mano, affrettandosi a dire:

 «Caro, alzati e bevi questa pozione. Hai preso una bella botta in testa cadendo!»

Ronald aggrottò le sopracciglia e guardò interrogativamente i suoi amici. Essendosi appena svegliato ed avendo la testa dolente più che mai, infatti, non ricordava assolutamente il perché di quella visita in infermeria! Eppure, dentro di lui, la sensazione che fosse successo qualcosa di catastrofico si faceva sentire più che mai e, sentendo la necessità di capire, si azzardò a chiedere:

 «Cosa mi è successo?»

Tre paia di occhi lo guardarono sbigottiti.

«Non ricordi nulla?» chiese Madama Chips, iniziando a muovere la bacchetta per diagnosticare un eventuale trauma cranico. 

No, non ricordava nulla, e cercò di  concentrarsi per afferrare qualsiasi cosa che potesse aiutarlo a fare chiarezza.  Spremette a più non posso le meningi e poi accadde. Rammentò tutto.

Le coppie miste, Silente, il sorteggio... e Malfoy. Draco Malfoy!

Prima che potesse batter ciglio Ronald Weasley svenne di nuovo, sotto le urla disperate della sua fidanzata.

 

Nel  frattempo, nei sotterranei della casata Serpeverde, Draco Malfoy non versava in condizioni migliori.

Era stata un’agonia resistere in quell’aula dopo la sentenza .

 Appena i ragazzi avevano avuto il consenso di uscire, si era precipitato fuori dall’aula e, via da sguardi indiscreti – non sia mai che un Malfoy si renda ridicolo –, aveva iniziato a correre come un forsennato per raggiungere, nel modo più veloce possibile, la sua stanza e chiudersi in bagno.

 Draco Malfoy doveva vomitare e rigurgitò per davvero, fino all’ultima briciola della colazione di quella mattina!

 Era sconvolto, shockato, umiliato più che mai.

 Il Serpeverde, fin dai tempi dei pannolini e dei biberon, aveva vissuto con delle convinzioni impossibili da estirpare.
Era convinto, ad esempio, che i Malfoy erano superiori a tutto e tutti senza se e senza ma, che Nati babbani e  Mezzosangue erano la feccia della società e, cosa più importante, che i Weasley erano pezzenti e, di conseguenza, era necessario starsene alla larga.

Dover vivere con un Weasley, perciò, andava contro ogni principio e ciò faceva male, lo disturbava fin nel profondo e non c’era cura.
Il fatto poi di non potersi appellare al famoso “lo dirò a mio padre”, perché suo padre marciva ad Azkaban, lo gettava nella disperazione più nera.

Avrebbe preferito condividere l’intera vita con lo Sfregiato ma Weasley, respirare la stessa aria con Weasley, proprio no!
 


***
 

Dopo che venne rianimato per la seconda volta, il Rosso emise un lamento strozzato che si propagò nel silenzio dell’infermeria.

 Non era possibile, la fortuna non poteva avergli voltato le spalle in questo modo!

«Ragazzo stai bene?»

«Credo di star per morire!»  Rispose Ron, con la faccia più seria che potesse sfoggiare.

« Weasley , non posso perdere il tempo con te. Bevi questa pozione e sloggia fuori dall’infermeria con questi altri due!»

Ronald non aveva proprio la forza per ribattere e, consapevole che fosse meglio tener lontana una Madama Chips arrabbiata, bevve velocemente la pozione per affrettarsi ad uscire, seguito a ruota da Harry ed Hermione.

«Sto sognando, vero? Ditemi che è tutto un incubo e che presto mi sveglierò e mi accorgerò che questo non è mai accaduto!» Li guardò con sguardo implorante, ma quello che ricevette fu solo  una lunga occhiata piena di pietà da parte di entrambi.

« Perché proprio io? Cosa ho fatto di male?»  

Gli veniva da piangere. Condividere notti, ore e giorni con quella persona era la cosa più terribile che potesse succedergli. Sì, gli era capitato schiantarsi con la Ford Anglia sul Platano Picchiatore, esser circondato da acromantule giganti che lo vedevano come un bel pezzo di prosciutto, esser morso da un cane pulcioso – “scusa Sirius ma la verità è verità” – ma mai, mai una cosa del genere, nemmeno nei suoi incubi peggiori!

 Malfoy era figlio di un Mangiamorte e i geni della malvagità venivano codificati ogni giorno dentro di lui. Era la persona che aveva reso amari gli anni della sua esistenza... era maledettamente Malfoy, ed i Malfoy erano nemici giurati dei Weasley fin dall’epoca della prima pietra e Merlino in persona avrebbe potuto testimoniare.

«Ron, so che è difficile, ma devi fartene una ragione! Il tuo partner è Malfoy » 

«Grazie Hermione, davvero gentile di spiattellarmelo in faccia in questo modo!»

 «Ron» lo chiamò Harry «Hermione ha ragione! Ormai è fatta. Dovremmo solo rassegnarci e resistere.»

 Quella fu la goccia che fece traboccare il vaso, e Weasley scoppiò, urlando come un pazzo davanti al quadro della Signora Grassa: «volevo vedere te se capitavi con quel furetto ossigenato!»

 Con i nervi a fior di pelle, direttosi impettito nella stanza, si gettò sconsolato sul letto, con mille domande che gli ronzavano in testa.

Cosa avrebbe fatto? Cosa sarebbe successo? Perché nessuno capiva la gravità della situazione?

Non trovando le risposte si addormentò, cadendo in un sonno agitato, con capelli platinati che gli rincorrevano dietro e furetti malefici che gli facevano scherzi.


 

Fu un pomeriggio difficile e tormentato, uno di quei pomeriggi nei giorni di pioggia in cui ci si chiude nelle proprie stanze e si vaga lontano con la testa.

E mentre tutti i ragazzi Serpeverde e Grifondoro si trovavano ad affrontare pensieri e paure, un tizio misterioso ghignava euforico, pensando a come sarebbe stato facile ora conquistare la sua preda...

 

***

 

«Ogni coppia dovrà dividere la stessa stanza, dovrà seguire le stesse lezioni – allo stesso banco naturalmente – e dovrà studiare insieme. Per aver la certezza che questo avvenga, ogni coppia dovrà stilare giorno per giorno una relazione sugli argomenti affrontati nelle varie materie in classe, che sarà valutata con un voto unico per entrambi gli studenti.»

La McGranitt continuò, sotto gli sguardi sconcertati di tutti i ragazzi Serpeverde e Grifondoro del settimo anno.

«Inoltre per inculcarvi una volta e per tutte il concetto di Unità tra le case, un altro compito vi sarà assegnato...»

Draco Malfoy divenne tutto orecchie ed una sensazione ancor più brutta gli serpeggiò in petto.

«Come sapete l’ala ovest del castello è in disuso e le condizioni delle aule e dei corridoi sono pessime. Ogni coppia dovrà ristrutturare una parte precisa» La McGranitt fece una pausa, guardandosi attorno... «Senza magia»

«Cosa?» Urlò Malfoy. Che l’orgoglio e la compostezza Serpeverde se ne andassero a quel paese, ma il troppo era troppo!

«Paura di rovinarti le mani di fata Malfoy?»

«Zitto Pezzente» rispose Draco con il tono più acido e schifato che potesse fare.

Non ci poteva credere.
Le sue mani erano lisce come la seta: dire che erano di una bellezza unica era fin troppo poco ed un pennello in mano di sicuro non avrebbero giovato loro.
La canotta zuppa di sudore e i jeans stracciati del Pezzente che lavorava accanto a lui, poi? Atroce. Atrocissimo.

La McGranitt fissò a lungo il Serpeverde e ribadì: « Ripeto, senza magia. Se vi azzarderete ad usarla sarete puniti severamente: direte addio all’esame M.A.G.O.»

Li guardò uno ad uno: «Ora distribuirò un foglio con scritto sopra i giorni e gli orari di lavoro di ogni coppia e la locazione della stanza che vi abbiamo assegnato. Poi filerete dritto nella nuova camera!»

Altro che incubo, pensò Ron, questo si stava rivelando vero più che mai e pregò Dio di fulminarlo seduta stante!

Quando ricevettero il foglio e i compagni si mossero dai loro banchi per avviarsi mogi mogi nelle loro relative stanze, il sedere di Ronald Weasley si spiaccicò sulla sedia e pure quello di Malfoy fece lo stesso. 

Fu solo dopo l'occhiataccia della professoressa McGrannitt che i due ragazzi si costrinsero ad uscire dall’aula, incamminandosi nella stanza designata, l’uno lontano chilometri dall’altro.

 Malfoy arrivò per primo e, aperta la porta della camera ed affacciatosi dentro, emise un urlo che si propagò ad Hogwarts e dintorni, spaventando persino le creature notturne nella Foresta Proibita.

Come era quel detto babbano? Non sputare in cielo che in faccia ti ritorna.

In effetti, tutti gli sputi fatti nella sua esistenza lo stavano travolgendo come uno tsunami e per la prima volta nella sua vita, il Serpeverde capì che i babbani non erano proprio così scemi.

 


 

NOTE DELL'AUTRICE:
Allora, scusatemi per questo piccolo capitolo di passaggio: sono stata davvero impegnata e nuovamente chIedo venia! Bene, abbiamo visto un pò cosa pensano l'uno dell'altro Ron e Draco e di certo non sono da biasimare. Al contrario c'è qualcuno proprio soddisfatto della situazione venutasi a creare... chi sarà? Lo scopriremo presto.

Ma ve lo immaginate lo snob Draco Malfoy in tenuta da muratore? o.O E i muscoli in evidenza e la canotta tutta sudata di Weasley saranno in grado di scalfire il nostro adorabile ed irresistibile furetto platinato? eh... chissà! Alla prossima raga e buona settimana :D

 

   
 
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