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Autore: GD_foREVer    05/10/2014    3 recensioni
Chiusi gli occhi, serrando le palpebre fino a sentir male.
Pregai di morire, con tutta me stessa.
Dio, ti imploro, uccidimi.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Billie J. Armstrong, Mike Dirnt, Nuovo personaggio, Tré Cool
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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MY GENERATION


Guardai distrattamente la solita sveglia color caffelatte che segnava già le 21:00; dovevo iniziare a prepararmi.
Con uno sbuffo mi alzai dal letto in cui poco prima stavo finendo i compiti per poi dirigermi verso l’armadio color mogano di fianco alla finestra.
C’erano le stelle fuori.
Accarezzai il pensiero di salire sopra il tetto e restare tutta la notte fuori ad osservarle; a pensare. A lasciare che la malinconia mi travolgesse.
Ma non questa sera.
Aprì le due ante che mi trovavo dinanzi, tirando fuori un paio di jeans aderenti color grigio topo, con delle macchie di nero che andavano a sfumarsi proferendo un effetto sporco; li indossai velocemente e per i passanti infilai una cintura nera con dei teschietti argentei.
Dopo di che allungai un braccio verso la sedia porpora, ai piedi del letto, su cui giaceva una maglietta blu notte, quasi nera, con una stampa di Jimmy Page e la sua adorata Diavoletto ben salda tra le mani, pronta a creare riff magnifici. 
Infilai poi gli anfibi ed infine feci la solita tappa in bagno, per contornarmi gli occhi con la matita nera e, cosa che facevo raramente, aggiungere un tocco di rossetto rosso scuro nelle mie labbra che risaltavano di non poco contro la mia pelle quasi diafana, dato il mio brutto rapporto con il sole.
Sciolsi poi i capelli, lasciando che i ricci ricadessero morbidi nella mia schiena; osservai la mia immagine riflessa nello specchio davanti a me: una ragazzina anonima, magrolina, stanca di tutto e dall’anima spenta mi sorrideva tristemente.
Uno zombie.
Ecco cos’ero, un dannatissimo zombie errante per un mondo gelido ed oscuro.
Spostai lo sguardo infastidita ed uscì infine dal bagno, prendendo il giubbino in pelle appoggiato sulla scrivania e, finalmente, andando fuori da camera mia.
-Hey James, guarda che io vado al…- mi bloccai, mano sospesa a mezz’aria sulla lucida maniglia dorata.
Stupida.
Lui non c’era più.
Appoggiai la testa al legno tiepido della sua porta, respirando profondamente.
Era l’abitudine, ormai.
-Heaven, guarda che i tuoi amici sono qui fuori. Non li hai sentiti suonare?- la voce di mio zio mi fece sobbalzare, e mi girai, vedendolo affacciato alla porta di camera sua, in accappatoio.
-No, proprio no.- risposi destandomi dai miei pensieri.
-È tutto a posto?- domandò, avvicinandosi a me.
-Certo.- dissi, cercando di sorridere. -Ora però vado. Buona serata.- salutai, passandogli
davanti.
-Heaven?- mi richiamò, facendomi voltare -Stai attenta.-
-Come sempre, non preoccuparti.- risposi, incurvando un lato della bocca verso l’alto per poi scendere velocemente le scale  ed uscire infine di casa.
Jinger era appoggiata alla portiera dell’auto color verde militare; una mano in tasca e l’altra lungo il fianco, che tra due dita stringeva delicatamente una sigaretta.
-Ciao Jin!- la salutai, avvicinandomi a quel catorcio d’auto.
-Hey Heaven, eccoti qui!- esclamò lei, facendo un’ultima tirata della sua sigaretta per poi buttarla a terra vicino alla ruota e spegnerla con la punta della scarpa.
Mi abbracciò, sorridente come al solito.
-Allora, pronta per divertirti?- domandò euforica.
-Cazzo si!- esclamai, facendola ridere. -Mi ci voleva proprio una serata di svago.- aggiunsi.
-Si si, però se non vi sbrigate la serata di svago ce la sognamo tutti!- la voce di Jhonny proveniva ovattata dall’interno dell’auto.
-Colpa tua!- urlò la sorella mentre mi invitava a prendere posto sui sedili posteriori.  -Ci hai messo ore per lavarti!- disse, lanciando delle occhiate taglienti al fratello che, tutto sommato, sembrava fregarsene, continuando a fissare la chioma di un albero mossa dal vento.
-Andiamo va.- disse lei indispettita, aprendo la porta posteriore. -Questa sera si sta un po’ stretti!- esclamò, spingendomi dentro l’abitacolo scuro.
Ed è così che mi ritrovai seduta in mezzo tra Jinger, un personcina socievole e molto simpatica, e il lunatico Billie Joe, a cui feci un cenno con la mano tanto per non essere maleducata come lui.
-Ti presento Frank, l’eterno bambino che ha voluto a tutti i costi sedersi davanti.- disse Jin, poco prima che Johnny mettesse in moto l’auto.
-Frank, ti presento Heaven.-
Il ragazzo che era seduto danti a Jin si voltò.
-Piacere Heaven, chiamami pure Trè Cool!- sorrise ampiamente, guardandomi con quei grandi occhi azzurri.
-Piacere mio.- risposi imbarazzata.
Aveva le labbra sottili ed i capelli di un verde svampito che sembravano avere un’anima propria, sparati ovunque com’erano.
-Allora, pensi di partire con questo dannato bidone oppure no?!- sbottò Jin, incrociando le braccia al petto.
Johnny le fece una smorfia dallo specchietto, dando poi gas.
-Senti, ma vaffanculo.- borbottò lei, girandosi verso il finestrino opaco, imbronciata.
-Uh, nervosa la signorina.- disse Trè, strizzandomi un occhio.
-Frank. Taci.- lo intimò lei, puntandogli l’indice contro.
-Signor si signora!- esclamò lui, voltandosi con le braccia alzate.
Ridacchiai divertita.
-Mettiamo un po’ di musica, va.- disse subito dopo lui, allungando la mano per accendere la radio che inizialmente partì con qualche brusio.
L’auto venne invasa dalle note di una canzone che noi tutti conoscevamo bene: My Generation degli Who.
Iniziammo a cantare, o meglio, ad urlare, ridendo.


-People try to put us d-down, talkin’ about my generation!
Just because we g-g-get around, talkin’ ‘bout my generation!
Things they do look awful c-c-cold, talkin’ ‘about my generation!
Yeah, I hope I die before I get hold, talkin’ ‘bout my generation!
This is my generation,
My generation, baby!-


La canzone terminò, lasciandoci un sorriso stampato in faccia.
-Canti bene.- mi rivolsi a Billie che aveva ripreso a guardare fuori dal finestrino, venendo illuminato di tanto in tanto dai lampioni.
Si girò verso di me.
-Se cantassi da schifo Trè e Mike avrebbero già trovato un altro cantante, non trovi?- ribatté con il solito sorrisetto, voltandosi poi nuovamente verso la strada. 
-Heaven, cara, mai e dico mai dire a Billie Joe che è bravo in qualcosa. Con quella frase gli hai gonfiato l’ego in una maniera spropositata, e non va bene. Proprio no.- disse Trè,
scuotendo la testa con fare sconsolato.

-Oh, non ti preoccupare, non gli dirò mai più nulla del genere!- dissi, annuendo.
-Brava ragazza! Mi piaci, impari in fretta.- disse lui, sporgendosi in dietro per darmi dei colpetti in testa.
-Anzi, sai cosa faccio? Non gli dico proprio più nulla, così mi evito le rispostacce.- borbottai, spostando nervosamente un ciuffo di capelli dietro un orecchio.
-Te lo avevo detto di non abituartici, Whatsername.- disse lui poco dopo.
-Voi due, basta! Questa sera non si litiga, avete capito?- ci ammonì minacciosa Jinger, nascondendo però una faccia divertita.
-Si mamma.- disse Billie, imitando la voce di un bambino piccolo.-Solo perché sei tu.- sospirai, prendendola sottobraccio.
Jinger sorrise soddisfatta.
-Io però ho già sentito il tuo nome da qualche parte... e quel viso non mi è nuovo.- disse Trè, dopo pochi minuti.
-Nah, si è trasferita qui all’inizio dell’estate. È improbabile.- disse Johnny, alzando le spalle.
-Io ti dico  di si, invece.-
-E come potrebbe essere?- disse Jinger -Non la conoscevamo neppure noi.-
-È così e basta. Vedrai che mi viene in mente!- esclamò, arrotolandosi le maniche della maglietta beige esageratamente grande.
-Te che ricordi qualcosa? Non ci credo! È scientificamente impossibile!- disse Billie, ridacchiando.
-Aspettate e vedrete.- sbuffò con aria da finto indispettito.
-Abituati a Trè, lui è sempre così! Poi quando lui e Mike iniziano e bisticciare sono fantastici.- disse Jin, rivolgendosi a me. -... sono peggio di due bambini.-
Sorrisi, osservando Trè impegnato a bisticciare con la cintura. 
-Gente, siamo arrivati!- esclamò Johnny subito dopo, spegnendo l’auto e sfilando le chiavi dal cruscotto.
Scendemmo tutti dalla macchina, passando davanti al cartello “Gilman Street” per poi entrare in un locare da cui, forte, proveniva della musica.
Una volta sorpassata la soglia entrai in un altro mondo: ragazzi dalle creste e spike sgargianti erano ovunque, ragazzi accomunati da una stessa passione erano tutti riuniti sotto un piccolo palco.
Ragazzi come me, come noi.
-Heaven, ti presento il Gilman, il posto più bello di questo pianeta!- urlò Trè, mettendomi un braccio dietro al collo e sorridendo, per poi buttarsi in mezzo alla gente e scomparire definitivamente.
-Dai, andiamo!- esclamò Jin, trascinandomi nel cuore del locale.
Iniziammo a saltare, urlare e divertirci con tutte le altre persone, spalla a spalla.
Per la prima volta da quando non c’era James, mi sentivo veramente a casa.
E così il tempo passò molto velocemente, nemmeno me ne accorsi; nemmeno un pensiero triste sfiorò la mia mente.
Ero serena.
-Andiamo a bere qualcosa? Ho una sete incredibile!- disse Jin, ad un certo punto -Li ci sono anche i ragazzi!- indicò un punto alla mia destra.
Scorsi Mike e lo salutai con la mano.
Annuì, ben propensa all’idea di riposarmi un po’ dopo aver passato tutto quel tempo a dimenarmi.
-Dio, qui è fantastico!- esclamai una volta raggiunti i ragazzi, muovendomi a tempo di musica e prendendo un bicchiere di soda che mi porgeva Jinger.
-Per una volta concordo con te, Whatsername.- disse Billie.
Lo guardai, indecisa se continuare a tenere il broncio con lui o sciogliermi un po'. 

-Trè, ma la smetti di fissarmi con quell’aria alquanto inquietante?- esclamai ridacchiando, ossevando come il ragazzo non mi togliesse lo sguardo di dosso.
Notai un guizzo nei sui occhi.
-Ho… ho capito perché tu e il tuo nome mi siate così familiari.- disse lui.
-Illuminami!- risposi divertita.
-Tuo fratello. Gli somigli molto.-
Ed è così che il mio respiro si fermò.
Ed è così che gli occhi si offuscarono. 

_____________HereIam(Rock You Like a Hurricane)______________________
Eeeeeeh stop!
Naturalmente non potevo che tgliare il capitolo in questo punto; lo so che mi volete molto bene C:
Ditemi ciò che pensate del capitolo, non mordo mica!
Ma bando alle ciance e ciancio alle bande:
Ringrazio
- Wild One
- whatsername_xx
- take your time_hurry up
per aver recensito!

Grazie a chi ha aggiunto la storia alle seguite:

- A day in the Revolution 
Flo_ 
Prescelta di Poseidone
take your time_hurry up 
WelcomeToHell6661
whatsername of suburbia
whatsername_xx
Wild One

Preferite:

A day in the Revolution 
aryanna_ freak 
comeondenelloceano
greenday_americandidiot 
laragazzasullariva 
_rageandlove_

E ricordate:
- AlexisSlyterin
- ashleyofsuburbia

Alla prossima (che spero arriverà presto)!
Rage&Nutella,
Me.



 

  
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