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Autore: Sarapia    06/10/2014    1 recensioni
Questa è la prima di diverse ff raccontate in un modo particolare, quasi fossero fiabe con la pretesa di un lieto fine tanto atteso. Potrei assicurarvi il lieto fine, ma poi, che gusto ci sarebbe?! in questa ff la dichiarazione della fiaba di Rose e Scorpius e, udite udite, si dichiareranno finalmente DAVANTI A TUTTI I LORO PARENTI!
Beh, che aspettate? siete ancora lì? C' era una volta...
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Dunque dov' ero arrivata... ah sì, c' era una volta mia madre svenuta con le gambe all' aria, mio padre e il mio futuro suocero che si rotolavano per terra prendendosi a pugni e urlando "E' colpa tua, bastardo di un Malfoy!" e poi "Traditori del vostro sangue!" e smancerie del genere.

Zio Harry fu l' unico a mantenere un minimo di lucidità, ma solo apparentemente, perchè scattò verso Scorpius con la mano alzata a mollargli un ceffone, e l' avrebbe anche fatto se James non glielo avesse impedito. Mio cugino gli afferrò il polso con un' agilità degna della nomea che si era guadagnato in quanto "degno cercatore figlio di Potter" e zio Harry lo guardò con tanto d' occhi.

-Come ti permetti?- lo rimproverò zio Harry digrignando i denti, ma James era serio e lo lasciò andare solo quando fu sicuro che non avrebbe fatto del male a me e a Scorpius.

-Basta così.- disse a voce alta James sovrastando gli insulti di mio padre e di Draco Malfoy, quindi Scorpius prese la bacchetta e si schiarì la voce.

-Pietrificus Totalus!- esclamò Scopius, composto, e i corpi dei nostri padri si immobilizzarono all' istante, i volti deformati dalla rabbia.

Al Ghirigoro tornò il silenzio.

-Bene, io amo Rose e lei ama me. Tutto normale, no?- fece Scorpius disinvolto.

Eh, più o meno tutto normale. Zia Ginny mi anticipò: -Mmm, non proprio ragazzi. Forse non avete ben capito che non scorre buon sangue tra Malfoy e Weasley e...-

-Ma è questa la parte eccitante!- la interruppe Scorpius, e non potei fare a meno di sorridere.

La parola "eccitante" con lui poteva assumere una sfumatura un po' particolare e risi a voce bassa.

Lo sguardo di mio padre si accentuò in una smosfia di omicidio e mia madre parve riprendere un po' coscenza; abbastanza da rendersi conto di cosa stava succedendo.

-Finite.- mormorò esile a Draco Malfoy e mio padre, che tornarono sull' attenti in meno di tre secondi.

-Basta così! Ce ne andiamo!- urlò mio padre facendosi avanti e prendendomi per un braccio, quindi strappandomi dal tocco rassicurante di Scorpius. Nell' esatto istante in cui ci separammo capii che c' era qualcosa che non andava: il mondo era più buio, più sciatto, più banale... volevo solo le sue forti braccia ed essere cullata dai suoi sorrisi più felici.

-Papà!- imprecai, ma vidi all' istante che mia madre alzava la bacchetta nella mia direzione mentre Scorpius urlava con tutto se stesso dimenandosi dalla stretta di suo padre per venirmi a soccombere.

E l' amore si trasformò in oscurità. Cieca.

 

-Non si riprende!- sussurrava esasperata zia Ginny oltre al divano dove ero sdraiata.

-Credo che sia un effetto collaterale...- suppose mia madre a voce bassissima.

Ero stesa nel comodo divano di casa mia e nessuno si era ancora accorto che mi ero risvegliata; tanto di guadagnato!

-Ma hai controllato che...?-

-Sì, sì, le ho somministrato ogni forma di antidoto e controprova esistente, ma non è in balia di nessun Filtro d' Amore.- confermò zia Ginny con un tono grave.

-Incredibile.- mormorò mio pare incredulo, -e li avete sentiti anche voi James e Lily: cinque anni! Per cinque anni loro...-

-Sì, non hanno scuse.- sottolineò zio Harry con forza.

Calò il silenzio nel salotto e intanto dedicai qualche istante a me stessa: i muscoli infatti non rispondevano ai miei comandi e sbarrai gli occhi inorridita. Tentai di urlare, ma le labbra erano pesantissime e non ne uscì alcun suono. Una lacrima scivolò sul mio volto esangue.

Almeno Scorpius era salvo, pensai. Non mi avrebbe seguita fin lì, non era così stupido!
Din Don.

Non era lui, no, magari era solo zia Molly, venuta ad assicurarsi la stabilità delle mie condizioni.

Vidi mio padre marciare irritato verso la porta con gli zii al seguito e di scatto chiusi gli occhi, fingendo di continuare a dormire. Sbirciai un poco quando mio padre aprì la porta e scoprì in un secondo momento che fuori era già buio: per quanto tempo ero rimasta ferma così?

Prima però, ovviamente, vidi che i miei peggiori incubi erano divenuti realtà.

Un ragazzo alto dal fisico asciutto stava dinnanzi alla porta con la mascella contratta e lo sguardo fisso negli occhi mio padre.

-Dov' è lei?- chiese Scorpius frapponendo un piede tra lui e la porta, così che quando mio padre tentò di sbattergliela in faccia, gli provocò solo un dolore al piede che il ragazzo ignorò.

-Vattene.- sibilò Ron Weasley perdendo la pazienza.

-Voglio vederla.- ringhiò Scorpius, ed era così dannatamente bello quando era incazzato!

Dunque posso tornare al presente.

Tento con tutte le mie forze di aprire la mia bocca, ma parlare mi costa uno sforzo disumano e, quando finalmente riesco a esalare: "Scorpius", un' altra lacrima scende a rigarmi la guancia.

Scorpius mi vede, scavalca mio padre come se fosse un inutile intralcio durante una corsa a ostacoli e, ignorando gli sguardi inceneritori dei miei parenti, scende al mio fianco accarezzandomi la mano pallidissima.

-Tranquilla, Rose, tranquilla, non sforzarti.- mormora amorevolmente carezzandomi la fronte per verificare che non abbia la febbre. Certo, non sa che solo il suo tocco potrebbe far scatenare su di me il peggior caso di febbre mai esistito.

-Perchè è in queste condizioni?!- ringhia frustrato ai miei genitori, ma nessuno gli risponde.

-Rispondete, dannazione!-.

Nulla.

Ora Scorpius porta le labbra ad accarezzare le mie dita e un sorriso doloroso mi costringe a muovere leggermente le labbra.

-Le hanno somministrato una quantità assurda di pozioni per scoprire se era oggetta a qualche Filtro d' Amore.- ci viene in soccorso James scendendo rapidamente le scale.

-Che?!- sbotta Scorpius. Ora sì che è davvero incazzato: sembra un dio greco in procinto di combattere la peggiore delle guerre.

-Stanne fuori!- lo ammonisce zio Harry con rabbia, ma James lo ignora.

-Di quante pozioni stiamo parlando, Potter?- gli chiede Scorpius alzandosi all' istante.

-Non meno di nove.-

-Merda.- impreca Scorpius gettandomi un ultimo sguardo, -dobbiamo portarla al San Mungo.- e così dicendo si china a prendermi tra le forti braccia.

-Lasciala andare! Altrimenti chiamerò il Ministero della Magia!- minaccia mio padre, ma nessuno ormai lo degna di uno sguardo.

-Papà, mamma, zii,- saluta James prima di smaterializzarsi insieme a noi: -Vaffanculo.-.

E ci smaterializziamo.

 

 

Le pareti sono luminose, quindi ne deduco che è già giorno. Sono in uno sterile letto del San Mungo e Scorpius sta ancora stringendo la mia mano, anche se dorme come un bambino. È bellissimo.

-E' qui da due giorni.- mi informa mia madre, dall' altra parte del letto. Muovendo di scatto la testa scopro di aver riacquistato la capacità dei movimenti. Insieme a lei c' è mio padre.

-Accidenti, Rose, avresti potuto... dircelo!- sbotta mio padre cercando di non urlare.

-Ma guardate dove mi trovo!- ho la gola secca, ma loro capiscono comunque e rimangono in silenzio.

E' un silenzio opprimente quello di adesso, perchè i miei guardano Scorpius come se avessero la tentazione di cruciarlo all' istante. Grazie al cielo si trattengono.

-Abbiamo riflettuto a lungo in questi giorni e...-

-Anche se disapproverete tra qualche giorno torneremo a Hogwarts, insieme!- esclamo con forza.

-Non credere che non avremmo potuto cambiarti di scuola.- mi minaccia mio padre e inorridisco a quel pensiero.

-Comunque non lo abbiamo fatto.- mi anticipa mia madre. Grazie al cielo. -Abbiamo visto che lui tiene a te e... per il momento (e sottolineo per il momento) vi autorizziamo a stare insieme.-.

-Per il momento.- commenta mio padre.

-Al minimo passo falso dovrà vedersela con tutti noi.-

Annuisco, già più serena mentre loro sono in procinto di uscire.

-James?- chiedo ancora.

-Uh, ti sei persa un duello epico! Avresti dovuto vedere lo scontro tra James e Harry Potter. Giuro, nemmeno con Voldermort Harry ha fatto tanta fatica!- sorride mio padre pensieroso. -Devo ammettere che quel ragazzo è un portento.-

-Ah, un' ultima cosa!- si ricorda mia madre prima di chiudersi la porta alle spalle.

-Dimmi.-

-Voi due avete...?-.

Merda.

-Non fare domande di cui non vorresti conoscere la risposta.- li avverto per evitare l' umiliazione.

-Cosa?! Figlio di puttana, ma io lo ammazzo e lo...!-

-Papà!-.

Mamma lo costringe a uscire con l' aiuto della magia, e finalmente posso svegliare Scorpius, che in realtà era già sveglio e scatta su all' istante.

-Rose, stai meglio!- mi bacia con impeto. Mmmm, i suoi baci erano meglio di qualsiasi medicina.

-Hai sentito? Abbiamo la benedizione dei miei!- esclamo euforica.

-Sì ma... perchè non glielo hai detto?- chiede serio, aggrottando la fronte.

-Cosa?-.

-Che a letto ti faccio godere come Dio comanda.- risponde con un sorriso sghembo e non posso fare a meno di baciarlo con passione rinnovata. Niente bugie, niente segreti (quasi).

 

 

Sette anni dopo...

 

-Lo voglio

-Lo voglio.

 

FINE.

 

Ciao a tutti, so che il ritmo di questa ff è mooooolto veloce, ma l' idea era di creare delle storie BREVI che spiegassero a grandi linee l' andazzo della vita amorosa dei personaggi. Spero di non avervi deluso troppo ma volevo un lieto fine.

Sempre vostra,

Sarapia

   
 
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