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Autore: BlackRuby    06/10/2014    4 recensioni
Siamo nell’anno 2075 e il ciclo dell’avatar si è spezzato più di 130 anni fa.
L'avatar è stata sconfitta nel 1940 al tempio dell’aria del nord…
Gli uomini continuano la loro vita tranquilli, o quasi.
Zaheer uscito vincitore dalla guerra contro l’avatar ha instaurato nel mondo la sua personale Pace,
con la sua morte gli eredi del loto rosso hanno plasmato negli anni il proprio regime,
fino a far scaturire tutto in distruzione, morte, malattia e delusione.
Nessuno ormai crede più nel ritorno dell’Avatar e nella libertà;
i dominatori sono costretti a lavori pressanti in durissimi campi di lavoro
mentre il resto della popolazione vive le loro vite come meglio può.
Gli eredi del loto rosso mantengono un regime autoritario uccidendo bambini, adulti e ogni forma di vita secondo loro non degna di respirare.
Un raggio di speranza della nazione del fuoco ristabilirà la pace, ma a che prezzo?
Genere: Avventura, Fantasy, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aang, Korra, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Attenzione:Da qui in avanti la storia sarà in prima persona!

Apro gli occhi stiracchiandomi sul morbido futon dove mi sono addormentata ieri sera. Accenno uno sbadiglio e mi guardo in torno con gli occhi ancora appannati dal sonno e scorgo cinque figure addormentate accanto a me in altrettanti futon di colori diversi. Ricordo solo ora che ieri una ragazza mi ha salvato dal loto rosso dopo che sono scappata da Churitsu, scorgo tra le chiome che spuntano dalle coperte quella color faggio della ragazza che mi ha portato qui. Sbadiglio nuovamente e mi stendo in una sorta di dormiveglia aspettando che qualcun altro si svegli per chiedere informazioni.
Quando qualcosa mi sfiora i capelli mi rendo conto di essermi addormentata, apro gli occhi e li roteo per scorgere di striscio una ragazzina sugli undici anni che esce dalla stanza chiudendo la porta scorrevole. Mi alzo mettendomi seduta sul materasso del futon e decido di aspettare così per non addormentarmi di nuovo. Dopo un po’ lancio un occhiata alla finestra notando che il sole è ancora basso quindi decido di vestirmi ed andarmene. Prendo i vestiti che ieri ho lasciato accanto a me e li indosso velocemente cercando di non svegliare nessuna.
-Dormito bene, straniera?- Mi giro incontrando lo sguardo cristallino della ragazza di ieri, cerco di sorridere e mi gratto la testa.
-Si, vi ringrazio per avermi portata qui ma credo che sia meglio che io vada.- Aspetto un assenso da parte della giovane che si alza mostrando le sue forme coperte da una leggera camicia bianca semi trasparente. Si stende velocemente e torna a guardarmi.
-Ieri ti ho vista dominare la terra- fa una breve pausa spostando gli occhi sulla strada che si intravede dalla loro finestra e continua -e poi il fuoco, cosa sei?- Scorro lo sguardo sulle altre tre ragazze addormentate che si stanno pian piano svegliando probabilmente per via della rumorosa discussione che sto avendo con quella che credo sia la sorella. Cerco una via d’uscita, non che ci sia qualcosa di male nella mia risposta ma quando lo dico nessuno mi crede.
-Sono l’Avatar.- Come di consueto mi becco una risatina in faccia, anche dalle altre ora sveglie. Sospiro e leggermente irritata faccio per andarmene.
-Scusa ma non ho tempo per questo.-  Apro la porta ed esco quando la giovane di prima mi raggiunge facendomi le sue “scuse”.
-Hey guarda che non intendevo prendermi gioco di te, ma sono più di centotrent’anni che non si hanno notizie dell’avatar.-
-Successe una cosa simile con l’Avatar Aang...-
Sussurro semplicemente.
-Rimani con noi per colazione.- Quella che sembra la maggiore mi invita a rimanere da loro e mi stupisco del fatto che nel mondo ci sia ancora bontà.
-Ne sarei felice ma sareste esposte al loto Rosso più di quanto non lo siete già.- Vedo su di loro formarsi dei sorrisi.
-Siamo sulla lista nera del Loto Rosso da anni, tranquilla. Il mio nome è Koy. La ragazza che ti ha salvato ieri è Lotho, mentre loro solo Nukko e Shilka.- Mi sforzo ancora una volta di sorridere ma non ho il coraggio di mettere in pericolo una famiglia che non centra nulla, resta il fatto che se riesco a spiegare la mia situazione potrebbero aiutarmi ad affinare il dominio, mi sembra di ricordare di aver visto Lotho dominare l’acqua ieri, forse era solo il colpo alla testa ricevuto da uno dei dominatori. Mi porto una mano alla testa per controllare il danno ricevuto e noto di avere una fascia attorno alle tempie.
-Grazie.- Dico alludendo alla fasciatura e continuo -Il mio nome è Zenya.- Vedo le tre ragazze più grandi e la piccola sorridere mentre la mezzana si limita a guardarmi, ricambio lo sguardo e noto che è l’unica delle cinque ad avere gli occhi azzurri, accantono quel pensiero e seguo la maggiore che mi fa segno di seguirla mentre va verso la cucina. Mi siedo su di una sedia mentre arrivano le altre tre e lei esce dalla cucina entrano in un’altra stanza.
Una volta che tutta la famiglia si è riunita riesco a farmi un idea di quanto quella casa è davvero troppo piccola per sette persone, saranno al massimo quaranta metri quadri e loro devono vivere come sardine in scatola per di più ora ci sono io a fare la parassita e mi balena nuovamente in testa di andare via se pur’è una cosa scortese li aiuterei. Facciamo una veloce colazione a base di pane stantio e mele-arancia e i genitori escono per andare a lavoro.
-Allora Zenya.- Inizia quella che se non ricordo male deve chiamarsi Nukko. -L’Avatar, neh? Perché non ci parli un po’ di te?- Non avevo mai parlato con nessuno della mia situazione, anche perché non so quasi nulla su di me. Faccio mente locale e davanti a me si proiettano immagini che per un estraneo sembrano incomprensibili ma che per me sono fin troppo sensate. Vedo i miei genitori assassinati dal Loto Rosso, i cancelli di Churitsu, le lande desolate dove ci facevano lavorare e i bunker dove ci addestravano. Ricordo il giorno in cui mi chiusero in un bunker dalle pareti nere, non bianche e luminose come quelli dell’addestramento, mi legarono braccia e gambe e mi bloccarono il collo con una specie di collare. “Durerà solo un attimo.” mi dissero. Mi cosparsero di una cosa viscida e scura, sembrava fango ma era più freddo e più denso; il mio corpo assorbì tutto quello strano liquido e sentii ogni singolo nervo urlare dal dolore, i miei occhi divennero bianchi e fui trasportata in un mondo che non capivo. Quando tutto quello finì mi risvegliai nella stessa stanza, distrutta. Degli uomini mi riportarono nella mia cella e li sentii parlare del fatto che volevano trasformarmi in un arma o qualcosa del genere.
Koy mi sventola una mano davanti al viso e io ritorno nel mondo reale, guardo le ragazze che cercano una risposta e scuoto leggermente la testa.
-So solo che mi chiamo Zenya,  sono nata nella nazione del fuoco e ho ereditato il mio dominio originario da mio padre, dominatore del fuoco.- Sorrido sperando che se la bevano ed in effetti sembrano farlo, tutte tranne la dominatrice dell’acqua. Mi guarda come se ci fosse qualcosa dentro di me che non capisce. Dopo futili chiacchiere usciamo. Nukko e Koy mi raccontano di un posto scavato nella terra fuori dalle alte mura di Ba Sing Se dove si allenano, è allestito a campo di battaglia e dicono che se sono davvero l’Avatar mi può aiutare allenarmi con dominatrici della terra esperte. Mi dico che hanno ragione e le seguo fino alla piazza dove un giovane si esibisce in acrobazie da circo. Mi fermo un attimo e mi avvicino alla ragazza, ha corti capelli neri e spettinati, porta una tuta dai colori che vanno da un arancio più tenue per la larga casacca e un arancio più scuro per i pantaloni. Poso lo sguardo sui suoi occhi, allegri e sgargianti di un colore grigio-azzurro molto chiaro, mi soffermo ancora un po’ ad osservarlo ma mi rendo presto conto che è una ragazza, non troppo alta e più tosto gracile. Seguo i suoi movimenti e noto un tenue dominio dell’aria, non percettibile se non da un professionista. O da me. Faccio segno alle ragazze che mi accompagnano e aspetto che la ragazzina finisca l’esibizione prima di avvicinarla.
-Ciao!- Esclamo il più solare possibile, la vedo girarsi e salutarmi con la stessa enfasi.
-Ciao!- Mi sorride e non posso far a meno di ricambiare, le chiedo di parlare in un posto un po’ più appartato e una volta che ha recuperato il suo bastone decide di seguirmi in un vicoletto tra due palazzi.
-Ho visto che dominavi l’aria, lì: nella piazza.- Lei per un momento sbianca, ed è difficile capirlo dato la sua carnagione lattescente. Le spiego che non ho intenzione di farle male. Le dico il più rapidamente possibile che sono l’Avatar ma dato che ho vissuto tredici anni in una prigione non conosco nulla del mondo, le dico che ho bisogno di maestri dei domini per poter imparare da loro e dopo un po’ si decide a seguirmi.
-Ti ringrazio!- Esclamo sporgendomi in avanti per fare un profondo inchino. Non vedo molto bene ma credo che abbia appena sorriso.
-Il mio nome è Sora.- Afferma con enfasi tendendomi la mano, la stringo.
-Zenya.- Mi accorgo di Lotho e le sorelle che ci hanno appena raggiunto e mi affretto a presentarle dopo di che ci avviamo verso il loro posto segreto. Sora ci parla della sua storia, di come per colpa di un suo vecchio vicino abbia perso i genitori, uccisi dal Loto Rosso, e di come si sia ritrovata a vagabondare per le strade e a dover rubare per vivere. Lotho sembra sempre distante ma ha qualcosa che mi spinge a credere che sia interessata alla sua storia. Mi intrometto nel discorso e le dico che devo trovare l’Avatar oscuro creato da Vaatu e che devo viaggiare per imparare ogni sfaccettatura di tutti i domini, subito Sora si offre di accompagnarmi la ringrazio ancora una volta e mi rendo conto che tra una chiacchiera ed un’altra siamo arrivate in una larga caverna. Davanti a noi, seduto ad un tavolino fatto in roccia siede un ragazzo dagli occhi verde smeraldo, i capelli marroni e il viso coperto, dal naso alle clavicole, da un’immacolata fascia bianca.
-Gale! Smettila di entrare senza permesso!- Gli urla Nekku, devono conoscersi, perché quell’ordine non sembrava esser stato urlato per intimidire, più per gioco. Vedo la bocca coperta del ragazzo inarcarsi in un sorriso sotto le fasce. Il gruppo sta diventando numeroso …

Ruby:
… Patate (?) *Tossisce*
Beh, tanto per cominciare ringrazio di cuore Shuei_KA92, Black Hope e Ryu Mustang per aver partecipato alla fan fiction con i loro pg.
Voglio spendere un paio di parole per dire che cerco ancora uno/due non-dominatori e che sarei contentissima se recensiste!
Sono ben accette anche critiche costruttive.
Un bacione a tutti da BlackRuby!

Lotho Krank di Shuei_KA92 (scusa ma le ho per sbaglio fatto gli occhi verdi >w<) : http://oi61.tinypic.com/23wm6c.jpg
Gale Hawthorne di Black Hope: http://oi60.tinypic.com/2qdbi8o.jpg
Zenya il mio pg: http://oi61.tinypic.com/bgda49.jpg
Ryu scusami ma non sono riuscita a disegnare Sora!
 
   
 
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