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Autore: Lilith9312    06/10/2014    0 recensioni
“Tu sei la più forte di tutti noi, tu puoi contrastare la loro oscurità con la tua luce. Tu sei la Guardiana!” Il vecchio sorrise e Ada lasciò l’abbraccio. L’uomo appoggiò le sue mani sulle spalle “Piccola mia, guardati! Tuo padre, tua madre, tua sorella…sarebbero fieri di quello che sei diventata. Tutti noi crediamo in te!”
Ada alzò gli occhi al cielo, dove stavano comparendo le prime stelle.
“Papà, mamma, Tania, so che mi guardate da lassù…aiutatemi voi.”
Genere: Avventura, Fantasy, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Ridammela, è mia!”

“No, solo perché sei la più grande non puoi avere tutto!”

“Ada, smettila di fare i capricci, sei insopportabile!”

“Ma allora, che succede qui?”

Cedric entrò nella stanza, seguito a pochi passi dalla moglie. Era un uomo veramente affascinante, con quei capelli biondi non troppo lunghi e gli occhi chiari.

“Papà! Tania mi dà fastidio!” La piccola Ada corse verso il padre, gettandosi tra le sue braccia.

“No, non lo accetto, fa la ruffiana per averle sempre vinte!” Tania si era seduta sulla cassa dei giocattoli al centro della stanza, le braccia incrociate e un’espressione di smorfia sul volto. Aveva gli stessi occhi chiari del padre.

“Tania, tesoro, devi capire che è piccolina e…” La donna andò verso la figlia maggiore abbracciandola e parlandole dolcemente.

“No, mamma. Mi fa arrabbiare tantissimo! E voi la proteggete sempre…le volete più bene che a me!”

Cedric mise a terra Ada e si mosse verso l’altra figlia. “Non è affatto vero, solo che…”

Un boato enorme interruppe la scenetta.

“Cedric, gli Zarek…stanno attaccando!”

“Melissa, va a nasconderti con le piccole!” La donna guardò l’uomo spaventata annuendo piano, poi prese le due bambine per le braccia. “Presto, venite con me.”, prima di voltarsi verso il marito “Cedric…ti amo.”

L’uomo la guardò per l’ultima volta, con lo sguardo affranto. Poi uscì dall’abitazione correndo.

“Mamma ma che succede? Dove va papà?” La piccola Ada non capiva niente di quello che stava succedendo.
Giunsero tutte e tre in una specie di scantinato sottoterra.

“Tesoro…tuo padre sta combattendo contro gli Zarek per proteggere tutti noi.”

Gli Zarek…Ada li conosceva, li aveva trovati in tutte le storie che le avevano raccontato fin da piccolina: esseri deformi, corrotti, abitanti delle profondità dell’isola, immersi nel buio che da sempre amavano così tanto. Da sempre nemici numero uno degli abitanti di Duron, e da sempre attirati dalla loro Magia.
Un colpo scosse la stanza. Qualcuno stava battendo contro la porta.

“Presto, andate qui!” La donna spinse le due bambine dentro una botola sul pavimento.

“Mamma, ho paura!”

“Tania, porta tua sorella fuori da qui. Percorri la strada finchè non sarai fuori! Vai!”

Tania annuì con le lacrime agli occhi prendendo la sorella per mano e trascinandola via con sé.

“Mamma!” Un urlò straziante si elevò per tutto il percorso sotterraneo.

“Ricordatevi che vi voglio bene, piccole mie!” La donna si strette in un pianto disperato mentre chiudeva la botola, pronta ad affrontare quello che sarebbe entrato di lì a poco nella stanza.

“Corri Ada!” Tania correva freneticamente per il corridoio buio, il cuore in gola, e anche se non sapeva dove stava andando, seguiva quello che la madre le aveva detto di fare. Ada dietrò di sé si lasciava guidare dalla sorella. Poi si bloccò e scoppiò a piangere. “Mamma…voglio la mamma…”

Tania si fermò, e si voltò verso la sorella, ormai il volto era inzuppato di lacrime. “Dobbiamo fare quello che ci ha detto lei, Ada…non dobbiamo fermarci qui, lei starà bene, vedrai!” Dei rumori spaventosi riecheggiarono nell’oscurità. “Muoviamoci!”

Tania riprese la sorella per mano e iniziarono a correre, fino a giungere ad una specie di grata sulla parete in fondo. La bambina, anche se a fatica, riuscì a sollevarla. Ma ormai i rumori erano veramente troppo vicini.
Si voltò, il terrore nei suoi occhi.

Ed eccolo lì, immerso nel buio in tutta la sua mostruosità, un Zarek.

“Ada, vai!”, disse spingendo la sorellina oltre la grata e abbassandola dopo che questa era passata. “Vai verso l’uscita e cerca zio Lorys!”

“Tania!” urlò Ada disperata protraendosi verso la sorella maggiore.

“Ada, ascoltami, vai! Qui ci penso io!” La bambina lanciò un raggio azzurrognolo verso l’apertura della grata, congelandola. “Corri!”

 Ada guardò la sorella un’ultima volta prima di voltarsi e correre. Era tutto buio e lei si sentiva così stanca..
Una luce apparve in fondo, e Ada sentì nascere in sé la speranza: era vicino all’uscita.

Riuscì ad aprire la botola con le ultime forze che le erano rimaste e si trascinò fuori dal buio. Era esausta. Riconobbe subito il posto dove era sbucata, era vicino casa dello zio.

“Ada…piccola! Vieni qui!” Quella voce…Ada si voltò appena per vedere la faccia familiare dello zio.
“Zio…” si trascinò piano verso l’uomo, cadendo tra le sue braccia.
“Piccola mia…” L’uomo scoppiò a piangere, mentre Ada, ormai al sicuro, si lasciò andare in quell’abbraccio.
   
 
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