Storie originali > Drammatico
Segui la storia  |       
Autore: Ema_puffetta    11/10/2014    2 recensioni
Casey è una ragazza di 20 anni, lavoro in un bar insieme alla sua migliore amica Stefany. Lei è sola a lavorare nel bar e non ce la fa più così chiede a Stefany se assume qualcuno che può dargli una mano. Lei accetta la proposta, e assume un ragazzo di nome Eric. I due ragazzi iniziano a lavorare assieme. Eric è ossessionato da Casey e così gli renderà la vita un vero e proprio inverno.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Getto le foto a terra di istinto mentre Stefy nervosa si alza e tira un calcio al divano. Prendo il telfono e chiamo Daniele ma nulla non mi risponde. Dai cazzo rispondimi che fine hai fatto adesso che ho bisogno di te perchè sparisci dai cazzo
Stefy: Che cazzo di fine ha fatto fratello e buono lo picchio ti giuro
Io: Non lo so e mi sto iniziando a preoccupare seriamente
Stefy: Se lo vado a cercare io?
Io: Mi faresti una grazia guarda
Stefy: Aspetta provo a chiamarlo io
Io: Non credo che risponde..Ho paura di perderlo di nuovo...
Stefy: No dai stai tranquilla Daniele è così lo sai sparisce va viene....lo conosci no?
Io: Si ma ho paura cavolo...non riesco a pensare postivo adesso scusami...
Non sapevo più che pensare ne cosa fare...Stefy si alza di scatto e va in cucina a prendersi un bicchiere d'acqua mentre io resto li sul divano con le lacrime agi occhi mentre fisso quelle maledette foto. Adesso non bastava Daniele che sparisce ma anche quel bastardo che mette il dito nella piaga non posso farcela,mi sento completamente sola e per giunta ho paura di perdere Daniele e non ce la farei di nuovo.
I miei pensieri vengono interrotti dalla voce di Stefy che mi chiama dalla cucina. Mi alzo e vado a vedere cosa vuole.
Stefy: Vado a cercarlo al Ris, neanche a me risponde deve essere sicuramente li tu non ti muovere di qui mi raccomando e non aprire a nessuno
Io: Speriamo che lo trovi li...va bene tranquilla fammi sapere se lo trovi mi raccomando
Mi scocca un bacio veloce sulla guancia, mi fa l'occhilono ed esce di corsa di casa. Resto li impalata a pensare dove fosse finito Daniele nel fratempo le mei ferite iniziano a sanguinare di nuovo ci mancava solo questo adesso. Le lacrime mi scorrono sul viso in preda alla disperazione alla rabbia e al dolore non fiscico quanto quello psicologico e morale. I miei pensierei vengono interrotti dal suono della porta del cmpanello. Resto un attimo impalata a guardare la porta, con la paura che mi scorre per tutto il corpo. No, non può essere lui diamine. Ormai non ho più nulla da perdere tanto Daniele non so se ci sarà ancora, io sto così tanto vale aprire e se è lui pace e bene vorrà dire che completerà l'opera. A piccoli passi mi dirigo verso la porta lasciando scie di sangue sul pavimento. Quando apro la porta non posso credere ai miei occhi.
Al ris
Daniele resta a fissare quella busta gialla, che non ha il coraggio di aprire. Si alza di scatto dalla sedia più nervoso del solito prende la busta gialla ed esce come un fuline dal suo ufficio. Non dice nulla esce e si mette in macchina e parte a tutta velocità. In quel momento al ris arriva Stefy che purtroppo non trova nessuno oltre a computer macchine di laboratorio in azione e un via vai di persone che entrano ed escono ma di Daniele nessuna traccia. Esce delusa al massimo e decide di fare un salto al bar è da tempo che non ci passa. Intanto Daniele è arrivato al parco dove andava sempre da piccolo con Caesy con la busta gialla in mano che alla fine decide di aprirla. Apre la busta e vede le stesse foto che ha inviato a Caesy ma con una piccola variante. Ci sono le foto di quando Casey è stata violentata. A quella vista Daniele resta pietrificato, non riesce a fare nulla, resta come pietrificato mentre la rabbia, la disperazione, il dolore si impossessano di lui. Non può essere vero che sta succedendo tutto questo. Quel momento viene interrotto dalla suoneria del suo cellulare. Lo prende dalla tasca dei pantaloni e legge sul display Stefy. Decide di non rispondere adesso vuole restare da solo con quelle maledette foto. Non può essere vero, perchè sta succedendo proprio a lui perchè sta succedendo tutto questo perchè proprio a lui. Queste domande lo torturano non riesce a darsi una risposta è tutto cosi' complicato così incasinato così difficile. Prende le foto e con rabbia si avvia verso la macchina oer tornare a casa ha bisogno di  una doccia. Si mette in macchina, lancia la busta gialla sul sedile posteriore e parte a tutta velocità.
Nel frattempo a casa...
Io: Cosa cavolo ci fai qui si può sapere? Dio come hai fatto a trovarmi ti prego sparisci
Andrea: Ciao anche a te, non so perchè tu sei tanto arabbiata con me ma dovresti essermi grata
Lo guardo con aria interrogativa non so a cosa si riferisce
Io:Scusa? Dopo tutto quello che mi hai fatto dovrei esserti anche grata? Ma per favore ora scusa ho da fare
Andra: Non parlo del passato ma di adesso
Io: Non ti capisco a cosa ti riferisci?
Fa un gesto verso la macchina e dalla porta posteriore della macchina scende Gioia la cugina di Crisitian che raggiunge Andrea e gli da la mano. Resto paralizzata alla vista di quella scena, che diavolo ci fa Gioia con Andrea? Come e dove sopratutto l'ha trovata? Oddio non le avrà fatto del male?
Andrea: Allora possiamo entrare o ci fai restare qui sulla porta?
Io: Prego
Mi soposto per fargli entrare e poso la mano sulla testa di Gioia in segno di saluto , non riesco a fare altro sono accora turbata da quello che sta succedendo. Si siedono sul divano e io li seguo
Io: Ciao piccola, ti ricordi di me? Sono Casey la sorella di Daniele
Le sorrido dolcemente o almeno ci provo. Lei non mi risponde e mi corre incontro abbracciandomi forte.
Io: Vuoi qualcosa da bere?
Andrea: Il solito grazie
Lo guardo trova e mi dirigo verso la cucina tenendo Gioia in braccio. Apro il frigo e cerco una bottiglia di vino rosso da poter dare ad Andrea. Apro la credenza e prendo due bicchieri per il vino e ne verso due bicchieri. Dolcemente lascio scendere Gioia e mi aiuta a portare i bicchieri soddisfatta. Torno in salotto e gli porgo la coppa di vino. Lui la prende facendomi un sorriso come per ringraziarmi. Faccio sedere Gioa accanto a me e ci guardiamo negli occhi per pochi secondi mentre restiamo in silenzio qualche minuto.
Io: Cosa ci fai insieme a Gioia? Come l'hai trovata?
Andra: Stavo andando a comprare un libro per l'università quando mi è sbucata davanti a a tutta velocità e per fortuna ho fatto in tempo a fermarmi
Lui sorseggia un pò del suo vino.
Io: Ma non stavi a Bologna? E poi dov'è l'hai trovata di preciso? Da dove scappava?
Lui apre la bocca per rispondere alle miei domande ma la richiude rapidamente quando il suono del campanello ci interrompe. Mi alzo delicatamente dal divano per andare ad aprie mentre lancio un'occhiata a Andrea come per dirgli non muoverti da qui torno subito. Lui ricambia lo sguardo in modo severo e poi annuisce. Vado ad aprire e per fortuna è Stefy. Appena la vedo l'abbraccio forte avevo bisogno di lei arriva sempre al omento giusto.
Stefy: Sorè tutto ok? Ti vedo pallida cos'è successo?
Non ho il tempo di raccontararle ciò che è successe che Gioio la salta addosso felice di vederla.
Stefy: Ciao amore, che ci fai tu qui
Gioia: Sono venuta con un bellittimo ragatto vieni che te lo faccio conoscere
Mentre Gioia la trascina nel salone gli dico senza voce il nome di Andrea. Lei sgrana gli occhi come per dire cosa diavolo ci fa quell essere con mia cuginia? Stefy corre nel salotta trascinata da Gioia mentre io la seguo in silenzio e imbarazzata al massimo.
Goia: Lui è Andrea mi ha portata fin qui. Guadda che bel ragatto
Andrea sorride dolcemente a Gioia mentre fa un sorriso freddo e distaccato a Stefy per salutarla. Lei fa finta di non conoscerlo e si presenta mentre io mi siedo sul divano e bevo un sorso di vino.
Stefy: Piacere
Dice con una voce fredda e discattata quasi professionale mentre cerca di sorridergli gentilmente per non far capire nulla a Gioia
Andra: Piacere mio io sono Andrea
Risponde lui con aria divertita e come per prenderla in giro.
Io: Sorè perchè non vai su a giocare con Gioia? Qui ci penso   io
Stefy: Sicura?
Annuisco e poi mi metto in ginocchio e do un bacio sulla guancia a Gioia.
Stefy: Dai saluta Andrea cosi andiamo a giocare di sopra
Gioia: Grattie Andrea ci vediamo presto ti voglio bene
Andrea: Di nulla piccola, adesso vai e diverrtiti per qualsiasi cosas sai ove trovarmi ti voglio bene anche io
Gli fa l'occhiolino mentre Stefy porta di sopra la piccola e io rimango strodita dalle parole di Andrea. Accidenti Gioia già si è affezzionata a lui molto rapidamente. Scuoto la testa come per scacciare via quei pensieri e torno in me.
Io: Allora cosa stavamo dicedno?
Andra: Si, ero a Bologna però sono dovuto scendere urgentemente qui a Roma per prendere un libro che mi ha ordinato un mio prof e ho trovato Gioia che correva dal commissariato della polizzia mi è passata davanti e ho fatto in tempo a frenare ringraziando il cielo. 
Io: Come sarebbe a dire da un commissario di polizia? Ne sei proprio sicuro?
Sorseggia un altro po' di vino
Andrea: Si, almeno sai che su questo non avrei mai il coraggio di mentrirti è una bambina e per di più è cosi dolcissima e tenera si è subito affezionata a me tanto che per protarla qui mi ci è voluto un bel po' di tempo
Cazzo! Hanno chiamato sicuramente i servzi sociali no cazzo! Daniele dove sei? perché non mi rispondi adesso che ho bisogno di te. Sapevi di tutto questo? Perchè non mi hai avverita? Perchè non hai fatto nulla per impedirlo?
Scuoto la testa per scacciare momentaneamente via quei pensieri e ritorno a in me.
Io: Beh grazie di averla portata qui sana e salva
Andrea: Si è vero sono uno stronzo ma ho un cuore anche io e tu dovresti saperlo meglio di chiunque altra
Io: Non dopo l'ultima volta
Andrea: Che vuoi dire?
Io: Lo sai benissimo, mi hai mentita eri fianzato e non mi hai detto nulla altro che Andrea
Andrea: Come fai a sapere di lei?
Io: Ti ho mandato un messaggio per rignraziarti e mi ha risposto lei potevi dirmelo prima
Andrea: Scusa non volevo ferirti
Io: Lo hai fatto per l'ennesima volta
Le lacrime mi pungono gli occhi mentre il suono del campanello mi fa solbazzare. Mi alzo e vado verso la porta delicatamente mentre Nadrea beve un altro sosrso di vino. Apro la porta lentamente. Daniele cavoloo non ora. Gli getto istintivamente le braccia al collo e lui entra chiudendosi la porta alle spalle. Mi stacco da lui dolcemente.
Io: Si può sapere che diavolo di fine hai fatto? Stavo morendo di paura
Daniele: Ti spiego tutto dopo adesso ho bisogno di una doccia

Mi prende per mano e mi trascina con lui nel salone senza nenache darmi il tempo di dirgli cos'è successo. Appena vede Andrea sul divano mi lascia la mano e mi guarda trovo pieno di rabbia.

Ciao ragazzi come va? Si lo so perdonatemi non mi sono fatta viva per nulla perdonatemi
ma non ho avuto un minuto di tempo, quest'state sono andata a fare una commedia teatrale a Chianciano (Siena)
poi adesso che è iniziata la scuola non ve ne dico da lunedi fino al 21 sto piena di compiti in classe
poi sto studiando per la patente che devo fare l'esame teorico e non trovo mai tempo scusate :(
Beh vi ho detto tutto credo hahahaha :) mi scuso ancora una volta davvero cercherò di aggiornare al più presto
vi lascio alla nuova lettura del capitolo che nonostante il ritardo spero che vi piaccia ringrazio tutti chi continua a seguirmi
grazie di cuore davvero.... un bacio a tutti e buon sabato sera :*
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: Ema_puffetta