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Autore: TheCristopher94    19/10/2014    1 recensioni
Ed ecco un Naruto Hokage alle prese con i suoi due figli Minato e Kushina, insieme ad altri ragazzi, non che futura generazione ninja che sostituirà presto o tardi la vecchia, ma prima di poter far ciò dovranno passare una prova datagli dal Rokudaime Hokage in persona. Riusciranno i giovani ninja a dimostrare il loro valore e sostituire la vecchia? Cos'è che ha in mente per loro il loro Hokage? Leggete per scoprirlo!
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Sasuke/Sakura, Shikamaru/Ino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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- Questa storia fa parte della serie 'Nasce tutto dal sesso -La serie-'
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Il cerchio infinito

In loro ardeva la volontà del fuoco, di questo Naruto Uzumazi Rokudaime Hokage di Konoha lo aveva capito bene, e con un cenno di intesa hai suoi compagni decise che era ora di chiudere definitivamente quello scontro, ma proprio in quel momento il giovane Nara grido.
- E ora di attuare il piano Itachi!- facendogli l'occhiolino, in maniera che solo l'Uchiha se ne accorgesse, e cosi fu, almeno loro credevano, sia l'Hokage che il suo team si erano accorti di quel segnale, ma fecero finta di niente per vedere cosa i due avevano in mente. Proprio in quell'istante, Itachi lancio quanti più kunai possibile per mettere quei 4 in difficoltà, ma non ci riuscì, almeno finché non rivelò i fili metallici per deviare le direzioni delle armi, ciò permise a Shikaro di dire agli altri a turni ciò che dovevano fare. Non appena gli altri appresero il piano del loro compagno lo misero subito in azione, senza perdere tempo, non potevano fallire e non lo avrebbero fatto quella missione era importante non solo per via della difficoltà, ma perché era il loro modo di dimostrare che stavano crescendo e che erano pronti.
Intanto dall'altro lato della città, Miku Senju stava sistemando casa, mentre rassegnata pensava che era inutile provare più a dare segnali a quello zuccone di Konohamaru, perché più tondo di ciò che pensava, avrebbe dovuto dirglielo lei, cosa voleva, ma ciò avrebbe tolto il romanticismo e il tutto della richiesta, perciò stanca sospiro non sapendo che fare. Quando ad un tratto vide entrare il suo fidanzato, ormai aveva imparato a odiare quella parola.
-Mia dolce Miku per caso ti andrebbe uscire fuori sta sera?- Konohamaru cerco di essere il più normale possibile, voleva farle una sorpresa per la sua dichiarazione e non voleva rovinare tutto. D'altro canto Miku quando lo vide entrare chiamandola "Mia dolce Miku" si allarmo "Cos'ha combinato??" penso allarmata.
- Che hai fatto?- chiese subito sull'allerta. Il castano non capi cosa intendesse la fidanza e con naturalezza rispose.
-Niente, volevo solo uscire fuori per cambiare un po'. Recentemente siamo rimasti sempre in casa, perciò ho pensato si va a mangiare fuori, poi due salti in pista da ballo- fermandosi la, non doveva scendere sul volgare altrimenti era capace di farla arrabbiare e avere un no come risposta da parte della ragazza, che aveva trovato troppo allettante quell'offerta che penso "Fa tutto questo per portarmi a letto??? Ma se pensa che io gli dia corda se lo scorda!"
-No!- rispose secca, il che fece subito preoccupare il ragazzo.
-Perché??- la risposta da parte di Miku non si fece attendere. -Fai tutto questo per portarmi a letto, perciò no grazie, ma preferisco rimanere a casa!!-
-Ti giuro che non è cosi!! Ti prego!!- chiese il ragazzo in ginocchio con le mani giunte in preghiera. Miku l'avrebbe voluto vedere cosi con un anello per lei, ma dato che il ragazzo diceva che non era per portarla a letto gli rispose.
-Ti darò il beneficio del dubbio, ma sappi che se vedo che se provi a portarmi a letto, ti potrai accomodare nel divano nei prossimi 3 mesi!- sentenzio lapidaria, mentre Konohamaru sollevato da ciò, promise che non se ne sarebbe pentita, detto ciò si dissolse, quello con cui lei aveva parlato era una copia del ragazzo.
Nel frattempo in casa Hatake, il grande Ninja Copia stava amoreggiando con la giovane Hinata, che di colpo si fermò.
-Dimmi Hinata qualcosa non va?- chiese l'argenteo, la corvina nego, ma a un esperto Shinobi come Kakashi Hatake non sfugge mai niente che prosegui chiedendole -Sai che puoi dirmi tutto senza timore, cosa c'è che ti turba?- Spronata dal suo amato la Hyuuga decise di dirgli tutto.
-Penso che...penso che sia arrivato il momento.- Kakashi capì cosa la ragazza si riferiva, e capiva anche il perché, vedere ormai tutte le tue amiche essere diventate mamme fa scattare quasi automaticamente un istinto materno anche in lei, che ora desiderava una cosa tanto semplice quanto delicato, e anche molto impegnativa dato il numero di attenzioni che un bambino richiedeva, perciò annui, baciando appassionatamente la sua compagna per poi abbandonarsi a un coito, per regalata un bel bambino o bambina alla sua dolce e tenera compagna.
Da tutt'altra parte, nella foresta i due gruppi dei ragazzi erano a terra, Shikaro aveva spiegato come muoversi e agire, considerando tutti i dettagli, velocità e potenza degli avversari, ma aveva fallito. Naruto che assisteva a come i ragazzi stavano a malapena in piedi disse.
-Basta, abbiamo finito!- i ragazzi si erano tutti scoraggiati, e Naruto li poté capire bene cosa potevano provare, ma con tutto ciò decise di dire loro una cosa. -Allora, ditemi cos'è che avete imparato??- Sarcastico Itachi rispose.
-A non chiederle più missioni di livello più alto se non vogliamo essere pestati gratis- per tale risposta, il piccolo Uchiha fu fulminato dal padre, che pensava "passa troppo tempo con la madre".
-Che dobbiamo allenarci di più per diventare più forti e migliorare il nostro gioco di squadra! Giusto sorella- aveva urlato Minato allungando il braccio chiuso in un pugno che fu ricambiato dalla Kushina che rispose -Non hai mai detto una cosa di più giusta come adesso! Oggi abbiamo fallito, ma era solo una prova, la prossima volta che sarà in missione non falliremo!- dopo aver detto ciò e aver strappato un sorriso d'orgoglio al loro padre, anche gli altri rincuorarono e mostrando un saluto di rispetto al loro capo villaggio in coro rispose -Grazie per il suo insegnamento Hokage-sama-. Sentendo ciò il biondo si girò e rispose loro.
-Bene, affiderò quella missione a un team più preparato- aveva sentenziato, abbattendo il morale ai sei ragazzi, ma l'Hokage non aveva finito e aggiunse -detto questo vi do  tre settimane, una che userete per riposare e le altre due per allenarvi e migliorare il vostro lavoro di squadra. Quando rientrerete vi toccherà una missione molto dura e non voglio mandarvici in preparato- chiudendo cosi il suo discorso, i ragazzi entusiasti di ciò che avevano sentito si fiondarono ad abbracciare tutti l'Hokage, nel mentre ad uno a uno i membri del team che lui aveva convocato decisero di ardersene per via di altri impegni.
-Ehi, dobe io vado a casa. E la prossima volta chiamami per qualcosa di più serio- per tale affermazione il biondo guardo il suo compagno di squadra al quale disse.
-Sei il solito teme che non capisce niente, ancora non capisco come in passato pensavano che tu eri un genio è inconcepibile!- ciò non fece altro che scatenare le occhiate del moro che se ne andò, insieme a suo figlio che lo affianco subito dopo. Stessa cosa fece Shikamaru che si complimento con suo figlio per la sua capacità di analizzare, anche se non era del tutto precisa, doveva essere ancora perfezionata, ma per questo esistono i padri, per insegnare hai figli. Cosi tutti se ne andarono nelle rispettive case, dove comunicarono hai genitori l'esito della prova.
Konohamaru dopo aver finito con quel compito si lavò per bene e si preparò come si deve, si era agghindato per la situazione, ora stava aspettando che Miku uscisse dal bagno. Come sempre la ragazza si presentava perfetta e ben curata, che era rimasta stupita dal fatto che anche Konohamaru si sapesse vestire bene, ma non volle farglielo, notare cosi, il ragazzo la portò a cena nel ristorante più lussuoso di tutta Konoha e li durante pranzavano, il giovane Sarutobi decise che era ora dicendo.
-Scusami, se ciò messo tanto a capirlo- Miku non comprese il senso di quelle parole finché il moro non le mise un piccola scatola difronte a lei. "Non illuderti Miku, potrebbero essere due orecchini" ma non appena apri il piccolo cofanetto non poté altro che saltare a dosso al ragazzo per baciarlo dirgli.
-Si, Konohamaru- per poi tempestarlo di baci. 
E cosi a vita la nuova generazione, che con la protezione e gli insegnamenti della vecchia apprende e impara dai loro errori, cercando da essi di creare un mondo migliore.

   
 
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