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Autore: LadyVaderFrancy    19/10/2014    6 recensioni
Questo è uno dei due seguiti della FF "La Maledizione".
Dopo aver stretto un legame di sangue, che li legherà per tutta la vita, Harry Potter e Severus Piton, si troveranno a dover affrontare l'oscurità che avanza. Tra alti e bassi i sue protagonisti assoluti della storia, troveranno un modo per lottare insieme per vincere la guerra.
Dal cap. 1
“Temi per Potter?”
“Si Severus, per lui e per la scuola. Ecco perché ti chiedo di sforzarti di più con Harry, so che ci state provando ma non è abbastanza” disse il vecchio mago
“Dimmi perché?”
“Oh mi pare ovvio Severus, per proteggerlo, per proteggerli tutti”
“NO Albus, sai che di questo non devi preoccuparti e ora lo sa anche lui, perché continui ad insistere sul nostro rapporto, come se questa fosse la cosa più importante di tutte”
“Quando sarà il momento”
“NO Albus, se vuoi che mi sforzi ancora di più e credimi che è già difficile così, devi dirmi il perché”
Il vecchio mago sospirò e disse “D’accordo Severus, speravo di poter aspettare ancora un po’, in modo che gli eventi si manifestassero da soli, ma credo che a questo punto sia inevitabile.........
Genere: Comico, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Silente, Harry Potter, Severus Piton | Coppie: Harry/Severus
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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~~Capitolo 04 La festa di Natale

Harry stava combattendo nel bagno, di quella che ormai era diventata la sua stanza nei sotterranei, i suoi dannanti capelli erano peggio del solito. Così frustrato gettò il pettine sul mobile e disse “Ahhhh basta mi arrendo”. Era un po’ agitato a dire il vero, Piton nei due giorni precedenti, era stato di pessimo umore. Le lezioni di difesa erano state abbastanza brutte, ed era sicuro che il motivo era il pranzo di natale. Non sapeva proprio cosa aspettarsi oggi, così aveva inviato un gufo a Ron, che aveva lascito la scuola come tutti gli altri studenti, chiedendogli anzi supplicandolo di stare attento ai gemelli. Le premesse di quella mattina non erano incoraggianti, quando si era alzato aveva fatto gli auguri a Piton, l’uomo aveva mugugnato un semplice altrettanto con un’espressione molto nauseata. Poi uscì dalla camera e vide il pozionista vestito in abiti neri come al solito, seduto sulla sua poltrona preferita che leggeva un libro.

“Signore, io sono pronto”

“Siediti, dobbiamo aspettare il preside, sarà qui a momenti” disse freddamente

Il moro annuì e si accomodò sul divano. Dopo pochi istanti arrivò il preside, in uno sgargiante abito rosso, con alberi di natale e stelle d’orate. Silente era davvero appariscente, ma in tema perfettamente natalizio, i due maghi si compensavano, pensò il moro.

“Buon Natale ragazzi miei” disse il vecchio mago allegro

“Buon Natale professore” disse il moro

“Preside” sputò il pozionista

“Se siete pronti, possiamo andare” così entrarono nel camino, e arrivarono prima nell’ufficio del preside e poi da lì direttamente alla tana.

Mentre uscivano dal camino, Piton afferrò il moro, per il colletto prima che cadesse, e poi sibilò “Potter, ricordati le regole”

“Si- si signore” deglutì vistosamente

Subito, i signori Weasley li accolsero festosamente, Ron ed Hermione erano dietro di loro.

“Bene arrivati Albus, Harry” disse Arthur Weasley stringendogli la mano. Poi guardando il ragazzo dai capelli corvini e gli occhi neri disse “Oh Severus, bene arrivato, io sono Arthur Weasley, mio figlio mi ha detto, che non ricordi nulla di quando eri un adulto, ad ogni modo noi siamo amici di vecchia data, considerati a casa tua ragazzo, prego” e gli fece cenno di entrare.

Piton da una parte era divertito al pensiero di essere presentato ai Weasley, ma dall’altra era già infastidito, intanto Arthur lo aveva chiamato RAGAZZO e poi quando erano AMICI? Facevano parte dell’ordine, e sicuramente c’era del rispetto, della fiducia tra i due, ma definirsi amici? Poi rispose “Piacere di conoscerla Sir. Weasley, sono il professor Severus PIton” disse educatamente

“Harry tesoro” disse la signora Weasley mentre lo abbracciava stretto e lo baciava sulla fronte. Poi la donna spostò la sua attenzione al giovane serpeverde “Oh Severus mio caro, vieni, non essere timido” e lo strinse per le spalle tirandolo a se, mentre guardava Ron, che si passava una mano sulla faccia e le faceva strani segni.
((Dannazione ad Albus, a Potter e ai due maledetti marmocchi, non sopravvivrò ad una festa di natale in questa gabbia di matti)).

Harry si avvicinò ai suoi amici preoccupato e disse “Ron, hai-hai avvisato la tua famiglia vero? Hai visto che faccia aveva Piton dopo, tua madre?”

“Si Harry, infatti si è contenuta, non vedeva l’ora di vedere il giovane Severus” disse sarcastico

“Piton ci ucciderà dopo oggi, e io sarò il primo, visto che dormo da lui” disse il moro

“Ti manderò un gufo ogni giorno, e se non mi rispondi manderò Silente a controllare Harry, promesso”

“Grazie sei un vero amico Ron”

“La volete smettere voi due, andiamo a salutare Ron” disse la riccia

“Sei matta?” sputò il rosso

“Vuoi farlo dopo che avrà incontrato Fred e George?”

“Miseriaccia, NO!!!! Andiamo andiamo”

I tre ragazzi si avvicinarono al divano del soggiorno, che era proprio vicino all’albero di natale, dove Molly aveva costretto a far accomodare Piton e Silente.

“Ehm professore, benvenuto, e buon natale” disse Ron nervosamente

“Buon Natele professor Piton, grazie di essere venuti” disse la riccia sorridendo

Piton li fulminò e rispose “Grazie, anche a voi” ma il suo tono diceva chiaramente ((la pagherete molto cara))

“Ronald caro, puoi andare ad avvisare i tuoi fratelli e Ginny che alcuni degli ospiti sono qui?” disse Molly

“Si mamma” e sparì dalla vista del pozionista più veloce che poteva.

Dopo pochi istanti, uscirono dal camino, Remus e Ninfadora, che quasi cadde a terra inciampando sul tappeto e salutò

“Salve e buon Natale e tutti” con un enorme sorriso
.
Nello stesso istante scesero Bill e Fleur la sua fidanzata.

La Tana era piena di gente, troppa gente, Severus, era praticamente soffocato all’idea di passare almeno altre due ore, con tutti loro. Per fortuna nessuno lo aveva ancora notato. Fino a che non scese Ron dalle scale con i gemelli Ginny e Charlie.

“Allora Ron dov’è?” dissero in coro i gemelli.

“Ragazzi avete promesso, Vi pregoooo. Se lo fate arrabbiare, porterà via Harry e quando torneremo a scuola ci ucciderà” disse piagnucolando Ron

“Oh su Ronninski, non ti preoccupare vedrai, che ci piacerà Sev” dissero ridendo

“Oh a voi piaceva anche la versione adulta…. Non sono sicuro del contrario, lui è…..lo stesso molto pitonesco ecco!”

“Ottimo” gridarono i due rossi

Piton rabbrividì interiormente, aveva sentito tutta la conversazione, l’incontro con i gemelli, era la cosa che temeva di più nella giornata. Non aveva speranza di tenerli a bada ora, che in teoria era più giovane di loro.

“OHhhhhhhhhhh” fecero in coro i rossi, e tutti si girarono verso l’albero. Piton aveva un’espressione glaciale, allora Silente disse “Ragazzi miei, è un vero piacere rivedervi, immagino che la vostra attenzione, non sia diretta a questo povero vecchio” sapendo che era meglio tenere a bada i gemelli da un lato, e Severus dall’altro altrimenti li avrebbe schiantati prima della fine del pranzo.

“No signore, ma è un piacere vederla” dissero i due rossi

“Ah troppo buoni, ragazzi, bene ora che ci siamo tutti, vorrei ricordarvi che il nostro Severus, non ha ricordi dei suoi ultimi 20 anni circa, e quindi non ha idea di chi siete, vi pregherei di tenerne conto” poi si voltò verso il serpeverde e disse

“Vorresti presentarti Severus”. disse tranquillamente.

Il Pozionista annuì pensando che era la cosa migliore da fare, così non avrebbe dovuto parlare con ogni singolo membro e disse “Sono il Professor Severus Piton, piacere di conoscervi, grazie per la vostra ospitalità” pensò che quelle poche parole erano sufficienti a soddisfare la promessa, che Silente gli aveva estorto la sera prima, di provare ad essere cortese e di non maledire nessuno. Lui aveva acconsentito suo malgrado alla prima richiesta, solo dopo aver sostenuto una lunga ed estenuante discussione con il vecchio, ma non aveva dato alcuna garanzia per la seconda.
Così Remus, Bill, Charlie Fleur e Ninfadora si spostarono, attorno a loro e iniziarono a chiacchierare del più e del meno, alcuni presentandosi personalmente. Piton era stato distaccato, ma in linea di massima aveva sillabato alcune risposte e non aveva insultato nessuno.

“Harry, è vero che dormi con lui?” dissero i gemelli che erano stati costretti così ad allontanarsi

“NON dormo con lui, ma da lui!” disse il moro

“Ohhhh e come sono le sue stanze. Dorme in una bara? Ha una camera di tortura?”

“NOOOO dorme in un letto e ……non lo sò se ha una camera, ma posso assicurarvi che per torturare me, non gli serve
una camera. Ragazzi, non avete strane idee su di lui vero?” disse sospettoso il moro.

“No Harry…….fidati di noi” dissero ridendo i gemelli

“Vi prego, lo so che è un’occasione ghiotta, ma non potete, mi ucciderà!!! Ron vi ha raccontato cosa abbiamo dovuto fare, per convincerlo a venire vero? e dobbiamo ancora scontare 3 settimane di detenzione, vi pregoooooo!!!”

“Solo ghiotta dici Harry, è irripetibile!!!” poi si guardarono con la loro espressione divertita e dissero “Su su, vedrai sarà divertente”

“Ragazzi !!!”

Poi Molly invitò tutti a sedersi e iniziarono il pranzo. Piton era seduto tra Harry e Silente. Il pranzo fu abbastanza tranquillo, le pietanze erano deliziose, per lo meno fino al dolce, poi tutto d’un tratto, i gemelli scoppiarono in una fragorosa risata. Harry si portò una mano alla bocca e guardò terrorizzato i suoi amici.

“Severus, stai una favola così” disse Ninfadora

“Scusami?” disse il pozionista

“Il giallo ti dona un sacco” rispose la ragazza ridendo apertamente

Piton evocò uno specchio e con suo orrore, la sua pelle era diventata giallo canarino.

“Siete stati VOI due!!!!” urlò alzandosi in piedi.

“Oh no, forse hai lascito in giro le caramelle canarine George?”

“Non mi pare Fred e tu?”

“Basta voi due!!!” urlò la signra Weasley “chiedete immediatamente scusa a Severus!!”

“Scusaci Severus” dissero in coro sogghignando i due gemelli

“Su, su Severus, calmati, si sono scusati” disse il preside, poi agitò la bacchetta per farlo tonare normale e aggiunse “E’ tutto a posto, siediti Severus”

Se gli sguardi potevano uccidere Silente sarebbe caduto ai suoi piedi all’istante, lo aveva trattato come un marmocchio davanti a tutti. Poi lanciò un’occhiata mortale ai gemelli, che non sembrarono affatto intimoriti, ma anzi erano alquanto divertiti.

“Ragazzi, non voglio altre stupidaggini simili, sono stata chiara vero?” disse Molly

“Si mamma” risposero i rossi in coro.

Subito dopo pranzo ci fu lo scambio dei regali, La stanza era inondata di pacchetti, risate, Harry ricevette come ogni anno molti doni, un maglione caldo e colorato fatto dalla signora Weasley, scherzi e un cappello scudo dai gemelli, un libro sulle tecniche di rilassamento da Hermione, delle rane di cioccolato e un kit per la sua scopa da Ron. Una sciarpa con i colori Grifondoro da Ginny. Una zanna di Drago da Chearlie e Bill. Remus e Ninfadora gli regalarono un libro su come diventare un Animagus. Mentre lui aveva regalato a Ron, un gioco sul Quidditch e dei dolcetti da Mileandia, ad Hermione, due libri entrambi di tecniche avanzate una selle rune e uno di trasfigurazione, a Ginny aveva comprato un braccialetto con i colori Grifondoro, ai gemelli, un libro sui dolci babbani.

Poi il giovane Grifondoro, si voltò e notò che Piton si era allontanato da tutti e tutto, e guardava fuori dalla finestra. Aveva un’espressione strana, pensierosa. Si chiedeva se l’uomo fosse solo infastidito o se come lui, pensava a chi non cera più. Voleva avvicinarsi, ma decise di non farlo.

Dopo la Sig.ra Weasley, prese un vassoio pieno di dolcetti invitanti che sembravano delle piccole torte, e passò tra tutti gli invitati. Vedendo il pozionista da solo vicino alla finestra disse gentilmente “Severus tesoro, vieni a mangiare un dolcetto”

“No, la ringrazio sig.ra Weasley” disse il ragazzo dai capelli corvini voltandosi un secondo.

“Oh su, su ragazzo mio, sei troppo magro come il nostro Harry”

Piton reteo gli occhi, e ne prese uno, sapendo perfettamente, che Molly avrebbe insistito fino a che non ne avrebbe preso uno.

“Grazie”

“Oh prego tesoro”

((Dannazione, se mi chiama tesoro ancora una volta……è tutta colpa di Albus e di Potter, ma mi sentiranno quando saremo al castello)) pensò e si accomodò distrattamente sul divano. Poi furono serviti te e cioccolata calda per tutti. Quando Piton prese il suo tè, gemelli si lanciarono uno sguardo divertito e si fiondarono al fiancodel pozionistaGeorge disse “Sev, allora dicci come vanno le cose ad Hogwarts, era come te la ricordavi?”

“Io sono il professor Piton” ringhiò

“Oh, si certo ce lo ha detto Ronninski, che insegni anche adesso, peccato che non siamo più degli studenti” disse Fred mettendo il braccio intorno alle spalle del serpeverde.

“Weasley, togli immediatamente quel braccio, se non vuoi che lo usi come ingrediente, per le mie pozioni ADESSO!!!” sibilò mortalmente

“Oh su, su Sevy, non essere così irritato, sai tu sei sempre stato il nostro professore preferito” disse George maliziosamente.

“Certo, lo immagino” disse mentre metteva una mano sotto il mantello in cerca della sua bacchetta.

“Davvero,  e noi eravamo i tuoi studenti preferiti, sei stato il nostro mentore, e hai ispirato le nostre pozioni” dissero i gemelli miagolando

“Che diavolo volete voi due, andatevene!!” ((adesso li schianto, Silente non potrà dire che non ho provato a trattenermi))

“Abbiamo bisogno di una piccola consulenza, per uno dei nostri prodotti” disse Fred

“Assolutamente no!” sputò il Piton

“Sevy, dai ci servono, per le nostre caramelle cambia colore” dissero in coro i rossi

“NO, lasciatemi in pace” disse incrociando le braccia al petto. Ma nessuna delle sue espressioni, ringhi o impostazioni da pipistrello aveva funzionato.

“Ti preghiamo, dio delle pozioni” dissero gettandosi ai suoi piedi. A quel punto tutti nella stanza si erano accorti della loro conversazione, vedendo i gemelli in ginocchio mentre facevano finta di idolatrarlo. Ci fu uno scoppio generale di risate, però subito dopo, Harry e Ron si avvicinarono e trascinarono via i gemelli, mentre Piton ribolliva dalla rabbia. Silente allora si avvicinò e disse “Severus, calmati, non hanno fatto nulla di male”

“Davvero?” ringhiò a denti stretti “Voglio andarmene adesso Albus!”

“Sono appena le 2 e mezza, i ragazzi hanno bisogno di divertirsi, ti prego sii ragionevole”

“Se quelle due teste di legno si avvicinano ancora, non risponderò si me!!”

“Severus, sei un adulto, controllati”

“Davvero, non credo visto come mi trattano in questa casa!”

“Lo so ma abbiamo deciso, di comune accordo di non dirlo, è solo per un pomeriggio, e poi sono stati tutti cordiali e gentili, non puoi negarlo”

“D’accordo Albus, ma mi devi un favore, uno enorme” sibilò

“E sia” disse il vecchio mago

Dall’altra parte della stanza il trio doro aveva visto la scena

“Per le mutande di Merlino, Piton è furibondo!” disse il rosso

“Spero riesca a calmarsi, prima di tornare al castello” disse Harry

“Pensi di poter convincere Silente a restare con voi, dopo essere tornati ad Hogwarts Harry?” disse la riccia

“Ehmm credo di si” disse il moro “devo parlare con i gemelli, la prossima volta Silente non riuscirà a calmarlo”

“Già” disse Ron.

Mezz’ora più tardi Ron ed Harry avevano ribadito, per l’ennesima volta che ai gemelli, che non dovevano infastidire Piton, in alcuna maniera. I due avevano accettato, ma la loro espressione la diceva lunga. Così per distrarli, Ron aveva proposto di fare una paio di tiri a Quiddich. I ragazzi presero le scope ed uscirono. Harry, essendo legato a Piton non poteva usare la scopa, così rimase con suo grande dispiacere a terra con Hermione, mentre Ron, i gemelli e Ginny sfrecciavano in cielo. All’interno della casa invece gli adulti più Severus, parlavano della situazione al ministero, e delle sparizioni.

Poi Molly disse “Albus, non mi pare il caso di parlare di queste cose davanti al ragazzo” lanciando uno sguardo a Piton, che quasi si strozzò con il suo tè.

Silente tossì un paio di volte per coprire la sua espressione divertita e disse “Oh Molly cara, non preoccuparti di Severus”

“Oh NO Albus Silente, non permetterò, che un ragazzo di 16 anni, ascolti queste cose” poi si avvicinò al serpeverde e disse “tesoro, non vorresti andare un po’ fuori anche tu con gli altri”

“NO” ringhiò stringendo i pugni

“Suvvia, abbiamo bisogno di parlare tra adulti” disse tenendogli il braccio. Era troppo, così cercando di non esplodere disse sibilando “Sig.ra Weasley, io non sono un marmocchio, ho 37 anni, sono sicuro che posso gestire i discorsi da adulti!”

“Oh, non volevo offenderti, so quanti anni hai caro, ma ora non sei un vero adulto in questo momento. In questa casa non è permesso a nessuno dei nostri figli di ascoltare certe cose, e posso assicurarti che non lo permetterò neanche a te!” disse portandosi le mani ai fianchi, in perfetta modalità mamma protettiva.

Piton incrociò le braccia al petto in segno di sfida e disse solo “IO RESTO”

“Giovanotto, non usare quel tono con me!” disse Molly con la sua espressione, da ora sei nei guai.

“Severus, per favore, fa come dice la Sig.ra Weasley, poi ti prometto che andremo a casa, si tratterà di una mezz’oretta al massimo” disse Silente con tono abbastanza serio.

Piton era imbestialito, così marciò verso la porta e uscì, sbattendola violentemente dietro di se.

“Però che caratterino, non deve essere facile gestirlo” disse Bill guardando Silente

Silente sospirò pensando a quanto gli ci sarebbe voluto per calmare Severus una volta usciti dalla tana. E poi iniziarono a parlare di questioni dell’ordine.

((Non posso crederci, mi hanno buttato fuori come se fossi un marmocchio!!!!! E Albus lo ha permesso, dannato vecchio pazzo!!)) Stava camminando in direzione del fiume, ma si rese conto, che era arrivato al limite del legame. Così si appoggiò ad albero e si mise seduto a terra. Fece un paio di respiri profondi e pian piano si calmò.
Ma la pace non era destinata a Severu Piton quel giorno, fu bruscamente riportato alla realtà, da una palla di neve che gli arrivò direttamente in testa, seguita da una risata fragorosa dei gemelli.

“Razza di piccoli…idioti!” urlò

“Noi siamo maggiorenni ormai, Sevy caro a differenza tua” dissero i gemelli.

“Piton prese la bacchetta e lanciò un ondata di neve che ricoprì entrambi i malfattori” poi incrociò, le braccia al petto.

“Forse dovemmo fare come con Ron ” disse George, il fratello annuì e iniziarono a lanciare palle di neve a Piton.
Che rispose ogni volta con uno scudo o ricoprendoli di neve.

Da lontano, il trio più Ginny, videro volare degli incantesimi, Harry scattò in piedi quando capì cosa stava succedendo, seguito a ruota dagli altri 3 amici. Il moro corse verso i tre ragazzi, ma proprio in quel momento, Fred aveva usato Levicorpus su Piton, e lo stava sollevando da terra. Così urlò con tutto il fiato che aveva in gola
“NOOOOOOOOOOOOOOOO” ((Santo cielo, non di nuovo)) pensò il moro. I gemelli si girarono spaventati dall’urlo di Harry. “Che diavolo pensavate di fare voi due!! Scusatevi immediatamente!! ADESSO!!” tutti lo guardarono esterrefatti.

“Harry! Calmati, non è successo nulla di grave” disse la riccia

“Sta zitta Hermione!!” sputò Harry isterico

La faccia di Piton era livida, il suo tono glaciale “Potter Muoviti”

Nessuno riusciva a capire cosa stava succedendo, Ron disse “Harry ha ragione, avete esagerato, è tutta la mattina che vi ripetiamo di lasciarlo in pace, siete due idioti, ora Harry dovrà andarsene”

I gemelli erano dispiaciuti così corsero al fianco di Piton “ehmm noi stavamo solo giocando, non volevamo fare nulla di male”, ma il pozionista continuò la sua marcia senza nemmeno voltarsi. I due rossi di pararono davanti al pozionista e dissero dispiaciuti “Severus, fermati, davvero non volevamo”

“IO SONO IL PROFESSOR PITON!!!!” poi dopo un attimo aggiunse “Voi due, siete le peggiori teste di legno che io abbia mai visto, possibile che alla vostra età, non avete un briciolo di cervello!!” ringhiò ferocemente, facendoli trasalire stavolta, la sua rabbia si poteva sentire nell’aria tutto intorno a loro.

“Ci dispiace” dissero in coro

“Sapete dire solo mi dispiace, ringraziate il cielo, che non vi ho spediti nell’oblio” poi si voltò verso Harry e disse ”Prendi le tue cose, non intendo restare un secondo in più, in questo posto orribile”

Il moro annuì, poi entrarono in casa come un turbine infernale, Harry prese la sua borsa e Piton andò dritto al camino.
“Severus, che succede? “ disse preoccupato Silente, aveva sentito la sua rabbia, già molto prima che entrasse in casa.

Il pozionista non rispose e disse solo “POTTER!!!”

Il moro corse al suo fianco e disse voltandosi “Ehm grazie di tutto” e poi una mano lo afferrò per il colletto da dietro, e sparirono in un lampo verde.
 
   
 
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