3°
Capitolo – Il primo bacio
ti cambia la vita.
Rinoa
era a terra. Si trovava davanti la porta della stanza di Selphie stesa
a terra
a pancia in giù, con le mani e le braccia rivolte verso la
sua camera. Sembrava
morta! Era molto pallida in viso. La sua lunga chioma nera giaceva
delicatamente sulla sua schiena e il suo viso era dolcissimo come
sempre, anche
se con gli occhi chiusi. Forse era semplicemente svenuta.
Si
avvertiva una strana atmosfera in quel corridoio,
un’atmosfera sinistra, che
non faceva presagire nulla di buono. L’aria era
particolarmente fredda e si
faceva fatica a respirare. Il Garden di Balamb era forse perseguitato
da una
presenza malvagia!
Il
motivo del suo svenimento nessuno lo sapeva, forse neanche lei. Forse i
sospetti di Squall e Selphie erano davvero fondati…
Zell,
uscito dalla stanza di Squall per andare a legare la povera Selphie che
aveva
rovinato la loro partita a carte, (alle prese con una terribile
insettofobia
(l’ho inventato io questo termine)) scorse il corpo di Rinoa
a terra.
Rimase
sconvolto nel vedere il corpo di Rinoa in quello stato.
Diventò pallido anche
lui! Si strizzò gli occhi con le mani pensando che avesse
avuto
un’allucinazione. Purtroppo era vero. Si avvicinò
a lei. In un primo momento voleva
chiamare Squall per aiutarlo a soccorrerla, ma poi decise di andare da
solo. Si
chinò verso di lei.
-
Rinoa, che ti succede? Rispondi!
La
scosse violentemente, ma niente da fare. Non dava segni di vita. Era
seriamente
preoccupato per lei, perché in fondo le voleva molto bene.
Aspettava che Squall
si lasciasse con lei per provarci. I sentimenti che provava per lei
erano stati
sempre forti. Non amava solamente il suo corpo. Amava la sua dolcezza,
la sua
semplicità, il suo carattere, la sua intelligenza. Amava lei.
Avvicinò
lentamente le sue labbra al suo orecchio e le sussurrò:
-
Ti amo Rinoa!
Disse
solamente questo, secondo lui bastava questo per farle capire cosa
provava per
lei. Sperava in cuor suo che l’avesse sentito, ma era
contento di averle
espresso i suoi sentimenti. S’era tolto un bel macigno dal
cuore!
Adesso
doveva capire se era svenuta o era morta. Non voleva portarla in
infermeria,
preferiva soccorrerla personalmente per avere un contatto fisico con
lei.
Per
fortuna ricordava qualcosa che gli avevano insegnato riguardo alle
tecniche di
pronto soccorso (massaggio cardiaco, respirazione bocca a bocca).
Guardò verso
la camera di Squall per vedere se era uscito dalla stanza. Squall, per
sua
fortuna, era rimasto dentro ad aspettarlo. Se l’avesse
scoperto in quella
situazione non l’avrebbe mai perdonato sospettando che avesse
baciato Rinoa.
Nel
frattempo Selphie era sfuggita all’ultimo scarafaggio e si
era accorta di uno
strano rumore proveniente dal corridoio, fuori dalla sua camera. Aveva
paura ad
uscire dalla stanza, poteva trattarsi di un ragno gigante che voleva
ucciderla.
Preferì avvicinarsi alla serratura della porta e vedere cosa
stava succedendo.
Non
avrebbe mai immaginato cosa stava accadendo. Zell stava per baciare
Rinoa!
Avrebbe voluto non vedere ma era curiosa. D’altra parte,
provava dei sentimenti
per quel ragazzo. Zell sfiorò la bocca di Rinoa e
soffiò dentro 3 volte. Lei
vide in ciò un bacio appassionato e non lo poté
sopportare.
Per
Zell, invece, l’emozione era forte. Non capitava tutti i
giorni di baciare la
ragazza che ami quando è fidanzata con un altro!
Arrossì dall’emozione. Sentì
che Rinoa iniziava a respirare ma ancora non apriva gli occhi.
-
C***o! Non si sveglia! – esclamò.
Selphie
prese un oggetto a sua portata di mano e lo scagliò a terra.
-
Accidenti! – esclamò. Zell, sei un bastardo! Cosa
ci trovi di bello in quella p*****a
di Rinoa! Che c***o sei?
Era
furiosa! Aveva appena rotto un vaso preziosissimo ma non gliene fregava
niente.
Chiuse
la porta della sua stanza a chiave e si sdraiò sul letto.
Pianse tutto il
giorno e passò la notte in bianco presa dallo sconforto.
-
Vado a chiamare Squall! Ci metterò un attimo! Aspettami qui!
– disse Zell
rivolgendosi a Rinoa.
Si
precipitò verso la camera di Squall. Aprì la
porta della sua camera senza
bussare. Aveva altre preoccupazioni in quell’istante!
-
Squall! Sbrigati, Rinoa è svenuta! – disse
rivolgendosi a Squall.
Ma
Squall non c’era in quella stanza! La finestra era spalancata
e le tende
svolazzavano al soffio del vento. La stanza era desolata. Le carte di
Squall
sparse per terra alla rinfusa. Il Gunblade era al proprio posto ma di
Squall
non vi era traccia!
-
E adesso dove è finito quel cretino di Squall?- si chiedeva
Zell.
Mille
pensieri vagavano nella sua mente! Non sapeva cosa fare! Doveva cercare
Squall
o salvare Rinoa? La situazione era difficile, molto difficile. Non si
credeva
il tipo capace di risolvere le situazioni difficili, e neanche gli
altri lo
ritenevano capace. Di solito durante le difficoltà non era
lui a sbrogliare i
problemi, lui dava solo i pugni ai mostri.
-
Forza Zell, è il tuo momento! Fai vedere agli altri quanto
vali! – disse con
determinazione.
Provò
a sporgersi dalla finestra. Nessuno. Dove era finito? Sperando che si
trattasse
di uno scherzo, prese la carta che voleva vincere (nella partita con
Squall) da
terra e uscì dalla stanza. In quel momento non gli importava
niente di Squall.
L’obiettivo primario per lui era salvare Rinoa.
- La
porterò in infermeria! – pensò.
Mai
si era visto Zell così determinato! Era disposto a fare
qualsiasi cosa per
Rinoa! Cos’è che non si fa per amore!
La
prese in braccio con una dolcezza inconsueta, le baciò la
fronte e si incamminò
verso l’infermeria. Pensava che Rinoa prima o poi
l’avrebbe ringraziato per
quanto stava facendo; per questo era contento di assisterla.
-
Non ti abbandonerò mai! – le sussurrò.
Mentre
camminava verso l’infermeria rifletté molto su
quello che stava accadendo.
-
Una persona come Rinoa non merita uno come Squall! Al momento del
bisogno non
c’è mai! – diceva a sé stesso.
Zell
era molto geloso di Squall, fin dal momento in cui iniziò a
frequentare Rinoa.
Era una sorta di sfida con sé stesso per lui riuscire a
conquistare il cuore di
Rinoa. Non era facile, però. Lo sapeva bene. Continuava a
riflettere.
- Forse
il destino vuole questo? Dovevo andare da Selphie e invece sono qui con
Rinoa
sulle mie braccia! – disse nella sua mente.
Pensava
continuamente a ciò. Era diventata quasi
un’ossessione. Non aveva mai amato una
persona così tanto ed era per lui un’esperienza
nuova.
I
due arrivarono in infermeria senza che nessuno li vedesse. Si era fatto
tardi,
infatti, e tutti gli altri erano fuori a divertirsi. Anche lui doveva
essere
con loro, ma ovviamente non era questo il momento adatto.
L’infermiera
non c’era. La poggiò delicatamente sul letto, la
coprì e le strinse la mano. Era
gelida, spenta, senza vita. Le sentì il polso. I battiti
erano lenti ma
c’erano, erano deboli ma c’erano.
L’importante per lui era che fosse ancora
viva.
-
Rinoa, ti prometto che non ti lascerò mai sola! –
disse sottovoce piangendo.
Si
era emozionato. Non si riusciva a capire il motivo reale. Forse per
amore, o
forse nel vedere Rinoa in quello stato. Probabilmente per entrambe le
cose.
Decise
di stare con lei fino a quando non si fosse ristabilita. Pensava e
ripensava,
nel frattempo. Rifletteva sul suo passato, sul suo presente e sul suo
futuro.
Soffriva pensando al passato. Credendo che il suo passato avesse
gravato
pesantemente sul suo presente e sul suo futuro. Per questo gli altri
non lo
ritenevano un ragazzo serio! Aveva paura che Rinoa non lo amasse
perché era
troppo poco serio!
Spesso
si chiedeva perché Rinoa scelse Squall anziché
lui. Squall aveva più qualità di
lui? Probabilmente per lei sì. Forse doveva trovare qualcun
altra che avesse
apprezzato le sue qualità. O forse era destinato a rimanere
solo per sempre.
Zell
era indubbiamente cambiato… il suo primo bacio gli aveva
cambiato la vita.
Dopo
un paio d’ore avvertì una presenza strana
all’interno della stanza.
Improvvisamente si materializzò davanti a lui una ragazzina,
alta circa quanto
Rinoa, con un bastone in mano. Aveva le sembianze di una maga.
-
Chi sei e che cosa vuoi da noi? – disse Zell incavolato come
una bestia.
La
maga rise.
-
Devo portare quella ragazza dalla mia padrona. Ti pregherei di
lasciarla andare
se non vuoi passare guai!
Zell,
infatti, si era messo davanti il corpo di Rinoa per proteggerla e non
aveva la
minima intenzione di lasciare che quella insulsa creatura la portasse
con sé.
Che voleva da Rinoa?
-
Dimmi chi sei! Qual è il tuo obiettivo? – disse
Zell.
-
Se proprio lo vuoi sapere sono Chibis e sono venuta qua per la
prendermi la
streghetta. Non volevo farmi vedere, infatti, volevo rapirla mentre era
nel
corridoio, ma poi stavi arrivando tu e sono scappata. Ora sono
ritornata e
stavolta raggiungerò il mio obiettivo.
Detto
ciò, con il suo bastone magico scaraventò Zell
dall’altra parte della stanza. Zell
svenne dopo il colpo subito. Chibis si avvicinò alla povera
Rinoa e si teletrasportò
con lei lontano dal Garden. I presentimenti di Squall e Selphie erano
fondati!
Si
avvertì nuovamente una scossa di terremoto.
Fine del capitolo, che
ne pensate? Fatemi sapere lasciando una
recensione. Ringrazio anticipatamente chi sta seguendo la mia fic e in
particolare chi recensisce!
- Ayanechan: Ti
ringrazio molto per le belle parole spese per la mia
storia, spero di non deluderti con questo capitolo. Aspetto il tuo
commento.
Ciao ciao.
Volete sapere come si
evolverà la situazione? Continuate a seguirmi
e ogni tanto recensite (anche negativamente non mi offendo!). Che fine
avrà
fatto Squall? E chi è questa Chibis? Cosa vuole da Rinoa? Lo
scoprirete nei
prossimi capitoli. Ringrazio nuovamente tutti, lettori e recensori!
Alla
prossima!