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Autore: SaraCastagliuolo    22/10/2014    0 recensioni
Puoi farcela piccola soldatessa, ti prometto che ci sarà qualcuno disposto a salvarti da questo disastro, ma tu promettimi che se nessuno arriverà di salvarti da sola. Sei forte.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vado a scuola, sguardo perso e vaffanculo a tutti.
Sono da sola, adesso davvero, se prima almeno avevo Alessia, ora sono sola.
Butto le mie cose sul primo banco vicino alla finestra, e così sono riuscita ad abbassare a 0, le possibilità di trovare qualcuno che si sieda affianco a me.
Se devo fare l'asociale, almeno lo faccio bene, sono una fantastica asociale. Nessuno può battermi.
Entra il professore di italiano, con il suo solito sorrisetto alla: "Vi boccio tutti" ma non è da solo. C'è un ragazzo dietro a lui, sorrisetto menefreghista, occhi marroni, alto e normale nell'insieme, ha dei bei capelli, un ciuffo che copre l'occhio destro sul castano. Si poteva definire interessante, anche perfetto. Lo odiavo. Tutto c'ho che si avvicina alla perfezione o che è meglio di me (per la cronaca ormai penso che anche una tempesta in pieno agosto al mare sia meglio di me...) non posso fare a meno, di provare odio, di solito quelli come lui, o meglio, le persone sociali, non possono evitare di distruggere moralmente le persone come me.
- Scusa, come hai detto che ti chiami?
- Davide Alrio.
- Bene, ragazzi questo è Davide, si è trasferito in questo liceo e trascorrerà in questa classe tutto l'anno. Ehm... ah sì, Davide, siediti pure vicino a Elena, primo banco.
Cazzo.
Sempre.
Perché devo essere così sfigata?
Mi sforzai di sorridere mentre Davide, appoggiava cautamente il suo zaino e i suoi quaderni, nel banco fino a dieci minuti fa vuoto. Prese la sedia, si accomodò e si girò verso di me. Avvampai. Non mi è mai piaciuto avere un contatto visivo con le persone, ho sempre pensato che gli occhi dicesserò molto di più delle parole, e se era davvero così, ero in poche parole fottuta.
Per tutte le due ore d'italiano, cercai di stare attenta, ma i fattori, non giocavano a mio favore perché, (1) l'argomento era a dir poco noioso e (2) avevo un compagno di banco interessante, che odiavo, ma interessante.
Suonò la campanella, pronta per storia dell'arte, iniziai a prendere i libri, ma venni interrotta.
- Ragazzi la professoressa è assente, state col vostro compagno di banco intanto e successivamente si provvederà a dividere la classe.
Bene, sono nella merda.
Davide si girò e mi sorrise, cercai di ricambiare il sorriso, ma uscì una smorfia. Mi porse la mano.
- Piacere, Davide Alrio
- Piacere mio, Elena Fumagalli
Sorrise.
Ricambiai il sorriso.
   
 
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