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Autore: live_in_books    23/10/2014    1 recensioni
Dal testo:
-Aslan che ci fai qui?-
Sapeva bene, in realtà, perché il leone le fosse apparso nel cuore della notte, ma sperava di sbagliarsi. Lui sospirò.
-Probabilmente lo sai già.- le rispose.
-C’è una nuova guerra, non è così?-
Lui annuì.
-Ma avevi detto che non saremo più tornati a Narnia! Avevi detto che non c’era più bisogno di noi!-
-A quanto pare mi sono sbagliato. Jadis è tornata.-
ciaooo! forse non molti leggeranno questa storia, ma dovevo troppo scrivere una fanfiction Lucy PevesnsiexDraco Malfoy. li ho sempre shippati! ok, ecco la trama:
Jadis è tornata più potente di prima e ai Narniani serve un aiuto esterno, quindi Aslan manda Lucy ad Hogwarts per convincere i maghi ad aiutarli
BUONA LETTURA!
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Il trio protagonista, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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NOT A NORMAL LOVE


NON LASCIARMI
 
 
 
 
 

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Jadis si avvicinò verso un altro Pevensie. Aveva sconfitto la minore ma, doveva ammetterlo, era stata molto brava. Alla fine, però, lei l’aveva ovviamente uccisa.
Roteò il suo bastone magico e pietrificò un fauno di passaggio. Edmund Pevensie era vicino. Pochi minuti e anche lui non sarebbe più stato un peso. Aveva già sollevato il bastone per pietrificarlo, quando qualcosa la fermò.
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Draco si avvicinò alla Strega con cautela. Quando si voleva affrontare un nemico si doveva per prima cosa studiare le sue mosse e cercare di trovarne i punti deboli. Draco ringraziò mentalmente Dubois per averglielo detto durante una lezione di scherma. Iniziò a preoccuparsi quando la vide pietrificare senza neanche voltarsi un fauno che le passava di fianco. Deglutì a fatica e cercò di capire a cosa mirava Jadis. La vide alzare il bastone per puntarlo in direzione di un gruppo di Narniani. Ovviamente mirava a qualcuno. Ma a chi? Si ricordò che lei aveva già combattuto contro i fratelli Pevensie. Osservò il gruppo. C’era Edmund proprio nel mezzo. Draco non poteva permettere che Lucy perdesse il fratello.  Se ne fregò di tutti i consigli ottenuti. In guerra era un’altra cosa. Corse velocemente verso la Strega Bianca e, proprio mentre lei stava per lanciare l’incantesimo alzando in alto il bastone, lui glielo tagliò a metà. Ne fuoriuscì una luce azzurra accecante e Draco fu costretto socchiudere gli occhi. Comunque non gli sfuggì lo sguardo di autentico stupore (e infinita rabbia) che aveva la Strega. Quando la luce si dissolse si girò verso di lei. Metà esercito lo fissava. Che fossero dalla sua parte o nemici, tutti lo stavano guardando stupiti. Non ne aveva idea del perché, ma poté scommettere di aver visto Edmund scuotere la testa e guardarlo terrorizzato, cercando di dirgli qualcosa. Ma purtroppo Draco era troppo lontano e non riuscì a sentire nulla.
Jadis lanciò in mezzo all’erba i due pezzi del bastone ormai inutilizzabile e sguainò a sua volta la spada. Era la prima volta che si guardavano diretti in faccia e Draco pensò che era come guardare un pezzo di ghiaccio. I capelli erano biondissimi, la pelle bianca, gli occhi quasi impenetrabili. Gli mancò il fiato. Era così che tutti descrivevano lui. Con gli occhi di ghiaccio che nessuno sa leggere, sempre freddo e distaccato, con un atteggiamento di superiorità.
Digrignò i denti. No, lui non era come lei. Era migliore. Nonostante le apparenze e tutto ciò che si diceva in suo proposito, lui non era affatto così. Lo avrebbe dimostrato a tutti.
La Strega sorrise.
-Tu saresti un mago?- gli chiese. Anche la sua voce faceva rabbrividire.
-Si.- rispose lui, altrettanto freddamente, lanciandole uno sguardo di sfida.
-Sai, se non mi avessi appena distrutto il mio bastone potresti quasi piacermi.-
-Ma tu non piaceresti mai a me.-
Questa volta la strega rise.
-Oh, caro, io non piaccio a nessuno. Io vengo temuta, e questo è meglio di piacere.-
Lui scosse la testa.
-Anche io lo credevo. Ho capito solo poco tempo fa che mi sbagliavo.-
-Scemate.- affermò lei.
-Bé, tra un po’ non importerà più a nessuno ciò che pensi. Anzi, non importerà più a nessuno di te quando sarai morta.-
-E tu avresti intenzione di uccidermi? L’ultimo figlio di Adamo che ha tentato di farlo è stato Edmund, ed è quasi morto.-
Draco capì perché il ragazzo lo aveva guardato così impaurito quando aveva compiuto quel gesto di provare a sfidare la Strega. Ci aveva già provato ed era quasi morto.
Finse sicurezza.
-C’è sempre una prima volta.-
Questa volta non lasciò il tempo a Jadis di ribattere e attaccò. Tracciò un arco con la spada e riuscì a colpirla su un braccio facendole un taglio anche piuttosto profondo. La Strega rimase stupita della sua velocità, ma si riprese facilmente e iniziò ad  attaccare.
Draco era estremamente bravo. Non sapeva neanche lui da dove provenisse tutto quel talento e quella forza. Sapeva solo che lo stava facendo per Lucy. Per vendicarla. Per dimostrarle il suo amore anche se fosse morta. Lui avrebbe ucciso la Strega Bianca. La loro battaglia di protrasse per molto più tempo di quanto chiunque potesse immaginare.
Erano entrambi stanchi, con il sangue che usciva dalle innumerevoli ferite e che andava a mischiarsi con il sudore e la terra. Nonostante fossero in costante parità, Draco capì che non sarebbe riuscito a tenerle testa ancora per molto. Provò a guardarsi in giro cercando aiuto con gli occhi. Riuscì a incrociare lo sguardo con qualcuno, ma tutti si voltavano dall’altra parte, lasciandolo al duo destino. Si distrasse un attimo e la Strega ne approfittò per colpirgli la fronte con l’elsa della spada, facendolo cadere a terra. Draco la vite elevarsi sopra di lui e puntarli la spada alla gola, pronta per finirlo definitivamente. Lui, dal canto suo, cercava in qualunque modo una via d’uscita. Ma c’era un motivo se era capitato in Serpeverde e non Corvonero. Non riusciva a pensare a nulla di sensato, anzi, a nulla in generale. Stava quasi per arrendersi, ma non poteva morire in quel momento. Non così. Non con Lucy poco distante da lui che stava per morire. La forza che lo aveva spinto ad affrontare la Strega si impossessò di nuovo di lui. Scansò l’affondo di spada che la Strega gli stava puntando alla gola, che lo avrebbe sicuramente ucciso. Cercò la sua spada, ma era volata troppo lontano durante la sua caduta. Così, quando vide una grossa pietra accanto ai suoi piedi non ci pensò due volte, la prese e la scagliò con tutte le sue forze verso il viso della sua avversaria. Non si fermò nemmeno a vedere se il colpo era andato a segno (ma un grido gli fece pensare di averla colpita almeno un po’ forte) e corse verso la sua spada. Sapeva di avere la Strega dietro di lui, quindi si girò con la spada in mano e l’affondò, sperando che lei fosse abbastanza vicina da ucciderla.
Era fin troppo vicina. La spada entro nel corpo per tutta la sua lunghezza, fino all’elsa. La Strega spalancò gli occhi ed emise un respiro strozzato. Draco estrasse la spada e la Strega Bianca cadde ai suoi piedi. Morta. Lui l’aveva uccisa. Improvvisamente tutta l’adrenalina che gli scorreva in corpo fino a quel momento lo abbandonò e si lasciò cadere esausto in ginocchio.
-Draco.-
Alzò lo sguardo e vide Peter che gli offriva una mano, con un sorriso sulle labbra. Lui la accettò volentieri e si tirò in piedi.
-L’hai uccisa?- gli chiese.
-Sembra strano anche per me dirlo ma, sì, l’ho uccisa. Che ci fai qui?-
-Dopo che le hai rotto il bastone Edmund è venuto a chiamarmi. Sperava che potessi aiutare. Te la sei cavata egregiamente a tenerle testa fino al mio arrivo. Ma  come hai fatto?-
Draco gli stava per rispondere, ma gli venne quindi alla mente il motivo per cui l’aveva affrontata. Lucy. Lucy stava morendo. O forse era già morta. Corse verso il cadavere della Strega e, ignorando l’odore di sangue e il contatto con un morto , cercò la boccetta con la pozione curatrice di Lucy. Non appena l’ebbe trovata, ignorando le domande di Peter, si precipitò verso di lei, sperando che respirasse ancora. Vederla in quella condizione così da vicino gli fece salire un groppo alla gola e la vista gli si annebbiò a causa delle lacrime. Si fece forza e si inginocchiò accanto a lei e quasi gli scappò da ridere quando la vide respirare ancora flebilmente. Con le mani tremanti riuscì ad aprire la bocchetta e far cadere un paio di gocce tra le labbra della ragazza. Aspettò diversi secondi in cui si avvicinarono a loro anche i fratelli Pevensie, Potter e Granger e alcuni degli amici più intimi di Lucy. Susan si inginocchiò e prese la testa della sorella tra le mani.
Draco non si era mai sentito così distrutto.
-Ti prego, ti prego Lucy, non lasciarmi.-
Per un momento sembrò quasi che la Valorosa avesse smesso di respirare, ma un colpo di tosse fece salire un gran sospiro di sollievo in tutto il gruppo. Lucy aveva rincominciato a respirare regolarmente e si era anche svegliata. Draco l’abbracciò di slancio ma si staccò quando la sentì gemere.
-Oddio, scusa…- le disse, riappoggiandole la testa sulle gambe della sorella.
Lei gli prese una mano e gli sorrise. Un sorriso debole, ma infinitamente grato e felice.
-Grazie Draco.- disse, prima di addormentarsi per la stanchezza ed essere portata in infermeria.
Fu la prima volta che Draco Malfoy pianse di felicità.
 
 
 


















-Angolo Autrice-
vi prego, vi prego, vi prego, non uccidetemi per questo enorme ritardo. So che avevo promesso di aggiornare prima ma purtroppo ci hanno talmente riempito di compiti e verifiche che non sono riuscita ad avere un momento prima di oggi. Allora, tornando alla nostra storia... NON SONO STUPENDISSIMI LUCY E DRACO IN QUESTO CAPITOLO? AWW... li shippo troppo, scusate. Ormai è ufficiale: il prossimo capitolo sarà l'ultimo di Not a Normal love. Quasi mi dispiace terminare questa storia... mi aveva davvero preso, spero che lo stesso valga per voi lettori.
Comunque, come al solito vi prego di lasciarmi le vostre impressioni attraverso una recensione e spero che sarete in tanti.
un bacio,
Alice
 
 
   
 
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