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Autore: Curly_crush    27/10/2014    2 recensioni
Non capita spesso di sentirsi giusti per qualcuno. E a volte, oltretutto, può succedere con la persona e nel momento sbagliati. Harry, Bailey e Zayn dovranno fare i conti con questa realtà non appena se ne accorgeranno.
Attenzione! Questa storia è costruita attorno alla one shot "Mistakes of a night" che trovate nella mia pagina, ne narra gli avvenimenti precedenti e successivi, quindi se volete passare siete le benvenute!
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Right place, wrong time





AT FIRST SIGHT

La sveglia suonò sul comodino a lato del letto, spietata come ogni mattina e, come ogni volta, Zayn allungò pigramente un braccio per spegnerla e girarsi poi dall’altra parte, tirandosi le coperte fin sopra la testa per ignorare totalmente la luce che filtrava dalle persiane.
“Ancora cinque minuti” Mormorò rivolto al silenzio della sua camera, mentre il respiro riprendeva subito il ritmo regolare del sonno.
 
Perrie era davanti a lui, sorrideva, sembrava lo stesse aspettando per dirgli qualcosa. Zayn le si avvicinò per abbracciarla, e lei si lasciò circondare dalle braccia quasi insicure di lui, per poi ricambiare la stretta e posare la testa sul suo petto.
“Mi sei mancato tanto” Gli sussurrò, guardandolo negli occhi.
“Anche tu, amore, anche tu” Rispose Zayn, il sorriso più felice e rilassato che avesse mai sentito sulle sue labbra.
La ragazza alzò il viso, specchiando la sua espressione, e puntò i suoi occhi azzurri in quelli nocciola di Zayn, prima di chiuderli ed avvicinare il viso a quello del ragazzo. Zayn osservò ancora per un attimo i tratti del viso di Perrie, poi chiuse gli occhi e, un attimo prima di posare le labbra su quelle di lei, si accorse che lei non c’era più, le sue braccia stringevano l’aria e nient’altro.
 
Zayn aprì gli occhi di scatto, tirandosi a sedere sul letto ed accorgendosi di respirare a fatica. Socchiuse gli occhi, per poi prendere un respiro profondo e trattenere un’imprecazione che gli stava sfuggendo dalle labbra. Scacciò via le coperte con i piedi, alzandosi e barcollando appena fino alla finestra per alzare le tapparelle e far entrare la luce del giorno. Tornò al comodino e, guardando l’ora, spalancò gli occhi. Afferrò il cellulare e, senza sorprendersi poi molto, trovò diverse chiamate perse e due messaggi da parte di Louis.

Zayn, Lou ha detto che ti vuole sbarbato per il servizio, quindi vedi di alzarti ad un’ora decente

Zayn, dove diavolo sei?! Stiamo aspettando solo te!!

Il ragazzo alzò gli occhi al cielo, sbuffando e dirigendosi poi verso il bagno per assecondare la richiesta della loro hair stylist. Sarebbe arrivato in un ritardo terribile, sì, ma almeno avrebbe avuto il viso liscio dalla sua parte.
 
Da quando avevano finito il tour, Zayn e gli altri ragazzi non avevano avuto un minuto libero, erano sempre impegnati con le ultime rifiniture al nuovo album, nuove promozioni, comparse, servizi fotografici, come quello di quella mattina. Amava il suo lavoro, Zayn, ma sperava che, dopo quasi un anno in giro per gli stadi di tutto il mondo, avrebbe avuto qualche giorno per pensare a lui e rilassarsi, invece, non appena avevano rimesso piede a Londra, gli erano stati messi tra le mani fogli pieni zeppi di giornate già programmate dal mattino alla sera. Mentre camminava verso l’edificio del servizio, la sede londinese di Cosmopolitan, si trovò a sperare con tutte le sue forze, come se dipendesse da quello, che la pausa delle vacanze natalizie arrivasse presto.
Quando stava per aprire la porta dell’edificio, vide una ragazza, che doveva avere la sua età, arrivare dalla direzione opposta alla sua ed affrettarsi verso l’entrata. Lasciò che raggiungesse la porta, poi la tenne aperta e si fece da parte per farla passare.
“Grazie” Disse la ragazza, sorridendo.
Zayn ricambiò il sorriso, restando per un attimo incerto sul da farsi. Non aveva mai visto tanta sincerità e luce in un sorriso, quella ragazza doveva avere una gioia di vivere non indifferente e caratteristica di pochi. Entrò nel palazzo dopo di lei, accelerando il passo dopo aver guardato l’ora sul cellulare ed accorgersi dell’ennesima chiamata, questa volta di Liam. Superò la ragazza, che continuò però ad osservare con la coda dell’occhio, domandandosi se non fosse una fan che lo stesse seguendo, dato che stava facendo esattamente il suo stesso percorso.
 
Quando aprì la porta della stanza in cui lui e gli altri ragazzi dovevano posare per il servizio fotografico, la scena che gli si presentò davanti gli fece venire la tentazione di fare dietrofront e sparire di nuovo. Una decina di persone circa, tra compagni di band, fotografi e preparatori, lo stavano fissando a braccia incrociate e con espressioni piuttosto serie sui volti.
“Buongiorno principino!” Lo salutò sarcastico Louis.
“Scusate, non ho sentito la sveglia” Mentì Zayn, posando la giacca su una delle sedie a disposizione.
“Come al solito. Vorrà dire che te ne regaleremo una speciale per Natale, una di quelle che non si spengono” Ribatté Louis, facendo capire all’amico che il suo alibi non aveva attaccato.
Zayn si accorse solo in quel momento che la ragazza che aveva incrociato all’ingresso era entrata con lui, ma si era fermata sulla soglia, incerta, e parlava sottovoce con Harry.
“Quindi voi vi siete già conosciuti!” Esclamò il riccio, rivolgendosi a Zayn.
Il moro squadrò i due con aria confusa, cercando di capire cosa volesse dire l’amico.
“Ehm, in realtà le ho solo aperto la porta” Borbottò Zayn, guardandosi attorno.
Niall, che evidentemente non aveva seguito lo scambio di battute, mentre provava una giacca, si voltò verso Harry per dire la sua.
“Haz, dai, finiscila di provarci con tutte, abbiamo del lavoro da fare qui!” Gridò, scoppiando poi a ridere.
Louis, Liam e Zayn risero con lui, dandogli ragione ed esortando il riccio a darsi da fare, sotto lo sguardo divertito della ragazza.
“Beh, ragazzi, lei è Bailey” Annunciò Harry, parlando a tutto il gruppo per niente intimidito dall’intervento del biondo.
 
Bailey. Quel nome lampeggiò subito nella mente di Zayn. Era la ragazza di Harry, la ragazza che frequentava da qualche mese e per cui era completamente perso. Senza capirne il motivo, Zayn si sentì mancare, come nel sogno di quel mattino, in cui Perrie gli scompariva da davanti agli occhi. Scosse la testa, dandosi dello stupido. Era carina, sì, ma nemmeno la conosceva, un sorriso non sarebbe bastato a farlo capitolare.
“Ciao a tutti” Esordì lei, gli occhi che le brillavano.
Senza che se lo aspettasse, lo sguardo della ragazza si posò su di lui, facendolo quasi arrossire. Per dissimulare, Zayn le si avvicinò per tenderle una mano.
“Beh, io sono Zayn, non faccio il portiere di solito” Mormorò, pentendosene subito dopo.
“Immaginavo, tranquillo. Piacere, Bailey” Rispose lei, sorridendogli apertamente e stringendogli la mano.
“Oh, finalmente ti conosciamo!” Esclamò Niall, avvicinandosi a grandi passi per poi abbracciarla, mentre ancora Zayn non credeva che dalla sua bocca fosse uscita una battuta tanto pessima.
Osservò Louis e Liam mentre anche loro la salutavano con mezzi abbracci e baci sulle guance, chiedendosi  se in lui ci fosse qualcosa che non andava. Non era timido, d’accordo, gli piaceva stare sulle sue, ma avrebbe potuto lasciarsi andare un po’ di più quando conosceva una persona nuova, invece che sembrare così freddo e distante come era sicuramente parso a Bailey pochi minuti prima. Scosse la testa, allontanando quei pensieri e dando la colpa del suo malumore di quel giorno al sogno di poche ore prima, poi prestò attenzione alla ragazza che parlava con i suoi compagni di band.
Era alta, quasi quanto lui, forse un paio di centimetri in meno, portava i capelli, lunghi fino alla vita ed ondulati, sciolti, il colore era un castano chiaro, ricordava quello di Louis come sfumature. Gli occhi grandi erano colore del cioccolato fuso, l’espressione dolce, ma sicura. I tratti restanti del viso, il naso regolare, le labbra non troppo piene, gli ricordavano una bambina, anche se Zayn sapeva bene che Bailey aveva la sua età. La figura del corpo era esile, ma non per questo mancavano le curve, tutte le forme erano al posto giusto. Non era una sorpresa che facesse la modella, benché non ad alti livelli.
 
“Curioso il nome Bailey, da dove arriva?” Sentì chiedere Liam, così si riscosse dai suoi pensieri e si avvicinò maggiormente al gruppo per ascoltare la risposta.
“Non lo so di preciso, ma immagino che i miei mi abbiano concepito in seguito ad una balla da Bailey’s e quindi abbiano voluto rendergli onore” Spiegò Bailey, un’espressione seria sul volto.
Dopo alcuni secondi di silenzio, Niall scoppiò a ridere, facendo voltare l’intero staff che stava terminando di sistemare lo studio per il servizio, seguito subito dopo da tutti gli altri. Aveva dello spirito, la ragazza, non c’era che dire.
“Beh, sono uscita bene, no?” Rise Bailey, voltandosi verso Harry che annuì con un sorriso soddisfatto.
Zayn alzò un sopracciglio, trovandosi d’accordo con lei, ma, quasi come l’avesse chiamata a gran voce, Bailey si voltò, senza lasciargli il tempo di mascherare la sua espressione. La ragazza incrociò il suo sguardo, spalancando appena gli occhi, per poi arrossire e girarsi da un’altra parte, un’espressione indecifrabile sul volto.
“Ragazzi, visto che ci siete tutti iniziamo finalmente!” Li richiamò il responsabile del servizio.
Zayn si affrettò verso il set, cogliendo al volo l’occasione di allontanarsi dalla figuraccia che aveva appena fatto, la seconda in pochi minuti. Quella giornata era iniziata male, e stava procedendo anche peggio.  
 
“Ottimo lavoro, ragazzi, grazie!”
Il primo a lasciare il divanetto su cui avevano scattato le ultime foto fu Harry, che corse subito dietro il cavalletto per abbracciare Bailey, che lo stava osservando a braccia conserte con un mezzo sorriso orgoglioso. Zayn li osservò mentre Harry le sussurrava qualcosa all’orecchio e lei sorrideva quasi timidamente, voltandosi poi verso Louis che gli stava ripetutamente picchiettando la spalla con un dito.
“Che c’è?” Domandò, più scocciato di quel che voleva.
“C’è qualcosa che non va?” Chiese Louis in risposta.
“Cosa dovrebbe esserci che non va?”
“Appunto”
“Louis, mi dici che hai da rompere?” Chiese Zayn esasperato, alzando gli occhi al cielo.
“Ho capito che ti sei svegliato male, ma tenere il muso per tutta la mattina non risolve le cose di sicuro” Spiegò l’amico, ricevendo come unica risposta un’alzata di spalle.
Non sapeva cosa c’era nell’aria quel giorno, e non aveva sicuramente voglia di parlarne, Zayn. Odiava non capire cosa gli succedesse, quali fossero i suoi pensieri, ma più di tutto lo infastidiva che gli si chiedesse insistentemente cosa avesse, quando non era in grado di dirlo nemmeno lui. Decise di uscire per prendere un po’ d’aria, così si avviò verso la porta della stanza, bloccandosi proprio mentre stava per lasciarla.
“Zayn, tu sei dei nostri vero?” Lo richiamò Harry, facendolo voltare.
“Per cosa?” Si informò, lo sguardo spento.
“Pensavamo di mangiare tutti assieme, tanto poi dobbiamo andare in studio” Spiegò Harry.
“D’accordo, il tempo di una sigaretta e arrivo” Annuì Zayn, per poi uscire e prendere un respiro profondo.
 
L’aria di metà ottobre quel giorno era particolarmente frizzante, così Zayn si strinse nelle spalle, pentendosi di non essersi portato la giacca per uscire. Aspirò una nuova boccata, osservando poi il fumo disperdersi nell’aria quando lo buttò fuori. Avrebbe dovuto scusarsi con Louis non appena sarebbe rientrato, era stato troppo brusco, e l’amico non se lo meritava proprio. Louis gli era sempre molto vicino, capiva quando c’era qualcosa che non andava, e sperava sempre di poterlo aiutare in qualche modo, come aveva fatto quando con Perrie era finita. Scosse la testa, ricacciando indietro il pensiero della ragazza, poi gettò a terra il mozzicone e tornò all’interno del palazzo.
“Ti sei rinfrescato un po’ le idee?” Lo stuzzicò subito il ragazzo dagli occhi azzurri.
“Sì, direi di sì – Annuì Zayn con un sorriso, per poi aggiungere – Scusa Tommo, non volevo risponderti male, è che stamattina non ho avuto un buon risveglio”
“Ho capito, ti sono arrivate in anticipo, eh. Brutta storia” Disse Louis, posandogli una mano sulla spalla e scattando in avanti non appena vide il pugno di Zayn alzarsi.
Seguirono Harry, Bailey ed il resto della compagnia al ristorante al primo piano del palazzo, evidentemente frequentato soltanto dallo staff del giornale, e si avvicinarono ad un tavolo rotondo da sei posti.
“Bailey, che ci fai qui anche oggi? Dovrebbe essere il tuo giorno libero!” sentirono esclamare alle loro spalle.
Zayn si voltò giusto in tempo per vedere Harry lasciare velocemente la mano della ragazza ed allontanarsi da lei di qualche centimetro.
“Lucas, ciao! Niente, sono a pranzo con… Degli amici” Tentennò Bailey, arrossendo leggermente.
“Allora non ti disturbo oltre, ci vediamo domani” Si congedò l’uomo, probabilmente un collega della ragazza, per poi allontanarsi.
“Allora, Bailey, raccontaci un po’ cosa fai, oltre a sopportare Harry” Iniziò Liam, rivolgendo un occhiolino alla ragazza, non appena si accomodarono al tavolo.
“Ehi, mi adora, è chiaro?” Protestò Harry, cingendole le spalle con un braccio.
“Effettivamente è un lavoro anche quello, ma per riempire i momenti morti poso per qualche servizio qui, al Cosmopolitan” Raccontò lei, mantenendo un’espressione seria e quasi professionale.
“Bailey!”
“Harry, dai, non interromperla, siamo curiosi di sapere quello che fa” Lo zittì Niall, provocando risate in tutti i presenti a parte Harry, che mise un finto broncio ed incrociò le braccia al petto.   
“E’ da molto che lo fai?” Domandò Louis.
“Qualche mese, diciamo che sono ancora agli inizi. Non sono servizi importanti, da prima pagina, ma mi piace molto”
“E’ bravissima” Dichiarò Harry, una punta d’orgoglio ben udibile nella voce.
 
Zayn seguì lo scambio di battute in silenzio, pensando a qualcosa da aggiungere o da chiedere a Bailey, ma non gli venne niente che ritenesse abbastanza interessante, così preferì evitare di aprire bocca per magari fare qualche altra figuraccia. Si limitò ad osservare gli sguardi che i due si lanciavano di tanto in tanto, sorprendendosi di quanto espliciti fossero e di come riuscissero a capirsi al volo. Bailey guardava Harry come per cercare sostegno, per assicurarsi che tutto stesse andando bene, e lui, senza parlare, riusciva a toglierle qualsiasi preoccupazione di dosso e a farla sorridere di nuovo. Zayn sospirò quasi rumorosamente, attirando su di sé l’attenzione dell’intero tavolo. Alzò gli occhi al cielo con noncuranza, prendendo poi a guardarsi attorno finché non sentì che gli occhi di tutti erano tornati ad osservare altro.
Li invidiava, ecco cos’era. Sembravano così felici assieme, così perfetti l’uno per l’altra, che Zayn non riusciva a staccar loro gli occhi di dosso. Lei era bella, e questo la rendeva interessante, ma ciò che incuriosiva il moro era il rapporto che Bailey aveva con Harry, così simile al suo con Perrie di qualche mese prima. Avrebbe voluto anche lui la possibilità di una storia così, avrebbe voluto essere capace di innamorarsi di nuovo, di dare tutto se stesso, tutto il suo cuore a qualcuno, ma in quel momento capiva che non era possibile, e vedere che altri invece ci riuscivano senza problemi, invece di dargli speranza, lo faceva chiudere ancora di più in se stesso.
Non era depresso, Zayn, lui non era così. Era sempre stato meno estroverso rispetto agli altri, questo sì, ma non per questo era incapace di relazionarsi con persone al di fuori di quelle che già conosceva e di cui sapeva di potersi fidare. L’impressione che dava in quegli ultimi tempi, però, a sentire Louis, era quella di uno facilmente irritabile, scorbutico ed asociale. Sapeva che Louis il più delle volte glielo diceva per scherzare e per dargli una scossa, ma Zayn si rendeva conto da solo che non erano tutte invenzioni, che qualche fondo di verità in quelle accuse purtroppo c’era.
 
Il moro scosse la testa, riportando l’attenzione sul discorso che si stava svolgendo nel ristorante, scoprendo che i suoi compagni avevano iniziato a raccontare a Bailey qualche aneddoto sulla vita in tour.
“Poi c’è Zayn che ogni volta che può dorme. Puoi stare sicura che se abbiamo una mezzoretta libera e lui non si trova, è di certo steso da qualche parte a russare” Rivelò Niall con uno sguardo furbo.
“Ehi, io non russo!” Protestò subito Zayn.
“Tu mica ti senti quando dormi, io sì” Aggiunse Liam, guadagnandosi un’occhiataccia dall’amico.
“Bailey, sul serio, non russo” Si difese Zayn, rivolgendosi alla ragazza che stava trattenendo una risata.
“Va bene, va bene, ti credo – Replicò lei svelta, per poi aggiungere – Anche perché non credo mi convenga molto discutere con te, anche urlando non arriverei ai tuoi acuti”
Zayn spalancò un attimo gli occhi, sentendosi invaso improvvisamente da un forte senso d’orgoglio, poi sorrise apertamente a Bailey, mentre gli altri quattro quasi non respiravano per le risate. Fu un attimo, il semplice sguardo che si scambiò con la ragazza e la sensazione di serenità che il suo sorriso comunicava bastarono a convincere Zayn che da quel giorno avrebbe fatto tutto il possibile per cambiare il suo atteggiamento nei confronti della vita ed essere di nuovo felice.




Curly space:
Allooooooooooooraaaaaaa, sono già in ritardo, sì. Scusate, ma questo weekend non ho avuto un attimo di respiro, ma prometto che mi farò perdonare :)
Dunque, qui conosciamo l'altro personaggio principale, il nostro Zaynie, di cui ultimamente sono un po' innamorata :) Lo troviamo in un periodo difficile, direi, e viene piuttosto colpito dalla nostra Bailey... Che forse riesce a dargli qualche speranza, non si sa come.
Volevo solo precisare una cosa, non so come voi la pensiate, ma io non ho niente contro Perrie solo che ehmehm con lei la storia non avrebbe potuto esserci e così... Beh, un po' si capisce già da questo capitolo, un po' capirete andando avanti ;)
Bene, mi dileguo perché queste note fanno schifo. Ma prima, ringrazio di cuore Tommos_girl93 e potatoess per le recensioni e per aver aggiunto la storia alle seguite, tanto amore per voi <3
A presto,

Curly crush x
  
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