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Autore: My fair lady    01/11/2014    1 recensioni
1722: Quattro famiglie dotate di grandi poteri magici sanciscono tra loro un patto di alleanza reciproca, per far fronte ai cacciatori di streghe e gli spiriti malvagi.
Per garantire la pace e la serenità, fu stabilito che le quattro famiglie dovessero venire guidate da un'unica strega o stregone, che sarebbe stato scelto per capacità e volontà, tramite una serie di prove.
2014: I discendenti delle quattro famiglie hanno spezzato l’antico patto di alleanza da molto tempo, e ognuna vive per se. Solo una antica e potente minaccia potrà riunire di nuovo i discendenti sotto un’unica e forte autorità.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Dopo che Michael se ne andò, Alex fu costretto a mettere in ordine la stanza, a causa del suo delizioso fidanzato.
Mentre rifaceva il letto, la stanza si aprì e il cuoco, udì solamente una risata gioiosa e uno sbadiglio prolungato.
Un bambino di due anni e mezzo circa, saltellò fino a lui sorridendo – Zio Alex! Zio Alex! –
Seguito da una donna dai ricci capelli color cioccolato, e occhi verdi da cerbiatta.
Alex prese in braccio il bambino e sorrise – Buongiorno –
Sarah, sua cognata rispose con uno sbadiglio – Buongiorno a te. Come stai? –
Poi guardò distrattamente per terra e vide un flaconcino. Ci mise qualche secondo per realizzare che cos’era e sorrise maliziosamente – Ci siamo divertiti stanotte, eh? Allora, è un lui o una lei? –
Alex rise – Guarda che ho tuo figlio in braccio. Vuoi davvero che ci mettiamo a parlare di queste cose? –
Adorava la spontaneità e l’apertura mentale della cognata, e nel subconscio sperava che prima o poi anche suo fratello Caleb avrebbe assorbito un po’ di queste doti.
Lei era una delle poche persone che sapeva della sua bisessualità. Non osava dirlo al fratello, poiché era sicuro che avrebbe commentato con qualcosa del tipo: “Tipico di te. Non prendi mai una posizione”
Sarah rispose agitando un braccio – E’ piccolo. Ancora non capisce. Comunque volevo dirti che tuo fratello è uscito per andare a lavoro, quindi puoi anche entrare in casa. E magari mi prepari di nuovo quel croccante di crusca che mi hai fatto l’altra volta. Quant’era buono! –
 
**
Michael e Brianna stavano ancora chiacchierando allegramente, tra un cliente e l’altro.
Non so più in che sezione va questo libro…sono veramente fuso – sospirò il ragazzo, sistemandosi gli occhiali, che portava solamente quando lavorava, poiché convinto che non fossero esattamente “l’accessorio sexy dell’anno”
Brianna sorrise maliziosa – Che c’è? Hai fatto gli straordinari stanotte? –
Michael arrossì leggermente. Non era ancora perfettamente a suo agio nel parlare liberamente della sua vita sessuale e amorosa.
Passato il momento di imbarazzo osò – Da quel punto di vista non posso lamentarmi. Il problema è che sono giorni che faccio sempre un sogno, anzi un incubo…Tremendo –
La ragazza annuì, mentre estraeva il cellulare. Michael continuò – Sogno molte persone, direi, almeno quindici, attorno ad un grande falò. Poi tutto cambia. E vedo delle ombre, rumori di zoccoli di cavalli, spari…e basta. E quando ho questi incubi, il mio potere…ecco… E’ fuori controllo –
Brianna sospirò – Ti capisco. Cosa succede? –
Beh, ogni oggetto della stanza, comincia a levitare, letto compreso. Mi è già capitato tre volte a casa di Alex, e quattro a casa mia – sbuffò il ragazzo
La ragazza lo interruppe per rispondere al telefono.
Si alzò e tornò dopo circa un minuto. Si mordeva il labbro con fare colpevole. Michael intuì subito che era successo qualcosa. Brianna confessò per prima – Ehm…Era Elettra. Dal momento che sospetta che Ramsay mi abbia fatto la proposta, ha organizzato una cena stasera con tutti. Il problema è che credo che ci sarà anche Caleb  –
Michael si alzò di scatto dalla poltrona e cominciò a girare in tondo – In che senso credi? –
Brianna sospirò – Elettra ha invitato anche Sarah. E dal momento che Sarah è la moglie di Caleb, probabilmente ci sarà anche lui –
Michael trattenne una imprecazione.
Alex e Caleb davano il peggio di loro quando erano insieme. Ciò voleva dire che avrebbe passato la serata, a controllare Alex e le sue reazioni alle frecciatine non proprio simpatiche del fratello.
Guardò la sua migliore amica che cercava qualche traccia di reazione nel suo sguardo. Il bibliotecario si rassegnò – Ok. Ma devi farmi un favore –
Brianna alzò un sopracciglio e Michael spiegò – Tuo padre ti ha insegnato ad entrare nei sogni delle persone, non è vero? –
Brianna capì subito dove voleva andare a parare il suo migliore amico. E non le piaceva.
Odiava possedere ed usare quell’abilità, che gli aveva trasmesso suo padre, che certo non detestava di meno. Ogni volta che usava quel potere, dopo si sentiva in qualche modo sporca, o inquinata, perciò cercava di usarlo il meno possibile.
Michael continuò – Ti prego. Voglio capirci qualcosa di questi sogni. E tu puoi aiutarmi, puoi controllare i sogni –
Brianna guardò l’espressione di Michael, e subito dopo le sue occhiaie pronunciate, segno della sua stanchezza psicologica e fisica. Allora accettò – D’accordo. Però dobbiamo essere vicini fisicamente. Quindi come facciamo? –
Michael sorrise – Facciamo come quando eravamo ragazzini. Facciamo un pigiama party da me –
Brianna rise genuinamente trovando l’idea stupida e deliziosa allo stesso tempo. La sua risata più vera, che mostrava solo a Michael e Ramsey. Le persone che più di tutti le erano vicine.

**
Brianna sapeva qual’era la prossima tappa della sua giornata libera. E anche se da una parte, era una tappa di piacere, dall’altra, le metteva un po’ ansia.
Le occorrevano alcune erbe per poter controllare più stabilmente il sogno di Michael. Così si diresse verso l’erboristeria più fornita della città, gestita da una strega vera e propria.
Il sonaglio sopra la porta dell’erboristeria di Alice Cromwell, suonò, e Brianna entrò dentro il negozio, non molto grande, ma non appena ci si metteva piede, si respirava un’aria diversa.
Incensieri un po’ ovunque, in particolare ai quattro lati della stanza. Fasci di erbe lasciate ad essiccare legati sul soffitto, e Teli indiani, dai colori pastello fissati alle parete. L'illuminazione era data da una piccola finestra alle spalle del bancone e da alcune lampade di sale.
La proprietaria dell’erboristeria sorrise – Ciao Brianna. Era da un po’ che non venivi. E' bello vederti –
Brianna ricambiò il sorriso timidamente. Quella donna le piaceva, anche se era un po’ il suo opposto.
Dalla stanza del retro apparve una giovane donna coetanea di Brianna, forse di appena un anno in meno, dai capelli rossi ricci, occhi nocciola, leggermente felini, e labbra sottili.
La ragazza la guardò dall’alto in basso per qualche istante e poi sbuffò – Salve straniera –
Brianna sorrise – So che sei offesa perché oggi ho chiuso la telefonata, ma vienimi ad abbracciare. Ho delle novità! –
Elettra Cromwell sorrise e passò il bancone, abbracciando l’amica.
Brianna utilizzò la stessa tattica che aveva usato con Michael, porgendole la mano sinistra.
Elettra lanciò un urlo e fece qualche saltello – Lo sapevo! Lo sapevo! – e si girò verso la madre tronfia – Che ti dicevo? I miei tarocchi non sbagliano mai –
Brianna sospirò – Ti sarei grata se smettessi di leggere i tarocchi su di me. Mi sento come se fossi spiata. E non è bello –
Elettra alzò le spalle – Ascolta, sei la mia unica amica donna, dovrò pur farmi i fatti tuoi quando voglio, dal momento che sei sempre così evasiva –
Ecco. Per Elettra la faccenda era sistemata così. Niente scuse. Niente rimorsi.
Alice si intromise – Voi due mi ricordate un po’ me e mia sorella. Allora, oggi andate a festeggiare? Ho chiesto ad Elettra se potessi venire anche io, ma l’ingrata mi ha risposto che le over 40 non sono ammesse –
Brianna sorrise – Se ti può far sentire meglio, ne dimostri trenta Alice –
Con questo commento, e una piccola bugia, in verità, piccola davvero, poiché la donna dimostrava davvero meno della sua età, Brianna regalò alla donna qualche momento di gioia e Alice si illuminò tutto.
Saranno le mie creme – spiegò tutta orgogliosa, mentre Elettra roteava gli occhi dal disappunto.
La ragazza dai capelli biondi, poi cercò di riportare alla serietà la donna più grande – Comunque non sono venuta qua solo per dare la notizia ad Elettra. Mi servirebbero delle erbe –
Elettra ironizzò – Fai un incantesimo senza di me? Vipera! –
Brianna sospirò – E’ per Michael –
Elettra non lo avrebbe mai ammesso per niente al mondo,  ma a volte, anzi, spesso, era gelosa del rapporto che Brianna aveva con quello che lei reputava uno sfigato. Però poi la sua parte più matura, riconosceva e rispettava quell’amicizia.
Alice sorrise – Sai già quale ti servono, oppure ti serve un aiuto? –
Beh, so che mi serve l’Anice Stellato e il Caprifoglio, ma…visto che ci sei, mi servono delle erbe per controllare il sonno e ciò che accade nei sogni – spiegò la giovane strega.
Alice rifletté per qualche secondo, poi si girò con fare sicuro verso un mobile che aveva alle spalle, con molti cassetti. Prese una bustina di carta e cominciò a riempirla con manciate di erbe. Una volta finito, afferrò un bello e possente mortaio di pietra, e cominciò a triturare radici, foglie e fiori, nel mentre spiegava alle ragazze di fronte – Achillea, per proteggere le vostre coscienze durante l’incantesimo, dal momento che nei sogni si è più vulnerabili ad entità negative. Anice Stellato, per aumentare la vostra connessione psichica. Digitale, per aprire il terzo occhio. Ma fai attenzione. La Digitale è un’erba capricciosa e velenosa. Ma so che saprai utilizzarla al meglio, Artemisia, per favorire la chiarezza all’interno del sogno –
Le due ragazze, anche Elettra la stavano ascoltando rapite. Quando lavora, Alice Cromwell si trasformava completamente.
Da donna un po’ frivola a profonda conoscitrici di tutto ciò che riguardava le erbe.
Una volta finito di pestare le erbe, versò ciò che restava, ovvero una polvere grossolana, dentro una bustina di plastica.
Si girò di nuovo verso il mobile e prese altre due erbe. Queste non le tritò, ma le mise così come erano dentro una bustina, concludendo – Farai un tè con queste due erbe, Menta e Caprifoglio, da bere poco prima di addormentarvi. Le altre invece le brucerai e devi fare in modo che possiate inalare il fumo dell’incenso mentre dormite. Tutto chiaro? –
Brianna riuscì solo ad annuire. Anche se aveva già visto altre volte questa “trasformazione” ogni volta ne rimaneva stupita ed affascinata. Senza dubbio, Alice Cromwell era la persona giusta a cui chiedere consiglio sull’erboristeria. Porse i due sacchetti a Brianna, e poi tornò alla “normalità”.
Brianna sorrise – Quanto ti devo? –
Alice mise le mani avanti – Per festeggiare il tuo fidanzamento, stavolta offre la casa –
Brianna sistemò i due sacchetti in borsa e sorrise – Grazie Alice. Sei sempre gentile con me –
La donna dai capelli rossi, anche se di una tonalità più chiara rispetto alla figlia, sorrise – E’ facile esserlo con te, ragazza. Poi fammi sapere come va –
Brianna ricambiò il sorriso, e poi salutò Elettra, anche se si sarebbero riviste quella sera stessa per la cena.
 
 
  
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