DISCLAIMER: One piece e tutti i suoi personaggi appartengono al grande maestro Eichiro Oda^^
la fanart è copyright del rispettivo autore (che non so chi sia ma è bravissimo XD )
"Zoro..?"
Il ragazzo si portò un dito alla bocca in segno di silenzio con uno sguardo che lasciava intendere di non avere nessuna intenzione di andarsene, anzi.
"Cosa ti fa pensare che io te lo lasci fare…?" cercò un tono di sfida, ma era troppo difficile non cedere. Zoro si fermò per un attimo, e la guardò ironicamente.
Prese a stuzzicarla con la punta della lingua, per poi ritirarsi, in una eccitante tortura.
Nami non sapeva di nuovo se continuare a far finta che non le piacesse che avesse lui il controllo della situazione, o se lasciarsi andare.
Solo lui era capace di darle quelle emozioni cosi contrastanti, e mentre cercava di allontanare debolmente la sua testa da li sotto, come fosse un gioco, si sentiva incredibilmente confusa, come se lui l’avesse ubriacata.
"..ah…ghh.. ti...ti stai divertendo stupido spadaccino??"
"Vuoi... che mi fermi del tutto allora?" Zoro alzò lo sguardo, gli occhi ridotti a due fessure, ansante.
Nami strinse le cosce attorno alla sua testa, un lungo gemito trattenuto dalle sue nocche le morì sulle labbra. Pensò di essere al limite, ma non voleva che tutto fosse finito cosi presto.
Voleva che quel momento arrivasse avendo Zoro dentro di se, la smania di sentirlo le si poteva leggere in faccia, ma non ci badò. In fondo, il pudore non aveva mai fatto parte di lei.
"A..aspetta...!!"
Vide la sua donna respirare a fatica, con gli occhi che le brillavano, e su cui si posava una nuova luce. Desiderio.
Non ci fu bisogno di nessuna parola, era chiaro come il sole. Mentre si toglieva l'ingombro dei suoi pantaloni, Zoro guardava il petto della ragazza alzarsi e abbassarsi velocemente.
Lei fece la stessa cosa, sfilandosi la gonna appiccicata alle cosce, zuppa di pioggia.
Completamente nudi e veri l'uno di fronte l'altra, si ammirarono estasiati per un attimo, probabilmente era la pazzia più grossa, più selvaggia e proibita che stavano commettendo.
Non sarebbero mai più tornati indietro. Forse sarebbe cambiato tutto tra loro, forse nulla.
Zoro si avvicinò, tenendola saldamente per proteggerla dal pavimento. Aprendo tremante le sue gambe, Nami non volle pensare a nessuna conseguenza.
Gli morse piano una spalla, mentre lo sentiva scendere più in fondo, sentì sciogliere tutta la tensione che aveva, i suoi muscoli si rilassarono, completamente appagata e riempita dal suo essere, fece scivolare le sue mani in basso, sul fondoschiena del ragazzo.
Zoro sentì che poteva lasciarsi andare al suo istinto più
selvaggio, senza avere paura di spezzare quel sottile, ma fortissimo corpo, cosi
flessuoso ed aggraziato.
Completamente zuppi ormai, sotto una pioggia pungente e sopra
il mare che cullava la nave, si amarono scomposti, come agitati da
un demone che
voleva saziarsi l’uno dell’altro.
L’energia che sprigionavano insieme era una sensazione mai provata prima d’ora per entrambi. Nami aprì gli occhi un istante e tutto le sembrò sfocato e confuso, si era persa sotto quel corpo che la stava facendo sua. Abbracciò forte il ragazzo. Forse cercava protezione, forse cercava amore, ma era certa che voleva solo lui.
Inizialmente lento e profondo, dove entrambi protraevano all'infinito la sensazione di sentirsi bruciare fin dentro le viscere, poi sempre più veloce e costante, fatto di rudi e brusche spinte, da far aggrappare la sua donna tenacemente al suo collo.
Fu in quel momento che Nami si rilassò, fece cadere la sua ultima maschera, e chiuse gli occhi voltando il viso, arresa, prigioniera e libera mentre lui aumentava la velocità e la profondità di quelle spinte, udendo il tintinnìio dei suoi orecchini che seguivano il suo incedere vigoroso.
La navigatrice sentì sulla pelle la pioggia che formava rivoli d’acqua sul suo corpo, scendendo fin sotto la sua femminilità, rinfrescandola e rendendo i loro movimenti ancora più fluidi.
Il ragazzo si gettò sul suo petto, succhiandolo avidamente, mentre lei cercava di soffocare le urla liberatorie che avrebbe voluto lanciare, che le rimbombavano in testa.Era incredibile come fossero perfetti l’uno dentro l’altra, si completavano e si incastravano come due pezzi unici, identici, eppure cosi diversi l’uno dall’altro.
"ti sento Nami…"
La sua voce. Rude, bassa, passionale, rotta dall'affanno. Nami sentiva tutto il rispetto che lo spadaccino aveva nel modo di amarla, cercando il suo piacere prima del proprio.
E lei della sua bellezza, se ne era servita tante volte pur di sopravvivere tra la gentaglia incontrata durante la sua vita. Aveva una profonda cicatrice nel suo cuore, non solo nella sua spalla, che solo lui poteva guarire.
Non sapeva se poteva chiamarlo amore quello che stavano facendo, ma non faceva differenza, finchè lei si sentiva una dea tra le sue braccia, cosi al sicuro, e insieme eccitata dal brivido di non sentire più la terra sotto i suoi piedi, di non avere più nessuna certezza se non quella che stava provando al momento.
Voluta, desiderata, mangiata, baciata, assaggiata in ogni
centimetro del suo corpo, accarezzata rozzamente con forza e gentilezza allo
stesso tempo dalle mani dello spadaccino.
Non aveva modi leggeri, e lei amava
sentire finalmente la sua forza pressare su se stessa.
Nami sentì Zoro sempre più potente dentro di se, e spinse il suo bacino contro il suo, stavolta con violenza.
Era viva come non lo era mai stata, due lacrime le scesero rigandole le guance senza che se ne accorgesse, tanto era l’intensità di quell’apice, Zoro rallentò leggermente, dandole il tempo di riprendere fiato, ma sempre dentro di lei.
Non si sentiva completa se anche lui non avesse finito, se anche lui non avesse provato le sue stesse emozioni. E voleva che fosse meraviglioso, come lo era stato per lei.
Le nuvole nel cielo si stavano diradando.
Respirando velocemente, guardandolo intensamente fisso negli occhi, Nami alzò le gambe incrociandole dietro la testa di Zoro.
Nami sentì l’orgoglio crescere in lei, provocargli questo piacere era bellissimo ed appagante, vederlo cosi selvaggiamente senza controllo, valeva più di ogni cosa mai avuta.
Con tutta la forza che aveva, e oltre, afferrandola per i fianchi facendola sussultare con veemenza.
Si strinsero cosi forte da sentire la pelle bruciare, entrambi scossi da quel godimento primordiale.
Zoro si lasciò cadere di fianco alla sua donna, ad ogni suo respiro, il petto gli si gonfiava raddoppiando di molto il volume della sua figura.
Nami sorrise col cuore, era troppo bello per essere vero.
Distesi uno di fianco all’altro, in pace col mondo e con loro stessi. La pioggia ormai rallentata, lavava i loro corpi accaldati, ansimanti e vivi.
Le loro membra stanche e vicine, erano silenziose compagne, appena tornate da un viaggio straordinario, vincenti e soddisfatte per la scoperta di un tesoro solo sognato prima d'ora.
"...Zoro...lo sai....sai perché il tuo debito è cosi alto…e
perché continuo ad alzare sempre gli interessi?"
Il ragazzo incrociò le braccia dietro la testa, sbadigliando con la bocca aperta.
"No…e non mi interessa saperlo adesso…"
Nami sorrise avvicinandosi al suo orecchio, sussurrando.
"Allora non ti importa sapere…che quegli interessi saliranno
sempre di più…cosi che non riuscirai mai a pagarli...e liberarti di me?"
"Venale come al solito eh?" bofonchiò accennanno un vago sorriso.
"Zoro io...per tutto questo tempo...credo di essermi innamorata di te..." disse mentre respirava forte e due lacrime le scendevano cadendo lateralmente, fu grata alle gocce di pioggia che lui non avesse visto.
Zoro non rispose, avrebbe voluto dire mille cose, ma quello che aveva sentito era cosi grande che si sentì sopraffatto. Ancora una volta la forza di quella ragazzina l’aveva sorpreso.
Sorrise, libero.
"Non c'è bisogno che usi il denaro per legarmi a te, ma se vuoi sono pronto a pagare tutta la vita, fai pure arrivare gli interessi alle stelle, non mi importa. Anzi non chiedo altro."
"Che c’è mocciosa? Non sai che ogni mia promessa è debito?" Nami sorrise perdendosi nei suoi occhi neri.
"Affare fatto, certo...non che sia un cosi bell'acquisto da parte mia però..." Rise battendo un piede a terra alla sua espressione indignata.
"Sbaglio o mi hai appena detto che mi ami? Che serpe bugiarda!!"
"Non ti ho mai detto che ti amo!!"
Lo spadaccino fece per alzarsi imbarazzato e rosso in viso, ma lei lo prese per un braccio, facendolo ricadere giù con un tonfo, ridendo come una matta.
Era riuscito finalmente a far cadere quel muro di difesa su cui lei si era trincerata tutta la vita, si sentì orgoglioso ed onorato che una tale donna avesse scelto lui come suo uomo.
Certo, era completamente matta, questo andava detto. Ma ormai l'aveva nella sua pelle.
La navigatrice vide accanto a lui l’ultimo pezzo di
mandarino rimasto. Lo prese avvicinandosi sopra il corpo del ragazzo, mise in
bocca la frutta, e si abbassò per baciarlo.
Era un modo per suggellare quel patto. Lui rispose a quel
bacio, dolce e lento, fatto di piccoli
assaggi, dominato dalla figura della ragazza che si stagliava su di lui.
Quello che aveva appena provato, era stata una tempesta. La sua confusione si affievoli, ora aveva una certezza in
più.
E non avrebbe più permesso a quel terrore che lo accompagnava, quella paura di perdere di nuovo una persona cara, di prendere il sopravvento sulle sue emozioni.
Amavano per la prima volta dopo tanto tempo di nuovo, lo avrebbero fatto insieme.
Compagni... compagni ...compagni...la parola gli risuonava in mente, allargandogli il cuore.
Le tolse la mano con fare noncurante.
"Certo che no razza di bifolco!! E comunque, visto che sei guarito allora, è proprio una benda esagerata!"
Lentamente, adesso aveva smesso di piovere.
"Fermo, non fare un altro passo" disse lo spadaccino mentre si infilava i suoi pantaloni.
"Stai...stai bene mia adorata? Questo maniaco ti ha fatto qualcosa di male...???!!"
Nami si morse le labbra, portandosi una mano fra i capelli, per il povero Sanji.
"E'...è tutto a posto Sanji, non preoccuparti...grazie..."
Silenzio...ecco, era successo. Indietreggiò di tre scalini e si accese una sigaretta, visibilmente nervoso. Dopo la prima boccata, si rivolse a Zoro, in tono calmo e pacato, trattenendo suo malgrado la voglia di saltargli al collo e prenderlo a cazzotti.
Mentre Zoro aiutava una imbarazzatissima Nami ad uscire da dietro i cespugli, entrambi sentirono un ululato di dolore espandersi su tutta la Going Merry.
Zoro si piegò in due dalle risate, Nami rivestendosi, gli diede uno spintone sulle spalle.
"Sei un mostro!!!! Chissà che delusione avrà avuto!"
"Spero solo domani di non trovarmi del veleno nel piatto!! E tu picchia
pure quanto vuoi!" disse mentre raccoglieva la sue spade.
"Ma quanto sei antipatico!!" disse ridacchiando.
La brezza del mare si alzò e Nami si fece scompigliare i capelli dal vento, sentendo il suo cuore più leggero.
"Buonanotte spadaccino, domani ti aspetta una dura
giornata…e un'altra notte come questa, ma nella mia cabina, sono
stata chiara??" disse ferma, con un dito puntato verso di lui, indecisa
se scoppiare a ridere o mantenere una faccia seria.
Zoro sorrise "Attenta...potrei farci l'abitudine a questo genere di ordini...".
"DEVI!" Gli lanciò un ultimo mandarino staccato di corsa
dall'albero, che lui afferrò al volo con una mano. Uno sguardo,
cosi carico di promesse che non ci fu bisogno di dire altro.
Lo guardò mentre tornava in cabina, ma prima di fare lo
stesso, si voltò a guardare i suoi mandarini.
Adesso avrebbe per sempre pensato a quella notte come il
momento della sua rinascita.
Ora più che mai, avrebbe seguito il suo sogno con tutte le
sue forze.
Note dell'autrice
Ciao a tutti!!Mi scuso davvero per il ritardo dell'aggiornamento! Mi fa piacere vedere quante zonamiste ci siano!^^
Ringrazio tutti quelli che hanno letto e messo la mia fic nei
preferiti, ma soprattutto chi mi ha scritto una recensione, siete
gentilissime e vi
ringrazio per i vostri complimenti, consigli e incoraggiamenti, mi
hanno
fatto molto piacere^^ grazie davvero!
Un grazie al mio ragazzo per averla letta e per avermi dato dei
preziosi consigli, e tutte le ragazze del midori mikan a cui questa
fanfiction è dedicata^^
Che dire, se vi va di scrivermi una recensione anche qui, mi
farà piacere sapere cosa ne pensate della conclusione della
storia^^vi ringrazio tutte in anticipo!
Oda sensei, ti adoriamo!!