Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: CatherineC94    01/11/2014    7 recensioni
"N-noi s-siamo morti Albus.."singhiozzò Lily.[...]
"Non credo che sia esatto"disse il vecchio preside.
I due coniugi Potter si guardarono straniti.
"Potrete tornare"disse con semplicità.
James rise amareggiato.
"Albus, nessuna magia può ridestare i morti, lo sai" disse Lily.[..]"La vostra morte non è oggi, ma credo che dopo qualche nipotino da parte di Harry"disse ridendo.
"Ancora non è la nostra ora"disse piano Lily.
E se James e Lily riuscissero a tornare in vita? Leggete e scoprirete :)
Genere: Avventura, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: I Malandrini, Il trio protagonista, Mary MacDonald | Coppie: Harry/Ginny, James/Lily, Remus/Ninfadora, Ron/Hermione
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Malandrini/I guerra magica, II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie '~ «You'll stαy with me?» - «Until the very end.» ϟ'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo ventitresimo.


"Sshh silenzio piccola peste....Non vorrai svegliare la mamma  vero? Perchè se poi si sveglia  
si arrabbia e se si arrabbia e bisticcia col tuo  meraviglioso papà sono guai seri..
e poi    il tuo papà deve scappare dallo zio James..E lo zio James  vuole dormire e quindi fa finta di non sentire le mie imprecazioni sotto la finestra... 
il tuo meraviglioso papà dovrà dormire al freddo nella piccola dondola fuori dalla casa solo con la natura" bisbigliava Sirius al piccolo Phil
che lo guardava  con uno sguardo curioso e consapevole.
Sirius  si beava ogni giorno di quel grande miracolo, ritrovando con piacere  sul viso del piccolo i suoi occhi color del ghiaccio,
e lo sguardo profondo  ..Ma nella bocca e negli abbozzati capelli c'era sua moglie Mary.
Lo strinse piano e chiuse gli occhi, ripensando a quanto stava succedendo fuori nel mondo magico.
Pensò a quanto era successo prima e si sentì fortunato ad aver conquistato tutto quello che possedeva in quel momento.
Una risata lo distrasse dai suoi pensieri e si voltò, sorridente come non mai.
"Bel principe della nobilissima casata dei Black cosa fai in piedi? Era il mio turno"disse Mary trattenendo uno sbadiglio.
"Mi assicuro che il giovane  rampollo sia in ottime condizioni!"disse Sirius ridendo  sguaiatamente con la sua risata così simile ad un latrato,
poggiando delicatamente Phil nella sua culla.
Si avvicinò piano a Mary, abbracciandola e  riconducendola  a letto.
"Devo rimettermi in forma,  perchè ho la netta impressione che se continuo così dovrò rifare il guardaroba"sospirò Mary mentre si accoccolava sul petto di Sirius che continuava a ridere sommessamente.
"Non lo farei se fossi in te, tanto fra un  pò faremo un altro fratellino al giovane rampollo. La dinastia deve continuare"disse quest'ultimo chiudendo gli occhi.
"Non ci pensare nemmeno!"sbraitò Mary buttando un cuscino sul volto di un Sirius mezzo addormentato.
"Perchè no?"chiese  già quasi addormentato.
Lei si voltò dall'altra parte del letto e disse a denti stretti :"Perchè se  non la finisci stanotte dormi sulla dondola di James!"..ma era troppo tardi : Sirius già dormiva beato.


Camminare era a parer suo l'unico modo per distendere i nervi e bearsi della natura, anche se l'età non era quella  migliore per coprire grandi distanze.
Eppure aveva sempre amato guardare il cielo all'imbrunire, mentre tutto si preparava ad accogliere la notte.
Spesso si chiedeva se anche lui era pronto ad accoglierla  una volta per tutte la sua notte.
La sua mente era sempre stata un passo più avanti anche se di fronte a quello che aveva vissuto... Una vita comune con tutti i suoi cari era quello che il suo cuore aveva sempre aspirato, anche se ormai era abituato a non  nutrire utopie.
Era quasi giunto il momento e lo sentiva, la paura  di lasciare tutto quello che con forza aveva creato era forte..ma necessario.
Chiuse gli occhi, e poteva affermarlo : sentiva il peso degli anni addosso.
Quante persone, quanti volti aveva incontrato...e quante giovani vite distrutte.. Avrebbe  scambiato la sua esistenza , solo per riportarli alla vita.
Ma purtroppo aveva capito che  tra il volere e il fare c'era un concetto universale troppo grande per poter compiere qualsiasi altra azione,
Qualcuno bussò alla porta e disse :"Preside posso entrare?".
Era la voce gracchiante di Gazza, e l'anziano preside sospirò rassegnato.
Sopportare le sue inutili lamentele era una delle sue mansioni oltre a quelle che compiva per tentare di salvare il mondo magico e creare un futuro migliore.
"Avanti Mastro Gazza"disse paziente, conscio che   un'onda di insulti agli studenti era prossima.



Nella sala comune dei Grifondoro tutto taceva, solo lo scoppiettare del fuoco che proiettava ombre sul muro disturbava il momento di stasi.
All'improvviso però una figura si avvicinò mesta alla prima poltrona e si sedette.
Avvolto  in una coperta, Harry Potter tentava di aggiustare gli occhiali e di appiattire inutilmente i capelli.
Mentre faceva questo, un'altra figura si avvicinava veloce.
Ginny ridacchiò vedendo Harry così impegnato nel rendersi presentabile e di getto lo strinse da dietro sussurrando un :"Ho interrotto qualcosa".
Harry rise di gusto alzandosi e abbracciandola di slancio.
Erano ormai passate le due e anche se erano stremati  quello era l'unico orario possibile.
Ginny aveva i G.U.F.O. e quindi la mole da studiare era enorme, senza pensare a tutto quello che anche lui doveva studiare...
Ogni volta che la vedeva, che la stringeva e sentiva il suo dolce profumo Harry capiva perchè era di vitale importanza uccidere Voldemort.
Non sapeva se ce l'avrebbe fatta e la possibiltà di perire la sentiva molto forte..specialmente dopo aver scoperto   gli horcrux..
"Sei pensieroso stanotte "disse Ginny guardandolo dolcemente.
Harry sorrise,scacciando quei pensieri ed accantonandoli  per quell'istante.
In quel momento c'era solo lei.
Strinse la sua mano tra la sua  e avvicinando  il suo viso, accorciò le distanze.
Voldemort aveva distrutto molto, ma l'amore..quello no.
Non ce l'avrebbe mai fatta.

 
Giugno 1997

Le sue mani tremanti  si avvicinavano  all'oggetto, malferme.
Le guardò come ipnotizzato, erano la rappresentazione tangibile della sua situazione precaria. Sentiva il peso sulle sue spalle...Non ce la faceva più.
Aveva provato di tutto....di tutto.
E poi all'improvviso tutte le sue fatiche, i tentativi stupidi, le frustrazioni...Erano andati a buon fine..
Funzionava..L'amadio svanitore funzionava. scrisse con calligrafia quasi illegibile un messaggio e lo inviò dall'altra parte.
Lo doveva fare, doveva farlo a tutti i costi...doveva finire tutto senza battere ciglio.
Si sedette a terra  stringendo la testa fra le ginocchia tremando.
Era giusto così, era giusto così.
Tutto quello con cui aveva condiviso la sua vita era sbagliato e l'aveva capito.
Eccome se l'aveva capito.



"Guarda come muove i piedini!Su piccolo sorridi..fai un bel sorriso a zia Lily!"diceva Mary  mentre allegramente cambiava la maglietta al piccolino.
Lily intanto osservava la scena con un sorriso estasiato e disse :"Non ti avrei  mai immaginato  nell'intento di fare la mamma premurosa Mary..ricordo le nostre chiaccherate   e proprio vederti così mi fa effetto".
Mary storse la bocca e poggiò il bambino nella culla e ripensò alle feste  nel dormitorio  tanti anni fa..Lilyu come sempre diceva la cosa giusta.
"Hai ragione!  Non avrei mai pensato di fare la mamma a tempo pieno..Ricordo che Emmaline  mi prendeva in giro dalla mattina alla sera!" asserì Mary  facendo apparire delle sedie e sedendosi  esausta.
Gli occhi di Lily si velarono di tristezza quando sentì il nome di Emmaline e annuì mesta.
"Ci mancano, tantissimo"disse Mary stringendo le mani dell'amica che tratteneva le lacrime a stento.
"Dai! Pensa che oggi sono in missione i fantastici tre...Jamie, Sirius e Frank"tentò  Mary sorridente.
Lily rise un pò rincuorata e disse :"A quest'ora avranno già perso Frank!" , mentre Mary rideva di rimando.



Come aveva previsto Lily, James e Sirius avevano veramente perso Frank..Non si sapeva come  e quando, ma all'improvviso si accorsero che non c'era più.
"Cane pazzo ogni volta va a finire così"sbottò James tornando indietro  con la bacchetta puntata.
"Ma cosa vuoi?! Solo il buon distratto Frank può perdersi nella brughiera e dico brughiera!"urlò Sirius guardandosi intorno.
"SSSSHH!Che ci fai scoprire!"borbottò James mesto, mentre uno strano scricchiolio attirava la sua attenzione.
Si avvicinò prudente, pronto a scagliare un incantesimo quando....
"Ragazzi! Guardate! Una tentacula velenosa delle brughier-ahia che fai Sirius?!"disse malconcio Frank, mentre Sirius tentava di gettare sulla sua testa la tentacula velenosa in questione.


Finita la ricognizione i tre amici si separarono e tornarono alle rispettive case.
Appena entrato a casa, James  urlò un "Tesoro sono a casa" e si  lanciò quasi come un  saltatore provetto sul divano e si addormentò subito.
Inutile dirlo, già  dormiva.
Ma quel giorno anche sognava..e si trovava in un luogo molto conosciuto.
Era davanti ai gradini della sua vecchia casa di famiglia, andata distrutta dopo la morte dei suoi genitori.
Da tanto tempo non ci pensava..era proprio come ricordava.
Un tocco leggero gli sfiorò le spalle.
Era il tocco che avrebbe riconosciuto tra milioni...
"Mamma"mormorò con una morsa al cuore.
Ed era lei.
Il suo sorriso era la cosa più bella che avesse mai visto dopo Lily e naturalmente  dopo aver stretto  Harry tra le braccia.
Era proprio come la ricordava , con i capelli raccolti e gli occhi...
nei suoi occhi  scorgeva tutto l'amore del mondo.
"Jamie...Ti sei dimenticato di noi?"disse lei ridacchiando.
Quella risata..
"Mai"rispose di getto lui, mentre lei si avvicinava.
"Saluti Harry da parte mia? E gli dici che anche  mio padre volava bene come lui?"disse un'altra voce..
"Oh Papà.."mormorò James, trovandosi davanti anche Charlus Potter.
"Certo che sei diventato un vero e proprio frignone!"disse ancora Charlus Potter.
Dorea rise ancora.
"Cosa dovete dirmi?"chiese James preoccupato.
Loro risero ancora e si guardarono negli occhi.
James stava per rispondere  quando all'improvviso sua madre lo abbracciò.
E ritornò indietro nel tempo, si ritrovò bambino.
"Niente. Volevamo  solo dirti che siamo fieri di te"sussurrò sua madre.
James aprì gli occhi e di scatto di alzò, ritrovandosi nel salotto a Godric's Hollow.
"Jamie? Sono tornata..Ero da Mary! Vuoi qualcosa da mangiare?"disse Lily entrando facendolo sussultare.
"U-un toast tesoro,sono esausto..Abbiamo di nuovo Frank"disse James malfermo.
Guardò le foto  sul tavolino del salotto e scorse di nuovo i suoi genitori con una morsa al cuore
Si asciugò le guance.
James in quel momentò si sentì  straniato dal mondo..
"Tesoro? Tutto bene?"chiese Lily  entrando nel salotto con il toast.
James  si specchiò nei suoi occhi e tutto il mondo riprese colore; sorridente disse :"Si".



"E' questo è tutto  Albus"disse pacato Kingsley esponendo gli ultimi eventi.
Silente si alzò e camminando avanti e indietro per il lungo tavolo guardò tutti negli occhi e  disse :"Stasera mi assenterò con Harry. Non mi chiedete il perchè o il come ma sarà così. Per questo  ho bisogno di voi ad Hogwarts."
I membri dell'Ordine della Fenice si guardarono stupefatti e cominciarono a protestare, senza alcun risultato.
E  a quel punto Silente uscì dalla stanza seguito a ruota da Lily.
"Albus..Cosa succede?"chiese con voce incerta.
Silente si aspettava tutto questo.. lei aveva  sempre  capito le cose prima di tutti.
"Non mi chiedere niente Lily, non posso parlare"rispose quest'ultimo con gravità.
Lei capì che c'era qualcosa sotto, qualcosa di tremendo che nascondevano entrambi.
Lo sguardo del preside  era abbastanza per lei...aveva intuito qualcosa.
"Albus!"disse James , seguito da Sirius , Remus e Kingsley.
"Cosa succede? "chiese Remus insospettito.
"Fidatevi di Harry, è la nostra unica speranza"disse l'anziano preside, aprendo la porta e  scomparendo nel pomeriggio inoltrato.



"Non capisco perchè non possiamo capire cosa succede"disse rabbioso James, mentre  si preparava ad andare con gli altri ad Hogwarts.
Lily era tesissima, mentre Sirius guardava stranito Remus che distoglieva lo sguardo irritato.
Mancava un tassello...
E poi capì!
Vide Tonks, la sua cara cuginetta..Così triste...
"Dannato lupo...devi aggiornarci!"disse Sirius beffardo mentre tutti si voltavano a guardarlo stranito.
Remus  lo guardò in cagnesco e uscì dalla stanza come una furia.
"Sirius ti pare il momento?"disse James accigliato.
Sirius alzò le mani in segno di resa..dopotutto chi era lui per impedire l'amore?



"Andiamo Harry...Adesso  dobbiamo andare"disse Silente porgendogli il braccio.
Harry diede un ultimo sguardo  in direzione di Hogwarts  mentre i pensieri andavano a Ginny e a Ron ed Hermione...
"Si Signore"rispose allontanandosi da i Tre Manici Di Scopa.




"Questo luogo sarà la nostra prigione a vita mio caro Paddy"disse James mentre pattugliavano  i corridoi di Hogwarts.
Sirius sbiancò  nel sentire la parola prigione e rispose :" Invece mi piace tornare di tanto in tanto sai?".
Mentre proseguivano furtivi videro un gruppetto di persone che si nascondevano dietro un arazzo.
"Tana per i fuggitivi!"disse James ridendo  quando vide che erano Ron,Hermione,Ginny e i ragazzi del gruppo fondato da Harry l'anno precedente.
"Guarda un pò..Adesso mi sa che vi togliamo qualche punto!" disse Sirius  beffardo.
"Signor Potter..Sirius"dissero in coro i ragazzi ridendo di rimando.
"Vedi Paddy? A me dicono "Signor Potter..." scherzò James lanciando frecciatine al suo migliore amico.
Ma il suo migliore amico aveva preso Ginny da parte,  e con quest'ultima parlava sommessamente.
"Cosa le dici? Lasciala stare!Povera ragazza!"disse Lily arrivando dall'altro corridoio seguita da Remus e Tonks, impegnati a guardare direzioni diverse.
Sirius rideva e diede la mano a Ginny,  a mò di promessa ,  e  disse :"Devo informarmi su come se la cava il mio figlioccio no?".
James alzò gli occhi al cielo  sconsolato mentre Lily diceva  seria :"Ragazzi cosa fate in giro a quest'ora?".
Loro si fecero piccoli piccoli mentre Lily li guardava interrogativa...
Ma all'improvviso un urlo squarciò  la notte e tutti si voltarono verso la fonte di rumore.
"Ci sono i Mangiamorte! Correte!"disse Arthur Weasley raggiungendoli veloce.
"Lily prendi i ragazzi e mettili in salvo..Io e gli altri andiamo a vedere cosa succede"disse James nervoso.
"State attenti"disse Lily preoccupata mentre vedeva che tutti correvano nei corridoi presi dal panico.



I mangiamorte,arrivati ad Hogwarts avevano innescato una lotta senza esclusione di colpi.
L'ordine della Fenice  con gli altri professori ingaggiarono una  difesa audace, ma erano in netto vantaggio.
"Dov'è PITON?"urlò James a Sirius mentre quest'ultimo finiva un mangiamorte.
"DANNATO PIPISTRELLO!ECCOLO!"rispose di rimando quest'ultimo mentre il professore di pozioni saliva sulle scale di astronomia.
"Tonks!Attenta!"disse Remus salvandola da una  maledizione  da parte di Dolov..
"James!"disse Lily arrivando di corsa, piena di tagli e bruciature.
"Tesoro..Come stai? I ragazzi?"chiese James preoccupato.
Lei disse concitata :"Ci siamo dispersi..Ho mandato qualcuno a chiamare Severus...ma Harry..e  Silente..Dove sono?".
James scosse la testa desolato, non ne sapeva più di lei.


Harry non riusciva a muovere un muscolo, non era nemmeno sicuro se il suo cuore  pompasse il sangue al cervello.
Erano entrambi al capolinea : li avevano accerchiati..e Piton...anche lui sembrava...non ci credeva..
Silente lo guardò, nei suoi occhi una strana luce..ed Harry comprese che avrebbe visto
quella luce nei suoi occhi per l'ultima volta..
 «Abbiamo un problema, Piton» disse il goffo Amycus, senza distogliere da Silente lo sguardo e la bacchetta. «Il ragazzo non sembra in grado...»
Ma qualcun altro aveva pronunciato il nome di Piton, con dolcezza.
«Severus...»
Quel suono atterrì Harry più di ogni altra cosa che aveva vissuto quella sera. Per la prima volta, Silente supplicava. Piton non rispose. Avanzò e spinse rudemente Malfoy di lato. I tre Mangiamorte si ritrassero senza una parola. Perfino il lupo mannaro era intimorito.
Piton scrutò per un attimo Silente, e incisi nei suoi duri lineamenti c'erano disgusto e odio.
«Severus... ti prego...»
Piton levò la bacchetta e la puntò contro Silente.
«Avada Kedavra!»
Uno zampillo di luce verde schizzò dalla punta della bacchetta di Piton e colpì Silente in pieno petto. L'urlo di orrore non uscì mai dalla bocca di Harry; silenzioso e immobile, fu costretto a guardare Silente scagliato in aria: per un istante parve restare sospeso sotto il teschio lucente, e poi cadde lentamente all'indietro, oltre le merlature, come un'enorme bambola di pezza, e scomparve.»*

Harry cadde a terra, nascosto dal mantello dell'invisibilità, incredulo, mentre Piton scendeva dalla scala e diceva piano :"E' finita".
Tutti si fermarono, e gli sguardi di terrore  si fecero più acuti.
"Severus"mormorò piano Lily, mentre il suo più grande amico  capeggiava un manipolo di mangiamorte che fuggivano.
"SEVERUS"urlò Lily , mentre la sua mente faceva i conti...non voleva crederci...
Per una frazione di secondo Piton si voltò e i suoi occhi neri scandagliarono quelli verdi, come una muta richiesta di aiuto e di perdono, mentre con la morte nel cuore  scompariva nella notte conscio di aver perso ancora una volta la sua Lily.



"NO"urlò Harry , scendendo dalla scale veloce.
Lo doveva trovare..Lo doveva prendere...Aveva rovinato lui smepre tutto...
"Figliolo!Dove vai?"urlò James mentre vedeva correre il ragazzo.
Ma Harry corse,corse e lo raggiunse..
"VIGLIACCO!"urlò, e nella sua mente tutte le parole..tutte le frasi ricche del diprezzo più forte.
Severus lo guardò  ferocemente, lui vigliacco?
"SECT-"provò Harry, ma  fu interrotto da Piton che disse :"Tu vuoi gettare contro di me i miei incantesimi Potter? Si, io sono il Principe Mezzosangue".
"PITON!Lascia stare il mio figliccio!"urlò Sirius in lontananza raggiungendoli.
Severus li guardò, e sputando a terra per il disprezzo andò via seguendo gli altri lasciando Harry a terra con la  morte nel cuore.



La folla riunita intorno a Silente era immensa.
Harry si avvicinò malfermo sotto gli sguardi di tutti, mentre i suoi genitori piangevano sommessamente di fronte a quello che videro a terra.
Il loro mentore, Silente era morto.
Morta era la possibilità di vincere, di far trionfare la pace.
Harry non seppe trattenere i singhiozzi, mentre Ginny lo stringeva.
Aveva visto che non si trattava di un horcrux.
Era stato tutto inutile.



La notte era muta, risucchiata di ogni suo rumore. Il marchio nero trionfava nel cielo, mentre sulla terra le lacrime avevano oscurato ogni cosa.
E poi all'improvviso Fanny la  fenice aveva  iniziato a cantare, facendo le veci di Silente e dicendo addio ad Hogwarts, a tutte le persone e al mondo.




Continua...


*(J. K. Rowling, Harry Potter e il principe mezzosangue, pg. 539, capitolo 27, La torre)


Cath's angolo.

Scusate il mio enorme ritardo, ma eccomi.
Sono passati quattro anni dall'inizio della storia..Vi ringrazio per le vostre recensioni e  vi prometto di essere più presente.
Un bacio,
CatherineC

PROLOGO UFFICIALE/PAGINA UFFICIALE.








 
   
 
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: CatherineC94