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Autore: SamuelRoth93    04/11/2014    1 recensioni
Jade non è più una comune adolescente che frequenta il liceo ed esce a fare shopping con le amiche tutti i pomeriggi; non è più la ragazza superficiale e ingenua che era. Lei è la strega prescelta che, assieme al demone, ha salvato il mondo e compiuto la profezia, superando mille avversità. Qualcosa di nuovo, però, sta arrivando, un'oscurità che cerca vendetta e che non è mai stata così forte. Il Male sta tornando e lo sta facendo attraverso il canto di un misterioso cigno d'argento dai poteri mistici.
Una nuova avventura sta per iniziare e la sua fine segnerà profondamente la vita di tutti coloro che ne faranno parte.
N.B. La seconda stagione è composta da 22 episodi.
Genere: Avventura, Drammatico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO TRE   

“Reverse Karma”    

 

                                                     

Dayton, Ohio

 

 

Jade, Brenda e Zack si stanno godendo una pausa nella migliore gelateria della città, approfittando della mancanza di disordini.

Pensando, come sempre, a Samuel, Jade rompe il silenzio, condividendo i suoi pensieri con gli altri.

“Chissà perchè Samuel non è voluto venire. Questo gelato è davvero ottimo!”

“Già! – le rispose Zack, leggermente isterico - Chissà perchè!”

E in quel momento Brenda, senza farsi vedere, gli tirò un calcio sotto al tavolo, approfittando della distrazione dell’amica, che si stava alzando.

“Mi è venuta sete, ragazzi. Vado dentro a bere un bicchiere d'acqua, d’accordo? Torno subito, non preoccupatevi!”

 

“Sei impazzito?!? Samuel ci ha detto che non dobbiamo farle capire nulla della sorpresa! Adesso, comunque, la portiamo un altro po' in giro e poi torniamo al motel, d'accordo?”

“Sì, certo!” annuisce, indifferente.

L’altra, però, sembrò non notare il suo poco entusiasmo: “Mi chiedo cosa le regalerà per i suoi 18 anni... Secondo te?”

“Cosa vuoi che mi interessi?!?” sbottò lui, infastidito.

Brenda lo guardò confusa, senza capire: “Si può sapere cosa ti prende? Sono i tuoi migliori amici! Dovresti essere contento per loro, invece ti comporti come se fossi geloso!”

Il silenzio del ragazzo le fece capire che c’era qualcosa che non sapeva e questo la sconvolse.

“Oh, mio Dio! Tu ami Jade?”

Ma non ottenne mai risposta perchè la ragazza ritornò sorridendo, pronta per andarsene.

“Ho fatto. Andiamo?”

In silenzio, i due si alzarono e tutti insieme uscirono, per continuare la loro passeggiata.

 

~

 

Intanto, Samuel aveva vagato senza meta per la città, finchè non si era imbattuto in una bottega chiamata “Magie e Meraviglie”. Entrato, non aveva trovato nessuno dietro il bancone ed era stato così costretto a suonare un piccolo campanellino per attirare l’attenzione del proprietario, impegnato nel retrobottega.

Questi era un uomo sulla trentina passata, stretto in un vestito in stile retrò, ma dall’aria gentile.

“Benvenuto nel mio negozio! Mi chiamo Timoty, come posso esserle utile?”

Stranamente, Samuel sembra incapace di nascondere le sue emozioni, come accade di solito, da quando la sua strega era riuscita a intenerire il suo cuore gelido di demone.

“Cerco un regalo per la mia fidanzata. Oggi compie gli anni e vorrei donarle qualcosa di veramente speciale.”

“Ti rivelo un segreto, mio caro ragazzo: il miglior regalo è la semplicità. In essa c'è più amore che in qualsiasi altra cosa. Per esempio, cosa ti viene in mente se pensi alla semplicità?”

“Qualcosa di piccolo?”

Il commesso rise, prima di rispondere: “Non esattamente. Deve essere qualcosa che, quando la vedi, ne rimani affascinato, perchè è in grado di farti ricordare cose piacevoli, che ha la capacità di  riscaldarti il cuore nei momenti di tristezza. Ora, hai compreso? Prova a guardare nella vetrinetta vicino all’entrata, dovrebbe esserci qualcosa che potrebbe piacerti.”

“In effetti, ci sono molte cose carine qui, ma quella che mi ha colpito di più, è la collana con la pietra.”

“Intendi quell’amuleto con la pietra nera?”

“Sì, proprio quello. Un tempo lei ne portava uno, ma ora non lo possiede più e sono sicuro che risponda a tutti i requisiti che ha detto lei prima!”

Il commesso, allora, lo tirò fuori dalla teca in cui era conservato e si diresse verso il bancone.

“Ottima scelta! Lo metto nella scatola e lo incarto subito.”

Pochi minuti dopo, l’uomo ritornò nella stanza con un pacchettino e Samuel gli allungò attraverso il bancone l’importo corrispondente.

“Vedrà che le piacerà così tanto, che non se ne separerà mai più!”

“Lo spero, altrimenti significherà che non le è piaciuto. Grazie mille e arrivederci!” ed uscì dal negozio.

 

~

 

Gli altri tre, intanto, stavano continuando la loro passeggiata, chiacchierando tranquillamente.

“Non so voi, – esordì Brenda all’improvviso - ma non riuscirei mai a vivere in questa città. È troppo caotica... guardate quanta gente cammina sul corso! Per non parlare del traffico, se non smettono di suonare quel clacson, giuro che mi metto a urlare!”

Jade, però, non la ascoltò, troppo impegnata a fissare una ragazza che stava attraversando la strada, incurante del furgone che stava arrivando a tutta velocità.

“Ma cosa sta facendo quella?!? Perchè non si volta a guardare la strada?”

“Di cosa stai parlando?” chiese Zack, confuso, e lei gli indicò subito la scena.

“Guardatela: non si volta!”

“Hai ragione! Oh, no! No!” iniziò a gemere Brenda e l’amica, alzando le mani, bloccò tutta la città, per poi sbloccare subito i suoi amici.

Appena riavutasi, Brenda si guardò intorno, confusa: “Cosa sta succedendo? Perchè sono tutti fermi?”

“Hai recuperato il potere di fermare il tempo?” le chiese, invece, Zack, ignorando totalmente i commenti dell’altra.

“A quanto pare! Ma adesso non c'è tempo, dovete aiutarmi a spostare quella ragazza dalla strada!”

Benché fosse piuttosto leggera, la presero in braccio tutti e tre insieme, per spostarla sul marciapiedi opposto.

“Ci credo che non guardava la strada, stava parlando al telefono! Però... bella collana, vero?” commentò Brenda, incapace di stare zitta.

Zack non poté trattenere un commento sarcastico: “Ha parlato la ragazza che si è portata dietro il cellulare e l'ipod per sconfiggere il male!”

“Bene! Adesso torniamo a dove eravamo prima, ok?” e, quando furono di nuovo al loro posto, la strega fece ripartire il tempo, per poi osservare assieme agli altri il comportamento della ragazza che avevano salvato.

“E’ così impegnata a parlare al telefono, che non si è nemmeno accorta di non essere più in mezzo alla strada!” esclamò Brenda, ridendo.

“Almeno ha cambiato strada, però!” replicò il ragazzo.

In quel momento, però, mentre camminava accanto a un negozio, la ragazza venne schiacciata da un frigorifero, caduto dall’undicesimo piano del palazzo che stava costeggiando, lasciando sconvolti i tre che la stavano osservando.

“Oh... mio... Dio!” commentò Brenda, senza parole.

L’amica era ancora più sconvolta: “Ma è terribile!”

“Questa sì che è Sfortuna!” aggiunse Zack, basito quanto loro.

 

Ancora sotto shock e incapaci di proseguire, i tre tornarono al motel, continuando a scambiarsi impressioni su quanto era appena accaduto.

“Pazzesco! – esclamò Brenda, la più sconvolta del gruppo - Come si fa a sfuggire ad un furgone, per poi essere schiacciati da un frigorifero? Ancora non riesco a crederci...”

“Per non parlare di quel servizio traslochi! – aggiunse Zack - Come hanno fatto a sganciare per sbaglio quel frigorifero? Con tutta quella gente che passava sotto quel palazzo, per di più!”

“Sta di fatto, però,  – concluse Jade, inserendo la chiave nella toppa – che, in quel momento, c’era solo lei lì sotto-” ma non riuscì a finire la frase perchè spuntò fuori Samuel con una torta fra le mani.

“Sorpresaaaaaa!!!”

Mentre lo abbracciava, finalmente, la ragazza capì.

“Ecco perchè non sei venuto con noi a mangiare il gelato!”

“E il primo compleanno che festeggio con te, da quando ci siamo conosciuti. Non potevo ignorarlo. Non un giorno così importante.”

Jade, commossa, non sapeva cosa dire: “Okay, ora mi farai piangere. E non dovrei piangere…visto che ora sono una donna! E anche la prescelta!”

Lei lo abbracciò ancora, sotto gli occhi infastiditi di Zack.

Dopo aver spento le candeline della torta, Samuel tirò fuori un coltello e ne presero tutti una fetta.

“Credimi, Samuel, hai fatto bene a non venire con noi, perchè ti sei risparmiato uno spettacolo veramente orribile!”

“Perchè? Cosa è successo?”

“Abbiamo salvato una ragazza che stava per essere investita da un furgone, ma lei, subito dopo, è stata schiacciata da un frigorifero caduto da un edificio. – spiegò Jade - Buffo, vero?”

“Oh, poverina! – esclamò Samuel, sinceramente dispiaciuto, mentre abbracciava la ragazza - Devi essere sconvolta. Stringimi forte!”

Brenda, intanto, trascinò Zack fuori dalla stanza, aggiungendo solo: “Forse è meglio se vi lasciamo soli...”

Ma l’altro, infastidito, protestò vivacemente: “Ma io non voglio uscire!”

“Sì, che vuoi uscire!” e il tono che non ammetteva repliche fu sufficiente a convincerlo.

 

I due innamorati, perciò, rimangono soli e, non appena la porta si chiuse alle spalle dei due amici, iniziarono a scambiarsi sguardi carichi di passione, iniziando a baciarsi.

“Adesso siamo proprio soli soletti...”

“Aspetta! – la fermò lui, staccandosi - Dimenticavo di darti una cosa!” e tirò fuori dal comodino una scatolina di velluto blu.

“Che cosa tenera! Mi hai fatto un regalo?”

Lui la aprì e tirò fuori l’amuleto “Voltati!” esclamò, per poi allacciarglielo.

La ragazza, come aveva previsto Timoty, rimase senza parole.

“Mi hai regalato un amuleto. Io... io sono davvero – rise, per la felicità – al settimo cielo, non so che dire. Grazie!”

“Ho pensato che ti mancasse qualcosa da mettere al collo.”

Insieme, si sdraiarono sul letto, e Jade, sdraiandosi sul letto, riprendendo da dove si erano interrotti.

“E’ il più bel regalo che mi abbiano mai fatto. Non è solo una semplice collana con una pietra attaccata, ma un oggetto capace di farmi ricordare tutto quello che abbiamo passato per giungere fino a questo punto. L’amuleto è un simbolo molto importante per me, perché mi ricorda che avermi tenuta lontana da te e non poterti toccare, mi ha fatto desiderare di non volerlo più al collo. Ma cosa più importante di tutte, mi ha fatto rendere conto che ti amo con tutta me stessa, Samuel...”

“Non avrei potuto scegliere oggetto migliore, per sentirti dire quello che avrei detto anche io. Ed è questo che ci rende una persona sola, e io – Le accarezza il viso - non ti ho mai amata così tanto…” poi la bacia.

Improvvisamente, le gambe del letto si ruppero e i due si ritrovarono a terra, sconvolti, ma, per fortuna, incolumi.

“Certo che i letti dei motel sono proprio scadenti!”

“Già! Maledetti motel!”

Ormai innervositi, i due si separano.

“Vado un attimo in bagno, d’accordo?” gli disse la ragazza, alzandosi.

Mentre si stava avviando, però, Samuel notò che il lampadario stava per cedere e colpirla e riuscì a buttarsi su di lei appena in tempo. Il lampadario cade a terra con un rumore assordante, rompendosi in mille pezzi.

“Accidenti! Anche i lampadari sono molto scadenti!”

“Credo che pagheremo un piccolo extra per questo disastro!” esclamò lui, sconvolto.

 

Intanto, Brenda e Zack erano usciti dal motel e si erano seduti su una panchina poco distante, da dove potevano vedere l’ingresso.

“Tornando un attimo al discorso di stamattina... tu sei innamorato di Jade, ho intuito bene?”

Lui, ovviamente, si arrabbiò: “Sì! È questo che vuoi sentire? SI’ sono innamorato di lei!!!”

“Calmati, era solo una domanda! Piuttosto, lei lo sa?”

“Ora sono due domande, però!”

“Avanti, smetti di fare il duro, perchè non inganni nessuno; o almeno non inganni me. Rispondi e basta!”

L’ultimo barlume di indecisione si ruppe e il ragazzo decise di aprirsi con lei, sfogando tutto ciò che reprimeva dentro di sè dal giorno in cui aveva conosciuto il demone e la strega.

“No, non lo sa. L’ho confessato soltanto a Samuel.”

Brenda rimase senza parole: “Ma chi sei? Il più grande cretino del secolo? Dovevi dirlo a lei, non a lui!”

“Lei ama LUI, è inutile negarlo! Persino il destino ha deciso che doveva essere così. Sai, la profezia, lui demone e lei strega, gli opposti che si attraggono e gli altri mille motivi?! Non c'è decisamente paragone!”

“E’ per lei che ti sei trasformato da nerd a bullo delle scuola, vero?”

“Pensavo che, cambiando, si sarebbe accorta di me, ma è stato tutto inutile. Prima era più facile, perchè scintillavano, ora, invece, sono sempre attaccati come la colla e io non lo sopporto!”

“Lei ti considera un amico, Zack, e se tu non ti dichiari, è ovvio che le cose continueranno a rimanere sempre così.”

Il ragazzo, però, mise fine alla conversazione, alzandosi e tornando verso il motel.

“Io non glielo dirò mai! Se mi rifiutasse, non riuscirei più a stare con voi.”

“Hey! Aspettami!” lo rincorse lei, cercando di raggiungerlo.

Il ragazzo, infatti, era intenzionato a tornare in stanza, ma la ragazza riuscì a fermarlo in tempo.

“Non vorrai mica interrompere la loro romantica serata?”

Lui la ignorò, continuando a salire i gradini: “Infatti è proprio così! Ho molto sonno e non rimarrò certo qui fuori per permettere a quei due di sbaciucchiarsi tutta la notte!”

 

Quando misero piede in stanza, pochi secondi dopo, ciò che videro li lasciò sconvolti: Jade era in biancheria intima, a stento coperta dal lenzuolo.

“Che voi ci crediate o no, non è come sembra! Il mio vestito si è impigliato nella cintura di Samuel e, per liberarmi, l’ha dovuto strappare.”

“Okay, come dobbiamo interpretare, invece, il letto sfondato e il lampadario a terra?”

Samuel, benché molto imbarazzato, riuscì a mettere insieme qualche parola per spiegare la situazione: “Sembra che Jade sia molto sfortunata, questa sera.”

Zack decise di rivolgersi a lui, per ignorare Jade mezza nuda: “Intendi sfortuna normale o sfortuna soprannaturale?”

La ragazza, entrando in bagno, gli rispose, isterica: “Sfortuna soprannaturale. Decisamente.”

 

“Tesoro, – Brenda si avvicinò alla porta chiusa, preoccupata - va tutto bene, lì dentro?”

“Vieni subito qui! Ho qualcosa tra i capelli!”

“Stai chiamando me o Brenda?” le chiede Samuel, confuso.

“Ma che c'entri, tu! Voglio Brenda. Brendaaaaa!”

“Arrivo! Basta che mi apri la porta: non sono mica un fantasma!”

 

Per un minuto, nella stanza cade il silenzio, finchè i ragazzi, preoccupati e incuriositi, non decidono di avvicinarsi alla porta, ancora chiusa, del bagno.

“Tutto bene, ragazze?”

Dal bagno arrivò l’urlo di Brenda.

“Sono scarafaggi!!! Non riesco ad uscire, la porta è bloccata!”

“Toglimeli!” gridava, intanto, Jade.

Intuendo cosa si celava dietro, Samuel corse a prendere il Libro: “E’ ovvio che qui c'è qualcosa che non va!”

Mentre Zack cercava di rendersi utile: “Io, invece, cerco qualcosa su internet. Magari è qualcosa che non sta accadendo solo a Jade.”

 

In quel momento Brenda riuscì a uscire dal bagno, ma ancora Jade rimaneva lì dentro.

“Jade?”

“Si sta lavando i capelli. Non capisco proprio da dove siano usciti quegli scarafaggi...”

Zack annuì, continuando a digitare qualcosa sul computer.

“Ragazzi, ho trovato un articolo davvero stupefacente: Julie Rosemberg, assistente sociale, viene assalita da un cane e muore, ma il padrone non sa spiegare l'accaduto, perchè il suo cane non è mai stato aggressivo. Ellen Pierce, infermiera, trovata morta nella sua camera da letto, dopo che il soffitto le è ceduto addosso. Tamara Hererra, insegnate d'asilo, un camion che trasportava legname davanti alla sua auto perde un tronco, che sfonda il suo parabrezza, uccidendola sul colpo. E potrei elencarvene molti altri.”

“Ma è terribile! – esclamò Brenda, sconvolta - Sono tutte morte in modo atroce!”

Nell’articolo c’era la foto di una delle vittime e, mentre il ragazzo le scorreva per cercare altre notizie utili, lei lo fermò, incuriosita.

“Aspetta! Puoi zoomare sul collo, per favore”

“Vuoi vedere che gioielli porta, per caso?”

“No, idiota! Voglio solo verificare una cosa.”

Il ragazzo, allora, eseguì quanto gli era stato chiesto, ma ciò che vide lasciò la ragazza sconvolta.

“Quella collana! Non ti sembra identica a quella che aveva la ragazza di stamattina, quella del frigorifero?”

“Forse hai ragione, ma prima non ci ho fatto tanto caso, pensavo solo a salvarla.”

“Tu non capisci! Quella collana non è solo identica a quella della ragazza del frigorifero, ma anche a quella che Samuel ha regalato a Jade!”

Il ragazzo, sentendo le sue parole dall’altro lato della stanza, iniziò ad agitarsi: “Ne sei proprio sicura?”

“Sicura come il fatto che non prenderò mai una A in matematica!”

 

In quel momento, Jade riemerse finalmente dal bagno.

“Non capisco da dove siano usciti quelli scarafaggi... Comunque, di cosa stavate parlando?”

“Ehm... niente di cui tu debba preoccuparti!” minimizzò Samuel, ma Brenda, ignorandolo, le disse la verità.

“Samuel ti ha regalato un amuleto che presto ti ucciderà nei peggiori modi possibili: c’è solo l’imbarazzo della scelta. La ragazza del frigorifero ne aveva uno simile.”

“COSA?!? Samuel, è vero?”

Il ragazzo lanciò un’occhiataccia a Brenda e poi si rivolse con un sorriso alla sua ragazza: “Jade, calmati! Vedrai che una soluzione la troviamo. Magari nel libro.”

“Fantastico! Il giorno del mio diciottesimo compleanno, il mio fidanzato demone mi regala una calamità della morte! Adesso mi siedo, allora, sperando che un esercito di scarafaggi non tenti di divorarmi!”

“Perchè non te lo levi dal collo? – le suggerisce Zack - Magari risolvi qualcosa...”

Ma tutti i tentativi di lei di sfilarselo fallirono.

“Ovvio! Non si toglie!” per Jade era prevedibile.

In quel momento, però, Samuel finalmente lo trovò sul Libro.

 

(sezione modificata)  L’amuleto del Karma

 L'amuleto del karma è un oggetto che si può trovare solo nelle botteghe o nei negozi di magia gestiti rispettivamente da stregoni e da streghe.
Il suo potere deriva direttamente dal karma posseduto dalle donne che lo indossano, perciò se, ad esempio, commetteranno azioni positive, l'amuleto porterà loro molta fortuna, ma, al contrario, azioni negative causeranno loro solo una serie di sfortunati eventi.
E’ stato creato allo scopo di portare sulla terra una sorta di giustizia divina per chi fa del bene e per chi fa del male.

 *Quando uno stregone o una strega viene infettato dai disordini, vengono modificati, di conseguenza, anche gli oggetti magici da loro venduti. L'amuleto del karma, in questo caso, porterà alla morte coloro che nella vita si sono dedicate a fare del bene e porteranno salute e ricchezze a chi ha fatto solo del male agli altri. L'amuleto non può essere tolto da chi  lo indossa, perciò l'unica soluzione è che chi lo ha venduto venga purificato dal disordine che l'ha infettato.

 Incantesimo per lo stregone o la strega infettati: “Porti in dono oggetti preziosi, che della magia ci rendono orgogliosi. Non ritorcerci più contro tutto il male di questo mondo, butta fuori ciò che ti pervade e la tua falsa natura presto cade”

 

“L'assistente sociale, l'insegnante d'asilo e l'infermiera: tutte donne che si sono dedicate a fare del bene!” commentò Zack quando finirono di leggere.

“E io ho fatto un mucchio di bene. Morirò sicuramente!” replicò Jade, terrorizzata.

“Noi non lo permetteremo! – la rassicurò l’amica - Andremo a scovare lo stregone o la strega che hanno venduto a Samuel quell'amuleto e sistemeremo tutto, d’accordo?”

“E io cosa faccio, intanto? Rubo le caramelle ad un bambino?” era isterica, Jade.

Il ragazzo, allora, ripensò agli avvenimenti del pomeriggio, per poi esclamare: “Timoty! Quel maledetto bastardo!”

“Chi è Timoty?”

“Suppongo lo stregone. Comunque è stato lui a vendermi l'amuleto.”

“Bene, – concluse Zack, alzandosi dalla poltrona su cui si era seduto un attimo a riposare - io vado a prendere l'ascia che c’è nel mio borsone. Forse la bottega è ancora aperta e riusciamo a beccarlo subito.”

Brenda lo seguì. “Io prendo la balestra. Potrei chiamarmi Balestra-girl, oppure la donna balestra...”

“Non devi avere per forza un nome da supereroina per maneggiare un arma, sai?” e si allontanarono insieme.

 

Rimasti soli, Jade e Samuel si guardono, imbarazzati.

“Scusami tanto, Jade... – esordì lui, rompendo il silenzio - Sicuramente non è il compleanno che ti aspettavi.”

“Non importa. I compleanni non mi sono mai piaciuti, però tu hai fatto del tuo meglio e sono fiera di te ugualmente. Comunque, avete intenzione di lasciarmi qui?”

“Assolutamente no! Non vorrei che ti crollasse il motel addosso. Verrai con noi, non preoccuparti.”

 

Tornati i due con le armi, i quattro insieme lasciarono la stanza, diretti verso la bottega indicata dal demone.

Giunti lì davanti, però, non videro nulla: era sparita.

“Sei sicuro che sia questo l'indirizzo?” gli chiese Zack, perplesso.

“Certo che è qui! Com'è possibile che sia sparito?”

Sconsolata, Jade si sedette sui gradini del palazzo vicino: “Tipico! Lui sparisce e io rimango con questa trappola mortale al collo.”

Arrabbiato, Samuel iniziò a colpire il muro con delle sfere di energia, ma una rimbalzò e finì contro Jade, ferendola a una spalla.

Zack, preoccupato, corse subito in suo aiuto: “Stai bene?”

“Tranquilli, mi ha appena sfiorata.”

“Appena?!? – esclamò lui, lanciando uno sguardo di fuoco al demone - Poteva ucciderti! Samuel, cosa ti è venuto in mente?”

“Io... io non l'ho fatto apposta! È solo che questa cosa mi sta facendo impazzire!”

“Non preoccuparti! – lo rassicurò, invece, lei - Quella sfera di energia mi ha colpita solo per via dell'amuleto. Mi sembra chiaro, è malefico!”

“Ragazzi, adesso cosa facciamo, però? – chiese Brenda, interrompendoli – Non so voi, ma io non voglio assistere alla morte della mia migliore amica.”

 

In quel momento, però, comparve all’improvviso alle loro spalle il demone, con un leggero ghigno dipinto sulle labbra.

“Quanti clienti fuori dal mio negozio! Peccato che al momento siamo chiuso.”

Samuel, non appena lo vide, iniziò ad avvicinarsi, intenzionato a prenderlo a pugni: “Maledetto bastardo! Se ti prendo, ti faccio a pezzi!”

Ma quello scomparve, per poi riapparire alle spalle di Brenda, poco distante. Quella, però, avvertita da Zack, si girò e fece scattare la balestra; tuttavia, la freccia colpì Jade, infilzando un pezzo del vestito e inchiodandola al muro.

Osservando la loro incredulità, lo stregone iniziò a ridere.

“Sono spiacente, ragazzi, ma ogni vostro attacco finirà contro la povera Jade. Perchè lei ha fatto tanto bene in questo mondo e l'amuleto, perciò, le attirerà tanta, tanta sfortuna.”

“Anche tu mi conosci?” gli chiese Jade, interrompendolo.

“Quando ti metterai in quella testolina che noi ti conosciamo tutti? Non è stato un caso che Samuel sia venuto a comprare quell'amuleto proprio nel mio negozio, era tutto calcolato. E, più tempo avrai quell'amuleto al collo, più in fretta morirai!”

Ma lei, nel sentirlo, si arrabbiò: “Ti sbagli, se credi che resterò senza fare nulla aspettando la mia morte. Sfortunatamente, quelle povere ragazze non potevano difendersi, ma io sì!” e con la telecinesi cercò di scaraventarlo a terra, ma qualcosa andò storto e lei si sollevò in aria.

“Povera streghetta... l'amuleto sta alterando anche i tuoi poteri!”

Intanto, la ragazza saliva sempre più alto, senza accennare a fermarsi.

“Aiuto! Non riesco a scendere!”

Usando il suo potere di emulazione, Samuel si alzò in volo, determinato a raggiungerla.

“Non temere, Jade. Sto arrivando!”

La afferrò in tempo, prendendola in braccio e i due si fermarono a mezz’aria a guardarsi negli occhi, davanti alla luna che risplendeva nel cielo sopra di loro.

 

Intanto, a terra, approfittando del fatto che era distratto a guardare i due innamorati fluttuare nel cielo, Zack decise di saltare addosso allo stregone.

“Prendi il libro e leggi la formula!” gridò a Brenda, che subito eseguì, per quanto dubbiosa, ciò che le era stato chiesto.

“Ma se non sai nemmeno se funzionerà!”

“Provaci e basta!”

“Okay! Speriamo che funzioni. Porti in dono oggetti preziosi, che della magia ci rendono orgogliosi. Non ritorcerci più contro tutto il male di questo mondo, butta fuori ciò che ti pervade e la tua falsa natura presto cade...”

E il disordine lo abbandonò, permettendo a Jade e Samuel di ritornare giù e toccare lentamente il suolo.

“Anche se questo compleanno è iniziato male, – gli disse lei, con dolcezza – il finale è stato a dir poco spettacolare. Non vorrei essere da nessun'altra parte, in questo momento!”

Notando che era finalmente al sicuro, il ragazzo la adagiò dolcemente a terra, liberandosi dal suo abbraccio. “Aspettami qui! Vado a sistemare quello stregone da strapazzo, d’accordo?”

Ma lei lo fermò: “Lascia stare, non serve più! Lo stregone non era malvagio di natura, ma lo era divento per via del disordine che aveva dentro.”

 

Pochi secondi dopo, l’uomo, sinceramente dispiaciuto, si scusò con loro e, soprattutto, con lei per quanto era accaduto, ma, quando la ragazza fece la mosa di slacciarsi l’amuleto dal collo, lui la fermò.

“Non ridarmelo, Jade. Tienilo con te, ora ti porterà solo fortuna e, senza dubbio, ti servirà per il tuo viaggio. Quando il disordine mi possedeva, ho sentito tanta di quella malvagità, ma, sopratuttto, rabbia nei confronti di te e del demone che difficilmente riuscirò a dimenticare...”

Riconoscente, lei gli prese le mani: “Ti prometto che faremo del nostro meglio, affinché le vittime del tuo amuleto vengano vendicate. Addio, Timoty!”

Lui rientrò nel suo negozio, finalmente libero: “Grazie e buona fortuna, ragazzi!”

 

Il giorno dopo, i ragazzi erano pronti per ripartire e ancora una volta stavano facendo i bagagli e caricando tutte le loro cose in macchina, quando Jade e Brenda si isolarono su una panchina poco distante per parlare da sole.

“Ti rendi conto? – Brenda era ancora incredula per gli avvenimenti della sera prima - Ho recitato la mia prima formula magica! Non pensavo che ci sarei riuscita, a essere sincera...”

Ma l’amica, incantata a guardare Samuel, non la stava ascoltando: “Ehm... cosa hai detto, scusa? Non ti stavo seguendo.”

“Lo so io cosa stavi seguendo! Piuttosto, ne sei proprio innamorata?”

“Non puoi immaginare quanto! Credo che non potrei amare qualcun'altro come amo lui. Tra noi c'è un qualcosa di forte che, però, non riesco a descrivere.”

“Bene, mi fa piacere. Ma stai attenta anche a chi ti sta intorno, potresti non accorgerti di molte cose…”

L’altra, ovviamente, non capì le sue allusioni: “A cosa ti riferisci?”

“Niente, niente!” minimizzò quella, chiudendo il discorso.

 

Jade, allora, si voltò di nuovo verso Samuel, ma, improvvisamente, intravide accanto a lui una strana ombra nera che lo seguiva, mentre sistemava le cose in auto.

“Cos'è?” esclamò, spaventata, con un filo di voce.

L’amica la vide spaventata, ma non capì. “Di che cosa stai parlando?”

Guardò di nuovo, ma stavolta non scorse nulla: “Niente. Forse mi sono solo sbagliata, non preoccuparti....”

 

CONTINUA NEL QUARTO EPISODIO     

Testo a cura di Lady Viviana.

ANGOLO AUTORE:  L'avventura dei prescelti continua, ma il mistero del cigno rimane ancora un mistero. Continuate a seguire il viaggio del demone e la strega nel quarto appuntamento con la 2x04 "La musica del sonno" Martedì prossimo. Buona settimana stregata!
  
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