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Autore: emilove    04/11/2014    0 recensioni
La sua vita era perfetta, genitori che si amavano, una migliore amica che fin da piccola la sosteneva in tutto.
Cosa mancava? il finale felice.
Aveva sei anni ma crescieva con questo sogno.
Quando poi, a soli undici anni gli vennero strappate via le persone che aveva di più caro al mondo: Mamma e papà.
Cresce con la zia Rose, all'inizio era una ragazzina per bene e amava sorridere alla vita. Ma dopo la perdita dei genitori niente fu uguale.
A diciasette anni, incontra Zayn.
Un ragazzo per bene, che può sembrare un ragazzo normale come tanti, ma ha qualcosa e quel qualcosa ad Abbie piace. Si trasferisce con la madre e la sorella a Londra, accanto la casa di Abbie, il loro primo incontro non è molto 'piacevole' almeno fino a quando i due si iniziano a conoscere meglio e chissà,magari nascerà qualcosa fra loro.
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'Mamma,papà come va lassù? volevo solo dirvi che ho finalmente avuto il mio finale felice,accanto a lui'
||Abbie Calderon 17 anni|| ||Zayn Malik 18 anni||
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Avevo sei anni a quei tempi, mia mamma era stupenda, molto ammirata dagli uomini ma era una donna apposto, e sopratutto fedele a mio padre, che aveva avuto quella fortuna di essere l'unico uomo che mamma aveva scelto di amare per il resto della sua vita.
I miei genitori avevano solo 20 anni quando io nacqui, e la cosa buffa? Non erano nemmeno sposati, ma stavano insieme da 5 anni, si sposarono due anni dopo la mia nascita,quindi diciamo che riesco a ricordare l'unico matrimonio a cui ho assistito.
'...vi dichiaro marito e moglie, potete baciarvi' queste furono le parole che resero quello il giorno più felice della mia vita, e non perchè i miei genitori si diedero il bacio più bello che si siano mai dati, credo. Ma perchè erano finalmente marito e moglie, e da quel giorno, appena entrata all'asilo fino alle elementari mi presentavo dicendo 'Ciao,mi chiamo Abbie e la mia mamma e il mio papà sono sposati'
Non avevo molti amici, solo una bambina qualche mese più piccola di me, Sophia. Lei era l'unica bambina che non rideva di me, rispetto alle altre che per l'età che avevano, si sentivano 'miss sono più bambola di te' e questo mi faceva venire i nervi,ma mamma m'insegnò che non dovevo mai fare caso ai giudizi di quelle bambine, infatti non facevo caso agli insulti che mi ripeteva ogni benedetto giorno Camilla.
I problemi però iniziarono a 11 anni,quando la mia vita si trasformò in un inferno.
La sera dell'anniversario dei miei genitori, decisi di andare a dormire a casa di Sophia, per lasciare i miei genitori liberi senza interferire nella loro 'serata romantica'.
Prima di venire accompagnata a casa della mia amica, guardai mia madre farsi bella per quella serata con mio padre.
Mamma aveva un vestito bianco, che si fermava un pò più del ginocchio. Al collo portavava una collaga d'argento che gli regalò la mamma di mio padre prima di morire. Mamma non era una donna che amava gioielli o cose varie, ma quella collana contava molto per lei. La nonna aveva un rapporto stupendo con mia mamma, e questo rendeva davvero felice papà.
Io:E' la collana che ti ha dato nonna?- Domandai a mia mamma. Mi guardò e sorrise.
Mamma: Si,amore- dice avvicinandosi a me- Da quando la nonna è morta questa collana mi protegge, sai quanto tenevo a lei, e al dolore che ho provato quando è venuta a mancare.
Io: Cosa vuol dire che ti protegge quella collana?-ride.
Mamma: Vuol dire che in un certo senso la mamma di papà non ci ha mai lasciati,vive quì dentro-si porta la mano sulla collana,per poi spostare entrame le mani sul collo per staccare la collana-prendi.
Io: No mamma, è tua. Tienila.
Mamma: Abbie amore, voglio che la tieni tu.
Io: Proteggerà anche me?
Mamma: Sempre- dice andando verso la camera da letto. Si avvicinò al comodino dove aprì il cofanetto con tutte le collane che teneva mamma. Allungò un braccio per prendere un piccolo nastro che non sapevo nemmeno che l'avesse- prendilo,anche questo ti proteggerà sempre-continua.
Io: Sei molto bella, mamma.
Margarita, ovvero mia madre, era una donna dal fisico perfetto, capelli lunghi fino alle spalle, mora con leggerissime sfumature di 'rosso' che aveva fatto da poco. Insomma, mamma era bellissima, e quel vestito la rendeva ancora più bella.
Papà: Allora? Le donne di casa sono pronte?
Io: Io si, e anche mamma.
Avevo un jeans che arrivava al ginocchio, una maglietta color nocciola a monospalla, con delle semplicissime scarpe bianche.
***
Io: Ciao mamma,ciao papà-dico salutandoli con un bacio.
Mamma: Ciao amore fai la brava.
Sandra: Margarita tranquilla, ci sentiamo per telefono.
Mia mamma e Sandra, la mamma di Sophia, erano molto amiche, ogni tanto capitava che loro due uscivano insieme e che quindi restavo sempre a casa di Sophia,a parlare del più e del meno e a ridere, ovviamente.
Sandra: Tesoro Sophia è in camera sua, raggiungila.
Andai immediatamente da Sophia per fargli vedere le cose che mamma mi aveva regalato,
Io: Guarda,guarda!- dissi tirando fuori la collana e il nastro dal mio borsone- me li ha regalati mamma...

***
Io: Vado a prendere dell'acqua e poi guardiamo il film.
Andai saltellando in cucina dove trovai Sandra, che però non era sola. La persona con cui stava non era una faccia nuova, anzi tutto il contrario. Era mia zia Rose, ma che ci faceva quì?
Notai qualcosa che mi fece preoccupare, Sandra stava piangendo, e mia pure, ma non capivo cosa stava succedendo.
Perchè mia zia era lì?
Perchè Sandra e mia zia piangevano?
Io: Zia-dissi con una espressione curiosa.
Rose: Ciao Abbie...
Io: Perchè piangete?
Rose: Dobbiamo andare Abbie, prendi le tue cose.
Io: Cosa? Ma perchè?
La zia e Sandra si guardarono. Mia zia si avvicinò.
Rose: Dobbiamo andare in ospedale.
Io: Perchè?
Inziò di nuovo a piangere, stavolta cercando di non farsi notare da me.
Io: Zia che succede?
Rose: I tuoi genitori....hanno avuto un incidente.
A sentire quelle parole iniziai anch'io a piangere.
Io: Come...come stanno?-balbettai.
Rose: Non so nulla,andiamo..dai.
Raccolsi tutte le mie cose, salimmo in macchina e raggiungemmo l'ospedale.
Una volta arrivati,mia zia chiese al dottore informazioni. Quello che disse mi distrusse. Un signore di circa trent'anni ubriaco, ha combinato il casino peggiore di tutta la mia vita. Mio padre non c'è l'ha fatta, è morto sul colpo. Mia madre era ancora in coma.
Avevo solo 11 anni, e il pensiero che non li avrei più rivisti mi uccideva,a 11 anni prendere i genitori era la cosa più brutta del mondo.
Pochi giorni dopo, anche mia madre morì. Per tutta la mia famiglia fù una perdita terribile, specialmente per me.
Oggi vivo  con mia zia, da quando casa mia, di mia madre e di mio padre era ormai vuota.
Cambiai alcuni punti di vista, prima ero una ragazzina che non offendeva mai nessuno e che non usava 'parolacce' mentre oggi arrivo anche a dire 'levati dal cazzo coglione'
Solo una cosa in me non era cambiata,qualcosa che desideravo da quando ero piccola: un finale felice.

Abbie Calderon, 17 anni e una vita di merda.
 
Zalveeee.
okay,so che le ultime storieche ho scritto le ho cancellate
e in alcune mi sono fermata al primo capitolo,
ma in questa non sarà così.
Può sembrare una storia stupida,ma man man vi accorgerete
che non è così,come prologo fa schifo giusto? però vi prometto che farò di meglio.
Avete visto il video di Steal My Girl?
Oddio è una cosa a dir poco stupenda,ma poi devo dirlo, Niall è un figo della madonna in quel video.
Ovviamente pure gli altri, non si mette in dubbio.
BBBBBBBBene,
lasciate qualche recensione quì sotto,consigliatemi se devo migliorare qualcosa o boh,
scrivete quello che volete,
okay? okay.
ciao pimpe pelle
.
   
 
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