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Autore: amolefossette    06/11/2014    1 recensioni
RACCOLTADI ONE-SHOOT
I protagonisti sono nuovamente Harry e Faith. Tutte le one shoot sono ambientate dopo la mia storia (Journey to hapiness). Alcune sono dolci, altre passionali, alcune leggermente erotiche ma nulla di che, metto comunque il rating arancione.
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Faith stava seriamente cercando di trattenere le lacrime; non era da lei piangere e di certo non le piaceva farsi vedere mentre lo faceva. Harry andava su e giù per la stanza, trascinando rumorosamente i piedi. Era strano discutere con lui, lo facevano talmente raramente che non sapevano nemmeno come comportarsi.
-- Forse avresti dovuto allontanarla, non credi?
Chiese Faith stando in piedi davanti al suo ragazzo, gli occhi lucidi e le braccia incrociate. Lui la guardò per un secondo come colpito dalla domanda. La discussione era scoppiata pochi minuti prima, quando, affacciandosi dalla finestra dell’hotel dei ragazzi, Faith aveva visto una fan baciare Harry. Lui si era sceso per scattare delle foto e firmare qualche autografo, Faith si era affacciata e li aveva visti incollati. Harry non l’aveva allontanata o spinta, semplicemente era rimasto immobile e, quando la ragazza si era staccata, aveva salutato tutti ed era salito.
-- Sono rimasto talmente sorpreso da non riuscire a fare nulla.
Disse lui alzando leggermente il tono di voce. Faith sapeva che non era stato Harry a volere quel bacio, ma il fatto che lui non avesse fatto nulla l’aveva fatta sentire malissimo.
-- Come avresti reagito tu, al mio posto?
Chiese lei estremamente nervosa e delusa al tempo stesso, lui fece un passo indietro come se qualcosa lo avesse spinto.
-- Io…
Disse solamente prima di lasciar cadere le braccia lungo i fianchi.
-- Sono delusa, Harry, tantissimo.
Aggiunse lei in tono stranamente calmo, all’improvviso. Harry odiava quel tratto di lei, il fatto che non si arrabbiasse mai veramente e che non si mostrasse mai troppo provata, gli dava i nervi; sapeva che era semplicemente un tratto di lei, il saper mantenere la calma, sapeva che non voleva dire che non le interessasse realmente quello che stava succedendo, invidiava quella sua capacità eppure, al tempo stesso, non la sopportava.
-- Basta discutere di questo! E’ una tale stronzata, è solo un bacio, ne stai facendo un caso di stato! Non vuol dire nulla per me.
Urlò lui avvicinandosi a lei e sovrastandola con la sua altezza, Faith indietreggiò spaventata da quello scatto di nervosismo e guardò Harry sorpresa.
-- Harry, mi stai spaventando.
Disse lei con un  filo di voce. Lui spalancò gli occhi rendendosi conto di aver esagerato e fece un passo indietro.
-- S - scusa…
Balbettò sussurrando la parola e la guardò stordito, lei lasciò andare una lacrima e prese la borsa.
-- Forse abbiamo bisogno di una pausa.
Disse lei mordendosi con forza il labbro inferiore, come per trovare la forza di allontanarsi da lui e si avviò verso la porta; per un secondo Harry rimase immobile, poi si alzò e le afferrò delicatamente un braccio.
-- Faith, aspetta.
Le chiese implorante, quando lei si girò stava piangendo e aveva le labbra rosse.
-- Harry, ti prego, lasciami andare.
 Disse lei con un filo di voce e lo guardò in con una tale tristezza che Harry le lasciò il braccio. Un secondo dopo lei era fuori dalla camera, correva sulle scale verso il soffitto dell’hotel. L’aria era fredda e pungente quando uscì, si strinse le braccia e si sedette su un muretto. Andava spesso lì da quando ci alloggiavano i ragazzi, le piaceva quel posto perché l’aiutava a pensare. Quel giorno il cielo era talmente nuvoloso da non riuscire a intravedersi nemmeno uno squarcio di azzurro. Solo grigio, più o meno come il suo umore.
Non ricordava di aver mai litigato così pesantemente con Harry; con lui era più piccole discussione o la ricerca vivace di punti d’incontro dopo qualche disaccordo, ma di litigate non ce n’erano mai state. Per la prima volta da quando stava con lui sentì di non avere voglia di vederlo.
La verità è che non era stato quello stupido bacio a farla scattare, era stato il fatto che Harry non avesse fatto nulla per fermarlo.  La scena le tornava in mente come un ospite indesiderato: la ragazza che gli chiedeva un bacio, lui che si avvicinava alla sua guancia, lo scatto della testa di lei e, un secondo dopo, le labbra di Harry sulle sue. Le mani della ragazza allacciate dietro la sua nuca, proprio come le allacciava lei, il calore umano del corpo di Harry che riscaldava lei e quelle labbra calde e morbide che lei aveva baciato tante volte su quelle di lei.
Faith scosse la testa per scacciare l’immagine e ricominciò a piangere. Si concesse di farlo disperatamente e a lungo e capì anche perché Harry sembrava così sconvolto dalla discussione: per lui baciare quella ragazza non era stato nulla, nessun significato. Per lei invece era qualcosa: significava che poteva perderlo in ogni momento, sarebbe bastata una ragazza trovatasi nel posto giusto al momento giusto e lei lo avrebbe perso.
Rimase seduta sul tetto a fissare le nuvole in movimento per almeno due ore. Era uscita senza prendere nemmeno una felpa, con la t-shirt a mezza manica di Harry, quindi stava praticamente congelando. Dopo un po’ sentì il rumore della porta aprirsi seguito dal suono di passi svelti.
-- Faith!
La voce di Niall le fece venire le lacrime agli occhi, si alzò velocemente e gli andò in contro. Lui aprì le braccia e la accolse stringendola forte, lei lasciò andare le lacrime a singhiozzi.
-- Ehi, che succede?
Chiese lui accarezzandole la schiena, lei continuò a stringerlo nascondendo la testa tra le sue braccia.
-- Ho litigato con Harry, gli ho detto che volevo una pausa ma non la voglio, voglio lui e…
-- Hei, rallenta, tranquilla.
Disse Niall staccandola leggermente per guardarla, aveva cominciato a parlare troppo velocemente, come faceva sempre quando era arrabbiata. Lui le sorrise come faceva sempre e Faith si sentì subito meglio.
-- Sono sicuro che andrà tutto bene.
Disse lui con quella sincerità che era così tipica di lui e Faith si sentì meglio, perché sapeva che lui non lo diceva tanto per, ma perché ci credeva. Lei annuì e si asciugò le lacrime. Rimasero abbracciati finché Faith non vide Harry; era in piedi di fronte a loro e aveva gli occhi lucidi. Faith sciolse l’abbraccio e Niall si girò di scatto, per poi tornare con lo sguardo sulla sua migliore amica.
-- Io vado, a dopo.
Disse sorridendole incoraggiante e, andandosene, diede una pacca sulla spalla di Harry.
L’aria si era fatta ancora più fredda e, a quel punto, Faith stava tremando. Harry le si avvicinò lentamente e le si fermò a un metro di distanza; la guardava serio e triste, lei tremava e lui avrebbe voluto abbracciarla forte e far sparire il dolore, ma non riusciva a muoversi.
-- Mi dispiace.
Disse con tono pesante, Faith lo guardò: la mascella testa, gli occhi scuri e profondi, la curva delle labbra sostituita da una linea piatta. Vederlo così era insolito quanto devastante. Harry provò più o meno la stessa sensazione vedendola con gli occhi gonfi e rossi e il viso pallido.
-- Senti, io…
Disse lei cercando di spiegarsi, lui le si avvicinò e le mise un dito sulle labbra fermandola.
-- No, lascia che parli prima io. Volevo scusarmi per aver alzato la voce e per averti spaventata, scusami, era l’ultima cosa che volevo. Per quanto riguarda il bacio sono stato un idiota, hai ragione, avrei dovuto fermarla, non ci sono scuse. Se io fossi stato al tuo posto la gelosia mi avrebbe consumato e ti capisco. Sono rimasto fermo perché ero stupito, ti giuro, nient’altro. Non me ne frega niente di quel bacio, per me non significa nulla, l’unica cosa che conta sei tu e l’unica persona che voglio sei tu.
Disse lui guardandola come in cerca di una risposta, lei sospirò e abbassò lo sguardo.
-- Potrei perderti da un momento all’altro, ci sono così tante ragazze che potrebbero portarti via, più belle di me o più simpatiche di me.
Disse lei guardandolo negli occhi, lui scosse la testa accennando una risata e le prese entrambe le mani stringendole forte.
-- Faith, tu non mi perderai. Io sono innamorato di te, profondamente e con tutto me stesso. Ogni parte di me ama ogni cosa di te e nessuno può competere con questo. Non c’è una ragazza più bella o intelligente o simpatica di te, almeno non per me.
Disse lui accarezzandole il viso, lei lo guardò piangendo.
-- Stringimi.
Sussurrò e lui la racchiuse tra le sue braccia: forti, familiari e rassicuranti allo stesso tempo.
-- Shh, non piangere.
Disse lui accarezzandole dolcemente i capelli. Lei lo afferrò per la maglietta mentre con l’altra mano le cingeva il collo e lo attirava sulle proprie labbra. Quello fu uno dei baci più belli che Harry le avesse mai dato, così deciso e dolce allo stesso tempo, come a voler far sparire tutto il dolore e la rabbia.
-- Non vuoi ancora la pausa, giusto?
Chiese Harry staccandosi appena e guardandola, lei rise.
-- Scemo.
Disse sulle sue labbra prima di ricominciare a baciarlo.

*spazio autrice*
AGGIORNATO! tono ad essere puntuale ahahaha. un bacione a tutte
  
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