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Autore: _Giuls17_    07/11/2014    2 recensioni
Harry Potter più di una volta aveva commesso la scelta sbagliata, ma quel giorno del suo quinto anno aveva commesso il suo più grande errore. Sulle spalle portava il peso di due morti, di due persone che lo avevano amato, ma non aveva fatto il conto con il Signore Oscuro e l'arrivo di una strana ragazza all'interno dell'Ordine... Riuscirà a uccidere Voldemort? Ma la domanda che tartassa Harry, Draco, Ginny, Ron è... Chi è veramente Hermione Granger?!
C2: -Hermione dove sono i tuoi genitori?- […]
-Ginny sono morti.-
C4: “Lei per te è il vento della novità, ammettilo ti affascinano i suoi modi.”
C5: Poteva provare ad averla, anche solo per passatempo.
C6: “Si chiama attrazione, che nasconde l’amore.”
Io non sono innamorato.
“Non ancora.”
C7: “Forse anche lui ti amerà.”
Ci sono troppi “forse” nella mia vita.
C8: […]Draco, mi sto spezzando.
C12: -Non faccio altro che ferirti.-
-Ti stai impegnando davvero poco per non farlo.-
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Il Secondo Trio (Neville, Ginny, Luna), Il trio protagonista, Kreacher | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny, Harry/Hermione, Luna/Ron
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Da V libro alternativo
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Through the years
 
-Ginny.-
-Sì Harry?-
-James è pronto? Ci stanno aspettando tutti.-
-Sì, tu hai sistemato Albus?-
-Ti stiamo aspettando all’ingresso.- le urlò, tenendo il suo ultimo figlio in braccio.
Harry Potter sorrise al pensiero di sua moglie che sistemava il loro primogenito di gran corsa, solo per arrivare puntuale al party dei Malfoy.
Scosse la testa, se al suo primo anno gli avessero detto che sarebbe diventato il migliore amico di Draco Lucius Malfoy non ci avrebbe creduto, ma adesso, dopo molti anni dalla fine della scuola, le cose erano cambiate.
Non solo perché era diventato col tempo amico del biondo, ma perché il suddetto ragazzo che nella sua vita non aveva mai avuto una vera ragazza o che meglio si era sempre divertito a cambiarle, e abbastanza velocemente, era diventato monogamo, ma lui sapeva che il merito era di Hermione.
Poiché nonostante lei fosse stata smistata in una Casa diversa questo non li aveva fermati, ed ancora ricordava tutte quelle volte che lei era rientrata tardi nel dormitorio, o di quelle volte che lui stesso li aveva sorpresi in atteggiamenti poco casti in un aula della scuola.
Rise sotto i baffi e strinse ancora più forte suo figlio.
Anche lui si era dato da fare, aveva perso troppo tempo per colpa della guerra e non appena Ginny aveva finito gli studi l’aveva sposata, non sopportando di vivere un altro giorno senza lei, James era arrivato un anno dopo il loro matrimonio mentre Albus era stato una sorpresa.
-Sto arrivando.-
La voce di Ginny le scaldò il cuore, e scaldò la stessa Grimuld Place, si erano trasferiti lì perché per Harry non esisteva un posto migliore da definire casa: e nonostante i lavori di pulizia fossero durati mesi la casa aveva ripreso il suo antico splendore.
 
Sirius ti sarebbe piaciuta.
 
-Come sto?-
-Stai benissimo, amore.-
Ginny con l’avanzare dell’età era diventata favolosa, bella e audace, nonostante fosse una mamma a tempo pieno era riuscita a dedicarsi alla sua carriera, ad entrare come Cercatrice nei  Holyhead Harpies e lui era riuscito a diventare Auror.
-Hermione mi ucciderà. Siamo in ritardo e ci aveva chiesto di non esserlo, almeno oggi.-
-Ma dai.-
-Tu non l’hai vista in questi ultimi giorni, è nervosa.- disse Ginny, chiudendosi la porta di casa alle spalle.
-Forse Draco non la sta…- usò le virgolette per far intendere alla moglie, quella parola.
-Bè su questo non ti dovresti preoccupare.- rispose con un sorrisetto.
-Ah no?-
-No, perché lei lo definisce un Dio del Sesso.- sussurrò all’orecchio del marito, per poi prendere la sua mano e Smaterializzarsi, così che il Prescelto non avesse il tempo di rispondere o di porle altre domande, su cui lei non avrebbe risposto.
 
***
 
Hermione scese nuovamente le scale del Manor per accogliere gli altri ospiti. Non era la prima volta che lei e Draco davano quel tipo di feste, ma per la prima sentiva che c’era qualcosa di strano in tutto quello.
Il suo stesso ragazzo aveva talmente insistito per la sua realizzazione che lei non era riuscita a decidere quasi niente, o almeno, le erano toccati i dettagli più marginali e meno significati, mentre lo stesso Draco si era occupato di tutti i preparativi.
 
“Cosa che lui non fa mai.”
Si secca, lo ha sempre detto, ma non capisco perché questa volta deve essere diverso.
“Forse è il caso che anche tu parli con lui.”
Forse dopo.
 
-Ciao! Benvenuti!- esclamò rivolgendosi a Luna e a Neville, cercando di essere il più naturale possibile.
-Hermione ma stai una meraviglia!-
-Grazie, accomodatevi, sono tutti nel giardino, conoscete la strada!-
Dopo averli accompagnati per un breve tragitto girò a destra e osservò il suo riflesso in uno dei tanti specchi del corridoio.
Il vestito che aveva scelto le stava bene, era stretto alla vita ma ricadeva largo alla fine, le arriva poco prima delle ginocchia, e il suo color rosa confetto metteva in risalto la sua carnagione, i capelli li aveva lasciati liberi.
Sorrise a se stessa e si pizzicò le guance per farle arrossire, ma istintivamente si toccò la pancia, abbassò la mano subito dopo, non voleva che Draco la vedesse fare certe cose, così dopo aver riacquistato il controllo di se, decise di tornare ai suoi ospiti.
 
-Eccoti.-
-Ehi.-
Salutò il suo ragazzo con un breve bacio sulla bocca ma lui non la lasciò andare, posandole gentilmente una mano in mezzo alle spalle, nonostante stessero assieme da anni, lui più volte era stato chiaro: non sarebbe mai stato come Harry in pubblico, non sarebbe stato quel tipo di fidanzato. Estroverso.
Ma lei aveva acconsentito senza troppe discussioni, aveva imparato a conoscere Draco e le sue dimostrazioni d’affetto le andavano più che bene, sapeva chi era veramente il suo ragazzo e sapeva anche che non doveva dimostrarlo davanti ai suoi amici, le bastava che lo fosse con lei, anche se in privato.
Aveva presto il pacchetto completo, e non si era mai lamentata di quello.
-Dove sono i tuoi amici?- chiese, sussurrandole all’orecchio.
-Sono anche i tuoi amici.- sottolineò, come solo una Serpeverde avrebbe saputo fare.
-Sono sempre più convinto che il Cappello ti abbia messo nella Casa sbagliata.-
-Ahimè, ormai non possiamo farci niente.- disse, sorridendo a dei ragazzi che la stavano salutando.
-Draco perché c’è più gente del solito?-
-Cosa? Non eri tu quella che amava le grandi feste.-
-Sì, ma… Ginny!- urlò, staccandosi dal fidanzato per correre incontro alla rossa, a suo marito e ai suoi figli.
-Scusaci il ritardo, ma i piccoli.-
-Nessun problema, dammi pure Albus Harry, ci penso io.-
-Bene, vado dal tuo ragazzo.-
-Hermione, stai bene?-
-Devo parlarti.- sussurrò, trascinandosi l’amica dentro il Manor, il più velocemente possibile.
 
Posarono i bambini sul divano e si sistemarono in un angolo più appartato per parlare.
-Sei strana in questi giorni.-
-Sì, vedi…- iniziò a torturarsi le mani, portava quel segreto da qualche mese e nonostante Ginny l’avesse più volte esortata con quel genere di conversazioni non era ancora riuscita a dirlo.
-Hermione con me puoi parlare di tutto, sono la tua migliore amica, accidenti!-
-Sono incinta.-
-O.mio.dio!!!!-
-Zitta!- le mise velocemente una mano sulla bocca, per impedire che rovinasse tutto.
-Cosa c’è?-
-Draco non lo sa.-
-Cosa?!- esclamò ancora più infuriata del solito.
-Insomma… Io e lui ne abbiamo parlato tante volte, nonostante la scuola sia finita da più sei anni e io sia diventato un Medimago, lui non ha ancora ricevuto risposta per il posto di insegnate di pozioni… Ed era stato abbastanza chiaro, avrebbe voluto un bambino solo dopo che i nostri sogni si fossero realizzati.-
-Ma Hermione! Vivete nel lusso, per voi non dovrebbe essere un problema avere un bambino.-
-Non si tratta di soldi, si tratta di realizzare se stessi… Ho paura di deluderlo.-
-Credo che se il suo amore per te è vero, come io ritengo che sia, non la prenderà tanto male… Prima o poi dovrai dirglielo.- le strinse le mani, con apprensione.
-Sì, lo so. Lo noterebbe comunque.-
-Mamma, possiamo andare fuori?-
-Sì, James, ma stai attento a tuo fratello.-
-Dovremo uscire anche noi, Draco potrebbe insospettirsi.-
-Sì.-
Ginny prese Albus in braccio e lei li seguì a ruota, una volta fuori notò gli occhi curiosi del suo ragazzo ma rispose sorridendo per non destare alcun sospetto, le faceva male il cuore, aveva paura che tutto quello che avevano costruito così duramente potesse sfaldarsi da un momento all’altro.
 
-Bene, scusatemi ma vorrei dire due parole.-
Draco prese il bicchiere in mano e lo fece tintinnare piano, ottenendo l’attenzione di tutti i presenti.
-Sapete che io e la mia bellissima ragazza siamo soliti dare queste feste, ma stavolta c’è di più.- sorrise a se stesso e la stessa Hermione si sentì confusa.
-Era da molto che attendevo, ma finalmente ho ricevuto la notizia tanto attesa: Hogwarts mi ha chiesto di prendere il posto di Piton, come insegnante per l’anno entrante.-
Hermione sorrise e corse ad abbracciarlo, forse non sarebbe crollato tutto come lei aveva previsto, forse c’era ancora possibilità per loro.
-Sono così felice! Perché non me lo hai detto prima?-
-Volevo che fosse una sorpresa, come questo.- sussurrò, posando il bicchiere su uno dei tavoli del giardino, si tirò su i pantaloni, per mettersi in ginocchio davanti a lei.
Hermione sentì il suo cuore battere così velocemente che ebbe paura che potesse imploderle nel petto, e improvvisamente tutti i presenti smisero di applaudire e di parlare.
-Hermione… Sei entrata nella mia vita un giorno di otto anni fa, quando Spaccata ti sei presentata davanti alla casa di Potter, non ti conoscevo, per me eri solo una francese che aveva ficcato il naso in qualcosa che non le riguardava, in qualcosa di troppo grande, ma Hermione, tu mi hai permesso di vedere il mondo con occhi diversi.
Sei stata il mio vento della novità, quella persona o dovrei dire l’unica persona, che mi è entrata sotto la pelle, permettendosi di vedere quello che fino a quel momento mi ero perso.
Tu hai visto qualcosa in me, dove tutti vedevano odio, rabbia, devastazione, tu hai visto qualcosa che mi ha permesso di credere in me stesso, e la guerra non ci ha fermato, non mi ha fermato.
Ti avevo promesso che quando i nostri sogni si fossero realizzati io ti avrei chiesto qualcosa di importante, solo che questa scelta l’ho presa prima di ricevere quella lettera: mi sono detto perché aspettare? Perché non sposare l’unica donna che abbia mai amato e per la quale ho combattuto così duramente?
Così bè…- si fermò un attimo, estraendo dalla tasca una scatolina blu, fece scattare l’apertura ed Hermione rimase a bocca aperta, al suo interno un brillante luccicava solo per lei.
-Hermione Jane Granger, vuoi tu sposarmi?-
 
La ragazza si portò una mano al cuore, sentendo che non avrebbe potuto amare nessuno al di furori di lui, che loro si appartenevano.
-Solo… S… Io sono incita.- sussurrò, cercando di trovare le parole più giuste per dirlo.
-Tu… Davvero?-
Draco si alzò di colpo per stringerla tra le sue braccia, facendo sollevare da terra.
-Avremo un figlio!-
-Sei felice?- chiese titubante.
-Felice? Hermione, mi hai reso l’uomo più felice della terra! Ma prima devi rispondere alla mia domanda.-
-Pensavo di aver già risposta con “Sono incinta”, ma sì, Draco. Sì voglio sposarti!- premette le sue labbra contro quelle di lui, non riuscendo a contenere l’entusiasmo.
Draco prese l’anello dalla scatola e lentamente lo sistemò sul dito della sua futura moglie.
-Spero che ti piaccia.-
-Tu lo sai che questo anello è enorme, vero?- chiese, cercando di nascondere la sua risata.
-Bè… Ho preso il più grande che avevano, anche se…-
-Smettila!- gli prese il viso tra le mani, -Va più che bene! È anche troppo.-
-Per te niente sarà mai troppo, ma tu… Da quant’è che sei incinta?-
-Forse un paio di mesi.-
-E non me lo hai detto?-
Hermione chiuse brevemente gli occhi, sapeva che si stava mantenendo calmo solo perché erano davanti agli ospiti, ma conosceva il suo tono di voce, era seccato, con lei.
-Non volevo deluderti, sapevo che per te era più importante realizzare il tuo sogno e credevo che una gravidanza non desiderata potesse rovinare tutto.-
-Ascoltami bene, tu sei la cosa più importante della mia vita. È vero, ho sempre sostenuto che dovessimo realizzare i nostri sogni, ma non avrei mai potuto odiare colui che tu porti in grembo.- disse, carezzandole piano la pancia.
-Tu e questo bambino siete la mia famiglia.-
-Avevi detto che non saresti mai stato quel genere di fidanzato in pubblico, cosa ti succede oggi?-
-Credo che sia arrivato il momento di crescere, anche su quel versante.-
-Bè credo che possa andare bene.- sussurrò Hermione, baciandolo ancora, -E comunque sei bravo ad organizzare feste.-
-Doveva essere tutto perfetto.-
-E lo è.-
Draco sorrise e baciò ancora la sua futura moglie, rendendosi conto che finalmente la sua gioia più grande si era avverata: avrebbe avuto la sua famiglia.
Una famiglia da amare, una famiglia che avrebbe costruito con l’amore e l’apprensione e non con le bugie, i pregiudizi e gli inganni, una famiglia che fosse diversa dalla sua.
Una famiglia che lo amasse.
Guardò ancora una volta Hermione, aveva lottato per lei, forse qualche volta era caduto, ma lei non aveva mai mollato, lui non l’aveva mai mollata, ed anche se sapeva che qualche volte il dolore di quei giorni tornava a farle compagnia, lei non sarebbe più andata via: perché lui l’aiutava ogni volta a tornare.
Nonostante la guerra fosse finita, la loro piccola guerra personale ancora continuava, non avevano finito di lottare e forse mai lo avrebbero fatto, ma quel bambino li avrebbe aiutati ad andare avanti, a salvarsi ancora.
-Spero che sia femmina.-
-Come la vorresti chiamare?-
-Hope, mi piacerebbe chiamarla Hope, Draco.-
-Piace anche a me.- ispirò a fondo l’odore dei suoi capelli, sapevano ancora di quel profumo, quello che aveva scoperto una sera a Grimuld Place: era il suo vento della novità.
-Ti amo.-
-Ed io amo te, Draco.-




Ciao ragazzi, bè... Stavolta devo dirvi che siamo arrivati alla fine.
This is war, inizialmente non ero convinta di questa ff, forse perchè dopo The dark side, non credevo di riuscire a scrivere qualcosa di altrettanto bello su HP, forse perchè credevo di essermi bloccata.
Questo è il termine più giusto, mi sono bloccata e per molto tempo non sono riuscita a scrivere neanche una parola, poi ho ricevuto dei consigli meravigliosi da Barbarak, e sono riuscita ad andare avanti.
Cosa posso dirvi? Questa storia è stata il mio secondo vero tentativo di esprimere qualcosa, sia su questo sito, sia su HP.
Credo di esserci riuscita, o meglio lo spero, spero di avervi tramandato qualcosa anche in questo caso: noi qui parliamo di guerre, ma possono esistere guerre anche personali che devono essere sostenute sempre a testa alta e che l'aiuto delle persone che amiamo è la cosa più importante del mondo.
Spero che questo finale possa essere di vostro gradimento e spero che come me, siate soddisfatti.
Presto tornerò con una nuova storia, non vi libererete di me così facilmente: The other side, sarà questo il titolo al 90% potrebbe arrivare anche fra un paio di settimane!
Grazie quindi a tutti voi che mi siete rimasti vicino, non voglio fare nomi, non c'è nessuno che consodero più importante di un'altro, ma sappiate che tutti voi avete un posto nel cuore, perchè se scrivo, se riesco a sbollarmi, è solo per voi, per riuscire a trasmettere qualcosa, solo con le parole.
_Giuls17_
   
 
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