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Autore: Ladies_Of Night    24/10/2008    5 recensioni
Una giovane ragazza  senza nulla per cui valga la pena
vivere...
Un ragazzo con un segreto da nascondere,che la comunità non
accetterebbe..
Un incontro casuale causato dal destino.
Un nuovo modo di vivere da accettare per Bella.
Una vita dove non puoi tornare indietro.
Ma quel ragazzo la potrà aiutare?
Prima assoluta Fan Fiction della formidabile coppia Marty-Kikka.
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: Alternate Universe (AU), What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Cappy oook twilight2

Era ormai mattina, e con essa arrivò anche il mio primo giorno scolastico.

Se avessi potuto, ne avrei fatto a meno.

Ogni occhio era puntato su di me, forse perché ero una nuova alunna, forse per il mio aspetto.

La mia carnagione, già candida naturalmente, aveva preso una nota ancora più nivea e smunta, resa ancora più evidente dai miei capelli folti e scuri che ricadevano ribelli sulle spalle, e dagli occhi marroni cerchiati da profonde occhiaie.

Probabilmente mi osservavano perché ero orribile.

 Ero una novità tremenda, ma non mi interessava: volevo solo essere lasciata sola.

Sola con me stessa e le mie colpe.

 Il mio aspetto sembrava aiutarmi.

Le prime lezioni -quelle che intercedevano la pausa pranzo- passarono abbastanza veloci e senza troppi imbarazzi.

O almeno, solo quelli delle presentazioni; avevo un banco mio, non avevo compagni -essendo l’anno già iniziato e tutti i posti assegnati- e ovunque mi voltassi vedevo sguardi curiosi e sentivo mormorii.

Arrivò l'ora di pranzo e allora, lì, tutto degenerò.

Mi sedetti all'unico tavolo libero e isolato della mensa, ogni sguardo era rivolto verso di me,quando sentii distintamente una frase che mi spiazzò:

-Si dice abbia ucciso la madre. Poi per sfuggire alla polizia è venuta qui...-.

Era questo che i miei nuovi compagni pensavano di me:che ero un’ assassina.

Mi alzai.

 Non potevo reggere un'altra parola di più, ma non potei fare neppure un passo che una ragazza, di forse due anni meno di me, mi urtò spingendomi a terra.

Chiusi gli occhi e aspettai di sentire il freddo pavimento di marmo della stanza, ma invece non lo sentii.

Invece del freddo del pavimento sentii un brivido, che però mi piacque, e una mano che mi sorreggeva. 

La ragazza che mi aveva urtato aveva gli occhi sgranati e la bocca aperta, lo sguardo fisso su qualcosa, o qualcuno...

Seguii il suo sguardo e quello che vidi mi lasciò di stucco: un ragazzo dai capelli ramati, alto e dalla pelle eterea, stava fissando malevolo la ragazza in questione, e teneva me con un braccio per evitare che cadessi.

L'intera aula e -mi parve-, l'intero edificio era ammutolito e attendeva uno sviluppo.

Anch'io attendevo.

La piccola bionda,spaurita, indietreggiò lentamente fino a tornare al proprio tavolo.

 Io mi alzai, ma indebolita dai giorni in cui non mangiavo e dall'emozione, stetti per ricadere se non fosse stato per il mio pronto soccorritore che mi riafferrò e mi condusse in un corridoio attiguo.

Lo fissai durante tutto il tragitto.

 I capelli lucidi, ramati -che avevo già notato prima- erano lunghi fino alle spalle larghe dove cadevano dolci, e qualche ciuffo copriva la fronte e gli occhi, che scorsi essere d'un d'oro intenso.

Anche se fu solo un attimo mi persi in quell'ambra...

Il corpo era slanciato, flessuoso -sembrava la raffigurazione di un adone- la pelle –che a tratti si mostrava da sotto i vestiti- era bianca molto più della mia.

Sembrava quasi emanare luce propria, circondata da un alone di candore.

Lo stavo studiando tanto attentamente, da non notare che il mio sguardo era ricambiato e quando, sollevandolo per rivedere i suoi occhi, me li ritrovai puntati addosso, avvampai.

Lui, il mio misterioso e bellissimo salvatore, non sembrò gradire quel mio imbarazzo ma il motivo mi restò oscuro.

Dopo uno sguardo storto, che mi raggelò, mi chiese:

-Come stai?Sembri pallida...-

La sua voce, melodiosa, s’insinuò in me e riempì completamente la mia mente...

Ne fui assorbita e la mia voce divenne troppo timorosa di venir paragonata a una tale musica.

Quando la ritrovai -con ancora lo sguardo nel suo- riuscii a dire poche parole:

-Sì- annuii -Sto bene. Grazie per avermi aiutata.-

Chiesta quella che sembrava la sua unica premura, fece un leggero inchino –cosa che mi stupì- e si allontanò con passo felpato e veloce, come se non stesse realmente camminando.

 

 

 

 

 

Continua...

 

 

Ed eccoci qui, per presentarvi il primo vero capitolo della nostra Fan Fiction.

Siamo onorate e lusingate di aver ricevuto pareri stupendi, da altrettanto stupende lettrici.

Speriamo che anche questo capitolo sia stato di vostro gradimento!

E ora, via ai ringraziamenti:

Rowen Cullen:
Grazie per lo splendido commento! Siamo felici che l'inizio ti abbia già incuriosita. Mi raccomando, non perderti il prossimo cappy...e gli altri a venire: saranno sorprendenti! Baci^^

Honey Evans:
Siamo felici che la trama ti abbia incuriosita. Speriamo che anche questo cappy ti sia piaciuto: facci sapere!! A presto^^

Avril96:
Grazie del bel commento! Speriamo che il primo cappy ti abbia incuriosita ancora di più! Faccelo sapere, mi raccomando!Kiss!



E un grazie speciale è riservato a chi ha messo la storia tra i preferiti, e cioè:


 - Amo90
 -
avril96
 -
egypta
 -
Honey Evans
-
ka chan
 -
Princesseelisil
-
Shona

 

Un bacio ancora. Ricordiamo, però, che questa storia è una Fan Fiction a quattro mani, e non un assolo XD!

 

Kiss e a presto^^

 

 

 

 

-Kikka e Marty-
  
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