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Autore: cliffordsarms    12/11/2014    2 recensioni
Le amicizie sbagliate possono far finire in strane cerchie, ma se non fosse solo un’amicizia?
Se finalmente avessero trovato il pezzo mancante che li completa?
Per amore ci si può far trascinare in situazioni che mai si vorrebbero affrontare?
Una “good girl” può diventare una “bad girl”?
O sarà solo una maschera?
Se sì, in quale delle due situazioni si è veramente se stessi?
"'Cause good girls are bad girls that haven't been caught."
[TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=1f6YmP-zVoY]
Genere: Drammatico, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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A Love Like War
 
So honey now,
Take me into your loving arms,
Kiss me under the light of a thousand stars,
Place your head on my beating heart,
I'm thinking out loud,
That maybe we found love right where we are.
 
Stranamente quel giorno non pioveva. Stranamente quel giorno a Londra non c’era quasi nessuno per le strade. Stranamente Clary aveva un sorriso sul viso che le andava da un orecchio all’altro, fino a farle tutto il giro della testa. Stranamente anche Luke aveva un sorriso enorme stampato sulle labbra. E, ancora più stranamente, anche Michael ne sfoggiava uno.
Clary era stesa al molo, con la testa appoggiata sulle cosce di Luke, che le accarezzava i capelli mentre teneva le gambe penzoloni, con i piedi che sfioravano la superficie dell’acqua. Le stava raccontando della sera precedente, dell’appuntamento con Hilary, le diceva che si erano messi insieme, che si trovava davvero bene con lei, che aveva trovato quella giusta, che lo rendeva veramente felice. La castana sorrideva anche per questo: era felice che il suo migliore amico avesse trovato anche lui qualcuna che lo rendesse felice come Michael faceva con lei.
Pensava quindi alla sera precedente, pensava a Michael, alle sensazioni che le aveva fatto provare. Credeva che lui fosse veramente cambiato, che avessero davvero trovato un punto d’incontro. Entrambi avevano avuto una certa influenza sull’altro.
Michael l’aveva resa un po’ più sicura di sé, un po’ più libera, spensierata, un po’ più impulsiva; l’aveva resa un po’ meno fissata con le regole, l’aveva resa un po’ più ribelle, forse l’aveva resa un po’ più viva.
Mentre lei aveva fatto l’opposto: lo aveva fatto rigare un po’ più dritto, lo aveva reso un po’ meno ribelle, un po’ meno egoista e un po’ meno meschino. Le persone non avevano più paura di lui, mentre avevano iniziato a rispettare di più Clary e Luke.
E mentre i due migliori amici erano al loro laghetto a fumare qualche sigaretta, Michael stava steso sul suo letto a pensare alla sera precedente. Aveva fatto l’amore con Clary, non aveva fumato e non era ubriaco, eppure l’aveva fatto. Si sentiva strano, ma si sentiva bene. Non sentiva di aver fatto un errore, era la cosa giusta, perché si era accorto di provare qualcosa per quella ragazzina che all’inizio tanto detestava.
“È quella giusta, sono sicuro.” pensava. E mentre faceva l’ultimo tiro dalla sigaretta, ripensava a quella canzone che avevano ascoltato sul treno mentre andavano in discoteca. Era della loro band preferita, o meglio, una delle tante, la musica era sicuramente una cosa su cui si erano trovati veramente d’accordo.
Michael decise che quella sarebbe stata la loro canzone, perché li rispecchiava veramente, sembrava che gli All Time Low e Vic Fuentes dei Pierce The Veil l’avessero scritta appositamente per loro, perché “A Love Like War” erano effettivamente loro, il loro era “un amore come una guerra” perché nonostante si fossero ormai trovati, nonostante non si odiassero più, si trovavano spesso a discutere per poi concludere il tutto con un abbraccio sincero, che ora si sarebbe sicuramente trasformato in un bacio.
Aveva le cuffie e assaporava strofa per strofa la loro storia e ritrovava loro due in ognuna.
Make a wish on our sorry little hearts,
Have a smoke, pour a drink, steal a kiss in the dark,
Fingernails on my skin like the teeth of a shark,
I'm intoxicated by the lie.
Come quella sera precedente, in cui l’aveva attirato in bagno e l’aveva baciato, lui l’aveva spinta contro la parete e lei gli aveva stretto la maglietta. Come lui che era riuscito a convincerla a bere e a fumare. Come loro due che avevano fatto una specie di giuramento dopo quella sera. E all’inizio a lui era sembrato puro divertimento, poi però aveva capito che non era solo quello, non era stato solo sesso.
In the chill of your stare I am painfully lost
Like a deer in the lights of an oncoming bus,
For the thrill of your touch I will shamefully lust,
As you tell me we're nothing but trouble.
Perché quella sera, lei lo aveva guardato maliziosamente e non se n’era nemmeno accorto, se n’era reso conto solo in quel momento, mentre tutte le immagini gli passavano davanti agli occhi. E lei gliel’aveva sussurrato, gliel’aveva detto nell’orecchio, mentre erano in bagno. Gli aveva soffiato nell’orecchio «Siamo un casino.». Ma l’aveva capito solo in quel momento cosa volesse veramente dire. Lei intendeva che erano uno splendido “casino”, perché lei era il “casino” più splendido che a Michael potesse mai capitare e viceversa.
Heart's on fire tonight,
Feel my bones ignite,
Feels like war, war,
We go together or we don't go down at all.
E proprio quella sera i loro cuori si erano infiammati. O meglio, quello di Michael aveva iniziato a bruciargli nel petto e aveva potuto sentire lo scricchiolare delle fiamme che si avvolgevano attorno alle sue ossa. Mentre Clary lo doveva sentire da chissà quanto tempo e lui se lo chiedeva da quando andasse avanti quella storia per lei. Ormai sarebbero stati insieme sempre, ormai lui aveva capito che se avesse mai avuto bisogno di qualcuno che lo consolasse, qualcuno con cui sfogarsi, lei ci sarebbe stata, non l’avrebbe mai lasciato affondare da solo. E lui si sarebbe sforzato, come in quell’ultimo mese, di fare lo stesso per lei.
Fail-safe trigger, lock-down call,
Wipe the dry clean-slate, quick, sound the alarm,
No escape from the truth and the weight of it all,
I am caught in the web of a lie.
Lei gli aveva come sparato e l’aveva colpito dritto nel petto. Aveva scoperto tutte le sue carte, gli aveva fatto quasi confessare, quella sera, di essere innamorato di lei anche se non se n’era mai accorto. “Innamorato…” pensava Michael. Gli sembrava quasi esagerato, gli faceva quasi paura. Si sentiva parte di una bugia, ma ormai era finita. La bugia l’aveva vissuta per un mese, la bugia era che lui la odiasse, perché “Quando la volpe non arriva all’uva, dice che è acerba.”. Perché lui credeva di essere troppo poco per lei, perciò dire di odiarla era l’unico modo, forse, per non sentire quel dolore che avrebbe preferito non provare, ma che, infatti, non aveva provato.
And the bitch of it all is that I'm running from
The desire of the people to whom I belong,
At the end of the day you can tell me I'm wrong,
'Cause you went to all of this trouble.
Lui all’inizio, effettivamente – e più ci pensava e più ne era sicuro –, aveva cercato di scappare da tutto quello. Sembrava che volesse fuggire da lei, quando aveva iniziato ad allontanarla, quando aveva cercato di autoconvincersi che la odiasse. Si era ricordato di quella volta che le aveva detto che avrebbe preferito essere solo alle volte, che lei era troppo per lui e non capiva come potesse essergli amica; lei con tutta la calma del mondo, si era avvicinata, l’aveva abbracciato e gli aveva detto – testuali parole – «Ti sbagli, – e aveva sorriso, facendogli perdere un battito – se fosse stato davvero così, non mi sarei infilata in mezzo a tutto il casino che sei, non credi?» e gli aveva scoccato un bacio sulla guancia.
Is this the end of us or just it means to start again?
E quell’ultima frase l’aveva definitivamente convinto che, qualunque cosa fosse successa, avrebbero anche potuto litigare a morte, sarebbero sempre tornati indietro, si sarebbero sempre tornati a prendere, avrebbero ricominciato come dall’inizio. Conoscendo Clary la scena che si sarebbe potuta presentare sarebbe stata lui che fuma una sigaretta e lei che si avvicina, porgendogli la mano e dicendogli «Io sono Clary.» con un sorriso, come la prima volta che si erano conosciuti, come quella volta sulle scale.
Aveva capito che lei, la piccola, dolce e ingenua Clary ci era già arrivata al fatto che quella potesse essere la loro canzone. “E brava la mia ragazzina!” pensava. Decise quindi di imparare a suonarla e, quel pomeriggio, quando si sarebbero visti, gliel’avrebbe suonata. Si mise perciò d’impegno e cercò gli accordi, rinfrescando un po’ la sua memoria e ricominciando a sciogliere le dita lungo il manico della chitarra.
D’un tratto qualcuno bussò alla porta e, mentre Michael si domandava chi potesse essere, guardò l’ora sul cellulare. Perciò aprì e Clary gli si parò davanti. Collegò poi le due cose: lei sarebbe dovuta andare da lui per poi uscire e lui… beh, lui era ancora in mutande.
Lei rise, squadrandolo, poi gli si avvicinò e gli lasciò un bacio sulle labbra. Entrò quindi in casa e si sedette sul letto sfatto.
«V-vado a vestirmi, scusami, ho perso la cognizione del tempo. Sai stavo suonando e-» iniziò a giustificarsi, passandosi la mano sulla nuca come tutte le volte che s’imbarazzava.
«Cosa suonavi?» lo interruppe lei, con un enorme sorriso stampato sul viso. Lui arrossì leggermente e le fece segno che le avrebbe fatto sentire dopo.
Si andò perciò a preparare, mentre Clary rifece quel letto che sembrava non venisse rifatto da millenni, non era nemmeno sicura che nell’ultimo anno lui avesse cambiato le lenzuola. Quando si voltò per risedersi sul materasso notò la quantità infinita di stoviglie sporche nel lavandino e per poco non ebbe un mancamento.
“Possibile che sia messo così male?” pensava. Perciò iniziò a sistemare anche i piatti sporchi, li lavò, li asciugò e cercò di mettere un po’ d’ordine in tutto quel disastro che era casa di Michael.
Mentre metteva a posto le ultime cose nell’angolo cottura si accorse del ragazzo dai capelli verdi, che si era appoggiato allo stipite della porta del bagno e la osservava, con le braccia conserte e un’espressione divertita in volto.
«Sei proprio la migliore.» disse avvicinandosi a lei, per poi stringerla in un abbraccio e lasciarle un bacio sulla testa. Lei si mise in punta di piedi e gli lasciò un bacio sulle labbra. Lui avrebbe voluto approfondire quel bacio ma Clary si allontanò e poggiò le mani sulle sue spalle.
«Allora, che stavi suonando prima?» la curiosità la stava uccidendo. Chissà che avesse capito che, quella canzone che gli aveva fatto ascoltare sul treno, sarebbe stata perfetta come loro canzone.
Michael la prese per mano e le chiese di sedersi comoda sul letto. Prese quindi la chitarra e iniziò a suonare i primi accordi della loro canzone. Subito lei la riconobbe e sorrise enormemente, mentre gli occhi le si facevano leggermente lucidi e le si creava un rossore sulle guance. L’accompagnò nell’intonare le parole della canzone, nonostante non fosse tutto questo gran che nel canto.
Quando terminarono, aspettò che lui appoggiasse lo strumento al lato del letto e poi gli lanciò le braccia al collo, facendolo stendere sul letto e baciandolo ripetutamente. Rimasero fermi a guardare il soffitto per un po’, lei con la testa sul suo petto, mentre sentiva il suo cuore palpitare nella gabbia toracica, mentre lui le accarezzava i capelli.
Ogni tanto le sussurrava cose dolci all’orecchio, cose che Clary non si sarebbe mai aspettata di sentire uscire dalla bocca di Michael. Non poteva davvero credere che Michael Gordon Clifford, quel ragazzo scorbutico e asociale che faceva paura a tutti, potesse davvero avere del romanticismo in corpo.
«Clary?» chiamò lui d’un tratto, smettendo di accarezzarle i capelli e abbassando un po’ la testa, cercando di guardarla negli occhi.
«Michael?» rispose lei ironica, alzando la testa e notando l’espressione seria sul viso del ragazzo dai capelli verdi.
«Ma… quindi… cioè… io e te… noi, insomma… s-stiamo insieme? Non ho idea di come funzionino queste cose io, non vorrei aver frainteso, non vorrei aver pensato a tutto troppo in fretta, non vorrei che magari tu non la pensi così, che mi sia immaginato tutto. Perché, sai, non sono abituato a questo tipo di cose e poi all’inizio, insomma, sembrava ci odiassimo e ora, beh ora siamo fidanzati, giusto? Cioè la nostra storia è un po’ come la canzone, sai no, il nostro è un po’ un amore come una guerra e magari sono saltato a conclusioni affrettate. Insomma, tu mi piaci davvero, non vorrei dire cazzate ma credo di essermi innamorato di te e, non lo so, ho paura di perderti o che tu un giorno te ne vada ed io rimanga da solo con i topi di questo magazzino grigio e puzzolente. Insomma, non lasciarmi, okay? Te lo chiedo per favore, perché io senza di te non so come fare, mi hai cambiato, in meglio, s’intende, mi ha reso migliore perché ormai la parte migliore di me sei tu e non smetterò mai di ringraziarti per questo.» si fermò per riprendere fiato, tutte quelle cose dette senza mai prendere un respiro, mentre le sue guance si facevano più rosse che mai. Clary si lasciò sfuggire un risolino, non aveva mai visto Michael così tanto in imbarazzo.
«Mikey, non me ne vado, lo prometto. Non potrei mai lasciarti da solo, okay? Anch’io credo di essermi innamorata di te ormai e non potrei andare avanti senza di te al mio fianco.» concluse piano, per poi baciarlo.
Tornarono poi entrambi a fissare il soffitto, con due enormi sorrisi stampati in volto.

 
Notes
I’M BAAAAAACK, BITCHEEESSSS
Salve tutti! Come state? Sono stata estremamente puntuale questa settimana, visto? Come sono brava!
Se qualcuno mi segue su Twitter/Instagram/Tumblr saprà già ciò che sto per dire, ma per chi non lo sapesse, la cara cliffordsarms – aka io, lol – andrà al concerto degli All Time Low a marzo. Sono super contenta, anche se ancora non realizzo, davvero! Il 2015 sarà un anno meraviglioso per me, a gennaio andrò al concerto di Ed Sheeran qui a Milano, a marzo dagli All Time Low e a maggio dai nostri amati 5 Seconds of Summer. Se qualcuna di voi va a uno di questi concerti, o anche a tutti perché no, sarò felice di incontrare chiunque abbia voglia! Fatemi sapere in una recensioncina tanto carina, che amo leggere i vostri pareri e, ultimamente, non recensite in molte, vi pregherei di farlo perché ci tengo davvero un sacco a sapere cosa pensate di questa storia.
Secondo la mia mente bacata, mancano solo due capitoli per la fine di questa FanFic. Eh già, anche She Hasn’t Been Caught giungerà a una fine. Ma non preoccupatevi perché mi metterò subito a lavorare alla prossima storia che sarà su Calum e Ashton, visto che questa era su Michael e Luke. Non vi anticipo nulla, perché prima di caricarla ho una OS in sospeso che vorrei finire, è sugli All Time Low, ma spero che le mie lettrici più fedeli passino anche di lì!
Parlando di questo capitolo: troviamo un Michael super dolce qui, ve lo sareste mai aspettato? Spero vivamente di avervi sorpreso!
Non c’è molto da dire, se non che il testo della canzone è A Love Like War” degli All Time Low, che è una delle canzoni di questo capitolo. L’altra è invece Thinking Out Loud” di Ed Sheeran.
Queste canzoni sono tutte in una playlist di Spotify che ho aggiornato mano a mano durante il corso della storia, ci sono tutte le canzoni, capitolo per capitolo, vi lascio sotto il link (che se poi mi ricorderò metterò anche nella descrizione della storia lol) e comunque alla fine di questo sproloquio infinito vi lascio la tracklist, così se avete voglia di ascoltarla e non avete Spotify saprete tutte le canzoni che mi hanno accompagnata nella stesura di questa storia e che hanno accompagnato i protagonisti nella storia stessa. V’invito comunque a seguirla, o a darci un’occhiata ;)
Credo di aver detto tutto… sì, dai!
Lasciatemi qualche recensione, mi raccomando!
Alla prossima,
@cliffordsarms
 
She Hasn’t Been Caught Soundtrack Tracklist
  • Pieces – Sum 41
  • Perhaps Vampires Is A Bit Strong But – Arctic Monkeys
  • Kryptonite – 3 Doors Down
  • Your Forgiveness – An Honest Year
  • Girls – The 1975
  • Bulletproof Heart – My Chemical Romance
  • Walls – All Time Low
  • Remembering Sunday – All Time Low
  • Lost In Stereo – All Time Low
  • Do You Want Me (Dead?) – All Time Low
  • Good Girls – 5 Seconds of Summer
  • Thinking Out Loud – Ed Sheeran
  • A Love Like War – All Time Low feat. Vic Fuentes (Pierce the Veil)
  
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