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Autore: OneDirectionFansForever    15/11/2014    0 recensioni
-“Mi ha chiamato tuo fratello.Cazzo dimmi che non è vero!Dimmelo…Sto quasi arrivando,tieni duro…c’è la farai!”
-“Dio mi manchi”
-“Oggi è esattamente un anno.Mi dicesti:ci vediamo domani…. Sto ancora aspettando”
-"Ti aiuterò a dimenticarlo"
-"Nessuno mi può aiutare. Perchè nessuno può provare quello che io sento in questo estante.E' come se fossi vuota.Non voglio nessuno tanto meno l'aiuto di qualcuno"
-"Non mi importa,voglio stare vicino a te"
-"Voglio stare sola.Vaffanculo"
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Harry Styles, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta
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Capitolo 2



Conosci quella sensazione?
Quando stai solo aspettando di tornare a casa, in camera tua a chiudere la porta, buttarti sul letto. Soltanto lasciar fuori tutto quello che hai dentro, che hai tenuto tutto il giorno. Quella sensazione di disperazione.
Sei stanco.
Stanco di tutto, stanco di niente.
Vuoi solo che qualcuno stia lì e che ti dica che va bene. Ma non ci sarà nessuno. Lo sai che devi essere forte per te stesso, perché nessuno può aggiustarti. Ma sei stanco, stanco di essere forte. Per una volta vuoi solo che sia facile. Che sia semplice. Essere aiutato. Essere salvato. Ma sai che non succederà. Ma stai ancora aspettando, ancora desiderando. E stai tenendo duro, e stai combattendo con le lacrime agli occhi. Stai combattendo.Era sul letto, aveva le cuffie con il massimo volume e intanto scriveva,sdraiata sul letto,sentiva il so cuore battere;era un suono triste e chissà quante volte hai pianto chiusa in camera,quante volte avresti voluto spaccare tutto,e chissà quante volte ha avuto la forza di rialzarsi.
Oh, quanto mi manchi.
Non puoi capire quanto vorrei stringerti ora, che sono sola, nel letto, tra queste lenzuola che sentono ancora del tuo profumo.
Quanto vorrei baciarti, te li ricordi i miei baci? Quando mi avvicinavo alle tue labbra e ridevo, non capisco ancora il perché lo facessi.
Ti ricordi quando venivo da te o tu da me e giocavamo come due bambini? Quando magari facevamo la lotta sul letto, e tu mi lasciavi sempre vincere, e dopo crollavamo sul letto dalla stanchezza, ti accarezzavo i capelli, dimmi, questo te lo ricordi?
Ti ricordi quando avevamo litigato e in poco tempo ero venuta da te?
Ricordi che avevamo entrambi gli occhi gonfi dal pianto?
Dimmi, tu ricordi tutto questo?
A volte almeno ti manco? A volte mi pensi, quando magari è sera e sei nel letto che fissi il vuoto?
Dov’è finito quel noi?
Ti sto facendo troppe domande, so già la risposta, non ti manco, nemmeno un pochino. Che mi pensi è una stronzata, lo so che ormai non sono più nei tuoi pensieri.
La cosa che mi sconvolge più di tutte è che il tempo passa, sono passati mesi, tanti, troppi mesi, ma nonostante questo l’effetto che mi fa il tuo sorriso è sempre lo stesso.
E comunque, se te lo stessi chiedendo, tu mi manchi, e non ti penso qualche volta, sei il mio pensiero fisso, e so che non dovrei dire tutto questo, so che non dovrei pensare a te, a noi, a ciò che è rimasto, ma a volte, nemmeno me ne rendo conto.
Non immagini, no, non immagini quanto possa fare male la tua assenza, è qualcosa che mi sta spezzando lentamente dentro, ci siamo io e te, tu che mi vuoi bene, ed io che ti amo, e mentre scrivo queste parole, sento il mio cuore spezzarsi, ancora.
Ovvio che non sto passando la vita sul divano a disperarmi per te. Lo faccio sul letto che è più comodo. Scriveva citazioni sulle sue pagine.
Sembrava solo stanca della giornata a scuola, sembrava solo rilassato, ma felice! E bene sì, l'apparenza inganna. Avvicinandosi a lei ci si poteva, benissimo, accorgere dei suoi occhi, siiii i suoi (bellissimi) occhi che brillavano, dentro sembrava che ci fosse un torrente bloccato da un muro, e quel muro erano le palpebre che si socchiudevano lentamente per alleviare il dolore negli occhi. Il torrente non si straripava all'inizio, perché con gola, polmoni e cuore tratteneva tutto. Buttò un sospiro, una lacrima pian piano, silenziosamente, attraversò la sua dolce guancia e poi, mentre lei faceva finta di stare bene, tratteneva gli altri mille torrenti, ormai straripati. Viaggiando fra i suoi occhi castani, intravidi una cascata, siiii una cascata, una bellissima e sofferente cascata dentro i suoi occhi, urla silenziose nella sua mente e parole sussurrate fra se, nessuno poteva mai capirla ed era proprio quello il suo scopo...! Dopo un pò, strofinò la mano sotto gli occhi per pulirsi dal trucco colato e per asciugarsi dalle lacrime. Sorrise, e beh, un sorriso dopo lo scorrere di un torrente come quelli, diciamo che sia a dir poco MERAVIGLIOSO.
Piena di persona che l'amano, ma lei si sente sola. Non riesce, nemmeno, lei a spiegarselo. Era così fragile, confusa, autodistruttiva. La mattina andando verso scuola a piedi, non gli importa se non sentiva le macchine dietro di lei; in quei dieci minuti doveva ascoltare la musica e se era proprio necessario scoppiare davanti a tutti, scoppiava. Quella ragazza così "fragile, confusa e autodistruttiva" sono io.Mentre intanto per liberarmi dei miei pensieri decido di uscire e di prendere aria; quando mi guardo attorno, sono così invidiosa delle coppie che possono stare senza alcun problema insieme, che possono baciarsi per strada, tenersi per mano..
 Quando vedo due persone che si baciano per strada ho sempre due reazioni: la prima è "Aww che carini che bello l'amore lalalalal" , la seconda è "levatevi dal cazzo e smettetela di baciarvi, stronzi". Che sia dovuto al fatto che non ho uno straccio di vita sentimentale da tempo immemore?
Appena tornata da Londra posso dire di aver trovato la mia casa.



È proprio lì, in quella città immersa nel verde da una parte e palazzi enormi dall’altra che ti verrebbe il torcicollo per guardarli tutti.
Una città che non si spegne mai, sempre di fretta senza avere nemmeno il tempo per mangiare ma sempre con il sorriso sulle labbra al solo rivolgerti la parola.
Una città con diversi volti, diverse culture, diverse religioni ma con il senso dell’organizzazione ma principalmente dell’educazione.
Una città che ti schiaccia appena arrivata ma ti vengono le lacrime dovendola lasciare.
Un amore a prima vista.
Un amore immenso.
Che poi Londra é una città viva, trasmette armonia, te fa sentì felice, spensierato, te da una sensazione de libertà e de allegria che a me personalmente nessun’altra città m’é mai riuscita a dare.
Girare pe’ quei mercati, sentire quegli odori, vedere cose bellissime, assaggiare, assaggiare e ancora assaggiare tantissime cose particolari, schifose, ma particolari.
Incontrà personaggi strani pe’ é strade, visitare locali underground con musica rock e country, setacciare da cima a fondo Camden, di cui io oramai so’ follemente innamorato, girare pe’ Londra in taxi alle tre di notte, bere della birra buonissima che in confronto quella italiana fa veramente schifo, girare pe’ quelle strade fantastiche dove sembra de trovasse in un altra epoca, comprare dai negozi che, fino a quel momento avevo visto solo su internet…
E niente , Londra é magia, fa sentire vivi.
E presa dai miei pensieri non mi rendo conto che sono a pochi centimetri di distanza da un ragazzo..
Al quanto misterioso.

Ciao,ragazze rieccomi qui con un altro capitolo...devo dire che sto facendo questa ragazza come una disperata ahhaha ma in effetti l'amore fa questo e anche di peggio;anche se puo sembrare impossibile.
Appena potrò scriverò il nuovo capitolo anche se ho tante interrogazione e compiti :(
Vi saluto ciao raga <3

   
 
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