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Autore: JustABitchOnAStroll    15/11/2014    2 recensioni
- Fatti da parte. - fece gelido il tesoriere
- Tch, sai benissimo che non mi fai un cazzo di paura bastardo. - replicò Hidan, reggendo lo sguardo killer che gli veniva rivolto.
Sinceramente non avevo voglia di vedere un'altra delle loro liti... Erano così prevedibili che potevo praticamente fare la telecronaca...
1. Hidan dice qualcosa di incredibilmente poco intelligente
2. Kakuzu si incazza per aver sentito la suddetta cosa poco intelligente
3. Hidan ribatte
4. Kakuzu si incazza ancora di più ma cerca di trattenersi per non rallentare la missione
5. Hidan continua a dispetto del pericolo che incombe su di lui.
6. Kakuzu non riesce più a trattenersi e, o lo uccide, o gli stacca la testa, o lo fa a pezzi e lo lascia indietro.
Ed eravamo allo stadio quattro per ora.
_:_:_:_:_:_:_:_:_:_:_:_:_:_:_:_:_:
- Kakuzu e Hidan... - provai a ripetere - Posso chiamarti Kuzu? -
Hidan scoppiò a ridere, tenendosi lo stomaco.
- Non se ne parla nemmeno. - replicò
_________________________
Salve gente!
Piccola precisazione, l'OC presente in questa storia si chiama Haiiro, è lo stesso della mia long " Love is truly blind " ( questa storia si inserirebbe nella long, ma è una specie di " avventura a parte " XD )
Detto questo...
Ciauuuu!
Enjoy!
Alice_
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hidan, Kakuzu, Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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A child's play cap 4 Sinceramente non sapevo cosa fosse peggio...
Il fatto che Hidan da bambino fosse pure peggio di com'era di solito oppure il fatto che nemmeno Kakuzu sapesse che cazzo stava succedendo?
- Oi -
Mi passai una mano in faccia, alzando pigramente lo sguardo, fino a posarlo sul volto di Hidan - Cazzo vuoi? -
Sì, non avevo dormito una beata minchia per colpa sua.
Non aveva avuto sonno fino a qualcosa come le tre di notte e mi aveva obbigato a star sveglia con ogni genere di scherzi.
E per " ogni genere ", intendo sul serio ogni genere.
Ringraziavo Jashin di essermi svegliata in tempo per evitarmi una tinta ( che probabilmente non sarebbe più andata via ).
Dove l'aveva presa poi?
Boh, forse tra i prodotti per il legno di Sasori... Mah.
Era stata una delle notti più lunghe della mia vita.
- Ho fame - fu la risposta alla mia domanda, accompagnata da un sorriso talmente angelico che dovetti sbattere a più riprese le palpebre per assicurarmi che fosse effettivamente Hidan che lo stava facendo.
- Vai a prenderti qualcosa - borbottai, ritornando alla mia posizione originaria.
Ossia un patetico accrocchio appoggiato a peso morto sulle radici di un albero.
- Ma non so dove devo andare! - mi guardò malissimo, per poi incrociare le braccia sul petto - Alzati bastarda! -
Mi limitai a fulminarlo a mia volta - Ma non sparar cagate, Hidan! Sei andato cinque minuti fa a prendere da bere! Se proprio vuoi rompermi i coglioni pretendo un modo un pelo più intelligente - ghignai.
- Ma mi annoio! Non sei nemmeno divertente cazzo! - si lasciò cadere a terra, mettendo il broncio e guardando un qualche punto alla mia destra.
- Che moccioso che sei. E io che ti credevo insopportabile da adulto... - richiusi gli occhi, sperando in un qualche miracolo che lo facesse stare zitto.
- Ehi! - urlò indignato - Come fai a saperlo tu poi?! Sei talmente brutta che un figo come me non ti degnerebbe nemmeno di uno sguardo! -
Inarcai un sopracciglio, combattendo a viva forza contro l'impulso di mettermi a ridere come una povera scema - Allora se sono tanto brutta e antipatica, perchè non vai a rompere le palle a Deidara? Non è stato una buona tata mentre io parlavo con Kakuzu? -
Un'espressione di puro terrore gli si dipinse in faccia per una frazione di secondo - Mi ha quasi ucciso perchè gli ho detto che sembrava una checca, quando era solo la verità! -
- E allora cosa, di grazia, impedirebbe a me di cercare di ucciderti perchè mi hai detto che sono brutta? - attivai il terzo stadio per enfatizzare il concetto.
- M-Ma tu sei taaaanto buona! E brava! E bellissima! - sventolò le mani di fronte a sè, con un sorrisone stampato in faccia.
- Così si che cominciamo a ragionare! Bravo Hidan! - allungai una mano per scompigliargli i capelli.
- Hmpf... - si lasciò fare - Ti odio -
- Anche io ti voglio bene - ridacchiai, ritraendo il braccio.
Pensai di averla avuta vinta, quando improvvisamente si illuminò - Ho un'idea! -
Sbuffai interiormente e mi risedetti, di modo che il tronco dell'albero sotto il quale ero sdraiata mi facesse da schienale - Parla - feci, con tono svogliato.
- Insegnami ad usare questa! - mi mostrò il fodero della mia katana - Poi prometto che ti lascio in pace, bastarda! -
- Ma quando l'hai...? Bah, lascia stare... - roteai gli occhi e mi misi in piedi - Quanta dimestichezza hai con i kunai, tanto per cominciare? -
- Sono bravissimo - fece, con la confidenza che aveva anche da adulto.
- Dimostramelo - replicai io, prendendo dalla borsa per le armi che portavo legata alla gamba tre kunai e porgendoglieli - Se sei così bravo una piccola dimostrazione non dovrebbe essere un problema -
- Cosa devo colpire? L'albero? - chiese, accettando le tre lame e prendendo la prima.
Feci spallucce - Va bene. Colpisci il ramo più alto -
- Non capisco a cosa cazzo serva però - si lamentò, rifilandomi un'occhiata come a dire " Datti una mossa donna, mi stai solo facendo perdere tempo "
- Io non te la do in mano la mia spada senza sapere che non ti infilzi appena ci metti le mani sopra -

Morale della favola?
Col cazzo che li sapeva usare i kunai!
- Ehm... Scusa? - tentò, con una vocina che aveva del patetico - Giuro che non l'ho fatto apposta! -
- E ci mancherebbe! - ringhiai, estraendomi la lama dal braccio e guardandolo non male, di più.
Ma vi starete chiedendo che cosa mai potesse aver fatto.
In poche parole aveva attentado alla mia vita tre volte nell'arco di forse una ventina di secondi.
Il primo kunai che aveva lanciato gli era scappato dalle mani quando lo aveva portato indietro per imprimegli lo slancio necessario per il volo ed io, che mi ero posizionata dietro di lui perchè ritenevo quella posizione la meno pericolosa, me lo ero vista volare dritto dritto in faccia.
Grazie a Jashin avevo girato la testa in tempo e non ci avevo rimesso la faccia.
Il secondo kunai aveva praticamente sfidato le leggi della fisica, invece.
Praticamente, era riuscito a lanciarlo, ma era rimbalzato contro il ramo ed era tornato indietro.
Ma nemmeno a farlo apposta!
Non era possibile che un kunai tornasse indietro stile boomerang!
Nemmeno un ninja che avesse voluto farlo ( perchè poi avrebbe dovuto volerlo fare non chiedetemelo ) ci sarebbe riuscito al primo colpo!
E chiaramente l'idea di spostarsi non aveva nemmeno attraversato la mente di Hidan, quindi il kunai l'avevo preso per puro culo a due centimetri dalla sua faccia.
Il terzo kunai l'aveva portato indietro per lanciarlo, subito dopo il secondo, ed era riuscito a calcolare male le distanze, quindi, per non prendermelo in faccia, avevo sollevato il braccio.
E lì il kunai era rimasto.
- Dammene altri tre, voglio riprovare! -
- Ti vai a cercare quello che manca mentre mi curo. - lo guardai male - E sta volta, magari, avverti prima di lanciarli alla cazzo! -
Ridacchiò e si passò una mano tra i capelli - Okay, okay -

Rimasi a distanza di sicurezza, guardandolo lanciare kunai che nove volte su dieci mancavano il bersaglio, per almeno un paio d'ore.
- Basta! C'è qualcosa che non va in questi cosi! Dammene di altri! -
- Guarda che sono quelli che uso sempre in missione. Se non sai lanciarli non è colpa mia, baka - inarcai un sopracciglio, guardando nella sua direzione.
Brontolò qualcosa di incomprensibile e riprese a lanciare.
Dopo un'altra ora cominciò a farmi seriamente pena.
Era completamente ricoperto di terra e aveva preso un colorito rosso che non sapevo se attribuire alla rabbia o al fatto che avesse corso avanti e indietro per andare a recuperare i kunai tutto il pomeriggio.
Con un sospirone mi alzai - Fermo, stai sbagliando tutto -
- Non è vero! - protestò, ma mi lasciò avvicinare.
Gli misi una mano sulla schiena, costringendolo a raddrizzarsi - Non è che devi piegarti a metà quando lanci. E' tutto un lavoro di braccia -
- Ma non è vero che mi piego! - mi guardò male, lasciandomi però correggere la sua postura.
- Vuoi imparare o preferisci che ti lasci qui a provare finchè non fa buio? -
Rimase zitto.
- Ecco, appunto. Adesso prova. Senza piegarti. - feci una pausa - Non mirare ancora al ramo. Comincia a far conficcare la lama nel tronco. Poi lavoriamo sulla mira -
Annuì, lanciandomi un'occhiata spazientita, come se gli avessi detto una cosa talmente ovvia che non mi stava insultando per farmi un favore.
Magicamente, dato che i miei consigli facevano tanto schifo, dopo il terzo tentativo riuscì a portarsi a casa una serie di lanci che non tornavano indietro ma rimanevano perfettamente inchiodati dove colpivano.
- E adesso? - fece, tutto gasato, ritornando da me con tutti e tre i kunai.
- Adesso miri al ramo. Fai conto che devi mirare un po' più su. Il kunai ha un peso anche lui dopotutto, quindi tende a scendere. Dopodichè è questione di pratica -
Presi un kunai a mia volta e lo tirai, facendolo conficcare nel legno del ramo - Quando riesci a tirarlo giù fammi sapere. Intanto torno dentro a disinfettare questo - mostrai brevemente il braccio.
- E va bene... Tanto ci metterò pochissimo! -

Un'ora dopo non era ancora tornato.
Stava cominciando a farsi buio, quindi decisi che per quella giornata sia io che Hidan ne avevamo avuto abbastanza di lanci di kunai impazziti.
- Oi Hidan! Direi che per oggi possiamo smetterla! Riprendiamo domani! -
Peccato che non ci fosse nessuno sotto l'albero.
- Ma bene, anzi, perfett-OH! - caddi a terra con la grazia di un sacco di patate ammuffite, mentre qualcuno, da sopra la mia schiena se la rideva.
- Ci sono riuscito cazzo! Ci sono riuscito! Guarda cogliona! -
- Ora guardo, ora guardo! Smettila di scuotermi! -
Effettivamente ci era riuscito.
E per tre volte anche.
Gli scompigliai i capelli - Non sei così impedito come credevo allora! - ghignai.
Fece per ribattere, probabilmente con un insulto, ma fui più svelta io - Domani ti faccio vedere come si maneggia la katana -
- Evvai cazzo! - esultò, tirando un pugno in aria.
- Però giuro che se cerchi di uccidermi di nuovo ti ammazzo -
- ... Oh andiamo, un braccio amputato che sarà mai? - fece un sorrisone a trentadue denti - Vero che posso tagliarti un braccio? -
- Vero che posso strangolarti nel sonno sta notte? -
________________________________________
E rieccomi ad aggiornare questa storia che avevo lasciato ad ammuffire lì in un angolo a caso... Cavolo .-.
Ad ogni modo, il capitolo è venuto corto, ma questa storia è così... Ha una trama, okay, ma è messa molto in secondo piano dalle scemate che verranno fuori in seguto...
E il meglio non è ancora arrivato * wink wink *
Insomma... Chi sono io per lasciare fuori dai giochi Deidara e Kakuzu?
Mwhahahah!
Ad ogni modo, spero che il capitolo vi sia piaciuto.
Ciauuuu!
Alice_
   
 
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