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Autore: Imyoursmaljk    16/11/2014    3 recensioni
Nella vita di Sunshine non c'era mai stato molto per cui sorridere: la perdita di suo padre, madre e nonna costantemente in conflitto e l'adozione di una sorella le rendevano la vita praticamente impossibile. La sua vita era dipinta su era tela monotona che comprendeva i suoi corsi di letteratura all'università e le chiacchiere inutili con il suo migliore amico Zayn. La sua vita cambiò radicalmente all'arrivo del nuovo vicino, Louis Tomlinson; un ragazzo solare, pieno di vita e sempre con un sorriso stampato sulle labbra. Ma, dietro quel sorriso che tanto ostinava far vedere a tutti, nascondeva qualcosa? 
 
Genere: Drammatico, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
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-FALLING-

SUNSHINE'S POV

Diedi un'occhiata fuori alla finestra e notai con amarezza che stava piovendo. Ma hey, che mi aspettavi a novembre?  Louis era steso sul suo letto ospedaliero, aveva gli occhi chiusi e pensai che stesse dormendo ma sapevo perfettamente che gli veniva scomodo dormire con la faccia rivolta all'aria. Tracciai un'altra linea nel cruciverba del giornale, sospirando. Louis era ricoverato da due settimane e non mostrava miglioramenti ma nonostante ciò non me la sentivo di lasciarlo solo o di far restare il vecchio zio Joe per fargli compagnia. Ormai quella sedia aveva acquistato l'impronte del mio sedere. L'orologio segnava le tre del pomeriggio e decisi di andarmi a prendere un caffè al bar dell'ospedale. Non era molto buono ma era l'unica cosa che mi aiutava a stare sveglia. Pagai e soffiai sulla bevanda calda, incamminandomi verso l'ascensore. Il reparto cardiologia si trovava al quarto piano e non c'era mai molto movimento se non gli infermieri che si davano il cambio dei turni. Lungo il corridoio notai una chioma rossa che sbraitava contro un infermiere di turno. «Cosa significa che non è orario di visite?» la sentii dire, «io ho solo un'ora di buca quindi la smetta e ci faccia entrare... Al diavolo la privacy del paziente!» Dal tono alto che usava, sembrava che stesse parlando da sola. Mi strinsi le spalle e tornai a camminare quando vidi all'improvviso un viso molto famigliare a me. «Questo reparto è molto ristretto per le visite, a meno che siate parenti del paziente non posso farvi entrare» spiegò l'uomo in camice. Zayn circondò le spalle della ragazza con un braccio, intimandola di zittirsi e di andare. Facendo quasi rovesciare il contenuto del mio bicchiere per terra, corsi verso di loro. «E' il fratello del paziente Tomlinson» mentii ma bastò per farmi dare il consenso di farli venire con me. Quando voltammo corridoio, abbracciai il mio amico che mi era mancato moltissimo. «Non pensavo saresti venuto» confessai. «Ero qui perchè avevo delle cose da sbrigare, inoltre Megan mi ha raccontato che Louis era ricoverato quindo ho pensato 'perchè non passarci'.» Spostai lo sguardo sulla ragazza, completamente tranquilla e a sua agio. «Bailee» buttò lì, porgendomi la mano. La strinsi presentandomi e li condussi nella stanza di Louis.

La stanza si riempì e anche se non avevamo fatto molto rumore, gli occhi di Louis si spalancarono immediatamente. «Bene, bene, bene... Dove sono i miei fiori? Avrei molto gradito delle iris bianche» scherzò subito Louis quando vide il moro. Si diedero un stretta di mano tipica da uomini e si sedettero nelle sedie di plastica. «Achantè, madmoiselle» recitò baciando il palmo di mano della rossa e schiacciando l'occhiolino al moro. Megan aveva accennato l'altra volta che Zayn avesse trovato qualcuno ma non pensavo fosse così bella. «Dunque, cosa succede di bello nel mondo al di fuori di questo edificio?» chiese Louis. «Niente di chè, hanno aperto una gelateria vicino all'università ma penso che falliranno presto. Con questo tempo nessuno vorrà del gelato.» Probabilmente se Eleanor non gli avesse vietato di introdurre zuccheri, Louis si sarebbe catapultato a mangiare in quella gelateria. Stesi tutto il tempo in silenzio e ascoltai Bailee raccontare un po' di sè, sembrava un ragzza davvero a posto e speravo che lei gli potesse dare a Zayn ciò che io non ero riuscita a dargli. «... e poi gli ho detto 'scusi ma quella macchia non era del semplice vino!'» concluse Bailee, facendo ridere tutti. A quanto pareva il lavoro in lavanderia che svolgeva le piaceva molto, anche se avrebbe preferito lavorare in un ospedale. Sentii la sedia di Zayn strisciare sul pavimento. «Vado a ritirare quella cosa. Torno tra un attimo.» Zayn diede un bacio sulla fronte alla ragazza e uscì dalla stanza. Louis e Bailee parlavano tranquillamente tra di loro quindi ne approffittai per seguire Zayn. Era già arrivato alla receptionist del reparto quando lo vidi infilare qualcosa di quadrato nella tasca della giacca. «Cosa dovevi ritirare?» domandai quando la raggiunsi. «Oh, nulla di chè.» Mostrò il suo splendido sorriso e tornammo nella stanza. Le guance pallide di Louis erano arrossate per le risate, mi fece troppa tenerezza e soprattutto quella ragazza iniziava a piacermi sempre di più.

La porta si aprii, Eleanor entrò nella stanza lanciando uno sguardo di rimprovero a Louis. «Niente visite a questo orario, dovresti saperlo bene, Louis.» Mi alzai dalla sedia per cercare di convincere Eleanor di darci un altro po' di tempo ma Zayn mi bloccò prima che potessi arrivare dalla dottoressa. «Tranquilla, va bene così. Credo sia meglio che Louis riposi, passeremo un altro giorno.» Lo guardai perplessa, volevo che restasse davvero e lo stesso valeva per Bailee. Ero bello avere di nuovo la compagnia del mio migliore amico. Quando se ne andarono tornai a dedicarmi al cruciverba del giornale; mancavano ancora dodici parole. Dopo averne trovata una alzai lo sguardo verso di Louis, vedendolo sorridere. «Perchè quel ghigno?» Lo sentii tossire. «Niente. Mi sento solo... felice. Insomma, l'hai visto.» Mi limitai ad annuire. Vidi Louis scostarsi le coperte bianche di dosso e girarsi nel letto. «Che hai intenzione di fare?» chiesi allarmata. «Devo andare a pisciare» mi rispose schietto. «Chiamo l'infermiera.» Uno dei lati negativi di tutto ciò era che le medicine che gli amministravano erano molto forti, facendo indebolire il corpo di Louis e per questa ragione i medici avevano deciso che era meglio fargli indossare un 'pannolino' piuttosto di farlo alzare dal letto. «Ho ventidue anni. Mi rifiuto di pisciare ogni santa volta in un pannolino.» Le prime volte si era ribellato ma dopo qualche giorno quando aveva iniziato a notare di essere senza forze e aveva ceduto, adesso eravamo a punto e d'accapo. «Non c'è nulla di male nel chiedere aiuto» gli ricordai. «Questi tipo d'aiuto è superfluo, sto benissimo, non si vede? Vado in bagno» ripeté, abbaiandomi contro. Louis uscì dalla stanza percorrendo il primo tratto del corridoio per raggiungere i bagno, io lo osservavo dallo stipite della porta perché sapevo se l'avessi seguito mi avrebbe ancora urlato contro. Oltrepassò la vetrata che separava quelli della stazione intensiva dagli altri quando lo vidi cadere per terra. Il mio cuore smise di battere quando vidi il suo corpo tremante sul pavimento. Prima di affrettarmi da lui, premetti il bottone d'emergenza in modo che i dottori sarebbero venuti a intervenire.

Mi inginocchiai per terra mettendo la sua testa sulle mie gambe, la mia vista era troppo offuscata per vedere se fosse ancora cosciente o meno. «Sushine» sentii pronunciare dalle sua labbra, «perdonami.» Spalancai gli occhi e prima che potessi dire qualcosa, tre infermieri e un cardiologo arrivarono con una barella trascinandolo via da me. Non mi era consentito di poterlo seguire visto che si trattava di un'emergenza, l'unica cosa che potevo fare era aspettare. Forse se fossi stata più convincente e non gli avessi permesso di alzarsi da letto tutto ciò non sarebbe accaduto. Era più di una settimana che Louis non si alzava dal letto e questo improvviso movimento aveva messo sotto pressione il suo debole cuore, tra l'altro non aveva assunto zuccheri che gli potessero dare le forze per raggiungere il bagno. Dannazione, non poteva finire tutto così. Chiamai lo zio Joe informandolo dell'accaduto, singhiozzai e nonostante Eleanor cercasse di consolarmi non riuscivo a smettere. Non potevo perdere Louis, senza di lui non sarei più nessuno. «Sarà collassato per lo sforzo, capita molto spesso. Vedrai che ce la farà, Louis non è così debole come sembra» mormorava Eleanor cercando di farmi stare meglio, ma il pensiero era fisso dentro quella porta chiusa.

* * *

Cosa faceva normalmente un ragazzo quando cercava di conquistare una ragazza? Le portava dei fiori, del cioccolato e possibilmente la portava fuori a cena sperando che al ritorno la ragazza gli permettesse di entrare concludendo con i fiocchi la serata. Zayn sperava tutto questo; era sempre più convinto di dover fare qualcosa al di fuori del normale, ben oltre di portarla vedere la statua della libertà. L'unica pecca era che Bailee non era quel tipo di ragazza, non amava le avventure o le cose precipitate. Preferiva trascorrere una serata tranquilla a casa di Zayn, magari ordinando una pizza e guardando Grey's Anathomy. Dovresti smettere, non ti fa bene vedere quella robaccia» la derise Zayn al telefono. Controllò attentamente a destra e sinistra prima di premere l'accelleratore e attraversare la strada. «Meredith è la mia musa, grazie a lei ho questa passione per la medicina!» si difese la rossa. Il moro rise, adorava farla innervosire e se l'avesse avuto di fronte avrebbe riso ancora più forte perchè ogni volta che iniziava a agitarsi le iniziava a pizzicare il naso e di conseguenza se lo grattava di continuo. «Mh, io resto schierato dalla parte di Scrubs. Soprattutto perché Sandra Oh mi mette in soggezione.» Ma cosa succedeva puntualmente quando le cose andavano a gonfie vele Tutto crollava. Zayn continuava a parlare al telefono con Bailee, fu allora che non si preoccupò di fermarsi all'incrocio. Fu in quel momento che la linea cadde e Bailee fissando lo schermo del cellulare alzò le spalle, pensando che fosse per via della pioggia.

 

Un breve commentino da parte mia:
Questo è il pennultimo capitolo, il prossimo sarà l'ultimo e poi ci sarà
una specie di epilogo.
Mi farebbe molto piacere se vi fareste sentire, secondo me nessun legge davvero questa storia,
anche se le viasualizzazioni dicono il contrario, inoltre il prossimo capitolo sarà uno
strazio e quindi non vedo motivo di sciverlo se a nessun importa. Bene.
Buona domenica. :)
  
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