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Autore: hellosunshjne    17/11/2014    0 recensioni
'Se fossi morta e sepolta e mi giungesse la tua voce, pur nel freddo dell'avello il mio cuor sussulterebbe.' Cherry recitò quelle parole all'unisono con la principessa Anna. Aveva visto quel film decine di volte ed era capace di anticipare e recitare le battute. Quella battuta per la prima volta sembrò colpirla all'interno, dentro le viscere, raggiungerle il cuore. Si voltò nella direzione del ragazzo con cui aveva imparato a convivere in quelle settimane, l'agitazione aumentò quando si rese conto che lui già la stava osservando.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 6

Erano le sei del pomeriggio e Juliet era appena rientrata al fianco del marito dopo aver passato il pomeriggio in centro. Thomas cresceva a vista d’occhio e una maglietta gli durava soltanto per poche settimane. Cherry controllò nelle varie buste se ci fosse qualcosa anche per lei ma rimase delusa non trovando nulla. Fece una smorfia alla madre e prese Thomas in braccio, gli scompigliò i capelli biondi e iniziò a farlo andare su e giù con la testa.
«Cherry esci stasera?» chiese il padre, sedendosi sul divano e cambiando canale.
«Credo che andiamo al cinema»
«Bene, domani c’è scuola! Pronta per il compito di chimica?»
«Papà, non nominare il nome di chimica invano!»
«Ma stai zitta!» le buttò un cuscino addosso e scoppiarono entrambi a ridere.
Finirono per vedere tutti e quattro un film sul primo canale, era una commedia divertente che li tenne occupati per un’oretta e mezza. Cal non pensò al lavoro che gli sarebbe spettato il giorno successivo, Juliet fece finta di non guardare la pila di panni da stirare nella lavanderia, Cherry non pensò alla sua verifica di Chimica e Thomas pensò alla bambina che aveva salutato al parco quel pomeriggio, si chiamava Katie ed erano andati insieme sullo scivolo.
Un rumore di chiavi fece voltare i quattro verso la porta, dalla quale entrò dopo poco il nuovo membro della casa.
«Harry!» urlò il piccolo saltandogli in braccio. Harry lo afferrò lasciando cadere la borsa a terra, gli diede un bacio tra i capelli e gli disse che aveva un regalino per lui nella borsa. Salutò il resto della famiglia con un cenno della mano e si sedette al fianco di Cal, abbracciandolo stile koala.
«Scollati!» urlò l’uomo divertito dai gesti del ragazzo.
«Come stanno Anne, Robin e Gemma?» chiese Juliet sorridendogli.
«Alla grande! Gemma tra poco si laurea, tra un paio di mesi.» rispose orgoglioso.
Cherry salì al piano di sopra cercando di fare in fretta, avevano perso tempo in salotto tra una chiacchiera e l’altra e il film che sarebbero dovuti andare a vedere iniziava in meno di 40 minuti. S’infilò un leggins nero, un maglia lunga grigia, la cintura in vita e un paio di stivaletti ai piedi. Infilò nella borsa tutto ciò che le serviva e guardò nel portafoglio, avrebbe dovuto chiedere i soldi al padre. Scese giù in cucina, bevve un sorso d’acqua e prese una banconota da venti dollari dal portafoglio di Cal dopo avergli chiesto il permesso. Salutò tutti con un gesto della mano veloce, si sentì lo sguardo di Harry nelle spalle, aprendo la porta si voltò in quella direzione ed incrociò il suo sguardo. Il suo intuito non aveva sbagliato. Gli sorrise dolcemente e raggiunse gli amici in macchina.
La serata era trascorsa velocemente, in allegria e avevano disturbato mezza sala del cinema. Cherry e David erano stati troppo occupati tra di loro per vedere quel film, che forse non gli sarebbe neanche piaciuto. Quando il ragazzo l’accompagnò fuori casa, le propose di vedersi venerdì sera per recuperare quel mesiversario non festeggiato, Cherry entusiasta gli disse di si, un bacio sulle labbra e rientrò in casa in punta di piedi. La domenica aveva il coprifuoco alle 11 e mezza, perché il lunedì c’era scuola, era mezzanotte passata quando si chiuse la porta alle spalle.
«Sei tornata!» la richiamò il riccio sdraiato sul divano, con il pantalone blu del pigiama e la maglietta di un fumetto.
Cherry si portò la mano al cuore per lo spavento, pensava di essere sola. «Mi hai fatto tremare, idiota! Che fai alzato?» chiese prendendo la bottiglina d’acqua dal frigorifero.
«Nulla, ora vado a dormire.» Harry in realtà stava aspettando che lei tornasse, ma non lo avrebbe mai detto ad alta voce. Spense il televisore premendo sul tasto rosso del telecomando, si alzò dal divano e le sorrise. «Buonanotte Aurand.»
«’Notte Styles.»
Erano le cinque del pomeriggio di lunedì quando Juliet interrompe i due ragazzi studiare, gli chiede se volevano un thè ai frutti di bosco e i due accettano volentieri. Stavano studiando da due ore, senza sosta e Cherry era quasi pronta per l’interrogazione che avrebbe avuto il giorno successivo. Non riusciva mai a ricordarsi le varie stanze della reggia di Versailles, e più volte Harry le aveva detto «associale a dei ricordi tuoi».
Cherry poggiò la testa sul libro enorme, stanca.
«Non ce la faccio più, è una tortura!»
«Dai prendiamo la pausa thè.»
«Ma so tutto, la reggia non la ricorderò mai, ti prego basta.»
«Va bene, dimmi lo stile della Cappella Sistina e dove si trova.»
Cherry ci pensò su, illuminandosi quando credeva di saperlo, poi si rese conto di avere le idee confuse.«Merda.»
Harry scoppiò a ridere, seguito da Juliet. Presero tutti e tre il thè, i ragazzi continuarono a studiare per un’altra oretta. Cherry era pronta, avrebbe ripetuto le ultime cose nell’ora di spacco l’indomani. La signora Aurand portò Thomas dal pediatra, aveva gli occhi gonfi e si pensava ad una forte allergia. Cherry salì in camera, preparò la borsa per la scuola e mandò una sua foto a David. “Non vedo l’ora arrivi venerdì”, aggiunse come didascalia. Non sapeva neanche lei cosa aspettarsi da quella sera ma le saliva l’adrenalina ogni qual volta ci pensava. Sole la mattina le aveva ribadito più volte di mettersi un completino «sexy e sensuale» sotto ad un qualsiasi vestitino che lei aveva. Si rese conto di non averne quando guardò nei cassetti dell’intimo, sarebbe dovuta andare in giro con Sole in settimana, di certo non sarebbe andata con la madre. Si guardò allo specchio enorme che aveva nella stanza, vide il suo riflesso e si domandava se fosse pronta.
«Mi annoio, usciamo?» interruppe i suoi pensieri, Harry.
Cherry fece un piccolo salto su se stessa, di nuovo spaventata. «Mmh per andare?»
«Ci facciamo un giro in macchina.»
«Va bene!» Cherry prese il telefono e si avvicinò al ragazzo, che continuava a fissarla. «Che c’è?» disse guardandosi verso il basso.
«Vieni..così?»
«Non mi va di cambiarmi, è la divisa scolastica.»
«Si, so che cos’è. Va bene andiamo!»
Harry provò di nuovo quella sensazione dell’altra volta, nella sua testa comparivano scene di Cherry con quella divisa, scene poco caste. Scosse la testa e quando la vide scendere gli scalini di fretta, con i capelli che svolazzavano, portò una mano avanti.
«Ehm, non posso più uscire»
«Scherzi?»
«No, mi ha chiamato Nick e devo andare da lui, da solo.»
Cherry s’infastidì, e sentiva puzza di bugia. Fece spallucce e compose il numero del ragazzo. «Amore mi passi a prendere? Mi annoio.»  formò quelle parole guardando Harry nei suoi occhi verdi, forse lo aveva fatto per dispetto ma davvero non voleva stare a casa sola.

Hellosunshjne's space:

Eccomi! Ho postato di nuovo perchè una ragazza mi ha chiesto di farlo, lo dedico a lei allora! :)
Mi dispiace di non essere seguita.. se le persone non aumentano credo che la continuerò su Wattpad! <3
  
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