Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni
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Autore: FreDrachen    20/11/2014    8 recensioni
Cosa potrebbe mai accadere se un Angelo si innamorasse di un Demone? E se il Demone ricambiasse?
Non è impossibile.
A Gabriele e Lilith è successo. E sono disposti a tutto per proteggere il loro amore proibito.
Anche a costo della vita.
Saranno messi a dura prova dagli Inferi e il Paradiso.
Il loro amore riuscirà a scalfire le avversità e perdurare in eterno? O sarà sconfitto condannandoli a un'eterna divisione?
Genere: Dark, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Heaven & Hell'
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CAPITOLO 40

Parte 1

La luce proveniente dalla fenditura le ferì gli occhi.
Beth abbassò la testa per proteggersi il viso dalla luce forte, penetrante.
I raggi la costrinsero a socchiudere le palpebre. La testa le scoppiava e le doleva da impazzire, là dove Takiel l'aveva colpita.
Dov'era?
La stanza era scura e disarredata, con una piccola finestrella alta e una porta in legno massiccio d'ebano con la fenditura aperta.
Provò ad alzarsi ma si ritrovò le caviglie rinchiuse in pesanti catene. Provò a staccarsi dalla parete, ma i polsi erano chiusi in una morsa di ferro, che le faceva a malapena a toccare il fianco, là dove, in una tasca nascosta, si celava la preziosa fiala che conteneva il sangue di Gabriele che le era rimasto.
Una ciocca bionda le scese sull'occhio, subito rimandata al suo posto con uno sbuffo.
Cosa volevano gli Arcangeli dal lei?
La porta si aprì con un cigolio, facendo inondare la stanza da una luce bianca abbagliante.
Beth d'istinto chiuse di scatto gli occhi.
«Ti sei svegliata finalmente».
Quella voce. Un fremito la percorse, e il suo istinto le suggerì di mettersi in posizione d'attacco e colpire. Reagì, ma un violento dolore al polso la fece desistere, e lasciandole sfuggire un lamento.
Raphael sorrise.
«Vedo che Takiel ci sia andato pesante, eh Lilith?»
Beth lo fissò con astio. Odiava quando qualcuno l'apostrofava con quel nome che apparteneva solo ed esclusivamente al suo alterego malvagio.
«Cosa ci faccio qui Raphael?» Cercò di sembrare indifferente, ma dentro di sé avvertiva un moto di paura.
«Tu cosa ne dici, maledetto Demone?»le rispose retoricamente.
«Basta con i giochetti Raphael»esplose Beth.«Vai al punto e basta».
L'Arcangelo sorrise.
«Non vuoi veramente sapere ciò che ti aspetta».
Beth rimase inchiodata al suo posto trattenendo il respiro.
«Ma non adesso»continuò Raphael.«Adesso sono qui solo per sottoporti a un interrogatorio».
Beth lo fissò confusa.
«E di cosa mi accusate adesso, di grazia?»domandò alzando gli occhi al cielo.
«Hai scoperto come accedere qui in Paradiso, vero bastardella?»
Beth lo fissò con tanto d'occhioni.
Di che accidenti stava parlando?
«Non so di cosa tu stia parlando. Se l'avessi scoperto sarei salita quassù da un pezzo, non credi?»gli domandò con una punta di sarcasmo.
Raphael chiuse la mano destra a pugno.«Dunque ammetti le tue intenzioni di accedere qui in Paradiso?»
Beth si morse un labbro colta in fragrante. Si era messa nei pasticci da sola.
«No»si affrettò a rispondere.
L'Arcangelo sorrise.«Come menti male mia cara Lilith. Credi sul serio che non riesca a percepire una bugia quando ne sento una?»
Qualcosa. Doveva assolutamente trovare qualcosa che la togliesse dai guai.
«Ecco, io…»
«Quanti dei tuoi conoscono un modo per accedere qui in Paradiso?»domandò alla fine Raphael dandole le spalle.
Beth abbassò lo sguardo.«Non lo so».
L'Arcangelo si girò di scatto, adirato.«Non mentire».
«è quello che sto facendo»gli urlò contro Beth.
Raphael si avvicinò a un nulla dal suo viso.
«Mentire è nella vostra natura, e lo sai bene».
Beth sostenne lo sguardo.
«Credo che le tue parole siano abbastanza»liquidò il discorso Raphael.
Maledizione. Non doveva andare così.
Non ebbe però il tempo di difendersi, che Raphael aveva lasciato la cella.
 
Nella sua stanza Raphael cercò di riprendere la calma.
Sbottonandosi la camicia bianca,  accarezzò il profilo frastagliato della cicatrice che solcava da una parte all'altra del torace.
Ricordandogli il suo rovinoso primo incontro con Lilith…
 
Guerra. Guerra ovunque. Non ricordava dove stava combattendo, ma attorno a sé non vi era altro che morte.
Ovunque volgesse lo sguardo c'era sangue. Morte dolore come mixate in un tritatutto.
Raphael si deterse il sudore dalla fronte.
Combattere alle pendici del deserto era dura da sopportare. Perfino da un guerriero come lui.
La guerra infuriava da anni.
Per questo il Consiglio degli Arcangeli,da cui fra l'altro faceva parte,aveva deciso di reagire.
Raphael avrebbe guidato un gruppo di Angeli schierati dagli oppressi.
«I Demoni sono all'opera».
Furono queste parole di Uriel a spingerlo al fronte umano.
Conosceva la crudeltà dei suoi nemici,ma non si era aspettato tanta sofferenza.
Il Demone che guidava la spedizione infernale conosceva fin troppo bene i loro punti deboli.
Lelahel notò il suo turbamento e gli fece l'occhiolino.
«Su con la vita Raphael. Se uccideremo il loro capo saranno costretti a ritirarsi»gli fece notare.
Raphael borbottò qualcosa sull'inutilità della guerra e imprecando contro quel Demone che aveva già mietuto centinaia di vittime.
Troppe.
 «Dobbiamo stanare quel Demone»sibilò a denti stretti.
Lelahel sbuffò. «Fosse facile Raf».
Caliel si unì ai due Angeli.«Raphael. Dobbiamo occuparci dei civili»disse con tono solenne.
Raphael annuì seguendo il compagno.
I civili si erano rifugiati in un ospedale. Tremavano tutti di paura. Chi piangeva per la perdita di un parente chi spera nel miracolo.
Aveva calcato innumerevoli campi di battaglia,e in tutti i visi delle vittime erano sempre le stesse. Perchè in fondo erano loro che venivano colpiti più duramente. Le persone comuni che non volevano altro che una vita normale.
Scosse la testa preparandosi ad aiutare un'infermiera del luogo a curare un ferito. Una mina antiuomo gli aveva portato via la gamba sinistra.
«Bisogna fermare l'emorragia Raphael. Prendimi quelle garze»ordinò la voce repentoria della donna.
L'Arcangelo fece per ubbidire quando sentì degli occhi puntati addosso.
Alzò lo sguardo e li incrociò con quelli di una ragazzina dai capelli biondi e innocenti occhi azzurri. Aveva un'espressione afflitta.
 «Raphael. Le garze».
Raphael saltò come una molla affrettandosi a ubbidire.
«Chi è quella?»
La donna alzò lo sguardo dal suo lavoro.«Dove?»
 «Là nell'ang...»
Non c'era nessuno.
«Non c'è nessuno. Devi aver preso un'insolazione Raphael».
Non poteva essersi inventato quegli occhi e quella supplica impressa nel suo viso.
Aiutami.
 
Sul campo di battaglia armato di mitragliatrice avanzava con la testa fra le nuvole,ripensando alla ragazza misteriosa.
«Raphael attento!»
Lelahel riuscì a farlo scansare in tempo prima che un proiettile di pistola lo prendesse alla testa.
«Raphael, torna con il cervello sulla Terra. Abbiamo bisogno di te»ribatté l'amico accigliato.
«Ci sono, ci sono…credo»rispose Raphael accennando un sorriso poco convinto.
Lelahel lo fissò per un attimo appena,per poi riconcentrarsi sulla battaglia.
Non gli era mai successo prima. Perdere la testa per una ragazzina umana.
 No, pensó. Quella non una semplice ragazzina umana.
Era da secoli che non la vedeva, ma ora che se l'era trovata di fronte l'aveva riconosciuta, segno che il suo potere si stava per risvegliare.
Tutti i suoi ricettacoli umani di ogni secolo conservavano una vaga somiglianza con Lei. Ma quella ragazzina era esattamente uguale a come l'avevano persa prima delle completa disfatta di Lucifero, quando Dagon aveva posto fine alla sua vita.
Quando la battaglia finì, senza vincitori né vinti, si mise in testa di cercarla.
Doveva assolutamente capire se si era risvegliata o che ancora fosse all'oscuro della sua natura.
La scorse da lontano, in disparte. Sembrava assolta da chissà quali pensieri.
«Ehi»le disse avvicinandosi.
Lei parve per un attimo stupita, sentendosi rivolgere la parola, ma si riprese in fretta.
Raphael represse una smorfia, constatando che Ehi non era certo il modo giusto per attaccare bottone.
«Qualcosa non va Generale Raphael?»domandò la ragazza con fare innocente. La luce giocò uno strano tiro a Raphael, illuminando nei suoi occhi delle ombre, che però scomparvero in un baleno.
In quel momento Raphael sentì il bisogno di confidarsi con quella ragazzina.
«Voglio far finire questa guerra»ammise.
«Lascia che ti aiuti»disse la ragazza prendendolo per mano.
«E come pensi di farlo?»domandò circospetto.
La ragazza sorrise misteriosamente.«Ho scoperto una galleria che ci porterà direttamente sotto il loro covo».
«Non so se…»provò a controbattere Raphael poco convinto.
«Quei maledetti non si fermeranno mai. E tu vuoi fermare questa guerra?»domandò la ragazzina fissandolo intensamente negli occhi.
La ragione lo metteva in guardia,ma la sua parte angelica legata agli umani e al suo passato lo convinse a fidarsi.
Annuì.«Fammi strada».
La ragazza sorrise complice lo condusse in vari corridoi, sicura.
Cos'aveva in mente? pensó Raphael fissando la ragazza di spalle. Come per rispondergli la ragazzagli mise in mano un involucro cilindrico.
«Cos'è?»
«La bomba che useremo per farli saltare in aria»rispose con un 'ombra selvaggia negli occhi.
«Hai pensato a tutto»notò Raphael.
La ragazza scrollò le spalle noncurante.
«Sono disposta a tutto per far finire questa guerra».
Anche Raphael era della stessa opinione. Quello che lo convinceva sempre più era che nell'esercito nemico pullulava di Demoni. Sarebbe stato un duro colpo per loro.
Continuó a seguire senza indugi la ragazza che procedeva spedita per la galleria sicura della propria meta.
Dovettero girare più volte,e per un momento gli parve quasi di tornare indietro. Cosa che non avvenne quando tornarono sui propri passi.
Si fermarono solo quando si trovarono davanti una porta in acciaio munito solo di una piccola serratura. La ragazza si tolse una forcina dai capelli,e subito una ciocca bionda le cadde sull'occhio. Iniziò ad armeggiare l'oggettino rapida e sicura,finché non sentì la serratura scattare.
La porta conduceva in una stanzetta buia.
La ragazza fece qualche passo all'interno,il pavimento illuminato dalla torcia che reggeva.
«Vieni?»lo incitò.
Raphael non se lo fece ripetere due volte.
«Posiamola qui la bomba»disse indicando un angolo in disparte. La ragazza annuì brevemente.
«Adesso aziono il timer. E posso dire che il nostro lavoro qui è finito».
La ragazza si chinò affianco alla bomba, armeggiando con i fili,e dopo pochi secondi si alzò soddisfatta.
«Possiamo andare. A mezzogiorno di domani la loro base salterà in aria.»
Raphael sorrise al pensiero dei suoi nemici che saltavano in aria. Un pensiero meschino e un po'troppo violento per un Angelo. Ma non gli importava. Se era per salvare vite era pronto a questo salto nel buio.
 
Il giorno dopo lo passò con gli occhi fissi all'orologio della camerata che condivideva con i suoi compagni.
Lelahel se ne accorse subito.
«Che ti prende Raphael?»
«Aspetto mezzogiorno».
«Hai già fame?»
Raphael scosse la testa eccitato.«A mezzogiorno assisteremo alla fine dei Demoni».
Lelahel lo fissò incuriosito.«Hai un piano?»
Raphael l'aggiornò su quanto era accaduto il giorno precedente.
«Ah...ho capito»disse infine Lelahel.«La misteriosa ragazza ha colpito ancora».
Raphael annuì.«La nostra vittoria sarà per merito suo».
Alle 11:30 convocò tutti i suoi nel piazzale.
«Oggi alle 12:00 in punto assisteremo alla disfatta dell'esercitò infernale». Fece una pausa. «La guerra è perdurata anche troppo. È giunto il momento di rispedirli da dove sono venuti».
I suoi compagni risposero con grida vittoriose.
Raphael sorrise commosso.«E ora seguitemi. Assisteremo alla scena in diretta».
 
La loro meta era un piccone roccioso appena fuori la loro base da cui si intravvedeva l'accampamento nemico.
Raphael gettò un'occhiata all'orologio che teneva al polso.
Segnava le 11:58.
Il momento era quasi giunto.
 
Myriam era alle prese con un paziente che presentava ustioni di terzo grado dovuto all'esplosione di una mina antiuomo.
Impregnò alcune garze d'alcool e le poggiò delicatamente sulle ferite per evitare un'infezione.
La porta si aprì con uno schianto e ne entrò un suo assistente visibilmente nel panico.
«Signora. Deve vedere assolutamente una cosa. È urgente».
La donna si alzò dal capezzale e si lavò diligentemente le mani.
Seguì l'assistente fino alla sala video,usata per intrattenere i pazienti convalescenti.
 «Di cosa si tratta?»
«Hiriamha controllato le registrazioni delle nostre telecamere. Ecco,la 666 che abbiamo posizionato nel bunker ha registrato qualcosa di strano».
Inserì una cassetta nera nel videoregistratore e premette il tasto play.
L'immagine sullo schermo della TV era nera. In fondo il bunker non era mai illuminato.
«Non vedo quale sia il problema».
L'assistente mandò avanti il filmato,per poi fermarsi di botto.
«Comincia adesso».
Nell'immagine apparve una sci luminosa,forse quella di una torcia,seguita da una ragazza di spalle e un ragazzo che reggeva in mano un involucro di metallo. Vide la ragazza armeggiare con lo strano oggetto e li vide uscire. Il ragazzo l'aveva riconosciuto subito. Era Raphael.
«Ferma l'immagine»ordinò. L'assistente ubbidì in fretta.
Myriam aguzzò la vista.
Poi capì. E la paura le artigliò il cuore.
«Bisogna evacuare l'edificio!»urlò in preda al panico.
Fu in quel momento,quando l'orologio rintoccò per mezzogiorno che accadde.



fine prima parte...





Angolino dell'autrice schlerata ma felice XD :
Ciao a tutti, finalmente eccomi con il capitolo 40.
L'ho diviso perchè stava venendo troppo lungo, e non volevo appesantirvi la lettura (insomma sono già 8 pagine di word scritto a carattere mignon) :D
Dunque...sono apparsi nuovi elementi insoliti in questa prima parte di capitolo. Beth interrogata da Raphael e i rcordi di quest' ultimo...avete riconosciuto la ragazza bionda in compagnia di Raphael? E davvero sarà una disfatta per i Demoni, o saranno gli Angeli a essere ingannati?
Con queste domande vi lascio, ma prima vi allego il link di un gruppo che ho fondato su facebook per questa storia ;D un gruppo creato per voi che seguite Forbidden, dove anticipo l'arrivo del nuovo capitolo, curiosità sulla storia e più ne ha più ne metta :) se vi fa piacere XD

https://www.facebook.com/groups/1500639193543993/

Mmm...spero si apra ^^'

Detto questo concludo, e a presto<3
   
 
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