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Autore: Zampa di lupo    29/11/2014    1 recensioni
Una scrittrice e un pittore,una penna,un'arma nelle loro mani esperte. Potrà il governo opporsi a questi due rivoluzionari?
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La scrittrice e il pittore
Capitolo 8
Luke si chiese perché Margaret si fosse tenuta per sé l'informazione sulla meta a cui erano diretti lei e i Ribelli catturati. Era abbastanza ovvio che stessero andando al castello, no?
Sospirando cercò di non pensare a quanto gli facesse male ogni muscolo e continuò a camminare. Doveva trovare qualcuno disposto ad aiutarlo per andare a salvare Margaret e Giulio. I Ribelli, ormai, per lui potevano fare qualsiasi fine. (Se fosse riuscito a salvarlo però lo avrebbe fatto) CHE SOGNIFICA QUESTA FRASE? L'unico che meritava di morire in quella faccenda era Naiko. Lucy era ancora un' incognita a suo parere. Era vero che la scrittrice non ne aveva una grande stima,ma non poteva certo dare credito a tutto quello che diceva lei, assolutamente no. Si era rivelata utile agli scopi dei Ribelli, ma sembrava che li avesse traditi. Luke iniziò a chiedersi se non fosse tutto organizzato, se lei e Naiko si fossero tenuti in contatto...
Scacciò dalla testa quei pensieri lugubri e cercò di contattare Margaret, ma purtroppo lei aveva chiuso la mente e lui non riusciva a raggiungerla. Aveva lasciato i genitori della ragazza con la promessa di ritrovarla e portarla a casa, ma non era più così certo della riuscita.

"Idre." concluse la scrittrice lasciando Giulio vagamente perplesso. "Sono estinte,non ne esistono più. È una cosa possibile domare una creatura estinta?"
La scrittrice rise facendo preoccupare il pittore. "Non sono estinte, ne esiste ancora un esemplare. Purtroppo, però, lo sa solo Naiko dove sia. O almeno così si dice. L'idra alla Capitale,nei sotterranei del castello."
"Ed è lì perché...?"balbettò il pittore incerto.
Margaret lo guardò truce, ma lui non se ne curò e continuò a fissarla in attesa di una risposta. "Perché lui è come te. È un domatore di Idre."
Il tono ovvio in cui lo disse stupì Giulio che però non capiva perché quell'informazione tornasse utile.
'Lei sa, lei è caduta.'
"Margaret,tu sei per caso caduta dentro?"
Lei sembrò rifletterci un attimo poi sospirò. "In un certo senso".
La ragazza si sentì travolgere dai ricordi, come troppo spesso le stava capitando.
"Sì,è quasi successo. Mi sono calata giù. Non tanto,ero curiosa. Sono scesa un po',poi però ho perso la presa e sono caduta un paio di metri. Come vedi, però, ne sono uscita viva." sorrise, ma immeditamente un'espressione preoccupata comparve sul suo volto quando sentì qualcosa di appuntito pungerle la schiena.
"Pensavo fosse chiaro che i prigionieri non possono parlare tra di loro". Appena riconobbe la voce, Margaret desiderò rompere il naso a Lucy. "Posso sapere per quale ragione tu c'è l'hai con me?"
"Perché?! Chiedi pure perché?! Il nome Roland ti dice nulla?" sputò la sua interlocutrice.
Margaret tirò un sospiro. "È stato un incidente, Lucy! Mi stavo difendendo!"esclamò, allungandosi verso di lei con aria minacciosa.
 La sua sosia però non sembrava per niente convinta. La scrittrice sbuffò e incrociò le braccia. "Qualunque cosa io dica non cambierai idea,vero?" Lucy sorrise in maniera inquietante e le tirò un buffetto.
"Esatto." rispose voltandole le spalle e tornando dal Re.

Giulio aveva osservato attentamente la scena. Più conosceva Margaret più si accorgeva di non conoscerla affatto.
Entrambi vennero condotti nuovamente su un carro. La mente del ragazzo brulicava di domande che le voci gli dicevano di chiedere alla scrittrice e lui si decise a porle quella gli interessava maggiormente.
"Chi è Roland?"
"Chi era, vorrai dire." disse lei con un sospiro.
Giulio la guardò alzando un sopracciglio in cerca di spiegazioni. Margaret rilasciò un sospiro e prese a raccontare. "Roland era quello che si può definire il migliore amico di Lucy. Andavano d'accordo ed era raro vederli separati." la scrittrice abbassò vagamente lo sguardo. "Purtroppo successe un po' di caos e mentre era qui in visita per non ricordo quale motivo io e lui litigammo perché mi aveva scambiata per  lei. Appena capì lo sbaglio iniziò a darmi la colpa e passò a tentare di accoltellarmi."
Giulio si accorse dallo sguardo addolorato della scrittrice che c'era qualcosa che non aveva molta voglia di dire, ma stupendosi di se stesso non si curò dei sentimenti della scrittrice.
"Mi difesi come potei e andò a finire che per colpa mia il pugnale gli perforò lo stomaco. Lucy non me l'ha perdonata e posso capirla, ma non ha neppure voluto credermi quando dissi che era stato un incidente." Giulio capì che la situazione della scrittrice non era delle migliori, ma c'era un'altra domanda che gli premeva di farle
"Come hai conosciuto Lucy?"
Margaret aveva sempre sperato che nessuno le chiedesse nulla riguardo a quell'episodio,ma si trovò obbligata a parlare. "È stata a Neima per alcuni anni. Eravamo diventate amiche, avevamo continuato a scriverci, fino all'episodio di Roland dove mi ha rivelato di essere la figlia del re e che me l'avrebbe fatta pagare a caro prezzo."
"Questo spiega il perché lei odi te ma non viceversa."
"Sarà infantile, ma suo padre mi ha ucciso il cane e io non l'ho perdonato. Nella lettera in cui mi rivelò essere appunto la figlia di Naiko scrisse cose irripetibili. Mi disse cose che nessun essere umano normale avrebbe osato dire ad un altro ed io iniziai a capire che razza di persona fosse. Aveva approfittato di me per cercare di capire se solo lei e Naiko potevano parlare con il semplice pensiero, ed io le feci capire di no, che pure io e Luke potevamo. Iniziò a studiare questa nostra capacità, cercare di capire fino a che punto potevamo spingerci io e Luke. Tentò di ucciderlo mentre eravamo in collegamento, solo per tentare di capire cosa sarebbe successo se uno dei due fosse morto mentre eravamo in contatto, fortunatamente non riuscì nel suo scopo, ma io lo seppi solo quando lei me lo scrisse nella lettera, non capii bene le sue ragioni, forse per tentare di tagliare i ponti in maniera certa, e ricordo tutt'ora cosa provai quando Luke rischiò così..." Margaret era consapevole che quei fatti sarebbero parsi a molti un giusto motivo per odiare qualcuno, ma la verità era che le sarebbe piaciuto non fosse successo nulla e lei e Lucy non avessero iniziato ad odiarsi.
Giulio sospirò e la fissò. "Quindi tu e Lucy avete dei trascorsi poco piacevoli per entrambe?"
"Esatto. Ora credo che mi riposerò." disse la ragazza, cercando una posizione comoda per dormire un po'.

Giulio osservò la scrittrice addormentarsi tormentato dalle voci nella sua testa che gli dicevano di svegliarla e chiederle spiegazioni.
'No, ' pensò,'non è giusto. Se non mi vuole raccontare qualcosa avrà le sue ragioni!' le voci si zittirono, forse offese, forse perché avevano capito. Sempre che delle voci potessero capire.

Angolo della noiosa autrice
Io l'ho detto che il re e Lucy possono parlare con il pensiero.
Detto questo... Grazie come al solito a Himenoshirotsuki per la recensioni dello scorso capitolo e per la correzione di questo. Bacioni :*
Prilla
  
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